martedì 23 aprile 2013

Disputa sul bastone del Papa: ferula, croce o pastorale? (Izzo)

(SCHEDA) DISPUTA SUL BASTONE DEL PAPA: FERULA, CROCE O PASTORALE?

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 apr. 

Ogni vescovo nelle celebrazioni ufficiali porta il "pastorale", un bastone ricurvo che ricorda appunto il suo ruolo di guida del gregge affidatogli: il bastone indica infatti la responsabilita' di condurre il gregge ed il fatto che sia ricurvo sta a sottolineare la loro dipendenza dal Pontefice. 
Il Papa, vescovo di Roma, utilizza invece una croce, segno anche di una specifica vocazione ad imitare Cristo nel suo sacrificio. Nei secoli del potere temporale, c'era anche lo scettro, rimasto oggi nelle mani del cardinale camerlengo che durante la sede vacante lo impugna quando va ad apporre i sigilli sugli appartamenti del Papa. 
Cosi' la classica "ferula" utilizzata da Pio IX e dai suoi successori fino al Concilio (una croce senza il Cristo, sostituto pero' dalla figura dell'Agnello) in definitiva e' un po' la sintesi tra la croce e questo segno del comando proprio dei Re. 
Cio' spiega forse perche' Paolo VI, una volta abolito il "Triregno", che era anche una corona, passo' dalla ferula alla piu' semplice croce astile (opera dello scultore Felice Mina), la stessa che Papa Francesco ha impugnato per la prima volta lo scorso 7 aprile nel momento di prendere possesso della Cattedra di vescovo di Roma, invece della ferula d'oro di Pio IX che aveva utilizzato nei primi giorni del Pontificato ed ha impugnato nuovamente oggi. Giovanni Paolo II ha sempre usato la croce astile di Papa Montini nei 27 anni del suo Pontificato. 
Benedetto XVI, che aveva difficolta' ad utilizzarla per via del peso maggiore (anche se entrambe erano state riprodotte in modo da essere un po' piu' leggere) dopo un paio d'anni era invece tornato alla ferula, in segno di continuita': esse e' infatti il simbolo del ministero petrino, mentre la croce astile assomiglia di piu' al pastorale e cosi' avvicina il vescovo di Roma agli altri vescovi. 
La scelta di Papa Francesco - che si e' chiarita finalmente oggi dopo che per 20 giorni i siti internet hanno dato ampio spazio al dibattito sul tema - e' di utilizzarle entrambe a seconda delle circostanze, segnalando anche in questo modo la propria continuita' con i predecessori. 

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5 commenti:

  1. Francesco Colafemmina23 aprile 2013 alle ore 22:37

    Caro Salvatore, la croce astile e' quella che si porta in processione. Non è il caso di quella di Scorzelli, che nasce come ferula per il Papa. Perciò non è corretto definirla diversamente.

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  2. La ferula usata ieri non era quella del Beato Pio IX, come scritto nell'articolo di Izzo, bensì quella di Benedetto XVI

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  3. Che papocchietto che ha combinato il buon Izzo...
    ...dai, lo dico con un bel sorriso, davvero, all'inizio era pure per me - e per molti versi ancora lo è - un ginepraio orientarmi nei termini della Liturgia...un po' di confusione su croce astile e ferula, tra Pio IX e Benedetto XVI e infine..."oggi 23 aprile si chiariscono le scelte del Papa"? ;-) Izzo carissimo...l'UCLSP era stato chiarissimo già almeno 10 giorni fa sulla decisione del Papa di alternare le due ferule! E la nostra Raffaella aveva pure riportato l'indicazione, puntualissima come sempre...dai, possiamo fare di meglio! ;-) Il terreno è affascinante, proviamo a tirar fuori un articolo un poco poco più preciso... :-)

    Per esempio: la croce astile di Paolo VI è a Manila. :-) La croce usata da Papa Paolo VI prima, e Papa Francesco poi (passando per Giovanni Paolo II, of course), è opera di Lello Scorzelli e non è una croce astile... ;-)

    Ester. :-)

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  4. sono il primo ad apprezzare il simbolismo e il valore pedagogico di certi aspetti della Liturgia, ma non vi sembra che ci siano modi migliori di spendere tempo ed energie rispetto a questo tipo di dibattito?

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  5. Non è un dibattito, amico anonimo. Solo la constatazione di...confusione in termini! :-)

    Ciao!

    Ester. :-)

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