Beh, che la Chiesa istituzione non sia un modello di virtù, che il comportamento di molti suoi membri, a tutti i gradini della scala gererchica, sia tale da allontanare molte persone e togliere la fiducia in chi dovrebbe un esempio di coerenza e invece scandalizza i piccoli, penso sia difficile da negare. La Chiesa istituzione ha anche lasciato troppi suoi figli liberi di agire, di seminare l`errore, di deformare la coscienza dei cattolici, di farne dei relativisti disobbedienti, ha permesso che si radicasse una religione fai da te, non è la Chiesa che li ha rigettati, non è la Chiesa ad aver rigettato don Gallo, è don Gallo ad aver rigettato la Chiesa in quel che non condivideva, ed era molto ed erano pilastri della Fede, eppure nessuna sanzione contro di lui, eppure fino all`ultimo ha potuto in tutta libertà continuare a seminare la sua parola, a edificare quella che Politi chiama la sua "opera". Che cosa avrebbe dovuto fare la Chiesa? Accettare esplicitamente e dunque dirsi d`accordo con quell` "opera" ben più che contestatrice? Politi si preoccupa delle ferite che la Chiesa avrebbe inferto a don Gallo ma tace quelle che il defunto(e con lui tutti i ribelli) ha inferto alla Chiesa, per Politi non lo sono, è chiaro, ma lo sono per coloro che credono che il Deposito Sacro, affidato alla Chiesa, che la Comunione ecclesiale, abbiano ancora un senso. Purtroppo, la malattia c`è, la sporcizia c`è, la corruzione c`è, l`opera di pulizia l`ha condotta con coraggio Papa Benedetto ma non è di certo finita, anche se ora tutto sembra bianco e puro come neve, la malattia, che è grave e cronica ormai perchè lasciata incurata troppo a lungo, è nel comportamento di troppi chierici, è nella ribellione, è nell`anarchia, è nella brama del potere, è in quelle lobby entrate e installate anche ai vertici della Chiesa, la malattia è quella libertà mal interpretata e mal applicata che ha portato la Chiesa nella crisi, la malattia non curata è sotto i nostri occhi nello scempio dottrinale e liturgico. La malattia c`è, bisogna guarirla, ma non è quella "diagnosticata" da Politi e le cure non sono, credo, quelle che il dottor Politi applicherebbe.
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Beh, che la Chiesa istituzione non sia un modello di virtù, che il comportamento di molti suoi membri, a tutti i gradini della scala gererchica, sia tale da allontanare molte persone e togliere la fiducia in chi dovrebbe un esempio di coerenza e invece scandalizza i piccoli, penso sia difficile da negare.
RispondiEliminaLa Chiesa istituzione ha anche lasciato troppi suoi figli liberi di agire, di seminare l`errore, di deformare la coscienza dei cattolici, di farne dei relativisti disobbedienti, ha permesso che si radicasse una religione fai da te, non è la Chiesa che li ha rigettati, non è la Chiesa ad aver rigettato don Gallo, è don Gallo ad aver rigettato la Chiesa in quel che non condivideva, ed era molto ed erano pilastri della Fede, eppure nessuna sanzione contro di lui, eppure fino all`ultimo ha potuto in tutta libertà continuare a seminare la sua parola, a edificare quella che Politi chiama la sua "opera".
Che cosa avrebbe dovuto fare la Chiesa? Accettare esplicitamente e dunque dirsi d`accordo con quell` "opera" ben più che contestatrice?
Politi si preoccupa delle ferite che la Chiesa avrebbe inferto a don Gallo ma tace quelle che il defunto(e con lui tutti i ribelli) ha inferto alla Chiesa, per Politi non lo sono, è chiaro, ma lo sono per coloro che credono che il Deposito Sacro, affidato alla Chiesa, che la Comunione ecclesiale, abbiano ancora un senso.
Purtroppo, la malattia c`è, la sporcizia c`è, la corruzione c`è, l`opera di pulizia l`ha condotta con coraggio Papa Benedetto ma non è di certo finita, anche se ora tutto sembra bianco e puro come neve, la malattia, che è grave e cronica ormai perchè lasciata incurata troppo a lungo, è nel comportamento di troppi chierici, è nella ribellione, è nell`anarchia, è nella brama del potere, è in quelle lobby entrate e installate anche ai vertici della Chiesa, la malattia è quella libertà mal interpretata e mal applicata che ha portato la Chiesa nella crisi, la malattia non curata è sotto i nostri occhi nello scempio dottrinale e liturgico.
La malattia c`è, bisogna guarirla, ma non è quella "diagnosticata" da Politi e le cure non sono, credo, quelle che il dottor Politi applicherebbe.