Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 28 mag.
"Alcuni pensano che seguire Gesu' e' fare carriera. La storia della Chiesa e' piena di questo, cominciando da alcuni imperatori e poi tanti governanti e tante persone, no?
E anche alcuni, non voglio dire tanti ma alcuni, preti, alcuni vescovi, no? Qualcuno dice che sono tanti". Papa Francesco torna oggi con queste parole a condannare il carrierismo all'interno della Chiesa, denuncia che e' stata uno dei temi forti del Pontificato di Benedetto XVI.
Nella letteratura di due secoli fa, a volte si usava dire che uno da bambino aveva voglia di fare la carriera ecclesiastica", ha ricordato Francesco, rilevando che "tanti cristiani, tentati dallo spirito del mondo, pensano che seguire Gesu' e' buono perche' si puo' far carriera, si puo' andare avanti". In fondo, sottolinea, era l'atteggiamento di Pietro che parlava di carriera e Gesu' gli risponde: 'Si', ti daro' tutto con persecuzione'". Infatti, seguire Gesu' non vuol dire avere piu' potere, perche' la sua strada e' quella della Croce.
Per Papa Francesco, "la strada del Signore, e' una strada di 'abbassamento', una strada che finisce nella Croce". Ecco perche' sempre ci saranno le difficolta', le persecuzioni". Il cristiano, dunque, "segue Gesu' per amore e quando si segue Gesu' per amore, l'invidia del diavolo fa tante cose". Infatti lo "spirito del mondo non tollera questo, non tollera la testimonianza". "Seguire Gesu' si', ma fino a un certo punto; seguire Gesu' come una forma culturale: sono cristiano, ho questa cultura. Ma senza l'esigenza della vera sequela di Gesu', l'esigenza di andare sulla sua strada", questo e' accettato del mondo. Ma, osserva Bergoglio, "se si segue Gesu' come una proposta culturale, si usa questa strada per andare piu' in alto, per avere piu' potere". "La sequela di Gesu' - invece - e' proprio questo: per amore andare con Lui, dietro di Lui: lo stesso cammino, la stessa strada. E lo spirito del mondo sara' quello che non tollerera' e ci fara' soffrire, ma una sofferenza come l'ha fatta Gesu'". "Chiediamo - esorta il Papa rivolto ai fedeli presenti nella Cappella della Domus Santa Marta - questa grazia: seguire Gesu' nella strada che Lui ci ha fatto vedere e che Lui ci ha insegnato. Questo e' bello - conclude - perche' mai ci lascia soli. Mai! Sempre e' con noi".
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PAPA: QUANDO TUTTO VA BENE DOBBIAMO PREOCCUPARCI
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 28 mag.
"Quando un cristiano non ha difficolta' nella vita, cioe' tutto va bene, tutto e' bello, qualcosa non va". Lo afferma Papa Francesco, per il quale in questo casi "si puo' pensare che quel cristiano sia molto amico dello spirito del mondo, della mondanita'". E questo, spiega nell'omelia della messa celebrata stamani nella Cappella della Domus Santa Marta, "e' la tentazione propria di un cristiano", ma "non e' lo Spirito". "Non si puo' togliere - ricorda - la Croce dalla strada di Gesu'".
"Tuttavia, questo non vuol dire che il cristiano deve farsi del male", rassicura presenti: un gruppo di sacerdoti del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione (guidati dal presidente, monsignor Rino Fisichella, e dal segretario monsignor Jose' Octavio Ruiz Arenas) e un gruppo di dipendenti della Centrale termoelettrica e del Laboratorio di falegnameria del Governatorato vaticano (accompagnati dall'ing. Pier Carlo Cuscianna, direttore dei Servizi Tecnici del Governatorato). "Chi lascia la propria casa, la propria famiglia per seguire Gesu' - conclude Francesco - riceve cento volte tanto gia' ora in questo tempo. Cento volte insieme alle persecuzioni".
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PAPA: CIRCOLA UN'IMMAGINE FALSATA DI MADRE TERESA
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 28 mag.
"Pensate a Madre Teresa: cosa dice lo spirito del mondo di Madre Teresa?". Papa Francesco nella sua omelia sullo "spirito del mondo" che tenta anche i cristiani spingendoli a cercare potere e successo allontanandosi dalla vera sequela di Gesu', rivolge questa domanda ai fedeli presenti oggi nella Cappella della Domus Santa Marta.
E, riferisce la Radio Vaticana, si risponde cosi': "Ah, la Beata Teresa e' una bella donna, ha fatto tante belle cose per gli altri. Lo spirito del mondo mai dice che la Beata Teresa, tutti i giorni, tante ore, era in adorazione... Mai! Riduce al fare bene sociale l'attivita' cristiana". "Come se l'esistenza cristiana - lamenta Francesco - fosse una vernice, una patina di cristianesimo".
"L'annunzio di Gesu' - ricorda invece il Papa - non e' una patina: l'annunzio di Gesu' va alle ossa, al cuore, va dentro e ci cambia. E questo non lo tollera lo spirito del mondo, non lo tollera e per questo vengono le persecuzioni".
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Dopo un'omelia così, Un Altro l'avrebbero crocifisso dopo trenta secondi...
RispondiEliminaGià proprio così
RispondiEliminaa parte che èuna messa e non un'omelia pubblica, ma finiamola con questa storia che Benedetto non poteva aprire bocca, si rasenta l'assurdo.
RispondiEliminaIl problema per alcuni e' che Benedetto parlava troppo e di temi che non si dovevano toccare...dentro e fuori la chiesa.
RispondiEliminaR.
nel metterlo in croce si è rasentato l'assurdo. E' inutile fare i pompieri che carta canta.Questi blog servono proprio a memoria di questo assurdo.
RispondiEliminaAnche se a essere sinceri a dargli addosso a Benedetto avevano provveduto da molto prima che divenisse papa. Poi se si pensa che viviamo nel migliore dei mondi possibili possiamo anche dimenticarcene, ma se si ha una capacità mnemonica media si può dire tranquillamente, scientemente, inconfutabilmente che in determinati periodi sì, benedetto non poteva aprire bocca invece in altri le parole in boccagli venivano distorte.
E la chiudo qui che potrei andare avanti per ore e non sono la sola qui.
e aggiungo che tra i più fetenti erano proprio dei cattolici.
RispondiEliminaIl pontificato di Papa Benedetto può essere diviso in due fasi: la prima, lunghissima, fatta di feroci attacchi; la seconda, quella finale, fatta di censure quasi a voler far passare l'idea che il Papa taceva. Ora che è Papa emerito siamo passati a una terza fase: quella della messa fra parentesi di otto anni di scomodo e glorioso Magistero, quasi non fosse stato. I media cosiddetti cattolici sono i più attivi in questo e non solo per "salvaguardare" il concetto che di Papa ce ne può essere solo uno alla volta. Grande Papa Benedetto spina nel fianco di una "Chiesetta" prima, durante e dopo.
RispondiEliminaLeggo dalla cronaca di Izzo che Papa Bergoglio avrebbe detto: "Quando un cristiano non ha difficolta' nella vita, cioe' tutto va bene, tutto e' bello, qualcosa non va". Mi piace. Alludeva forse anche al proprio pontificato e al totale consenso che il mondo gli riserva? Rifletteva sulle Beatitudini?
Alessia
Non credi alessia che il papa già so per il fatto di aver dovuto accettare la volontà di DIo e aver dovuto rinunciare a una serena vita da pensionato per fare il vescovo di Roma non abbia delle difficoltà ?
RispondiEliminaQuello che scrivi non ha alcuna attinenza con la frase che ho riportato. Ovvio, comunque, che un uomo molto anziano possa avere difficoltà e rimpianti a dover accettare un incarico in una età in cui la pensione sarebbe la migliore delle soluzioni. Papa Benedetto ci ha insegnato anche questo e pure che se a un certo punto si raggiungere la consapevolezza di non farcela più a svolgere il proprio ministero, quali che siano le motivazioni, è doveroso dimettersi. Il papa è l'erede di un pescatore non Dio in terra.
RispondiEliminaAlessia
Tante volte il S.Padre B16 ci ha indicato il rapporto tra contemplazione ed azione : " La contemplazione e' il modo di conoscere la bellezza , l'ordine , il bene . Da qui possiamo risalire fino a Dio ( il BELLISSIMO ) per conoscerlo (prima) e per amarlo (poi). " Ci ha esortato ad essere contemplativi in azione e non contemplativi passivi . Anche nell'Angelus del 24.febbraio .2013 ---- Veramente , l'hanno spogliato anche dell'abito ! Proprio come Gesu' ! Ed egli sempre ubbidiente , docile . mah ! Speriamo che abbia riacquistato un po' di salute e che chi lo affianca gli sia devoto , lo curi e lo consoli . maura
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