domenica 26 maggio 2013

Papa Francesco: Dio non è uno spray, è amore. La Trinità non è il prodotto di ragionamenti e cattedre. Maria è segno di sicura speranza. L'appello alla conversione dei mafiosi ed il saluto ai cattolici cinesi (Izzo)

PAPA: DIO NON E' UNO SPRAY, E' AMORE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 26 mag. 

"Dio e' amore, non e' un Dio spray. Pensare che Dio e' amore ci fa tanto bene".  
Lo ha ricordato Papa Francesco all'Angelus, che ha guidato dalla finestra dello studio dell'Appartamento Pontificio alla Seconda Loggia del Palazzo Apostolico, al rientro dalla sua proma visita, ha ricordato, "compiuta come vescovo di Roma". "Pregate per questo mio ministero", ha chiesto ai 100 mila fedeli presenti oggi in piazza San Pietro.
“Il nostro Dio - ha detto testualmente il Papa -  non e' un Dio spray, e' concreto, non e' un astratto, ma ha un nome: 'Dio e' amore'.  Non e' un amore sentimentale, emotivo, ma l'amore del Padre che e' all’origine di ogni vita, l'amore del Figlio che muore sulla croce e risorge, l'amore dello Spirito che rinnova l'uomo e il mondo".
"Pensare che Dio e' amore - ha osservato Francesco - ci fa tanto bene, perche' ci insegna ad amare, a donarci agli altri come Gesu' si e' donato a noi, e cammina con noi". 

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PAPA: LA TRINITA' NON E' IL PRODOTTO DI RAGIONAMENTI E CATTEDRE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 26 mag.

"La Santissima Trinita' non e' il prodotto di ragionamenti umani; e' il volto con cui Dio stesso
si e' rivelato, non dall'alto di una cattedra, ma camminando con l'umanita', nella storia del popolo
d’Israele e soprattutto in Gesù di Nazaret". 
Lo ha detto Papa Francesco nell'Angelus, soffermandosi sull'odierna Festa della Santissima Trinita'.
"Gesu' e' il Figlio che ci ha fatto conoscere il Padre misericordioso e ha portato sulla terra il suo 'fuoco', lo Spirito Santo", ha ricordato il Pontefice.
"Oggi - ha aggiunto - lodiamo Dio non per un particolare mistero, ma per Lui stesso, 'per la sua gloria
immensa', come dice l'inno liturgico". "Lo lodiamo e lo ringraziamo - ha concluso - perche' e' Amore, e perche' ci chiama ad entrare nell'abbraccio della sua comunione, che e' vita eterna". 

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PAPA: MARIA E' SEGNO DI SICURA SPERANZA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 26 mag. 

La Vergine  "risplende per noi come segno di sicura speranza e di consolazione e ci accompagna nel cammino". Lo ha detto Papa Francesco prima dell'Angelus, che ha guidato in piazza San Pietro gremita anche oggi da circa 100 mila fedeli.
"Affidiamo la nostra lode - ha detto - alle mani della Vergine Maria. Lei, la piu' umile tra le creature, grazie a Cristo e' gia' arrivata alla meta del pellegrinaggio terreno: e' gia' nella gloria della Trinita'". 

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PAPA: COME WOJTYLA CHIEDE AI MAFIOSI DI CONVERTIRSI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 26 mag. 

"Preghiamo che il Signore converta il cuore di queste persone. Non possono fare questo. Preghiamo perche' questi mafiosi e queste mafiose si convertano a Dio". 
Papa Francesco ha pronunciato oggi parole analoghe a quelle  gridate da Giovanni Paolo II il 9 maggio 1993 nella Valle dei Templi di Agrigento denunciando una "civilta' contraria, la civilta' della morte" quando parlo' direttamente ai mafiosi: Nel nome di Cristo, mi rivolgo ai responsabili: convertitevi! Un giorno verra' il giudizio di Dio!".  
"Dio - erano state le sue parole - ha detto una volta: non uccidere. 
Non puo' l'uomo, qualsiasi uomo, qualsiasi umana agglomerazione, la mafia, non puo' cambiare e calpestare questo diritto santissimo di Dio".
E oggi - all'indomani della beatificazione di don Pino Puglisi ucciso dalla mafia a tre mesi da quell'anatema - proprio dei diritti calpestati dalla mafia si e' fatto difensore.
"Penso - ha detto all'Angelus, parlando a 100 mila fedeli - a tanti dolori di uomi e donne, anche bambini sfruttati per tante mafie, che li sfruttano facendoli schiavi, penso al lavoro schiavo, alla prostituzione, a tante pressioni sociali: dietro questo ci sono tante mafie".
Papa Francesco ha pronunciato queste parole proprio ricordando don Puiglisi. "E' stato - ha affermato - un sacerdote esemplare, dedito specialmente alla pastorale giovanile. Educando i ragazzi secondo il Vangelo vissuto li sottraeva alla malavita e cosi' questa ha cercato di sconfiggerlo uccidendolo. In realta' pero' e' lui che ha vinto con Cristo risorto".
Affacciandosi su piazza San Pietro al rientro dalla sua prima visita in una parrocchia romana, il Pontefice ha preferito aspettare la conclusione della preghiera dell'Angelus e ha dato la benedizione. Poi ha ricordato che "ieri a Palermo e' stato proclamato beato don Giuseppe Puglisi, ucciso dalla mafia nel 1993". 

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PAPA: SALUTA I CATTOLICI CINESI, PREGHIAMO PER CHIESA IN CINA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 26 mag. 

"Saluto il gruppo di cattolici cinesi qui presenti, che si sono riuniti a Roma per pregare per la Chiesa in Cina, invocando l'intercessione di Maria Ausiliatrice". 
Papa Francesco lo ha detto dopo l'Angelus. Dopo ha anche rivolto un pensiero a quanti promuovono la "Giornata del Sollievo", in favore dei malati che vivono il tratto finale del loro cammino terreno; come pure l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla. Grazie per il vostro impegno. Buona domenica e buon pranzo a tutti!". 

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7 commenti:

  1. ma sempre 100 mila sono in quella piazza? com'è possibile se la parte davanti era occupata dalle sedie, vuote?
    Poi dice che uno ha la tentazione di scappare via da questa messa in scena, sono anni che sentiamo raccontare fandonie attorno alla chiesa. Ma ci si dia una evangelica regolata

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  2. Padre Puglisi, beato il parroco ucciso in “odium fidei”
    di lucio brunelli
    http://www.vita.it/mondo/religioni/padre-puglisi-beato-il-parrocco-ucciso-in-in-odium-fidei.html

    L'odium fidei, come dice Brunelli, è una scomunica radicale della mafia ma nessuno pare essersene accorto, perchè in fondo non importano le motivazioni ma i proclami delle scomuniche. Anzi, forse è proprio quel suo mettere sempre in mezzo la fede anche in queste questioni e non la condanna politica, che di Benedetto infastidiva e faceva si che anche i grandi gesti passassero inosservati

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  3. Finalmente sia l'urbe che l'orbe hanno potuto ammirare lo stemma pontificio sventolare dal balcone dell'ex studio. Chissà quanto sarà costato il ricamo! Eufemia

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  4. Se i romanisti studiassero il catechismo qualche soddisfazione se la leverebbero. E meno male che ai Franceschi perdonano tutto. Eufemia

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  5. vi risparmio cosa ho visto , o meglio, cosa non ho visto sulla webcam. Credo che con 100.000 sia più facile tenere i conti per arrivare a una certa somma finale. Ehehehhe.
    Sto quasi scherzando.
    E' un brustolino la questione delle presenze, ci sono ben altre cose da guardare, però è un segnale di quello che si vuole fare passare.
    La storia dello spray proprio non la digerisco , forse perchè il Vangelo a battute non fa per me.
    So anche che una persona non si può ridurre a una battuta ma siccome è la seconda volta che la sento, ecco preferirei un altro repertorio.
    E' proprio per la ragione che dice gemma che Benedetto era ammirevole: non diceva mai quello che i giornalisti si aspettavano ed esigevano dicesse. E' sempre stato un uomo libero e un grande Papa.

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  6. Con Papa Benedetto i giornalisti dovevano lavorare, se erano onesti intellettualmente, dovevano riflettere per riportare fedelmente i suoi interventi e farne una sintesi corretta, difficile fare dei titoloni con frasi a effetto, slogan, battute, "accrocheurs", eppure Benedetto XVI aveva il carisma della parola e delle immagini, ma quanto eravamo lontani dalla Chiesa baby sitter e dal Dio spray!
    Ora tutto è più facile, anche perchè gli interventi di Papa Bergoglio girano attorno ad alcuni temi, che ripete usando anche le stesse frasi, Bergoglio è per i giornalisti du "pain béni", se a questo si aggiunge l`anticipo di simpatia che sfiora l`idolatria, ci troviamo o, più esattamente, vi trovate in Italia, con quel peana mielloso della gratuità e sincerità del quale dubito molto.

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  7. Apposta mi piaceva,non aveva peli sulla lingua,soprattutto da cardinale,da papa era un po' più controllato,ma libero di dire le cose scomode...i numeri,qualche naif ha anche detto 250.000,a Parigi,1.000.000.la gendarmerie 150.000,ora si forniscano di calcolatori migliori,in p.zza S.Pietro,ieri non erano tanti come le altre volte,ca va sans dire;vorrei fare un piccolo appunto su un commento di non ricordo quale articolo,in cui si faceva presente l'età di bergoglio e quindi si indulgeva benevolmente,ora,Ratzinger di anni ne aveva 78 quando fu scaraventato alla gmg di Colonia davanti a centinaia di migliaia di persone (alla fine sono riusciti a quantificarli in 1.200.000),con commenti tutt'altro che benevoli,e per un tipo timido e riservato come lui deve essere stato tremendo,ma per lui nessuna concessione,lo ricordo con tenerezza,non sapeva cosa fare,salutare,benedire,sorridere,era impacciatissimo,,ma naturalmente i commenti...rigido,freddo,,professorale, incapace di comunicare,quanta cattiveria per 8 lunghi anni,penso che adesso,salute permettendo,gli sembrerà di rinascere...gli e me lo auguro di tutto cuore...i video li centellino,perchè rivederlo mi commuove fino alle lacrime e non è il caso di lasciarsi andare sennò non smetto più,cmq grazie,come sempre.GR2

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