mercoledì 3 aprile 2013

Il Papa all'udienza generale riprende le catechesi sull'Anno della Fede (Radio Vaticana)

Il Papa all'udienza generale riprende le catechesi sull'Anno della Fede

Il Papa all'udienza generale di stamane in Piazza San Pietro ha ripreso le catechesi sull'Anno della Fede iniziate da Benedetto XVI

Oltre 30mila i fedeli presenti, tra cui 10mila pellegrini della diocesi di Milano guidati dal cardinale Angelo Scola. Il Papa è partito dall'espressione del Credo «Il terzo giorno è risuscitato secondo le Scritture». "E’ proprio l’evento che stiamo celebrando - ha detto - la Risurrezione di Gesù, centro del messaggio cristiano, risuonato fin dagli inizi e trasmesso perché giunga fino a noi. San Paolo scrive ai cristiani di Corinto: «A voi… ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto; cioè che Cristo morì per i nostri peccati, secondo le Scritture, e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici»". "Questa breve confessione di fede - ha proseguito - annuncia proprio il Mistero Pasquale, con le prime apparizioni del Risorto a Pietro e ai Dodici: la Morte e la Risurrezione di Gesù sono proprio il cuore della nostra speranza. Senza questa fede nell’amore della Resurrezione di Gesù, la nostra speranza sarà debole. Non sarà pure speranza. Proprio la morte e la Resurrezione di Gesù sono il cuore della nostra speranza. L’Apostolo afferma: «Se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati»". 

"Purtroppo - ha osservato - spesso si è cercato di oscurare la fede nella Risurrezione di Gesù, e anche fra gli stessi credenti si sono insinuati dubbi. Un po’ quella fede all’acqua di rose, come diciamo noi, no? Non è la fede forte. Questo per superficialità, a volte per indifferenza, occupati da mille cose che si ritengono più importanti della fede, oppure per una visione solo orizzontale della vita. Ma è proprio la Risurrezione che ci apre alla speranza più grande, perché apre la nostra vita e la vita del mondo al futuro eterno di Dio, alla felicità piena, alla certezza che il male, il peccato, la morte possono essere vinti. E questo porta a vivere con più fiducia le realtà quotidiane, affrontarle con coraggio e con impegno. La Risurrezione di Cristo illumina con una luce nuova queste realtà quotidiane. La Risurrezione di Cristo è la nostra forza!".

Il Papa poi domanda: "Ma come ci è stata trasmessa la verità di fede della Risurrezione di Cristo? Ci sono due tipi di testimonianze nel Nuovo Testamento: alcune sono nella forma di professione di fede, cioè di formule sintetiche che indicano il centro della fede; altre invece sono nella forma di racconto dell’evento della Risurrezione e dei fatti legati ad esso". La prima - ha detto - è la forma della professione di fede come affermata nel Credo oppure quella della Lettera ai Romani in cui san Paolo scrive: «Se con la tua bocca proclamerai: “Gesù è il Signore!”, e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo». "Fin dai primi passi della Chiesa - ha affermato - è ben salda e chiara la fede nel Mistero di Morte e Risurrezione di Gesù". Il Papa si è soffermato sulle testimonianze nella forma di racconto, che si trovano nei Vangeli: "Anzitutto notiamo che le prime testimoni di questo evento furono le donne. All’alba, esse si recano al sepolcro per ungere il corpo di Gesù, e trovano il primo segno: la tomba vuota. Segue poi l’incontro con un Messaggero di Dio che annuncia: Gesù di Nazaret, il Crocifisso, non è qui, è risorto. Le donne sono spinte dall’amore e sanno accogliere questo annuncio con fede: credono, e subito lo trasmettono, non lo tengono per sé. Lo trasmettono. La gioia di sapere che Gesù è vivo, la speranza che riempie il cuore, non si possono contenere. Questo dovrebbe avvenire anche nella nostra vita. Sentiamo la gioia di essere cristiani! Noi crediamo in un Risorto che ha vinto il male e la morte! Abbiamo il coraggio di “uscire” per portare questa gioia e questa luce in tutti i luoghi della nostra vita! La Risurrezione di Cristo è la nostra più grande certezza; è il tesoro più prezioso! Come non condividere con gli altri questo tesoro, questa certezza! Non è soltanto per noi, è per trasmetterla, per darla agli altri, condividerla con gli altri. E’ proprio la nostra testimonianza".

Il Papa ha poi sottolineato un altro elemento: "Nelle professioni di fede del Nuovo Testamento, come testimoni della Risurrezione vengono ricordati solamente uomini, gli Apostoli, ma non le donne. Questo perché, secondo la Legge giudaica di quel tempo, le donne e i bambini non potevano rendere una testimonianza affidabile, credibile. Nei Vangeli, invece, le donne hanno un ruolo primario, fondamentale. Qui possiamo cogliere un elemento a favore della storicità della Risurrezione: se fosse un fatto inventato, nel contesto di quel tempo non sarebbe stato legato alla testimonianza delle donne. Gli evangelisti invece narrano semplicemente ciò che è avvenuto: sono le donne le prime testimoni. Questo dice che Dio non sceglie secondo i criteri umani: i primi testimoni della nascita di Gesù sono i pastori, gente semplice e umile; le prime testimoni della Risurrezione sono le donne. E questo è bello! - ha esclamato - Questa è un po’ la missione delle donne! Delle mamme, delle donne: dare testimonianza ai loro figli, ai loro nipotini che Gesù è vivo, è il vivente, è risorto! Mamme e donne avanti con questa testimonianza!". 

"Per Dio - ha proseguito il Papa - conta il cuore, quanto siamo aperti a Lui, se siamo come i bambini che si fidano. Ma questo ci fa riflettere anche su come le donne, nella Chiesa e nel cammino di fede, abbiano avuto e abbiano anche oggi un ruolo particolare nell’aprire le porte al Signore, nel seguirlo e nel comunicare il suo Volto, perché lo sguardo di fede ha sempre bisogno dello sguardo semplice e profondo dell’amore. Gli Apostoli e i discepoli fanno più fatica a credere, le donne no". Dunque, i discepoli fanno più fatica a credere: "Pietro corre al sepolcro, ma si ferma alla tomba vuota; Tommaso deve toccare con le sue mani le ferite del corpo di Gesù. Anche nel nostro cammino di fede è importante sapere e sentire che Dio ci ama, non aver paura di amarlo: la fede si professa con la bocca e con il cuore, con la parola e con l’amore". 

"Dopo le apparizioni alle donne - osserva ancora il Papa - ne seguono altre: Gesù si rende presente in modo nuovo: è il Crocifisso, ma il suo corpo è glorioso; non è tornato alla vita terrena, bensì in una condizione nuova. All’inizio non lo riconoscono, e solo attraverso le sue parole e i suoi gesti gli occhi si aprono: l’incontro con il Risorto trasforma, dà una nuova forza alla fede, un fondamento incrollabile. Anche per noi ci sono tanti segni in cui il Risorto si fa riconoscere: la Sacra Scrittura, l’Eucaristia, gli altri Sacramenti, la carità, quei gesti di amore che portano un raggio del Risorto. Lasciamoci illuminare dalla Risurrezione di Cristo, lasciamoci trasformare dalla sua forza, perché anche attraverso di noi nel mondo i segni di morte lascino il posto ai segni di vita". Quindi il Papa ha concluso parlando a braccio: "Ho visto che ci sono tanti giovani nella piazza: ragazzi e ragazze. Eccoli! A voi vi dico: portate avanti questa certezza. Il Signore è vivo e cammina al nostro fianco nella vita! Questa è la vostra missione: portate avanti questa speranza. Siete ancorati a questa speranza. Quest’ancora che è nel cielo. Tenete forte la corda. Siete ancorati e portate avanti la speranza. Voi, testimoni di Gesù, portate avanti la testimonianza che Gesù è vivo e questo darà speranza a questo mondo un po’ invecchiato per le guerre, per il male, per il peccato. Avanti giovani!". 

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15 commenti:

  1. ha citato benedetto xvi?

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  2. Così per curiosità, su tv 2000 e' andata in onda tutta l'udienza?

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  3. su TV 2000 udienza completa con commenti finali ed interviste

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  4. Certo che un evento importante come l'anno della fede avrebbe meritato di essere valorizzato fin dall'inizio dalle reti cattoliche, anche nel meglio evidenziare le udienze, e questo fin dall'inizio, non perché oggi improvvisamente papa nuovo, fede nuova. Prima le si mandava in onda con sufficienza, per convenzione, tagliando per lasciar spazio a qualunque talk show. Mi dispiace, ma chi ci ha sofferto per certe cose oggi non può passarci sopra così, voltando pagina. Ci è' stato insegnato che il bello della Chiesa e' la capacità di riformarsi restando se stessa, ora accanto all'uomo nuovo di cui parla passante abbiamo il Papa nuovo e la chiesa nuova. Pure i vaticanisti paiono diventati nuovi, anche quelli che si credeva di conoscere un po'. Alcuni addirittura si sono dimenticati di quel che raccontavano. Ci si fermi un po' tutti a riflettere, anche per carità cristiana, perché non si dovrebbe mai fare agli altri ciò che non si vorrebbe fatto a se stessi. Noi certamente, come altri qui ci imputano di fare, ma anche gli estasiati che vedono trivelle in piazza San Pietro laddove non ci sono

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  5. la catechesi sembra un misto fra le parole di Benedetto e quelle di Francesco. Può essere che sia stata rivisitata quella già preparata da Benedetto?

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  6. Biancamargherita condivido con te questa opinione. Infatti secondo me ci sono tre parti , che per il modo di scrivere , ricordano palesemente Papa Benedetto XVI. Altresì non penso che questa catechesi sia stata scritta adesso da Papa Benedetto , ma è probabile che abbia scritto qualcosa prima della decisione di dimettersi. Penso che questo patrimonio scritto e ancora non edito forse verrà usato da Papa Francesco per le sue omelie e catechesi. Spero che questa nostra impressione sia vera e che si possa leggere ancora Papa Benedetto anche se in una forma più nascosta e tutta da scoprire.

    Un ringraziamento a Raffaella per questo nuovo spazio che sicuramente ci dara' la possibilità di seguire e discutere i fatti della nostra Chiesa Cattolica e anche di apprezzare l'opera di questi due Papi che ci guidano , ognuno con i propri compiti, in questo tempo di grazia che Dio ci ha dato. "Questi sono i due olivi e i due candelabri che stanno davanti al Signore della terra" Ap 11,4

    Alessandro P.

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  7. Io ho avuto esattamente la stessa percezione di Biancamargherita e Alessandro. P. "Conosco i segni dell'antica fiamma".
    Se fosse così sarebbe bellissimo. Anche Benedetto, nelle sue prime catechesi, utilizzò i testi già preparati per il Predecessore.
    Questa è la Chiesa.

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  8. Tutte la grandi iniziative prese da BXVI sono state segate e sabotate fin dall'inizio,l'anno sacerdotale,il cortile dei gentili,tutto è stato passato al tritacarne prima all'interno poi all'esterno della chiesa,ora l'anno della fede diventerà prodigioso con l'avvento di tante novità e verrà completato con la santificazione di GP2 e la sepoltura definitiva di BXVI l'unico pontefice seppellito ante mortem,scusate,ma il sangue ribolle e il fegato dà segnali di esplosione imminente;una vaga somiglianza delle catechesi di BXVI non mi basta,anzi m'indigna,io le avrei volute ascoltare dal vivo,dalla sua voce gentile e con il suo buffo,tenero modo di dire gioia,anzi cioia.....mi manca,sempre di più,ho cercato l'interruttore on/off,ma non ce l'ho...GR2

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  9. @GR2
    Che tenerezza mi fai. (non prendertela con me, ti prego, ci hanno già pensato altri.)
    Anch'io vorrei vedere ed ascoltare Benedetto. Ma Benedetto non è sepolto, è vivo. Se le sue parole risuonano ancora, per bocca di un altro è, comunque, una grazia. Certo, se fosse così, sarebbe meglio lo si dicesse chiaramente.
    Sai, astraendo, (quando mai fosse possibile) dalla grancassa generale mi sta venendo voglia di pregare per papa Francesco. Non per il Papa, quello lo facevo già, ma proprio per lui. Perché, comunque, porta un peso che noi non possiamo neanche immaginare, e tutti lo strattonano a destra e a manca e, alla fine, è solo a decidere, come tutti i Papi prima di lui. Solo con Gesù. E bisogna chiedere a Gesù che lo aiuti.

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  10. @Fabiola,non me la prendo con te,non sarei mai capace di aggredire altri che la pensano diversamente,non ho mai polemizzato con i bloggers e neppure con la webmistress quando i miei post non venivano pubblicati,ci mancherebbe,mi hanno fatto piacere le tue parole,grazie e....non te la prendere se qualcuno canta fuori dal coro e pretende di dirigere l'orchestra a modo suo,fa parte del gioco.Con affetto GR2

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  11. Olè, giravolta! Non vi capirò mai, state troppo in alto per me e mi faccio prima che arrivi il mio censore a darmi del recensore dei papi. Occhio alla coerenza però, eh? La confusione ci sta un pò all'inizio ma poi una volta ritrovata la strada va magari mantenuta. Un abbraccio fraterno a GR2

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  12. Caro Passante, resta in basso...con me :-)
    R.

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  13. Caro Passante, se la giravolta è la mia, sommessamente, provo a spiegare.
    Continuo a pensare che si tratti di una discontinuità profonda e dolorosa, e voluta.
    Ma sono stata educata a fare i conti con la realtà. Con le circostanze. Come dice il mio Arcivescovo. Perché è da lì che Dio ci parla. Poi spesso noi uomini imbrogliamo tutto.
    Non smetto di chiedermi che cosa Dio ci stia chiedendo attraverso tutto questo. Soprattutto attraverso la rinuncia di Benedetto. E' una ferita che resta aperta, si riapre ogni mattina, mi accompagna per tutta la giornata. Ma non è guardando solo alla mia tristezza che capirò di più.
    Mi hanno educato a riconoscere che il Papa è il Papa. Donato, tollerato, inflitto...ma è il Papa, per il quale siamo chiamati a pregare in ogni Santa Messa, in tutto il mondo. Prego che il papa voglia essere il Papa. Da certi segni mi pare di sì. Ma tremo ancora...Poi con Benedetto si tratta di una storia d'amore. Irripetibile.

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  14. Cari amici, se andate alla pag. 276 - e seguenti -del libro di Benedetto "Gesù di Nazaret ( secondo volume), troverete che parla dei due tipi di testimonianze sulla risurrezione.A pag. 292, parla proprio delle donne e del fatto che la loro testimonianza non era valida ( cosa che si trova su ogni commento a quel brano di Vangelo e che qualsiasi cattolico che segua un po' le omelie del tempo pasquale sa benissimo). La catechesi di oggi mi è sembrata la " versione in prosa", semplificata per i "principianti", della "lezione" brillante di Ratzinger. Attenti! Qui non critico papa Francesco, che fa bene a tenere un livello bassino, perché capiscano anche quelli che non vogliono capire, io parlo per quei giornalisti e vaticanisti ( stavo scrivendo: vaticanastri...), che sembrano scendere dalla luna scoprendo l'acqua-non solo calda, ma pure fredda...
    Un abbraccio!
    LiciaS-Devota di BXVI

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