giovedì 11 luglio 2013

IL VANGELO DEL GIORNO

Giovedì 11 luglio 2013

CALENDARIO ROMANO

Dal Vangelo secondo Matteo 19,27-29. 

Allora Pietro prendendo la parola disse: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne otterremo?». 
E Gesù disse loro: «In verità vi dico: voi che mi avete seguito, nella nuova creazione, quando il Figlio dell'uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù di Israele. 
Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna.     

CALENDARIO AMBROSIANO

Dal Vangelo secondo Giovanni 15,1-8. 

Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. 
Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. 
Voi siete gia mondi, per la parola che vi ho annunziato. 
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. 
Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. 
Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano. 
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. 
In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli.    

LETTURE DEL GIORNO

CALENDARIO ROMANO

Libro de Proverbi 2,1-9. 

Figlio mio, se tu accoglierai le mie parole e custodirai in te i miei precetti,
tendendo il tuo orecchio alla sapienza, inclinando il tuo cuore alla prudenza,
se appunto invocherai l'intelligenza e chiamerai la saggezza,
se la ricercherai come l'argento e per essa scaverai come per i tesori,
allora comprenderai il timore del Signore e troverai la scienza di Dio,
perché il Signore dà la sapienza, dalla sua bocca esce scienza e prudenza.
Egli riserva ai giusti la sua protezione, è scudo a coloro che agiscono con rettitudine,
vegliando sui sentieri della giustizia e custodendo le vie dei suoi amici.
Allora comprenderai l'equità e la giustizia, e la rettitudine con tutte le vie del bene.

Salmi 34(33),2-3.4-5.6-7.8-9.10-11. 

Benedirò il Signore in ogni tempo, 
sulla mia bocca sempre la sua lode. 
Io mi glorio nel Signore, 
ascoltino gli umili e si rallegrino. 

Celebrate con me il Signore, 
esaltiamo insieme il suo nome. 
Ho cercato il Signore e mi ha risposto 
e da ogni timore mi ha liberato. 

Guardate a lui e sarete raggianti, 
non saranno confusi i vostri volti. 
Questo povero grida e il Signore lo ascolta, 
lo libera da tutte le sue angosce. 

L'angelo del Signore si accampa 
attorno a quelli che lo temono e li salva. 
Gustate e vedete quanto è buono il Signore; 
beato l'uomo che in lui si rifugia. 

Temete il Signore, suoi santi, 
nulla manca a coloro che lo temono. 
I ricchi impoveriscono e hanno fame, 
ma chi cerca il Signore non manca di nulla.  

CALENDARIO AMBROSIANO

Libro de Proverbi 2,1-9. 

Figlio mio, se tu accoglierai le mie parole e custodirai in te i miei precetti,
tendendo il tuo orecchio alla sapienza, inclinando il tuo cuore alla prudenza,
se appunto invocherai l'intelligenza e chiamerai la saggezza,
se la ricercherai come l'argento e per essa scaverai come per i tesori,
allora comprenderai il timore del Signore e troverai la scienza di Dio,
perché il Signore dà la sapienza, dalla sua bocca esce scienza e prudenza.
Egli riserva ai giusti la sua protezione, è scudo a coloro che agiscono con rettitudine,
vegliando sui sentieri della giustizia e custodendo le vie dei suoi amici.
Allora comprenderai l'equità e la giustizia, e la rettitudine con tutte le vie del bene.

Salmi 33(32),1-3.13-15.12.18-19. 

Esultate, giusti, nel Signore; ai retti si addice la lode. 
Lodate il Signore con la cetra, con l'arpa a dieci corde a lui cantate. 
Cantate al Signore un canto nuovo, 
suonate la cetra con arte e acclamate. 

Il Signore guarda dal cielo, egli vede tutti gli uomini. 
Dal luogo della sua dimora scruta tutti gli abitanti della terra, 
lui che, solo, ha plasmato il loro cuore e comprende tutte le loro opere. 
Beata la nazione il cui Dio è il Signore, 
il popolo che si è scelto come erede. 

Ecco, l'occhio del Signore veglia su chi lo teme, su chi spera nella sua grazia, 
per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame. 

Seconda lettera di san Paolo apostolo a Timoteo 2,1-7.11-13. 

Tu dunque, figlio mio, attingi sempre forza nella grazia che è in Cristo Gesù 
e le cose che hai udito da me in presenza di molti testimoni, trasmettile a persone fidate, le quali siano in grado di ammaestrare a loro volta anche altri. 
Insieme con me prendi anche tu la tua parte di sofferenze, come un buon soldato di Cristo Gesù. 
Nessuno però, quando presta servizio militare, s'intralcia nelle faccende della vita comune, se vuol piacere a colui che l'ha arruolato. 
Anche nelle gare atletiche, non riceve la corona se non chi ha lottato secondo le regole. 
L'agricoltore poi che si affatica, dev'essere il primo a cogliere i frutti della terra. 
Cerca di comprendere ciò che voglio dire; il Signore certamente ti darà intelligenza per ogni cosa. 
Certa è questa parola: Se moriamo con lui, vivremo anche con lui; 
se con lui perseveriamo, con lui anche regneremo; se lo rinneghiamo, anch'egli ci rinnegherà; 
se noi manchiamo di fede, egli però rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso. 

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