mercoledì 5 settembre 2018

Decalogo per giornalisti che seguono l'attuale Pontificato

Cari amici,
ricordate il decalogo scritto anni fa per i giornalisti che seguivano l'attività di Papa Benedetto?
Rinfreschiamoci la memoria:

IL DECALOGO DEL BLOG PER GIORNALISTI CHE VOGLIONO DEPOTENZIARE O CANCELLARE L'EFFETTO DELLE PAROLE DI BENEDETTO XVI

Leggete in particolare il punto 4. Da brividi :-)

E' assolutamente necessario sospendere il decalogo scritto sotto il Pontificato precedente e aggiornarlo alla luce dei fatti.

DECALOGO PER GIORNALISTI CHE SEGUONO L'ATTUALE PONTIFICATO

1) Ricorda che qualunque azione faccia il Papa è cosa buona e giusta. Non criticare mai e conferma ogni scelta (qualunque cosa facesse Papa Benedetto era sbagliata o, al massimo, insufficiente);

2) Ricorda che ogni parola del Papa è sempre da applaudire e amplificare (qualunque cosa dicesse Papa Benedetto era sbagliata o, al massimo, insufficiente);

3) Ricorda che anche il silenzio del Papa è d'oro. Se parla, egli è nel giusto; se decide di tacere è ancora più nel giusto (Ratzinger invece non poteva stare in silenzio. A lui era richiesto di parlare, chiarire e precisare...);

4) Non chiedere mai al Papa di fare qualcosa. Se la fa, agisce per il meglio ma, in caso contrario, non discutere (a Benedetto si richiedeva di fare e di fare molto anche se poi non era mai sufficiente);

5) Non pretendere che il Vaticano rilasci precisazioni o chiarimenti. Se tace ci sarà una ragione. Probabilmente non si vuole dare troppa importanza agli avversari (con Ratzinger il telefono di padre Lombardi era sempre bollente...);

6) Se il Vaticano, alla fine, decide di rilasciare una dichiarazione, applaudi incondizionatamente. Evidentemente c'era bisogno di dare un segnale (con Ratzinger spesso le dichiarazioni venivano ignorare o, al massimo, ritenute non pertinenti o insufficienti);

7) Non citare mai e poi mai i nomi di Danneels, Mahony, Inzoli, Barros e altri. 
Già che ci sei non fare il nome di Maciel. Ignora completamente l'esistenza del famoso "circolo" di San Gallo (Ratzinger? Beh, qui difficilmente lo si può attaccare quindi meglio tacere);

8) Se e quando (molto raramente) qualcuno pone delle domande su singole azioni o omissioni, tu affidati alla REGOLA D'ORO: tenta di coinvolgere impunemente Joseph Ratzinger e, se necessario, Giovanni Paolo II. Non farti scrupoli nè problemi;

9) Ignora che l'attuale Pontificato è iniziato il 13 marzo 2013. Sono passati più di 2000 giorni, ma non farti scrupoli: quando è necessario, insinua nel lettore la certezza che tutti i fatti irrisolti derivino da Ratzinger o Wojtyla;

10) Non dimenticare di chiedere un parere positivo a Melloni.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Sei in forma strepitosa,Raffy! Grandissima!
Alessia

Anonimo ha detto...

Chi in queste ore si sta dedicando a onanismo mentale sulle sanzioni imposte da Benedetto al gà card. Mccarrick (sanzioni sì, sanzioni no, non fatto abbastanza etc) abbia la compiacenza di leggersi:

http://m.ncregister.com/daily-news/viganos-testimony-mccarricks-defiance#.W4_MTM4zbcu
qui la traduzione di Sabino Paciolla

https://www.sabinopaciolla.com/mccarrick-ha-sfidato-e-disubbidito-piu-volte-a-benedetto-xvi-ecco-quando/

Siamo tornati ai vecchi tempi, eh Raffy?
Alessia

Raffaella ha detto...

Ciao Alessia, grazie :-)
Eh sì...pare di essere tornati indietro di cinque-sei anni..
R.

Anonimo ha detto...

XI attaccare e denigrare sempre e comunque Papa Benedetto sia da dx che da sx, tanto lui non può MAI difendersi e MAI lo difenderanno. A.

maura ha detto...

...ed egli stesso mai si difenedera' ne' scendera' al loro livello .

maura ha detto...

La grande sfida di questi giorni, come aveva ben capito Benedetto XVI, è la lotta sulla terra del soggettivismo e quindi del relativismo. Sotto questo profilo, è possibile vedere che esistono già due chiese: quella che ha fatto dialogare con il mondo una sorta di dogma, legittimando il soggettivismo interpretativo e il relativismo morale, e l'altra, che continua a rivolgersi alla legge divina. Il crack è chiaro. Il compito del successore di Francesco sarà di una difficoltà senza pari.
https://www.churchmilitant.com/news/article/italian-vatican-expert-on-why-he-fights-for-the-church

laura ha detto...

http://www.lanuovabq.it/it/caffarra-il-male-che-ci-circonda-va-giudicato

laura ha detto...

https://www.aldomariavalli.it/2018/09/06/per-ricordare-il-cardinale-carlo-caffarra/

maura ha detto...

CITTÀ DEL VATICANO , 06 settembre, 2018 / 10:00 AM (ACI Stampa).-
Il problema di una Chiesa che si “adatta troppo al mondo”, mentre ci vorrebbe “una minoranza creativa”, è al cuore del pensiero di Benedetto XVI, secondo padre Stephan Horn, coordinatore del Ratzinger Schuelerkreis, il circolo di ex studenti di Benedetto XVI che si riunisce dal 6 al 9 settembre a Castel Gandolfo.
https://www.acistampa.com/story/schuelerkreis-padre-horn-per-benedetto-la-chiesa-si-e-troppo-adattata-al-mondo-9408#.W5Dl5vEDjyI.twitter