venerdì 24 maggio 2013

Papa Francesco ai vescovi: sta a voi dialogare con la politica (Vecchi e Rodari)

Clicca qui per leggere l'articolo di Vecchi e qui per quello di Rodari.
Non mi interessa affatto se Bertone e' stato sconfessato (anzi!) pero' vorrei ricordare che anche per Papa Benedetto il ministero petrino era un servizio e non certo un potere. La prova sta nel fatto che ha rinunciato a tutto, ma proprio a tutto.

41 commenti:

  1. Raffaella, perché tiri dentro Papa Benedetto senza motivo, come se fosse "imputato" di qualcosa che non esiste nei testi che hai riportato? Non è il momento di liberarsi finalmente da questa ossessione? Recuperiamo un minimo di lucidità e recuperiamo la gioia che Benedetto ci insegna.

    Dice un vescovo, ed è credibile, che il Papa emerito sta completando l'Enciclica sulla Fede, che sarà fatta propria e promulgata da Papa Francesco.
    http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/francesco-francis-francisco-benedetto-xvibenedict-xvi-benedicto-xvi-25091/
    gianni

    RispondiElimina
  2. Come ti permetti di parlare a me di ossessione?
    Dov'eri negli ultimi otto anni?
    Io ero qui a cercare di controbattere con la verita' ad accuse infamanti!
    Se ho risposto cosi' e' perche' conosco alla perfezione certi meccanismi ed e' salutare rinfrescare bene la memoria a tutti quanti.
    Ossessione...ma per piacere!
    R.

    RispondiElimina
  3. è comodo avere la memoria corta.
    Insomma il suggerimento è, non solo qui, ma anche in altri siti "ora è tutto passato, domani è un altro giorno, anzi oggi è un altro giorno."
    Ma non tutti siamo Rossella O'Hara.
    E sembra che per questo siamo diventati come i matti che hanno bisogno dell'elettrochoc.
    mah.

    RispondiElimina
  4. ma quindi Francesco non può mai ragionare con la propria testa altrimenti sconfessa il papa emerito ? Allora con questo ragionamento saremmo ancora fermi al papa re

    RispondiElimina
  5. Scusami Raffaella, non ho usato il termine in senso clinico e non intendevo in alcun modo offenderti, ho solo scritto in fretta e male.... ti prego di scusarmi. :)

    Intendo solo la ripetizione di uno schema che mette in mezzo Benedetto nella veste di "imputato" anche quando non è chiamato in causa.
    So bene a cosa ti riferisci e tu sai che lo so perché i miei commenti non sono iniziati oggi.

    E' molto importante la sintonia profonda tra il nuovo Pontificato e quello precedente: questo intendo sottolineare con la segnalazione che ho fatto.
    Grazie della tua pazienza ;-), e un caro saluto.
    gianni

    RispondiElimina
  6. ho paura che la sintonia profonda tra i due pontificati sia minata prima di tutto da dentro la chiesa. Ogni giorno se ne ha un segnale.Ma del resto non è stupefacente. E' da dentro la chiesa che sono partiti attacchi vigliacchi contro Benedetto.
    Diciamo la verità. Si vive anche di speranza, lo sappiamo bene, ma non possiamo prescindere da quello che è accaduto e che è lì grosso come un macigno.E' una questione di giustizia.

    RispondiElimina
  7. anche a me sembrano evidenti certi meccanismi a cui allude Raffaella, e non ho nemmeno un centesimo della sua esperienza in materia di rassegne stampa e cose vaticane. Per la serie tutto il buono della Chiesa inzia adesso e chi non è d'accordo è un oscurantista. Alcuni dicono che Papa Francesco dovrebbe convocare un concilio vaticano III, in realtà non ne ha alcun bisogno, visto che il CVIII è già stato celebrato a tavolino dai media.

    RispondiElimina

  8. Giò dice:
    cmq a me questa di Francesco pare una mossa pilatesca, come a dire : ci pensino i vescovi a gestire la patata bollente delle questioni politico/morali della nostra società... sembra una delega che allontani dalla Santa Sede la responsabilità diretta sul Magistero della Chiesa, sull'esprimersi con parole chiare e forti in difesa dei credenti e dei valori non negoziabili
    (andate avanti voi che a me mi scappa da ridere) :(

    RispondiElimina
  9. ARMIAMOCI E PARTITE............. caro anonimo

    RispondiElimina
  10. Vedremo se Papa Bergoglio svicolerà quando in Italia verranno abordati temi scottanti, ha taciuto per la Francia e il matrimonio e l`adozione per gli omosessuali, non è stato un bel silenzio, definendosi vescovo di Roma ha forse l`intenzione di eventualmente dire una parola solo quando è la sua diocesi ad essere in causa?
    O lascerà quel compito a Vallini ?
    Non potrà restare sempre fuori dalla mischia, evitando i temi a rischio di scalpore e rigetto mediatico.

    RispondiElimina
  11. "ho paura che la sintonia profonda tra i due pontificati sia minata prima di tutto da dentro la chiesa."

    Questo è sicuramente nelle intenzioni di alcuni, Mariateresa, ma non è questione di paura.
    Rifletti su questo fatto: non una delle paure, dei timori, delle previsioni, degli auspici, delle minacce diciamo pure dei "sogni" fomentati dai cultori della distonia si è realizzato. Doveva scomparire, andarsene lontano, non interferire in alcun modo, far l'antipapa, non dirsi Papa emerito, evitare contatti col nuovo Papa, guardarsi dall'influenzarlo come la peste...

    E' accaduto tutto il contrario. Sta completando di suo pugno l'enciclica sulla Fede che porterà la firma di Francesco, ti rendi conto?

    Allora che cosa vuol dire tutto questo? Vuol dire che la realtà è diversa dalla rappresentazione e noi possiamo conoscerla se abbiamo Fede e stiamo nella Chiesa.
    Il media-system contemporaneo nel senso più largo non è governato da bambocci. Sono esperti, grandi esperti molto raffinati e adottano sistemi complessi che neanche ci mmaginiamo. Solo gli effetti possiamo in qualche modo intravvedere perché si riconoscono: menzogna e divisione.
    Se ci ritroviamo implicati in una di queste due cose vuol dire che siamo loro vittime.

    Benedetto è il Papa della "continuità": è lì che stiamo, con Lui, con Francesco e con tutti Papi che verranno: con Cristo!
    gianni

    RispondiElimina
  12. Gianni, leggiti il seguente post (e tutti i commenti) e poi ne riparliamo..

    http://www.luigiaccattoli.it/blog/?p=11763

    RispondiElimina
  13. non credo che a tutto il mondo cattolico andrà a genio l'enciclica in tandem.Ci scommetto una crostata.
    Vedremo dei veri esercizi di contorsionismo verbale per esprimere delle riserve, a parte gli zoticoni che parlano fuori dai denti abitualmente.
    Ma vedrai. Il rammarico più grande sarà nel nostro mondo.Già mi leggo con la mente l'articolo di Massimo Franco.

    RispondiElimina
  14. Certo,lui scrive,gli altri firmano,è più di 30 anni che la storia va avanti,a lui la fatica,agli altri la gloria....certo francesco non intende impicciarsi degli affari italiani,non metterà becco nella imminente cancellazione dei principi non negoziabili,ci mancherebbe,mica è roba sua,lui è il vescovo di roma,farà come a baires,magari un richiamo,non troppo forte per carità;ruini,bertone,bagnasco e la chiesa si allinea col politically correct,vuoi mica interrompere l'idillio arcadico che regna sovrano?Intanto angelone sempre lì sta,forse si vedranno più sandali che mocassini,ma solo nelle uscite,a casa propria,nei palazzi,è tutto un altro andazzo...il post sarà tagliato,lo immagino,fa lo stesso,almeno dico cose non allineate e poi,per dirla tutta,Ratzinger,la faccia ce l'ha sempre messa,anche per salvare gli altri,qui si invita ad' andare avanti,che io ho altro da fare'....Upside down.

    RispondiElimina
  15. Io, insieme a tanti altri amici e soprattutto amiche della prima ora, ero al fianco di Raffaella. Nessuno si permetta di dimenticare perché Raffy ha creato il blog.
    Avrei preferito che Papa Benedetto avesse trasformato l'abbozzo dell'Enciclica della Fede in un saggio da pubblicare postuno (fra tantissimi anni, spero). Già mi immagino i peana all'indirizzo di Papa Bergoglio all'uscita di quello che sarà un capolavoro della Fede.
    Incredibile, dopo essere stato da cardinale ghost-writer del beato Wojtyla (Fides et Ratio, per dirne una) adesso lo diventa di Bergoglio, il suo successore. Naturalmente tutti i punti che dovessero prestarsi a polemiche gli saranno automaticamente ascritti, il resto nada de nada. Dovremmo gioire per questo?
    P.s.: al momento Papa Bergoglio non mi ha regalato gioia, ma profondo sconcerto.
    Alessia

    RispondiElimina
  16. Oh ma che bello, ho letto il pezzo di Accattoli e relativi commenti, che calor amigos, calore umano, baci e abbracci e i vescovi, tenetevi bene, contenti di non essre più dei pupazzi-burattini!
    Sto piangendo dall`emozione, tanto calore e tanta sincerità sono troppo belli, dolciume e melassa a profusione, una vera indigestione.

    Scrive Accattoli, commentando una frase dell`allora card. Bergoglio, rivolta a rappresentanti di altre religioni,già quel solo episodio si presta a discussione ma transit:

    “Pupazzi in esposizione”: ecco perché gli ottimi vescovi nostrani ieri erano così felici… quasi come Pinocchio quando scopre di non essere più un burattino…"

    Capito, amigos?
    Prima del vescovo venuto dalla fine del mondo i vescovi italiani erano dei burattini!
    Ma si vuole prendere in giro chi?
    Accattoli parla forse di quei vescovi ribelli, padroni in casa loro, maestri in ipocrisia, capaci di fare sgambetti al Papa, di opporsi al suo Magistero, di ostacolarne l`applicazione, e poi di sorridergli?
    Parla di coloro che non solo non hanno aiutato il Papa ma lo hanno ostacolato, non hanno seguito il suo esempio ma se ne sono stati muti come carpe, quando era attaccato e insultato?
    I vescovi italiani, burattini?
    Forse, ma non era certo Benedetto XVI a tirare i fili!

    RispondiElimina
  17. Ma Francesco non è il Vescovo di Roma e il primate d'Italia?
    Mi sembra ci tenga tanto.
    Alla Veglia coi movimenti ha detto di "aver cambiato Diocesi" non di essere diventato Papa.
    Quindi "dialogare con la politica" sta anche a lui. O mi sbaglio?

    RispondiElimina
  18. Ahahahahahahah, riguardo al post di Accattoli impagabile il commento di L.F. delle 15:47.
    Alessia

    RispondiElimina
  19. O Madonnina mia, ho letto l'articolo di accattoli e i relativi commenti...

    lo spirito di san bergoglio ora sta santificando anche i vescovi!

    ... carrierismi, pedofilia, infiltrazioni massoniche, immobiliarismi e interessi vari ... tutto si dissolve in quest'aurea di allegra e diffusa santità da pacche sulle spalle.

    Se mai ci furono dei colpevoli, devono essersi sciolti al sol dell'argentina, oppure si sono tutti concentrati in un povero monaco vestito di bianco in vaticano... :-(

    Ok che la Giustizia non è di questo mondo, ok che dobbiamo perseverare nella fede e nella speranza oltre ogni speranza, ma, Signore, ricordati che siamo deboli e vieni a salvarci!

    RispondiElimina
  20. Amiche e amici, può interessarvi che il vescovo Martella, un campione di discrezione contento di avere il suo minuto di esposizine mediatica, a parte rivelare ciò che il Papa gli ha detto in confidenza sull`enciclica sulla Fede, ha anche aggiunto che Benedetto XVI sta nettamente meglio.

    RispondiElimina
  21. Cara Alessia il tuo post è da incorniciare intanto io lo sottoscrivo in pieno.

    Bello ed esaltante appropiarsi di una enciclica già bella e fatta. NON HO PAROLE MI VIENE SOLO LA VOGLIA DI ALZARMI DA QELLA PANCA ED ANDARE VIA. Non si può digerire tutto questo schifo.

    RispondiElimina
  22. aspettiamo, è un'indiscrezione, se vera, l'enciclica della fede scritta da Joseph Ratzinger per me sarà un dono di Dio. Una delle cose che più mi ha rattristato negli eventi di questi ultimi mesi è stato proprio il pensiero che quell'enciclica delle fede da lui iniziata, nell'anno della fede da lui voluto, non avrei potuto leggerla. Le critiche ci saranno sempre, da dentro, da fuori, ma se ci fossimo preoccupate delle critiche in questi anni non saremmo qui

    RispondiElimina
  23. non ho capito una cosa, ci sarà il suo nome o la scriverà lui senza figurare?
    Se è vera la prima, dico magari, se è vera la seconda non mi pare giusto

    RispondiElimina
  24. Non è il fatto che la firmi un altro che mi inquieta... ma il rischio che questo possa comportare modifiche e tagli a colpi d'accetta che possano modificare il senso dell'Enciclica.
    Ricordo che quando scriveva per GPII, Ratzinger era il suo Prefetto della CDF e godeva della massima fiducia del Pontefice Beato, il quale, conscio dell'enorme responsabilità dottrinale che ha il Papa, sottoponeva a lui persino i propri scritti per essere sicuro di non dire cose teologicamente sbagliate.
    Questo tipo di prudenza e di santo scrupolo mi pare completamente assente in Papa Francesco, che parla a ruota libera spesso affettando concetti, da noi si dice un-tànt-al-tòch.
    Credo anzi che l'umile Francesco si senta tranquillamente all'altezza di emendare, con la garanzia dello Spirito Santo, i testi e i messaggi del predecessore.
    Lo so che sono una donna di poca fede e me ne dolgo, ma visto che non sono santa, voglio almeno essere sincera fino in fondo e dico che in questo momento colmo di incertezze, preferivo un atto non magisteriale certamente del Papa emerito, piuttosto che un atto magisteriale a più mani del Vescovo di Roma.

    RispondiElimina
  25. come se prima non dialogassero con la politica. Il card. Tettamanzi a Milano prima delle elzioni comunali si schierò apertamente

    RispondiElimina
  26. nell le encicliche vengono sempre firmate dal papa( regnante) anche se vengono scritte da altri. Da secoli....

    RispondiElimina
  27. Aggiungo una cosa a maggior chiarezza del mio commento... credo (nel senso di "penso", vale anche per il commento di prima) che anche Benedetto (che a differenza di me è santo) ritenga Francesco tranquillamente all'altezza di emendare, con la garanzia dello Spirito Santo, i suoi testi e che anzi, nella sua infinita umiltà, sia persino più contento potendo far filtrare la sua enciclica attraverso l'infallibilità del Papa regnante.

    Dio mi aiuti in questo combattimento....

    RispondiElimina
  28. solo un papa eminentemente politico puo' assegnare compiti e giurisdizioni nel campo dei rapporti con le istituzioni politiche. Francesco, nelle sue omelie, fa spesso riferimento alla questione della crisi finanziaria e della poverta' montante inserendola nei commenti agli eventi luttuosi e tragici che sono capitati durante il suo breve pontificato. Benedetto non usava questo approccio "politico" nelle sue omelie e questa tempra militare da generale in campo che assegna compiti e mansioni. quel "c'e' tanto da fare" detto al vescovo di molfetta in riferimento alla sua vita in vaticano, e' tutto un programma. Francesco e' un gregario. fa gruppo e crea motivazioni: in una comunita' ecclesiastica dissestata e' visto come una sorta di benefico condottiero senza macchia e senza paura (la parola "duce" sarebbe piu' indicata ma lascio a te, raffaella, decidere se pubblicare questa parentesi). Benedetto ha puntato sul rapporto uno a uno, sulla responsabilizzazione personale, sull'intimo esame di coscienza in relazione alla propria fede in Cristo. in breve, Francesco interagisce rispondendo ad un bisogno comunitario (quella di un popolo alla ricerca di un eroe e di una guida); Benedetto interagiva disnescando i suddetti bisogni e le corrispondenti schiavitu' (ma la/le comunita' non hanno avuto interesse a liberarsi dalle loro reali museruole, collari e morsi).

    RispondiElimina
  29. Tanto si capisce subito chi l'ha scritta,lo stile è inconfondibile....

    RispondiElimina
  30. Su Accattoli.
    A parte la lettera del Bertone piglia-tutto che non ne ha azzeccata una, è divertente dai, e forse ha anche ragione.

    Si sa che i nostri buoni Vescovi non sempre eccellono per qualità umane, acume intellettivo e chiarezza di dottrina e... il ricambio generazionale è ancora agli inizi. Può darsi che il rapporto caloroso con questo Papa che se li stringe, li bacia, ci scherza, li fa camminare insieme, li aiuti a vivere la comunione anche nel senso della collaborazione e dell'obbedienza, e a servire meglio il loro gregge.

    Infine a loro è data la successione apostolica e ringraziamo il Signore che si serve anche del "carattere" dei Papi per realizzare i Suoi piani.
    gianni

    RispondiElimina
  31. L'enciclica non era scritta da Ratzinger, sono solo bozze scritte da altri teologi che passeranno a Francesco come quelle della Deus caritas est sono passate a Benedetto.

    "La “bozza Ratzinger” di questa nuova enciclica, un testo di circa 30-40 cartelle, ha avuto una genesi fulminea. Lo scorso ottobre Benedetto XVI, aprendo un anno dedicato alla fede, ha chiesto all’ufficio dottrinale dell’ex Sant’Uffizio di lavorare su una prima bozza che avesse al centro il tema della fede alla luce dei suoi interventi in merito, non soltanto i testi papali ma anche i libri, su tutti il volume del 1968 “Introduzione al cristianesimo”.

    I teologi vaticani, dopo poche settimane, gli hanno inviato un testo che egli ha rimandato indietro chiedendo un ulteriore lavoro. La seconda bozza gli è stata consegnata circa un mese prima dell’annuncio della rinuncia al soglio di Pietro. Egli l’ha tenuta con sé, per poi consegnarla a Bergoglio – evidentemente soddisfatto del lavoro dei teologi vaticani – dicendogli di decidere lui cosa farne. Dicono oltre il Tevere: «Il testo è completo. Non è stato scritto di suo pugno da Ratzinger ma è ratzingeriano in tutto. Dottrinalmente è ineccepibile e ben fatto».

    http://www.paolorodari.com/2013/04/30/ratzinger-coi-suoi-libri-torna-in-vaticano-da-un-mese-bergoglio-ha-in-mano-la-sua-enciclica/

    RispondiElimina
  32. Eh no!
    La seconda parte della Deus Caritas est puo' avere utilizzato bozze preparate in precedenza ma la prima (quella teologica e quindi quella piu' bella) e' scritta di pugno da Ratzinger. Si capisce lontano un miglio :-)
    Il vescovo di Molfetta ha detto cio' che in Vaticano non possono sopportare: Benedetto sta (non stava) mettendo mano all'enciclica.
    E' questo che ha sconvolto.
    R.

    RispondiElimina
  33. Concordo con Carmelina. Con Papa Francesco si è scelta la strada facile e di sicuro rendimento, visto la guerra scatenata contro Papa Benedetto. Ovviamente, per restare in ambito ducesco, i primi a tradire sono stati i gerarchi. Nemmeno io mi aspettavo un così grande successo del neo vescovo di Roma, e che bastassero qualche frase da "baci Perugina" (citazione da Barbara Palombelli sul Foglio). E questo da parte degli iperistruiti seguaci di Accattoli, tanto per fare un esempio, che finalmente non sono più in conflitto con lo strapotere romano e dormono sereni. La Conferenze episcopali di tutto il mondo ringraziano di questa tregua che, in cambio di qualche frasetta svenevole, vede garantiti privilegi fiscali e compiti gratificanti. Eufemia

    RispondiElimina
  34. Privilegi fiscali? Personalmente penso che un po' di povertà alla chiesa farà bene davvero, ma in senso reale, non a frase bacio perugina. Per questo motivo qualunque sovvenzione da parte dello stato personalmente non l'appoggerò più. Ma guarda un pò come è strano che in tempi di crisi improvvisamente i libri di maltese sull'otto per mille non tirano più. Prima provavo pena, ora sono proprio al disgusto. E mi spiace, finora mi sono controllata per quel che ho potuto, speranzosa in so nemmeno io cosa, ora non ritengo più opportuno farlo

    RispondiElimina
  35. Carmelina,la tua analisi è lucida,come sempre,ma permettimi una domanda,chi non si trova a far parte di quel popolo che ha bisogno del suo eroe e che non lo vede affatto in quello che secondo la vulgata viene accreditato come tale,che fa?Nonostante le rassicurazioni di molti volonterosi bloggers,a me personalmente francesco non piace neanche un po',non mi convince,anzi suscita in me ben più di una perplessità,il papa precedente aveva per me un significato particolare, personale, che niente e nessuno potrà cancellare o far dimenticare,e poi c'è qualcuno che sta coi piedi in 2 staffe,non è il mio stile,mi spiace....GR2

    RispondiElimina

  36. Mah, Eufemia, circa gli "iperistruiti seguaci di Accattoli", io vedrei bene uno scambio fra i pochi ratzingeriani rimasi là, e i pochi ma attivi bergogliani nati (o rinati) qui.. Sarebbe uno scambio fruttuoso, e che farebbe felici tutti..

    PS: a proposito: che fine ha fatto la nostra amica "cattolica liberale"? Sarebbe stata pefetta per quell'altro blog.

    RispondiElimina
  37. Ormai è assodato: Gianni sente anche lui aria di Primavera (come calendario, ci siamo ; come meteo così così ; come Chiesa...vedete voi.)

    RispondiElimina

  38. Ora viene spiegato al popolo, con precisione chirurgica, come nasce un'enciclica da che mondo è mondo. Non sia mai che il popolo, leggendo la lettera a firma Franciscus, pensi (o addirittura rimpianga) remotamente un tal Ratzinger..

    RispondiElimina
  39. Sì, Eufemia, ormai pure in Austria gli Schulleriani sono sedati che neanche avessero eletto il Conte Cristoforo..

    RispondiElimina
  40. Lui si firma francesco,in italiano,non in latino,francesco e basta....primavera,mah,qua piove a'scatafonno.....anche sulla chiesa,checché se ne dica...

    RispondiElimina
  41. caro GR2, sbaglio o nella dottrina cattolica, a parte le verita' di fede, il resto e' opinabile? anche, per esempio, la devozione ad un determinato santo, salvo il rispetto doveroso alla sua figura, non e' obbligo di fede? ecco, credo che lo stesso valga con la figura di un pontefice. in quanto Vicario di Cristo e pastore della Chiesa, abbiamo il diritto e dovere del rispetto e obbedienza. ma come figura storica e religiosa io mi riservo il diritto di pensarla come mi pare e piace. e il mio giudizio nei confronti di Francesco e' attualmente "non pervenuto".

    RispondiElimina

Il tuo commento sarà pubblicato al più presto. Non sono ammessi messaggi contenenti parolacce, insulti, accuse senza fondamento o provocazioni gratuite.