"Si parla", "si racconta", il titolo parla di direttore generale per la Curia, il cardinale risponde "qualcosa di simile" e riprende il termine di "moderator", ma direttore generale fa più impresa, più organizzazione. Diventa stucchevole questo discorso che, per far passare la rivoluzione nel governo della Chiesa, non teme di strumentalizzare anche Benedetto XVI che, se dovessimo dar retta alla vulgata, non sapeva niente, non incontrava mai i suoi vescovi, ignorava i problemi, una menzogna che insulta chi ha seguito con attenzione il suo Pontificato
Aggiungo che quei prelati che vogliono un governo collegiale, che si lamentano che mancavano i contatti frequenti con il Papa, sono gli stessi che se ne infischiavano di quel che il Papa diceva loro e faceva, penso alla Francia, a certi discorsi del card. Vingt-Trois, erano già padroni a casa loro, Roma molto lontana, erano ricevuti dal Papa ma tornati a casa facevano come prima, autonomi, indipendenti e anche ribelli. Ora vorrebbero che quel che già esiste nei fatti diventi legge, venga formalizzato. Quel che vogliono è trasformare la Chiesa in una democrazia o in una...monarchia parlamentare con un Papa privato della sua suprema potestà, un Papa ormai solo un capo simbolico della organizzazione chiesa.
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Ma il papa è già in contatto con gli episcopati attraverso i nunzi e il sinodo...
RispondiEliminaGia' e anche quando fa viaggi o visite in Italia incontra i vescovi o sbagliamo?
RispondiEliminaR.
"Si parla", "si racconta", il titolo parla di direttore generale per la Curia, il cardinale risponde "qualcosa di simile" e riprende il termine di "moderator", ma direttore generale fa più impresa, più organizzazione.
RispondiEliminaDiventa stucchevole questo discorso che, per far passare la rivoluzione nel governo della Chiesa, non teme di strumentalizzare anche Benedetto XVI che, se dovessimo dar retta alla vulgata, non sapeva niente, non incontrava mai i suoi vescovi, ignorava i problemi, una menzogna che insulta chi ha seguito con attenzione il suo Pontificato
Aggiungo che quei prelati che vogliono un governo collegiale, che si lamentano che mancavano i contatti frequenti con il Papa, sono gli stessi che se ne infischiavano di quel che il Papa diceva loro e faceva, penso alla Francia, a certi discorsi del card. Vingt-Trois, erano già padroni a casa loro, Roma molto lontana, erano ricevuti dal Papa ma tornati a casa facevano come prima, autonomi, indipendenti e anche ribelli.
RispondiEliminaOra vorrebbero che quel che già esiste nei fatti diventi legge, venga formalizzato.
Quel che vogliono è trasformare la Chiesa in una democrazia o in una...monarchia parlamentare con un Papa privato della sua suprema potestà, un Papa ormai solo un capo simbolico della organizzazione chiesa.
Un DG per la Curia.
RispondiEliminaMi chiedo: ma i fedeli fanno prte "dell'azionariato" o sono "consumatori e basta"?