Clicca qui per leggere l'intervista che trovo francamente indelicata nei confronti di Benedetto XVI.
Grazie a Luisa per la segnalazione.
I confronti sono sempre sbagliati, soprattutto quando provengono da uomini di chiesa e ancora di piu' quando arrivano da chi riveste un ruolo di primo piano nella curia romana.
Qui sta passando il messaggio che per fare il Papa occorra fare "teatro", essere spontanei davanti alla telecamera, non essere timidi.
E' la chiesa stessa che sta veicolando l'immagine piu' sbagliata che possa esistere perche' da' l'impressione che conti la forma e non la sostanza.
Non importa cio' che il Papa dice. Interessa come lo dice e quanto sa adeguarsi alle regole mediatiche.
Forse non ci si rende conto che, in questo modo, si sta chiudendo Papa Francesco in una "gabbia" nella quale ha poca importanza la parola ma conta solo il gesto.
Sbaglio o questa esperienza e' gia' stata vissuta nella chiesa? Siamo sicuri che abbia portato davvero dei frutti?
Non crediate che con questo post io voglia difendere Benedetto XVI.
No! Egli non ne ha bisogno perche' il suo infaticabile lavoro, la sua coerenza, la sua testimonianza di vita, il suo coraggio, la sua altissima moralita' parlano per lui.
Egli non era un frontman? Non so che significa questa parola e francamente non mi interessa.
Cio' che so e' che Benedetto ha volontariamente messo in secondo piano se stesso perche' il Protagonista deve essere un altro: Gesu' Cristo, Nostro Signore!
Ha ragione Papa Francesco! Si gridi: "Viva Gesù" e non solo "Viva il Papa".
Benedetto XVI disse chiaramente che il Papa non deve essere una star (clicca qui per leggere il discorso che riproporro' stasera) perche' egli e' solo il Vicario di un Altro. Era questa la sua "filosofia".
Al centro c'era sempre Cristo, mai il Successore di Pietro.
Non si dica pero' che Benedetto non sapeva catturare l'attenzione perche' e' una menzogna.
Chi ha partecipato ad una Santa Messa da lui presieduta, ad una udienza generale e soprattutto ad una Adorazione Eucaristica sa perfettamente quanto fosse "assordante" il silenzio che calava su tutti e su ciascuno.
Milioni di giovani in ginocchio, in silenzio ed in preghiera a Madrid, come a Colonia o a Sydney.
No, questo post non vuole difendere Benedetto ma Francesco!
Egli non ha colpa dei confronti e delle contrapposizioni ma rischia di diventarne la vittima.
La gabbia mediatica che qualcuno ha voluto costruirgli intorno e' molto pericolosa perche' non gli consente di uscire dagli schemi prefabbricati.
E questo insistere e martellare sulla "primavera" e l'aria pulita non fa bene prima di tutto al Papa regnante.
Il lato "comico" e' che la gabbia e' stata costruita dalla gerarchia cattolica prima che dai media.
Quanto sto per scrivere non riguarda Vigano' perche' nominato poco prima della rinuncia di Benedetto XVI, ma si riferisce ai prelati "rinati" dopo il 28 febbraio.
La curia romana non ha qualche esame di coscienza da fare?
Ha fatto di tutto per aiutare Benedetto XVI?
Gli ha chiesto umilmente perdono per le manchevolezze, gli scivoloni, le gaffes ed i "casini" combinati in questi anni?
Non penso proprio.
Io sono ancora qui ad aspettare che qualcuno si assuma le proprie responsabilita' e prego che Papa Francesco non subisca le cattiverie ed i tradimenti che ha subito Benedetto.
R.
"Un uomo, Benedetto XVI, che da subito ha mostrato di non essere un frontman. Papa Francesco, per la sua fisicità, per il suo incedere che ricorda papa Giovanni, comanda i ritmi con una spontaneità più spiccata". Ed era esattamente per questo che Benedetto XVI mi ha conquistata!!! Caspita, ma come si fa a fermarsi a queste cose? Un papa è un papa, mica un attore!!!! Ma scusate, siamo circondati da gente che vuole apparire, farsi vedere, che non aspetta altro che stare davanti ad una telecamera e vogliamo che anche il Papa si comporti così??? E' assurdo!!!!! Ma non era meglio quando ci si concentrava sulla sostanza e non sull'apparenza? Comnunque sono d'accordo con te, Raffaella: la prima vittima di tutto questo è papa Francesco. Vorrebbero creare un'immagine di papa che fa comodo a loro ma è un inganno diabolico. La curia sta degenerando!
RispondiEliminaChe dire Raffaella, tu sei la sentinella che veglia incessantemente .Non ti lasciamo sola nelle esternazioni sono convinta che molti ti leggono e approvano .Questo è molto importante per la comunità cristiana .Rita
RispondiEliminaPenso che quando lei parla di scene già viste si riferisca a Giovanni Paolo II e io concordo, ma devo anche notare, a mio modesto parere, che mentre GP2 io l'ho trovato sempre molto poco spontaneo ( ho rivisto ieri il suo "convertitevi" alla mafia e riconfermo la mia impressione) al contrario Francesco ha il dono naturale della posntaneità e di arrivare diretto alle persone senza filtri. Penso che questo lo salverà dal diventare solo immagine e di mantenere anche la sostanza, almeno io questa sostanza la avverto e mi tocca profondamente, cosa che invece con GP2 non sentivo. Per il resto io ho molto rispetto per Benedetto.
RispondiEliminaHai ragiona, ma non ho lacuna fiducia e alcuna stima di coloro che hanno costruito di papa Francesco un'immagine ideale.
RispondiEliminaOrami, mi sento talmente lontana da tutto che non riesco più neppure a protestare. I cardinali sono scomparsi e stranamente silenziosi. I problemi sono scomparsi. Gli eventi presieduti da Francesco sono un tripudio di folla, quindi, va tutto bene. Se poi la verità è un'altra, non m'interessa. Son tempi difficli a mio avviso, ma il mio parere non conta nulla. Può darsi che sitamo vivendo davvero una primavera della fede e non me ne rendo conto. per me, da quando Benedetto XVI ha dato le dimissioni, è notte e l'inverno non finisce più. Tutto è finito il mercoledì delle Ceneri, con l'ultimas Messa a san Pietro. Il resto non conta. Se son disofattista non m'interessa nulla.
Se i cardinali non fanno il mea culpa non m'interessa, tanto non serve a nulla. Se i vaticanisti sono privi di buon senso non m'interessa. la gene semplice non capisce. I lontani dalla Chiesa ora sono in estasi. Tutti voglion vedere e baciare Francesco e allora, va tutto bene.
Mi dispiace per lui che lavora tanto e non so quello che raccoglierà, ma sembra molto deciso e incurante dell'etichetta e delle regole. In fondo, è il Papa, anche se si definice vescovo di Roma e basta e allora può fare quello che vuole, entro certi limiti. Papa Benedetto è stato schiacciato da tutto e da tutti, vivisezionato nei grsti e nlle parole, umiliato, tradito, abbandonato e allontanato e allora, cosa vogliamo? Ora sembra che vada tutto bene..
Ho vissuto deimesi terribili. Ora sono dispertamente rassegnata.
Benedetto ha scelto il silenzio e la preghiera, il nascondimento e il martirio silenzioso. Se il Signore lo ha chiamto a questo, devo accettare e vivere nel silezio anche io. Avevo dimenticato che una verità di fede è la comuninone nella Chiesa e il Corpo Mistico. Non ero in grado di capire cosa significasse l'unione nella preghiera. ora devo capire se non voglio perdere del tutto la fede.
Chiedo scusa per il tono disfattista e rassegnato. Forseè bene che me ne vada anche io dal blog, come Euge. Ringrazio raffaella per lo splendido lavoro e l'impegno competente e instancabile e chiedo scusa se son stata troppo presente. Grazie a tutti per la compagnia e la condivisione. Un abbraccio. laura
Cara Laura, io sono CERTA che tutto questo abbia un senso.
RispondiEliminaNiente accade per caso.
E il tuo dolore, offerto a Gesù insieme al nascondimento di Benedetto, salva il mondo.
Davvero. Più degli applausi e degli osanna pronti a tramutarsi in "crucifige".
Benedetto sta, sul monte, a chiedere misericordia per tutti coloro che vogliano accoglierla. Lui lo vede, Gesù, ed è per questo che guardando a lui siamo divenuti più certi che Cristo c'é.
In Cristo lo ritroveremo sempre.
Non andartene dal blog. E' un luogo virtuale, certo, ma a me sembra di conoscerti da sempre, nei tuoi interventi ho colto una sincerità e una purezza di cuore che sono doni grandi e che mi hanno aiutata a moderare le punte del mio temperamento, spesso risentito e polemico. Non so se si possa chiamare amicizia, ma, forse, sì. Continuiamo a farci compagnia. Con affetto ricambio il tuo abbraccio.
Fabiola
Il giovanotto in posa mi pare sia il nipote del nunzio a Washington, mandato lì come premio di consolazione. Ma vi pare che sia ancora una cosa seria stare appresso ai curiali e ai loro amici e parenti per cui ovviamente si tratta solo di un mestiere un po' meglio di tanti altri. Ovviamente servono anche i funzionari e gli impiegati, magari con meno nepotismo e cordate ma i preti facessero i preti. Comunque PF è bello tosto e ben consigliato dalla Compagnia and friends e per ora non ha sbagliato una mossa. D'altrone Roma val bene le nozze (gay) e finora tutto va come previsto.Eufemia
RispondiEliminaAvevo riproposto a me stessa di non postare più. Ma qui mi sento chiamata in causa e ritengo opportuno spiegare la mia reazione dell'aktro giorno. E' vero Laura anche io mi trovo nella stessa tua situazione e capisco benissimo il tuo desiderio di andare via anche da qui. Io cara Laura avevoi preso impulsivamente questa decisione per dolore per tristezza e soprattutto perché non posso perdonare e non perdonero' ciò che è stato fatto a Benedetto. Anche io Laura come te non mi ritrovo in questa chiesa che condanna la calunnia, e la falsità contro il proprio fratello ma, che poi se ne serve a piene mani contro una persona umile e coraggiosa come Benedetto. Ma, poi ho pensato che lasciare questo blog non solo significava tradire Benedetto ma anche tanti amici come Rsffaella, gemma , mariateresa, Luisa , te Laura e tutti gli altri che fare? Ho decido allora di prendermi un periodo di pausa per cercare di non cedere alla rabbia ed al dolore razzionalizzare per quanto possibile tutto questo e continuare il csmmino con Benedetto ed i miei gino a chr Dio vorrà. Forza Laura. Benedetto è ancora con noi e noi con lui questo conta più di tutto. TI ABBRACCIO UN SALUTO EUGENIA
RispondiEliminaun abbraccio forte Laura. Ricordati che il Signore guida sempre la sua Chiesa e di chi l'ha detto, quindi non abbatterti.
RispondiEliminaCondivido tutto quello che hai detto Raffaella e sono anche colpita dal tuo garbo. Hai ragione.
ora c'è questo invasamento generale e ,per quel che mi riguarda , assisto da lontano.
E' una cosa che stride che uomini di chiesa parlino come Viganò che sembra un quadro intermedio della Rai.Ricordo di avere letto un articolo, appena prima del conclave, sul WSJ che diceva le stesse cose. erano dei consigli "furbi" per cambiare la strategia comunicativa. vedo che i consigli sono stati raccolti ma, personalmente, la trovo una tristezza.
Ci si dimentica che non tutti sono attratti dai frontman. Ma Viganò non so dove fosse agli inizi del pontificato di Benedetto perchè di lui si dicevano le cose opposte che leggo qui. Ci si chiedeva, evidentemente in un attimo di stoltezza, come facesse un uomo che non faceva nulla per attirare l'attenzione , ad attirare tanta gente che se ne stava in silenzio ad ascoltarlo. Il signor Viganò ha la memoria corta.
Diciamo l verità, ci voleva un frontman e un certo coro di ventriloqui di corte per fare dimenticare altre questioni. La Santa Sede voleva questo.
Ne prendiamo atto anche se questo ha naturalmente un prezzo, spero che l'intervistato lo sappia.Il successo di pubblico e i peana non sono la mission della Chiesa, mi fa persino senso dirlo.
Ma tiremm innanz.
E' vero, ci siamo già passati ma fa comodo dimenticarlo.
Infine , è vero, chi ci rimette è papa Francesco che alcuni di noi non riescono a seguire per il coro di ocarine di contorno che tutte le volte ci tocca subire, anche su SAT 2000.
È allucinante questa continua fissa dell'uomo immagine anche per la chiesa. Lo dissi qualche tempo fa che non c'è nulla da fare, se sei timido e poco propenso a tenere la scena in senso mediatico non sei nessuno, e ne sono sempre più convinta. Dispiace che la chiesa ritenga di far sua anche questa regola del mondo di oggi del grande comunicatore che acchiappa le folle e ha successo, in politica, nel mondo dello spettacolo, del lavoro e in campo religioso, per come riesce ad apparire. Tutto questo non è educativo, è razzismo nei confronti di chi ha doti dentro ma è meno dotato fuori, e sulla pelle dei più fragili diventa quasi bullismo. Cosa può dedurre un ragazzo timido e poco appariscente da tutto ciò? Che potrà impegnarsi quanto vuole, essere tanto bello dentro ma non avendo le doti per essere un frontman non avrà mai successo in nessun campo, non solo in politica e nello spettacolo ma nemmeno se dovesse diventare papa. Benedetto non mancava di spontaneità, era solo timido. E il suo sguardo caro Viganò tanti di noi lo porteranno sempre nel cuore. E dico cuore, proprio come cuore che da lui,e non dal suo incedere davanti alla folla e alla telecamera, si è sentito interpellato.
RispondiEliminaGrazie Raffaella per questo magistrale commento.
RispondiEliminaLasciamo le cornacchie coi loro simili noi stavamo vicino ad un astro come papa Benedetto XVI loro son costretti a razzolare per terra e neanche così trovano pace...ma dinanzi al tribunale di Cristo dovranno un dì pur comparire!
Ho comunque capito una cosa che noi siamo ornai la Chiesa silente, quella delle catacombe loro la Chiesa quella del mondo.
dopo le euforie prenderanno una tramvata ...
comunque credo che Papa Francesco, che non è un sempliciotto, abbia le capacità e i mezzi per smarcarsi dal gioco mediatico, come li avrebbe avuti, ad esempio, il cardinale Martini.
RispondiEliminaL'intervista individua e descrive alla perfezione le ragioni della mia indifferenza nei confronti di Giovanni Paolo II,le realtà che mi hanno avvicinato a Benedetto(quel suo modo di proporsi che viene indicato come timidezza per me è serietà,maturità affettiva e relazionale,rispetto dell'altro,di sé e della propria funzione ) ,le cose che ora mi stanno facendo sentire estranea.
RispondiEliminaSe ancora nutro un qualche interesse per quello che succede in questi ambienti ,è solo per la presenza di Benedetto XVI, il cui silenzio fa più "rumore"delle piazze,delle interviste,dei tam tam mediatici(è forse questo che disturba taluni?).
Come sempre, cara Raffaella, la tua riflessione è così esaustiva che sembra quasi inutile aggiungere altre parole, ho già detto più sotto quel che pensavo, personalmente di un Papa frontman, che vorrebbe esserlo, non saprei che farmene, non penso che Papa Bergoglio lo sia, ma è quello l`abito che gli stanno cucendo addosso i suoi adulatori, la Chiesa è piena di frontman, Viganò ne è forse uno, vediamo in che stato di trova la Chiesa con tutti coloro che reclamano la loro particella di luce mediatica ma che se ne stanno muti come carpe quando dovrebbero parlare e assumere la loro responsabilità di Pastori al servizio della salvezza delle anime, lì non ci sono più frontman ma uomini invisibili che fuggono la luce e la scena perchè sanno che non saranno gli applausi ad accoglierli.
RispondiEliminaIl mio cuore e la mia mente serberanno sempre il ricordo degli incontri con Papa Benedetto, guardandolo, ascoltandolo, sentivo tutto l`amore di Cristo, lui si cancellava, quel "non frontman" metteva sempre Cristo davanti a noi.
Grazie Papa Benedetto.
PS: un caro saluto a Laura e ad Eugenia, siamo molti e molte a condividere i vostri sentimenti, la voglia di lasciar perdere mi assale regolarmente e non è detto che non lo faccia, per il momento resisto, fino a quando non lo so.
La Chiesa non ha bisogno di un frontman, di un uomo immagine da idolatrare che la promuova. Siamo diventati matti? La Chiesa ha bisogno di Cristo che l'ha creata, e di Pietro, illuminato dallo Spirito e confortato dalle sue promesse, che li conduca verso di Lui, che si faccia piccolo piccolo per farLo risplendere in un mondo che pare averlo dimenticato, che ne nega la divinità trasformandolo in un profeta qualsiasi, i fedeli ne hanno disperatamente bisogno. Evidentemente questo Viganò ha ignorato la grande lezione del nostro Papa Benedetto forse perché non è assimilabile alle regole del divo marketing.
RispondiEliminaAlessia
in questo periodo mi ripeto spesso che Dio scrive diritto sulle righe storte. ripenso a Giacobbe che Dio ha voluto patriarca contro ogni logica: uno che tradisce il fratello e inganna l'anziano e cieco padre, tanto per cominciare. questa è la mia speranza e la mia fede, adesso. Nel Papa vorrei vedere il Papa, il vicario di Cristo, non un parroco compagnone e simpatico, per quanto spontaneo, che, grazie a Dio, ce ne sono ancora tanti in giro. Solo questo non mi fa affezionare a Papa Francesco, nonostante ci provi. A noi genitori ci chiedono di essere amorosamente autorevoli per educare bene i nostri figli e non essere loro amici. questo non è anche vero per la Chiesa nella sua enorme dimensione e nella sua complessità? Ecco, poi credo, che Papa Francesco sia ancora legato al suo essere sudamericano, con questo non voglio dire che debba rinnegare le sue radici o la sua natura, ma che in quanto pontefice della Chiesa universale dovrebbe sforzarsi di capire il diverso modo di essere, per esempio, di noi occidentali. Concordo con il tuo commento Raffaella. Maria Pia
RispondiEliminaIo penso che bergoglio resti quello che è,a 77 anni non si cambia,il personaggio è sì costruito,ma lui ci marcia dentro alla grande,mi sono persuaso che questo è il modo in cui lui voglia impostare il suo essere vescovo di roma,borgataro,compagnone,popolare(almeno per quelli che lo apprezzano e adorano)non posso dire nulla di G.XXIII,perchè all'epoca non c'era tv e io ero all'asilo,lo vedo adesso e non mi pare assomigli a francesco,viganò sembra la fotocopia di freccero e ho detto tutto;GP2 non mi piaceva e non me no sono mai occupato anche perchè non mi interessava la chiesa,Ratzinger mi ha fulminato fin dal primo momento, è stato amore a prima vista e sempre amore sarà,in lui,nei suoi occhi,l'ho già detto,vedevo Dio e anche i suoi silenzi,le sue pause quando alzava lo sguardo dagli scritti,per me erano insegnamenti,ce lo hanno tolto e nascosto alla vista,si soffre,tanto...Laura,Eugenia,lo sapete che sono a voi vicino e che il mio dolore è pari al vostro,cerco di darmi un tono in quanto uomo,ma fossi come voi,darei sfogo alle lacrime,a volte aiutano,facciamoci coraggio a vicenda,almeno in questo blog ci è concesso di esprimerci liberamente;non ce l'ho con francesco,ma non mi piace e non mi piacerà mai,né lui né la chiesa che si sta configurando e adattando a quel mondo che non amo e in cui,mio malgrado,sono costretto a stare,prima mi consolavo guardando il nostro Papa,ora prego per lui,leggo i suoi scritti,penso,aspetto,osservo,lui ci ha detto il Signore vincerà,il Signore vince,il resto è rimasto dietro al portone chiuso alle ore 20 del 28 febbraio 2013,game over.Scusate la lunghezza,un abbraccio a tutte le mie ragazze,Raffy in primis,grazie per la pazienza con la quale mi si segue e per lo spazio accordatomi.GR2
RispondiEliminaLaura, Eugenia, Gemma e voi tutti, amici del blog, dobbiamo farci forza! Ha ragione Elio: noi siamo quella parte della Chiesa che ora sta in silenzio. Gesù ci ha toccato il cuore, ci ha rapiti, strappati dalla mediocrità attraverso un Suo servo molto speciale: papa Benedetto e, per molti, già attraverso Joseph. Non possiamo dimenticarlo e questo blog è sì uno spazio vortuale, ma è forse più vero di tutte le chiacchere che sentiamo ogni giorno, anche nella nosta povera Chiesa. Perciò io continuerò sempre ad aspettare con impazienza i contributi di Raffaella e i vostri commenti. Un saluto e un abbraccio (virtuale) a tutti!!!! W Benedetto!!!
RispondiEliminaRagazzi su, dove pensate di andare? Tutti nascosti a leggere... E chi resta a lavorare???? :))))
RispondiEliminaPer fabiola, Mariateresa, luisa, Euge, Gemmma, Giorgio ... e chiedo scusa se ho dimenticato qualcuno: ringrazio tutti. Cerco di ascoltarvi e restare con voi e ringrazio tutti. Non fate on fronti con papa Benedetto (per Fabiola). Non son degna neppure di baciarGli i piedi. Mi ha aiutato tantissimo e non riesco a riprendermi. scusate ancora e grazie a tutti.
RispondiEliminalaura
RispondiEliminaGR2, Luisa tutti vi capisco siamo tutti sulla stessa barca. Soffriamo molto perchè abbiamo ricevuto ed amato un dono grande come quello di Benedetto. L'unica cosa che in minima parte riesce a lenire il dolore è che lui c'è. Oggi, ad esempio, leggendo le parole di quel mons. anonimo ho pensato sono contenta sta bene e finalmente può fare ciò che gli è sempre piaciuto; è vero che magari sono anche notizie vecchie e forse vere per metà ma, solo il fatto di saperlo in piedi, che ascolta la sua musica preferita mi da un po' di sollievo. LUI C'E' E QUESTO MI BASTA. Il resto....... NON so'
guardate che Vigano' ha perfettamente ragione. per fare il Papa bisogna essere un buon frontman. Infatti Benedetto xvi era una ottimo frontman. in un contesto sociale in cui dilaga il narcisismo, l'esibizionismo, la posa sofisticata, l'atteggiamento informale e spontanea da amico fraterno (tipico dei politici dell'ultimo conio), il piglio trasgressivo e iconoclasta (tipico di quelli che si auto-definiscono "artisti"), un uomo timido, teneramente goffo, silenzioso, mite, palesemente insofferente di qualsiasi forma di esaltazione e artificiosita' patetica, che dice quello che pensa e fa quello che dice, che ama il prossimo al punto da non aver bisogno di adularlo e "allisciarlo" e' un unicum, un alieno sceso da un'altra pianeta, un diamante raro. sbaglio o l'arte della pubblicita' consiste nel trovare la formula propagandistica nuova, diversa che spicchi sulle altre per distinguere un prodotto tra gli altri e venderlo sul mercato? un frontman e' o non e' uno slogan pubblicitario vivente che deve di conseguenza sottostare alla suddetta regola? chi piu' di Benedetto ha incarnato una formula propositiva e rappresentativa fuori dal comune e anticonvenzionale. ma forse per frontman, vigano' intende qualcosa d'altro. forse una figura simile ad un battitore d'asta: uno cioe' che (s)vende al migliore offerente i gioielli di famiglia????
RispondiEliminaPer te Laura.Io credo che dopo un distacco ci sia una elaborazione.Chi è molto sensibile sente il dolore in maniera profonda ,viscerale .Ecco , il progetto del male sfiduciare le persone sensibili.Ma il dolore e la sofferenza non è stato creato da Dio inutilmente serve a farci comprendere quello che stiamo cercando .Gli uomini uccidono Dio ha misericordia e ci salva perchè il Male non è l'ultima parola dopo la Morte c'è la Risurrezione .Questa storia di Papa Ratzinger ci ha detto molto .E' la storia di quelli che apparententemente e momentaneamente sconfitti dal Male poi risorgono a nuova vita nella gloria di Dio .Vale per Papa Ratzinger, per te Laura per me per tutti noi .Rita
RispondiEliminaRaga,dopo 8 anni di sfottò che tutti quanti ci siamo presi per aver dichiarato il proprio amore per BXVI,mo' molliamo?Eh,no,è adesso che dobbiamo farci forti,uno perchè,grazie a Dio,è vivo,due perchè su questo blog benedetto in tutti i sensi, possiamo dire quello che sentiamo senza dover tacere imbarazzati mentre gli altri invasati ti tessono le lodi e tu vorresti mandarli a quel paese,tre perchè leggere e non parecipare non è bello,io scrivo spesso un mare di sciocchezze,ma a volte Raffy mi pubblica lo stesso e questo mi fa stare meglio,last but not least,perchè vi considero tutti miei amici carissimi,anche se non vi ho mai visto e i veri amici si vedono nel bisogno,poi mica possiamo lasciare sola Raffaella,dopo tutte le fatiche che si è sgobbata....suvvia....GR2
RispondiEliminaIntanto il frontman Benedetto aveva questo blog che cercava di mostrare i suoi lati umani, il frontman Francesco ha le D'Urso e co che infilano i pezzi più belli nel gossip quotidiano. Non che io vi preferisca le D'Urso, per carità, ma come sponsor forse funziona meglio lei, visto che di Benedetto la tv si occupava solo per i video della bbc. Ho appena visto un pezzetto al bar nella pausa caffè e queste cose funzionano e aiutano, altroché se aiutano, sia nella presentazione del frontman, che a fargli prendere coraggio
RispondiEliminaIO dirò che la "strategia" da frontman, voluta o meno, di Papa Francesco funziona quando vedrò almeno uno, uno solo, dei suoi tanto innamorati attuali (così si definiscono, almeno alcune mie amiche)rimboccarsi le maniche e servire i poveri, i drogati, i carcerati. finora vedo che continuano a farlo quelli che lo facevano prima, pure se il Papa regnante non parlava di povertà ad ogni piè sospinto. maria Pia
RispondiEliminap.s. oggi, non so perchè ho rotto il mio proposito di non commentare.
Molti frequentatori del blog,io per prima e Raffaella lo sa perché le ho rotto le scatole con i miei messaggi e le mie follie(ad es. uscire dagli amici di fb e ritornarci dopo poche ore come seguace),siamo stati -e probabilmente saremo ancora qualche volta-presi dallo sconforto,ci siamo forse illusi che stare lontani e in silenzio ci avrebbe aiutato a mettere fine alla sofferenza e alla tristezza.Non funziona,però.Il pensiero non si distoglie da Benedetto e il legame con lui non si spezza.Per me Benedetto resterà sempre colui che mi ha guidato al recupero del rapporto con Dio anche nella partecipazione alla liturgia e alla preghiera e questo non si può cancellare.
RispondiEliminaE'stato naturale affezionarsi alla sua persona ed è doloroso non poterlo vedere e ascoltare e dover assistere invece a certe cose che proprio non vanno giù e che in questi tre mesi(oggi sono appunto tre mesi da quel 28 febbraio,solo tre mesi ma a me sembrano una vita) mi hanno portato a volte a mostrare il mio lato peggiore,ad essere polemica,aggressiva,sprezzante e a volte offensiva.Sto cercando di lavorare su me stessa per trovare un equilibrio,ma è difficile perché mi manca proprio la persona che riusciva a darmi equilibrio con le sue parole e il suo esempio.
Confrontarmi con voi,vedere che non sono sola mi aiuta:grazie di sopportare i miei sfoghi a volte insensati.Ma se non parliamo liberamente fra noi con chi potremmo farlo?
Laura ed Eugenia,vi sento molto vicine.
Se posso dare a tutte noi un consiglio 'clinico', anche a me stessa, usciamo da questa cappa di sconforto che a volte pare che autoalimentiamo a vicenda. Il cristianesimo è cioia :)
RispondiEliminaAndiamo avanti, papa Benedetto ci ha lasciati dicendo che il suo gesto era per il bene della Chiesa. Se ci siamo sempre affidati a lui e fidati di lui, dobbiamo continuare a farlo, anche se non ci sentiamo interpreti nè spettatori entusiasti di quanto stiamo vivendo in questo momento. Tante volte laddove si è si resta per un bene più grande. Ripeto, lo dico in primis a me stessa, non prendetela come una predica non richiesta, da parte di una che probabilmente è la meno ligia e ortodossa del gruppo :)
Come ti comprendo Anna Maria! Ringrazio gemma per la sua esortazione Benedetto è con noi e ci sarà sempre non saremo mai soli come lui non lo sarà mai per noi siamo legati indissolubilmente a chi ci ha fatto ritrovare la Verità.
RispondiEliminaHai ragione,Gemma :laddove si è,si resta .vicini a Benedetto,cioè.
RispondiEliminaNon si tratta di dubbi di fede,ma di legami umani con chi è riuscito a trasmettere tanto.
I dubbi,caso mai, riguardano l'"istituzione" e i comportamenti di tanti suoi "rappresentanti"che non ispirano fiducia.
Se questa istituzione,però,è riuscita ad esprimere un Benedetto XVI,vuol dire che non è tutto nero:questa è stata la considerazione di fondo che mi ha fatto riavvicinare e che non mi fa andar via definitivamente.E'anche vero che BXVI è un'eccezione,quasi una anomalia,ma c'è e dà ancora "cioia" perché fa vedere che Qualcuno non ci abbandona(Quel Qualcuno,d'altra parte ce lo aveva detto,che non saremo stati immuni alla sofferenza).
Grazie,Eugenia,per la solidarietà.
Un abbraccio a tutti.
Ancora grazie a Rita, Anna maria e a Gemma. Provo a guardare oltre....
RispondiEliminaForse sì, forse no, di certo non alla Chiesa.
RispondiEliminaScusatemi, nos so scrivere in ital ma voglio dire que questo blog me aiuta tantissimo perché anche io suffro imenso per Benedetto i la Chiesa e ho trovato qui persone con la stessa mia sensibilitá su tutto que accade in questi mesi terribili. Vi chiedo a voi tutti, per favore, per amore, non se ne vadano, nessuno, questo lavore di Raff con certezza aiuta moltissimi persone che como io non sono itali, non postano commenti hanno altra nacionalitá, ma son chiesa cattolcia sufferente, silenzioza orante. Grazzie a voi tutti- famiiglia di Nazareth.
RispondiEliminaMa perché non scriviamo una bella lettera a papa Francesco, nella quale pur ribadendo il nostro amore e la nostra fedeltà al papa, chiunque sia, gli diciamo di fare qualcosa per riscattare l'immagine di Benedetto XVI. Sarebbe un gesto di carità e di umiltà da parte sua e gli avvicinerebbe le simpatie di altri che, come, in questo momento sono un pochino delusi.
RispondiEliminaNon so semi stupisce tanto il Vescovo di Roma (lui stesso non si è definito Papa)quanto i suoi osannatori. Ieri il direttore di una nota emittente cattolica, alla fine della sua rassegna stampa ha definito il Vescovo di Roma come "un FENOMENO", soltanto perchè si era tolto il fazzoletto di tasca e lo aveva usato per asciugarsi la testa bagnata dalla pioggia. Credo che incontrare un santo sul proprio cammino, come del resto è stato l'incontrare Papa Benedetto, possa far dire che si è incontrato un fenomeno vero; un fenomeno appunto, di santità. Il resto è niente. Spero in un rinsavimento collettivo.
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