Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 29 mag.
Le omelie di Papa Francesco alla Domus Santa Marta "non sono pronunciate sulla base di un testo scritto, ma spontaneamente, in lingua italiana, lingua che il Papa possiede molto bene, ma non e' la sua lingua materna".
Lo precisa il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi in merito alle polemiche suscitate in ambienti tradizionalisti da alcune affermazioni come quella riguardo agli atei. Per Lombardi, "e' necessario tener conto del carattere che il Santo Padre stesso attribuisce alla celebrazione mattutina della messa a Santa Marta, un appuntamento "a cui il Papa intende conservare un carattere di familiarita'".
In merito alla diffusione solo parziale dei testi delle omelie, il portavoce chiarisce nella sua nota che "una pubblicazione 'integrale' comporterebbe necessariamente una trascrizione e una ristesura del testo in vari punti, dato che la forma scritta e' differente da quella orale, che in questo caso e' la forma originaria scelta intenzionalmente dal Santo Padre". "Insomma - rileva il gesuita - occorrerebbe una revisione del Santo Padre stesso, ma il risultato sarebbe chiaramente 'un'altra cosa', che non e' quella che il Santo Padre intende fare ogni mattina". Ed anche se definisce "comprensibile" la domanda sulla possibilita' di accedere a tale celebrazione o a tale omelia in modo completo e non solo tramite le sintesi pubblicate ogni giorno da Radio Vaticana e Osservatore Romano, padre Lombardi afferma che dopo "una riflessione approfondita", Francesco "ha esplicitamente desiderato che non venga trasmessa in diretta video o audio".
"Dopo attenta riflessione - rivela Lombardi - si e' quindi considerato che il modo migliore per rendere accessibile a un largo pubblico la ricchezza delle omelie del Papa senza alterarne la natura e' quello di pubblicarne un'ampia sintesi, ricca anche di frasi originali virgolettate che riflettano il sapore genuino delle espressioni del Papa".
Da parte sua il portavoce della Santa Sede, spiega che proprio questo "e' quanto s'impegna a fare l'Osservatore Romano ogni giorno, mentre la Radio Vaticana, in base alla sua natura caratteristica, offre una sintesi piu' breve, ma corredata anche da alcuni brani dell'audio originale registrato, e il Ctv offre una videoclip corrispondente a uno degli inserti audio pubblicati dalla Radio Vaticana". La nota di padre Lombardi insiste anche sul fatto che, "nell'insieme dell'attivita' del Papa, va conservata con cura la differenza fra le diverse situazioni e celebrazioni, come pure il diverso livello di impegno dei suoi pronunciamenti. Cosi', in occasione delle celebrazioni o attivita' pubbliche del Papa, trasmesse in diretta televisiva e radiofonica, le omelie o i discorsi vengono trascritti e pubblicati integralmente". "In occasione di celebrazioni piu' familiari e private occorre - infatti - rispettare il carattere specifico della situazione, della spontaneita' e della familiarita' delle espressioni del Santo Padre". "La soluzione prescelta - conclude il portavoce vaticano - rispetta quindi anzitutto la volonta' del Papa e la natura della celebrazione mattutina, e allo stesso tempo permette a un largo pubblico di accedere ai messaggi principali che il Santo Padre offre ai fedeli anche in tale circostanza".
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Non vedo che cosa questo articolo agginge alla nota di P. Lombardi.
RispondiEliminaNon userei i verbi "precisa" e "chiarisce", o allora è una chiarificazione in stile vaticano, comunicazione che sembra ancora zoppicare.