mercoledì 4 aprile 2018

Lo strano caso della scomparsa delle anime peccatrici (Raffaella)

Cari amici,
da giovedì scorso (Giovedì Santo!) non riesco più a dormire! Un dubbio mi tormenta: che fine fanno le anime scomparse?
Apprendiamo dal colloquio/conversazione/chiacchierata fra amici che "(Le anime cattive) non vengono punite, quelle che si pentono ottengono il perdono di Dio e vanno tra le fila delle anime che lo contemplano, ma quelle che non si pentono e non possono quindi essere perdonate, scompaiono. Non esiste un inferno, esiste la scomparsa delle anime peccatrici".
Preciso che le virgolette si riferiscono all'articolo di Scalfari ;-)
Qui siamo di fronte a un enorme dilemma: che cosa si intende per "scomparsa"?
Le anime si dissolvono, cioè un momento prima ci sono e un secondo dopo non ci sono più? Puff...via?
In pratica accade come negli episodi di Star Trek, una sorta di teletrasporto verso il nulla?
Oppure le anime peccatrici evaporano come se fossero acqua? Com'è possibile? Quale arsura occorre? Se non c'è l'inferno come può un corpo dissolversi per il calore?
E se le anime peccatrici scomparissero nel senso letterale della parola? 
In questo caso vorrebbe dire che non sapremo mai che fine hanno fatto. Le anime scomparirebbero esattamente come le persone che non danno più notizie di sé. E le famiglie non potrebbero nemmeno rivolgersi a "Chi l'ha visto" per avere informazioni sugli estinti. 
Magari, nel quadro della grande e fruttuosa riforma della curia romana, si potrebbe istituire l'ufficio speciale "anime scomparse nel nulla". 
Però mi chiedo: chi stabilisce se un'anima va in Paradiso o scompare? E quando? La nuora ai funerali della suocera (e viceversa)?
Esiste un registro delle anime sparite nel nulla?
E soprattutto: che ne sarà dell'Inferno di Dante? Gli studenti studieranno direttamente il Paradiso, lasciando perdere le altre due Cantiche? Eh sì perchè, se sparisce l'inferno, mi sa che si smaterializza anche il Purgatorio!
Mi dispiace anche per un'altra conseguenza: non potremo più "mandare all'inferno" chi ci tormenta! Peccato...
Che vita d'inferno...ah no...non si dice! ;-)
R.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ecco come la vede il Sommo :-)
http://www.aldomariavalli.it/2018/04/03/il-papa-linferno-e-dante/
Alessia

Arcangela ha detto...

Ratzinger 1972 "...esiste una continuità dell'uomo che va oltre l'identità della sua esistenza corporale, per quanto sussista nel proprio corpo, come creatuta unica e indivisibile".
Arcangela