martedì 8 agosto 2017

Mons. Georg Gänswein spiega il ruolo e racconta le giornata del Papa Emerito Benedetto XVI (YouTube)



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In occasione della presentazione del volume "Joseph Ratzinger Benedetto XVI - Immagini di una vita" presso la Sala della Lupa di Palazzo Montecitorio (14 giugno 2017), Mons. Georg Gänswein ha portato ai presenti il saluto di Papa Benedetto XVI.
Nella stessa occasione Mons. Gänswein ha parlato di come Papa Ratzinger trascorre le sue giornate in preghiera e ha speso parole importanti sul ruolo del Pontefice Emerito.
Un intervento tutto da ascoltare e su cui riflettere.
Grazie come sempre a Gemma per il grande lavoro :-)
R.

5 commenti:

laura ha detto...

Grazie davvvero per questa belissima testimonianza del fedelissimo mons. Georg.

Anonimo ha detto...

Molto bello, GRAZIE a Gemma, non parla, ma c'è, e questa sua presenza silenziosa mi conforta, come il vedere foto in cui appare in buone condizioni, compatibilmente a età e acciacchi, era un uomo di poche parole già prima, figurarsi adesso, ma il discorsino al 65° di sacerdozio, i prefazi ai libri e l'elogio funebre a Meisner fanno da soli una biblioteca, c'è niente da aggiungere, in pochi tratti dice tutto e oltre. Non degno di nota il commento lombardo, tiremm'innanz. Che Dio lo conservi ancora, ché la Chiesa ha tanto bisogno della sua presenza silenziosa, ma eloquente, mi vengono in mente le parole di Enrico VIII che chiedeva cosa diceva Thomas More, 'Tace' fu la risposta e lui disse 'Fate cessare questo silenzio che rimbomba per tutta l'Europa'........appunto. A.

Arcangela ha detto...

Grazie, è ststo un grande conforto, specie per il palese coraggio di Ganswein.
Arcangela

carmelina ha detto...

ma perchè!?

perchè in prima mattina mi devo inquietare

sentite cosa dice questo individuo, mastro riccardi dell'addolorata, in un suo pezzo sul corriere a proposito della figura del cardinal tettamanzi


"Molto sembrava fare di lui (ndr il cardina tettamanzi) un candidato alla successione di Giovanni Paolo II nel 2005. Sarebbe stata la ripresa dell’eredità di Milano e di Montini (che lo aveva ordinato prete nel 1957). Il segretario di Paolo VI lo aveva spinto: «È più facile fare il papa che l’arcivescovo di Milano». Il papato di Wojtyla sarebbe rimasto così un’eccezione con la ripresa dei papi italiani? In fondo, due erano le personalità emergenti tra gli italiani in quel 2005: Tettamanzi e Ruini. Nessuno dei due aveva lavorato per una candidatura. E poi quella di Ratzinger era stata preparata da un gruppo consistente. I cardinali italiani si presentarono divisi e senza strategia. Allora tramontò il papato italiano. La scelta del papa polacco nel 1978 non era più un’eccezione, dopo l’elezione di Ratzinger. Non ancora ottantenne, non troppo soddisfatto della Chiesa di Benedetto XVI, ma sempre bonariamente ottimista, Tettamanzi partecipò al conclave in cui fu eletto Bergoglio."

vi rendete conto che bassezza umana?!
"era stata preparata"?!?!? ma de che!?
"non troppo soddisfatto della Chiesa di Benedetto xvi"?!'

LA CHIESA DI BENEDETTO XVI NON C'E' MAI STATA PERCHE' C'E' GENTE COME TE CHE HA PASSATO 10 ANNI A SABOTARLA SISTEMATICAMENTE E CONTINUA A BUTTARCI SOPRA CALCE VIVA PER EVITARE CHE RIPRENDA A SBOCCIARE QUANDO TOTEM BERGOGLIO PASSA DI MANO

laura ha detto...

Avete notato quante volte parla ironicamente di simpatia mai dimostrata prima verso papa Benedetto?