lunedì 24 giugno 2013

Papa Francesco: soprattutto la carità, è questo il distintivo del cristiano. La mia benedizione è per quelli che ci fanno arrabbiare (Izzo)

PAPA: SOPRATTUTTO LA CARITA', E' QUESTO IL DISTINTIVO DEL CRISTIANO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 giu. 

"Soprattutto la carita', l'attenzione concreta verso gli altri, verso i piu' poveri, deboli e bisognosi". E' questo "un segno distintivo del cristiano". Papa Francesco lo ha ricordato all'"Associazione dei Santi Pietro e Paolo", nata dopo l'abolizione della Corte Pontificia e dei corpi militari vaticani e che oggi si dedica al volontariato. I soci della "San Pietro e Paolo" sono stati ricevuti dal Pontefice nell'Aula delle Benedizioni.
"Voglio dirvi grazie, molte grazie! Fin dall'inizio mi avete accompagnato con la vostra preghiera, con il vostro affetto e i vostri preziosi servizi nelle varie celebrazioni. Per questo vi ringrazio di cuore", ha esordito Francesco rivolgendosi ai soci della "San Pietro e Paolo", della quale fanno parte anche moli gendarmi vaticani in pensione. 
"E' bello - ha poi osservato parlando a braccio - far parte di un'associazione come la vostra, composta da uomini di diverse eta', uniti nel comune desiderio di dare una particolare testimonianza di vita cristiana, servendo la Chiesa e i fratelli senza chiedere nulla in cambio. Questo e' bello: servire senza chiedere nulla in cambio, come ha fatto Gesù. Gesù ci ha servito tutti e non ha chiesto nulla in cambio! Gesù ha fatto le cose con gratuita' e voi fate le cose con gratuita'. La vostra ricompensa e' proprio questa: la gioia di servire il Signore, e di farlo insieme".
"So - ha poi aggiunto il Pontefice - che dietro le quinte c'e' molto lavoro di organizzazione. E poi so che, oltre al vostro servizio di accoglienza nella Basilica di San Pietro, per le celebrazioni liturgiche, il vostro apostolato si estende anche alle attivita' culturali e caritative. Avete anche un intenso programma di formazione degli aspiranti e dei giovani allievi che vogliono partecipare alla vita dell'Associazione".
Per Francesco quello della formazione e' un tema centrale:  "crescere nella conoscenza e nell'amore di Dio - ha sottolineato nell'incontro di oggi con i volontari dell'Associazioen 'San Pietro e Paolo'- e' essenziale per portare e per vivere la sua misericordia a tutti, vedendo nel volto di chi incontriamo il suo Volto". "Conoscetelo sempre di piu', con la preghiera, con le giornate di ritiro, con la meditazione sulla Parola, con lo studio del Catechismo, per amarlo sempre di piu' e servirlo - ha esortato - con cuore generoso e grande, con magnanimita'".
"La vostra testimonianza sara' più convincente ed efficace, e anche il vostro servizio sara' migliore e piu' gioioso", ha assicurato ai soci della "San Pietro e Paolo". "Vi affido tutti - ha quindi concluso - alla materna protezione della Madonna, e all'intercessione dei Santi Pietro e Paolo. Prego anche per i vostri familiari, specialmente i malati, e per i vostri figli che stanno crescendo. Ho visto tanti bambini qui: e' bellissimo. Voi continuate a pregare per me".

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PAPA: LA MIA BENEDIZIONE E' PER QUELLI CHE CI FANNO ARRABBIARE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 23 giu. 

"Adesso vi daro' la Benedizione. Pensate a tutti quelli a cui volete tanto bene: alla famiglia, agli amici, affinche' la Benedizione scenda su di loro. Ma pensate anche ad alcuni a cui non volete tanto bene, alcuni che vi fanno del male, alcuni con i quali siete un po' arrabbiati. Pensate anche a questi e che la Benedizione sia anche per loro".  Sono parole di Papa Francesco, pronunciate a braccio incontrando l'Associazione dei Santi Pietro e Paolo, un sodalizio - dedito al servizio di volontariato per l'accoglienza nella Basilica Vaticana e impegnato in numerose iniziative di beneficienza -  nato dopo la decisione di Paolo VI di sciogliere i corpi militari vaticani e di abolire la Corte Pontificia.
Nel suo discorso all'Associazione dei Santi Pietro e Paolo, Francesco e' tornato oggi "sulla bella virtu' cristiana: la magnanimita', avere un cuore grande, allargare il cuore sempre, con pazienza, amare tutti; e non quelle piccolezze che ci fanno tanto male, ma la magnanimita'".

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