venerdì 23 novembre 2018

venerdì 16 novembre 2018

E così il Padre Celeste non ci induce in tentazione ma rischiamo che ci abbandoni ad essa?

Cari amici,
leggo della "messa a punto" della nuova traduzione del "Padre Nostro" che, come mi spiegò fin dall'asilo Suor Giuseppina, è la preghiera che Gesù stesso ci ha insegnato.
Se ho capito bene il Padre, adeguandosi un po' al politicamente e religiosamente corretto, non ci induce più in tentazione ma, comunque, corriamo il rischio che ci abbandoni ad essa.
Dio ci abbandona? Ohibò! Questa è nuova!
Magari una riflessione teologica in più sarebbe stata necessaria...

Comunque immaginiamo la confusione prossima ventura:
1) a Messa i cattolici praticanti imparano il nuovo testo;
2) a Messa altri cattolici praticanti continuano a recitare il testo tradizionale;
3) a Messa i cattolici che partecipano solo a Battesimi, Matrimoni e Funerali continuano a recitare il "vecchio" testo;
4) coloro che dissentono (praticanti o meno) si mettono a recitare il Pater in latino.

Caspita! Che minestrone.
Più in generale se un fedele assiste ad una messa in San Pietro nella quale si fa uso del latino (sorvoliamo sugli strafalcioni che si odono negli ultimi anni...) reciterà il Padre Nostro in un modo, se va in parrocchia in un altro.
Si può dire "bah" o si rischia la scomunica?
Nel dubbio credo che il quarto punto sia quello che fa per me :-)
Buona giornata 
R.

p.s. Nessuno osi mettere mano al testo latino...chissà che cosa verrebbe fuori: desinenze sbagliate, casi inventati :-)

giovedì 1 novembre 2018

Benedetto XVI: per me sono "indicatori di strada" le persone buone...che non saranno mai canonizzate (YouTube)



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Nell'udienza generale del 13 maggio 2011 Benedetto XVI dedica la catechesi alla "santità" ed aggiunge un bellissimo brano "a braccio" riproposto in questo video. La frase esatta (troncata nel titolo) è la seguente: "In realtà devo dire che anche per la mia fede personale molti santi, non tutti, sono vere stelle nel firmamento della storia. E vorrei aggiungere che per me non solo alcuni grandi santi che amo e che conosco bene sono "indicatori di strada", ma proprio anche i santi semplici, cioè le persone buone che vedo nella mia vita, che non saranno mai canonizzate. Sono persone normali, per così dire, senza eroismo visibile, ma nella loro bontà di ogni giorno vedo la verità della fede. Questa bontà, che hanno maturato nella fede della Chiesa, è per me la più sicura apologia del cristianesimo e il segno di dove sia la verità".

BUONA FESTA DI OGNISSANTI A TUTTI :-)

Grazie a Gemma per il video.

Elogio della nostalgia (Valli)

Clicca qui per leggere il bellissimo commento di Valli segnalatoci da MedievAle :-)
Buona Festa a tutti :-)
R.