A caldo e che Dio, se vuole,mi perdoni. Forse non so quello che scrivo. Sopporterei di più un' omelia come quella di oggi se, in questi cinque mesi, ci avesse chiesto, anche una sola volta, chi piange per i milioni di bimbi uccisi nel grembo della loro madre, con la pacifica autorizzazione delle leggi di tutto il mondo e a nostre spese. Madre Teresa di Calcutta ebbe a dire che è impossibile una cultura dell'accoglienza in un mondo in cui non siamo più neppure capaci di accogliere i nostri figli. Ma questo non sembra più interessare a nessuno, neppure alla Chiesa. Non sto spostando il discorso, nè facendo del "benaltrismo". Una tragedia non elide l'altra. Sto solo sottolineando il rischio di non tenere conto di tutti i fattori in gioco, cioè di non dire TUTTA la verità. Che poi, curiosamente, quella che si dice sia quella "che piace alla gente che piace"(al calduccio dei loro salotti mediatici e non) è ancora un'altra questione. Comunque buon Ramadan.
Concordo! E' il rischio dell'ingerenza (per cosi' dire) su alcuni temi e del silenzio su altri. Coraggio! La chiesa deve parlare di TUTTO, non solo di cio' che piace al mondo (mediatico). R.
Sottoscrivo il commento di Fabiola, torrenti di parole per gli uni e silenzio per altri. Altri che non sono politicamente e culturalmente corretti e finiranno per non esserlo nemmeno religiosamente, perchè difenderli significa irritare il mondo e la sua "cultura".
Ma non è un'ingerenza, suvvia, cara Raffaella! "E' imporre all'agenda politica la questione immigrazione. Ma pochi gradiscono." Titolo del Fatto Quotidiano di oggi.
Che, in qualche modo, fa il paio con l'indignazione di Repubblica per "lo schiaffo al vescovo di Nola" da parte della Fiat, che gli ha negato un incontro a causa della sua partecipazione ad una manifestazione, non proprio pacifica, di operai. La decidono loro l'ingerenza, di volta in volta. Solo Benedetto si ingeriva a prescindere dalla tematica in campo.
possiamo pensare quello che vogliamo ma grazie a questa visita è la prima volta che vediamo in tv quello che succede su quei barconi e la disperazione di quella gente che si butta in mare per salvarsi. dovremmo guardare negli occhi ognuno di loro prima e poi dare giudizi su chi "merita" di essere salvato e aiutato e chi no o chi viene prima o dopo. il papa ha fatto un grande gesto e non mi importa se si chiama Francesco o Giovanni, m'importa che l'abbia fatto. andava fatto. andava ribadito che siamo tutti uguali, perché mi sembra un concetto non molto chiaro per troppi.
Quando farà un grande gesto per i cristiani trucidati e per le chiese incendiate? Se siamo tutti uguali come dice allora faccia un gesto anche per questo. Peraltro non mi sembra che dobbiamo essere noi a chiedere perdono ma i veri responsabili di queste tragedie i governi violenti dei loro paesi in primis.
condivido il commento di rosalia_72. è un gesto che andava fatto ed è sacrosanto che l'attenzione oggi sia concentrata su quel tema. al contempo, le preoccupazione di Fabiola non sono peregrine. Il futuro del pontificato ci dirà quanto sono fondate.
Nessuno viene prima o viene dopo, nella classifica del dolore e del male. L'ho scritto con chiarezza, per chi sappia leggere. Quanto alla prima volta che abbiamo visto...semplicemente non è vero. Anzi: in genere si dipinge di Lampedusa un quadro che non corrisponde alla realtà. Tant'è vero che d'estate continua ad essere un pradiso per turisti. La realtà è più complicata di quanto vogliano farci credere.
Su RAI Uno è stato detto che, oggi, a Lampedusa, praticamente non esiste più il centro di accoglienza perché andato distrutto in un incendio. Ovviamente, si è omesso di dire che l'incendio è stato provocato dai migranri. Sarà stato un "lager", come ripeteva il Manifesto, ma la verità è questa. E non si può dire perchè l'identificazione tra vittime e innocenti, sempre e in tutto, deve passare come un dato indiscutibile. E' questo contorno che alla lunga diventa insopportabile. Mi auguro davvero che il gesto del Papa provochi un ripensamento serio su come abbiamo ridotto il mondo, dimenticandoci di Dio. Perché tutto il resto è tenerezza e commozione impotenti.
Non è vero, abbiamo visto tante volte in TV quello che succede ai barconi e la disperazione di quella gente. E forse siamo rimasti indifferenti, così come forse siamo indifferenti ai cinque milioni di bambini legalmente uccisi in Italia dalla legalizzazione dell'aborto. Il peggio è l'indifferenza di chi ne porta la diretta responsabilità.
Ho avuto lo stesso pensiero di Fabiola quando ho ascoltato l'Omelia, onestamente devo ammetterlo: sottoscrivo parola per parola. Con una precisazione.
Ho visto anche la gioia di popolo che la presenza del Papa ha suscitato. Vera, autentica, anche nella preghiera. Considero che questo è l'essenziale: la gioia, la conversione anche di una sola persona. Sulla "politica" del Romano Pontefice non ho voce in capitolo. Può anche non piacermi e non mi piace (non mi piacevano neanche quelle di Paolo VI e, per certi versi, di Giovanni Paolo II), ma non spetta a me giudicarle e tanto meno me ne faccio inquietare. La guida spetta a un Altro che sa il fatto Suo. gianni
@pb sembra che Bergoglio abba fatto "male" a fare questo viaggio e a dire quello che ha detto. sinceramente non capisco. vogliamo che parli di altro? lo criticate per ogni parola e per ogni gesto, ma pensate di essere migliori di lui? vedere il male o la malafede in ogni cosa che fa e dice mi sembra poco onesto e irrispettoso verso una persona che comunque dovrebbe essere il nostro punto di riferimento. o almeno, per me lo è, e oggi l'ho trovato IMMENSO.
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A caldo e che Dio, se vuole,mi perdoni. Forse non so quello che scrivo.
RispondiEliminaSopporterei di più un' omelia come quella di oggi se, in questi cinque mesi, ci avesse chiesto, anche una sola volta, chi piange per i milioni di bimbi uccisi nel grembo della loro madre, con la pacifica autorizzazione delle leggi di tutto il mondo e a nostre spese.
Madre Teresa di Calcutta ebbe a dire che è impossibile una cultura dell'accoglienza in un mondo in cui non siamo più neppure capaci di accogliere i nostri figli.
Ma questo non sembra più interessare a nessuno, neppure alla Chiesa.
Non sto spostando il discorso, nè facendo del "benaltrismo". Una tragedia non elide l'altra. Sto solo sottolineando il rischio di non tenere conto di tutti i fattori in gioco, cioè di non dire TUTTA la verità. Che poi, curiosamente, quella che si dice sia quella "che piace alla gente che piace"(al calduccio dei loro salotti mediatici e non) è ancora un'altra questione.
Comunque buon Ramadan.
Concordo!
RispondiEliminaE' il rischio dell'ingerenza (per cosi' dire) su alcuni temi e del silenzio su altri.
Coraggio! La chiesa deve parlare di TUTTO, non solo di cio' che piace al mondo (mediatico).
R.
Sottoscrivo il commento di Fabiola, torrenti di parole per gli uni e silenzio per altri.
RispondiEliminaAltri che non sono politicamente e culturalmente corretti e finiranno per non esserlo nemmeno religiosamente, perchè difenderli significa irritare il mondo e la sua "cultura".
Ma non è un'ingerenza, suvvia, cara Raffaella!
RispondiElimina"E' imporre all'agenda politica la questione immigrazione. Ma pochi gradiscono." Titolo del Fatto Quotidiano di oggi.
Che, in qualche modo, fa il paio con l'indignazione di Repubblica per "lo schiaffo al vescovo di Nola" da parte della Fiat, che gli ha negato un incontro a causa della sua partecipazione ad una manifestazione, non proprio pacifica, di operai.
La decidono loro l'ingerenza, di volta in volta.
Solo Benedetto si ingeriva a prescindere dalla tematica in campo.
hai ragione Fabiola. Speriamo di non dover fare questa considerazione troppo spesso.
RispondiEliminaConcordo con il post di Fabiola! Politicamente corretto avanti tutta. ........
RispondiEliminapossiamo pensare quello che vogliamo ma grazie a questa visita è la prima volta che vediamo in tv quello che succede su quei barconi e la disperazione di quella gente che si butta in mare per salvarsi. dovremmo guardare negli occhi ognuno di loro prima e poi dare giudizi su chi "merita" di essere salvato e aiutato e chi no o chi viene prima o dopo. il papa ha fatto un grande gesto e non mi importa se si chiama Francesco o Giovanni, m'importa che l'abbia fatto. andava fatto. andava ribadito che siamo tutti uguali, perché mi sembra un concetto non molto chiaro per troppi.
RispondiEliminaQuando farà un grande gesto per i cristiani trucidati e per le chiese incendiate? Se siamo tutti uguali come dice allora faccia un gesto anche per questo. Peraltro non mi sembra che dobbiamo essere noi a chiedere perdono ma i veri responsabili di queste tragedie i governi violenti dei loro paesi in primis.
RispondiEliminaNon è affatto vero che è la prima volta che vediamo quelle immagini, ci sono perfino dei documentari.
RispondiElimina@rosalia_72, chi è che dà giudizi su chi merita di essere salvato, chi viene prima e chi dopo? non ho capito il riferimento
RispondiEliminacondivido il commento di rosalia_72. è un gesto che andava fatto ed è sacrosanto che l'attenzione oggi sia concentrata su quel tema. al contempo, le preoccupazione di Fabiola non sono peregrine. Il futuro del pontificato ci dirà quanto sono fondate.
RispondiEliminaAntonio
Nessuno viene prima o viene dopo, nella classifica del dolore e del male.
RispondiEliminaL'ho scritto con chiarezza, per chi sappia leggere.
Quanto alla prima volta che abbiamo visto...semplicemente non è vero.
Anzi: in genere si dipinge di Lampedusa un quadro che non corrisponde alla realtà. Tant'è vero che d'estate continua ad essere un pradiso per turisti.
La realtà è più complicata di quanto vogliano farci credere.
Su RAI Uno è stato detto che, oggi, a Lampedusa, praticamente non esiste più il centro di accoglienza perché andato distrutto in un incendio. Ovviamente, si è omesso di dire che l'incendio è stato provocato dai migranri.
Sarà stato un "lager", come ripeteva il Manifesto, ma la verità è questa. E non si può dire perchè l'identificazione tra vittime e innocenti, sempre e in tutto, deve passare come un dato indiscutibile. E' questo contorno che alla lunga diventa insopportabile.
Mi auguro davvero che il gesto del Papa provochi un ripensamento serio su come abbiamo ridotto il mondo, dimenticandoci di Dio. Perché tutto il resto è tenerezza e commozione impotenti.
Non è vero, abbiamo visto tante volte in TV quello che succede ai barconi e la disperazione di quella gente. E forse siamo rimasti indifferenti, così come forse siamo indifferenti ai cinque milioni di bambini legalmente uccisi in Italia dalla legalizzazione dell'aborto.
RispondiEliminaIl peggio è l'indifferenza di chi ne porta la diretta responsabilità.
Ho avuto lo stesso pensiero di Fabiola quando ho ascoltato l'Omelia, onestamente devo ammetterlo: sottoscrivo parola per parola. Con una precisazione.
Ho visto anche la gioia di popolo che la presenza del Papa ha suscitato. Vera, autentica, anche nella preghiera. Considero che questo è l'essenziale: la gioia, la conversione anche di una sola persona.
Sulla "politica" del Romano Pontefice non ho voce in capitolo. Può anche non piacermi e non mi piace (non mi piacevano neanche quelle di Paolo VI e, per certi versi, di Giovanni Paolo II), ma non spetta a me giudicarle e tanto meno me ne faccio inquietare. La guida spetta a un Altro che sa il fatto Suo.
gianni
don dago si sveglia dalla letargia:
RispondiEliminahttp://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/dieci-mila-alla-messa-del-papa-a-lampedusa-met-sono-turisti-e-deportati-dalla-59050.htm
Fabiola, spero di saper ancora leggere, e infatti il chiarimento che avevo chiesto era per rosalia72.
RispondiElimina@pb sembra che Bergoglio abba fatto "male" a fare questo viaggio e a dire quello che ha detto. sinceramente non capisco. vogliamo che parli di altro? lo criticate per ogni parola e per ogni gesto, ma pensate di essere migliori di lui? vedere il male o la malafede in ogni cosa che fa e dice mi sembra poco onesto e irrispettoso verso una persona che comunque dovrebbe essere il nostro punto di riferimento. o almeno, per me lo è, e oggi l'ho trovato IMMENSO.
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