La causa di beatificazione di Mons. Romero bloccata da anni? Falso!
Su segnalazione di MedievAle ed Anna leggiamo il seguente passaggio dell'Angelus pronunciato da Benedetto XVI il 25 marzo 2007, sei anni fa. Credo che i giornalisti debbano assumere qualche pillolina contro l'amnesia galoppante:
""Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me secondo la tua Parola". La risposta di Maria all’Angelo si prolunga nella Chiesa, chiamata a rendere presente Cristo nella storia, offrendo la propria disponibilità perché Dio possa continuare a visitare l’umanità con la sua misericordia. Il "sì" di Gesù e di Maria si rinnova così nel "sì" dei santi, specialmente dei martiri, che vengono uccisi a causa del Vangelo.
Lo sottolineo ricordando che ieri, 24 marzo, anniversario dell’assassinio di Mons. Oscar Romero, Arcivescovo di San Salvador, si è celebrata la Giornata di preghiera e digiuno per i missionari martiri: vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose e laici stroncati nel compimento della loro missione di evangelizzazione e promozione umana.
Essi, i missionari martiri, come dice il tema di quest’anno, sono "speranza per il mondo", perché testimoniano che l’amore di Cristo è più forte della violenza e dell’odio. Non hanno cercato il martirio, ma sono stati pronti a dare la vita per rimanere fedeli al Vangelo.
Il martirio cristiano si giustifica soltanto come supremo atto d’amore a Dio ed ai fratelli.
ANGELUS, 25 MARZO 2007
Nessuno ricorda più nulla di quanto è stato detto prima. PF ha fatto tutto nuovo. Un nuova creazione...
RispondiEliminaSe ritieni opportuno non pubblicare, accetto.
non entro in merito alle insensate critiche di oggi nei confronti di giovanni paolo ii
RispondiEliminadegne dei tempi in cui viviamo.certo e´ che il vaticano dovrebbe chiudere per lutto dopo le misere critiche di marini di domenica.ho trovato un bellissimo commento di francesco rossi de gasperi, con lui e´ stato amore a prima vista,ho ascoltato 2 sue interviste una in merito a gesu´ed una in merito alla genesi e sono rimasta incantata, ed i grandi amori consolano sempre.
Io ho amato e amo l’uomo Joseph Ratzinger, che la delicatezza del suo animo ha reso tanto esitante, riservato, indugiante, più pronto ad andar via che a mandar via! Egli nutriva sentimenti lucidamente netti, come si legge in questo suo testo del 1969....
Senza alcun accordo previo, ma solamente obbedendo allo Spirito, il papa Francesco comincia a parlare con i suoi gesti e le sue parole la lingua neotestamentaria e piana del «ministero petrino», che tanto intriga i giornalisti e altri nostalgici di corti medievali e di signorie rinascimentali.
Il Signore ci doni la grazia di riprendere senza esitazioni il passo del Concilio Vaticano II, liberi dai cavilli delle dispute sulla continuità o la discontinuità con l’unico Evangelo di Gesù, interpretato dal palazzo nobiliare della Porziuncola del Poverello.
Franceso Rossi De Gasperi
da una intervista http://www.popoli.info/EasyNe2/Primo_piano/%C2%ABIl_Papa_il_pastore_grande_non_un_monarca%C2%BB.aspx
anonima -futura militante in "liberos" compagnia di san luigi maria grignon de montfort,il teologo di classe come lo defeni´ giovanni paolo ii