martedì 2 aprile 2013

Papa Francesco visita la Necropoli Vaticana: anche oggi i Cristiani sono lievito nel mondo pagano. La Messa del card. Scola a San Pietro, domani 10mila ambrosiani all'udienza (Izzo)

PAPA: ANCHE OGGI CRISTIANI SONO LIEVITO NEL MONDO PAGANO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 2 apr.

"Cosi' accade anche oggi: siamo un lievito in mezzo al mondo pagano". Papa Francesco ha pronunciato queste parole ieri sera nel corso della visita alla Necropoli Vaticana, soffermandosi davanti al Mausoleo degli Egizi, che e' della fine del II secolo, dove c'e' anche una sepoltura cristiana in mezzo a tante sepolture pagane. Lo ha riferito alla Radio Vaticana il cardinale Angelo Comastri, arciprete della Basilica di San Pietro, sottolineando che quella sepoltura "e' una prova evidente che il cristianesimo, proprio come un lievito, stava entrando nel mondo pagano".
"Il Papa ha voluto vedere il punto sorgivo del Pontificato romano, nel quale la Provvidenza oggi ha voluto inserire anche la sua persona", ha raccontato Comastri precisando che la visita e' iniziata dal piano delle Grotte Vaticane per poi scendere nella Necropoli facendo un salto indietro di circa 1.800 anni. "Fino al 1939-40 - ha ricordato l'arciprete della Basilica di San Pietro - la Necropoli era sommersa dalla terra, perche' gli architetti di Costantino, nel 320, per creare il piano del pavimento della prima Basilica riempirono di terra tutta la parte scoscesa del colle". "Dopo gli scavi (iniziati nel 1939)- ha sottolineato Comastri - tutto e' riemerso quasi prodigiosamente". Con il Papa, ha detto ancora Comastri, "abbiamo fatto una sosta davanti alla lapide funeraria di un uomo chiamato Istatilio – 'Istatilius', cristiano di cui e' scritto: "E' andato d'accordo con tutti e non ha mai causato litigi". "Un bel programma di vita!", ha commentato Papa Francesco, sempre secondo quanto riferito da Comastri.
"Quando siamo giunti al luogo della sepoltura dell'Apostolo Pietro, il Papa - ha continuato il cardinale - era visibilmente commosso. Ha osservato attentamente la parete bianca piena di graffiti, che fanno riferimento alla devozione verso l’Apostolo Pietro sepolto in quel luogo. Poi, nella Cappella Clementina, davanti alla tomba dell’Apostolo, il Papa si e' inginocchiato sul pavimento ed abbiamo ripetuto ad alta voce le tre professioni di fede di Pietro riportate nei Vangeli. E'stato molto bello sentire il Papa che diceva con tutti noi le parole di Pietro: "Signore, tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente". Poi, ha concluso Comastri, "il Papa ad alta voce, ha pronunciato l'altra professione di fede di Pietro, dopo 'annuncio dell'Eucaristia: 'Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna'. Quindi, abbiamo ripetuto la terza professione di fede di Pietro, fatta lungo le rive del Lago di Galilea, quando Gesu' – dopo il rinnegamento – per tre volte gli domanda: 'Simone, mi ami tu?', e alla fine Pietro dice: 'Signore tu sai tutto: tu sai che io ti amo'. Ed e' stato toccante anche per noi sentire il Papa che quasi si sovrapponeva a queste parole di Pietro e le riviveva in contemporanea, perche' oggi e' lui che ha la missione di continuare quello che Gesu' ha affidato a Pietro". "Indubbiamente - ha poi concluso il cardinale Comastri alla Radio Vaticana -  questo fa vedere come nella Chiesa ci sia una continuita'. Dopo circa duemila anni, il Successore di Pietro, con lo stesso entusiasmo degli inizi ma anche, come lui stesso ha detto, con la stessa fragilità degli inizi, si ritrova qui, in questo luogo, a continuare una missione che fa tremare: la missione di essere la pietra sulla quale Gesu' costruisce la sua Chiesa. Si avvertiva che il Papa sentiva molto questa responsabilita': ha guardato attentamente tutto quello che fa riferimento a Pietro, quasi per respirare il clima del martirio, della testimonianza dell’apostolo Pietro".

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PAPA: MESSA SCOLA A S. PIETRO, DOMANI 10 MILA AMBROSIANI A UDIENZA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 2 apr.

Il cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, ha celebrato questa mattina in San Pietro una messa per 10 mila fedeli ambrosiani che partecipano a un pellegrinaggio a Roma indetto dallo stesso presule in occasione dell'Anno della Fede.
Quando l'iniziativa era stata organizzata c'era anche l'intenzione di "restituire" a Benedetto XVI la storica visita alla diocesi per l'Incontro Mondiale delle Famiglie, ora vi e' il desiderio di stringersi attorno al nuovo Pontefice per testimoniare la fedelta' della chiesa locale. 
Ed infatti i 10 mila ambrosiani parteciperanno domani alla seconda Udienza Generale di Papa Francesco in piazza San Pietro.
"Ragazzi, avete mostrato una grande maturita' passando dalla gioia iniziale fatta di foto e anche parole alla serieta' che questo gesto dell'Eucarestia richiede", ha esordito Scola nell'omelia pronunciata questa mattina nella Basilica di San Pietro. In effetti - sottolinea il sito on line della Provincia di Varese - l'ingresso del cardinale, con il quale hanno concelebrato tutti i sacerdoti che hanno accompagnato i pellegrini,  e' stato accolto,  da un tifo gioioso, quasi da stadio, illuminato da migliaia di flash fotografici, sia dei ragazzi sia degli adulti.
Ma non appena Scola sorridendo ha chiesto da sotto il ciborio del Bernini di non fotografare piu' fino alla fine della Messa la basilica è piombata in una attenzione e un silenzio quasi impensabili davanti a cosi' tanta gente. "La vostra gioia - ha detto Scola - e' anche la letizia dell'arcivescovo, del consiglio episcopale e dei  vostri sacerdoti per essere qui sulla tomba di Pietro a realizzare lo scopo di un pellegrinaggio che tanto abbiamo voluto".
L'arcivescovo ha mostrato ancora una volta la sua vicinanza ai giovani soffermandosi anche se brevemente a benedire e a parlare con i ragazzi che hanno portato i doni dell'offertorio e al termine della messa e' uscito dalla navata centrale salutando nuovamente tutti in mezzo a flash e applausi di grande entusiasmo.

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