lunedì 25 gennaio 2016

Benedetto XVI (2006): non posso tacere la mia preoccupazione per le leggi sulle coppie di fatto (YouTube)



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Grazie al lavoro della nostra Gemma riascoltiamo le parole (come sempre) profetiche di Benedetto XVI. Sono passati più di nove anni e l'argomento è quanto mai attuale. Straordinario il coraggio del Papa incurante del giudizio dei media, dei salotti buoni e della parole che piacciono alla gente che piace :-)

Il 22 dicembre 2006, in occasione del suo discorso alla curia romana, Benedetto XVI parlò, fra l'altro, del suo viaggio a Valencia nel luglio precedente soffermandosi a lungo sul significato del matrimonio e sulla sua preoccupazione per l'approvazione delle leggi sulle unioni di fatto. Il testo integrale del discorso si trova qui.

In particolare:

"Il viaggio in Spagna – a Valencia – è stato tutto all'insegna del tema del matrimonio e della famiglia. È stato bello ascoltare, davanti all’assemblea di persone di tutti i continenti, la testimonianza di coniugi che – benedetti da una schiera numerosa di figli – si sono presentati davanti a noi e hanno parlato dei rispettivi cammini nel sacramento del matrimonio e all'interno delle loro famiglie numerose".

"Davanti a queste famiglie con i loro figli, davanti a queste famiglie in cui le generazioni si stringono la mano e il futuro è presente, il problema dell’Europa, che apparentemente quasi non vuol più avere figli, mi è penetrato nell’anima. Per l’estraneo, quest’Europa sembra essere stanca, anzi sembra volersi congedare dalla storia. Perché le cose stanno così? Questa è la grande domanda. Le risposte sono sicuramente molto complesse. Prima di cercare tali risposte è doveroso un ringraziamento ai tanti coniugi che anche oggi, nella nostra Europa, dicono sì al figlio e accettano le fatiche che questo comporta: i problemi sociali e finanziari, come anche le preoccupazioni e fatiche giorno dopo giorno; la dedizione necessaria per aprire ai figli la strada verso il futuro".

"A questo punto non posso tacere la mia preoccupazione per le leggi sulle coppie di fatto. Molte di queste coppie hanno scelto questa via, perché – almeno per il momento – non si sentono in grado di accettare la convivenza giuridicamente ordinata e vincolante del matrimonio. Così preferiscono rimanere nel semplice stato di fatto. Quando vengono create nuove forme giuridiche che relativizzano il matrimonio, la rinuncia al legame definitivo ottiene, per così dire, anche un sigillo giuridico. In tal caso il decidersi per chi già fa fatica diventa ancora più difficile. Si aggiunge poi, per l'altra forma di coppie, la relativizzazione della differenza dei sessi. Diventa così uguale il mettersi insieme di un uomo e una donna o di due persone dello stesso sesso. Con ciò vengono tacitamente confermate quelle teorie funeste che tolgono ogni rilevanza alla mascolinità e alla femminilità della persona umana, come se si trattasse di un fatto puramente biologico; teorie secondo cui l’uomo – cioè il suo intelletto e la sua volontà – deciderebbe autonomamente che cosa egli sia o non sia. C'è in questo un deprezzamento della corporeità, da cui consegue che l’uomo, volendo emanciparsi dal suo corpo – dalla “sfera biologica” – finisce per distruggere se stesso. Se ci si dice che la Chiesa non dovrebbe ingerirsi in questi affari, allora noi possiamo solo rispondere: forse che l’uomo non ci interessa? I credenti, in virtù della grande cultura della loro fede, non hanno forse il diritto di pronunciarsi in tutto questo?  Non  è piuttosto il loro - il nostro - dovere alzare la voce per difendere l’uomo, quella creatura che, proprio nell’unità inseparabile di corpo e anima, è immagine di Dio? Il viaggio a Valencia è diventato per me un viaggio alla ricerca di che cosa significhi l’essere uomo".

8 commenti:

Arcangela ha detto...

Dove sono finiti i valori non negoziabili al cui richiamo eravamo assuefatti con Benedetto?
Arcangela

laura ha detto...

quanta distanza dal buonismo attuale. papa Benedetto è strato un profeta inascoltato

laura ha detto...

http://isoladipatmos.com/dalla-lavanda-dei-piedi-alla-lavata-di-testa/
Dalla lavanda dei piedi alla lavata di testa | L ISOLA DI PATMOS

laura ha detto...

http://ilsismografo.blogspot.it/2016/01/vaticano-10-anni-fa-la-pubblicazione.html

laura ha detto...

http://ilnaufrago.com/le-due-chiese-ita-m-aurelio-porfiri/
Le due chiese (ita) - M Aurelio Porfiri - Il naufrago / Castaway
non so cosa ne pensi. su molte affrmazoni non sono d'accordo. Di certo viviamo tempi difficili e pieni di confusione.

laura ha detto...

http://www.acistampa.com/story/cor-unum-per-la-quaresima-un-grande-convegno-sulla-deus-caritas-est-di-benedetto-xvi-2494#.VqeVmRsrjad.twitter
Cor Unum per la quaresima un grande convegno sulla Deus caritas est di Benedetto XVI

carmelina ha detto...

circa l'articolo linkato da laura

1) si e' vero ci sono due chiese. ma da parecchio tempo. la differenza sta nel fatto che con totem bergoglio, quella che in passato ha esercitato il suo potere ufficiosamente attraverso una dilapidazione del cattolicesimo in un patetico umanitarismo lo sta facendo ora ufficialmente.
2) Benedetto non e' un conservatore. le Chiese sono due ma Benedetto non fa parte ne' della prima ne della seconda. la sua uscita di scena sta tutta nel fatto che il suo legno verde e' stato rigettato dai legni secchi delle due chiese.
Benedetto non ha fatto alcun errore. NESSUNO. neanche nella scelta dei suoi collaboratori. ma questo non lo scopriremo per adesso perchè della sua vera storia non si ha la minima contezza e non se ne avrà ancora per moltissimo tempo.
3) la lotta tra queste due chiese e' segno di decadimento. il decadimento di entrambe (con i loro legni secchi e le loro fregnaccerie umanitariste e liturgiche) e la vittoria del legno verde di Benedetto che, come e' sempre accaduto ai cristiani, cresce silenzioso nelle catacombe.

maura ha detto...

Scrutando i segni dei tempi abbiamo visto che il nostro primo dovere in questo momento storico e' annunciare il Vangelo di Cristo , poiche' il Vangelo e' vera fonte di liberta' e di umanita'.
Card.Joseph Ratzinger