mercoledì 17 luglio 2013

Papa Francesco rinuncia all'auto blindata ed alla conferenza stampa in aereo (Izzo)

PAPA: RINUNCIA A AUTO BLINDATA E A CONFERENZA STAMPA IN AEREO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 17 lug. 

Papa Francesco non ha voluto che fosse predisposta una "Papamobile" blindata per i suoi incontri con la folla in occasione della Giornata Mondiale della Gioventu' a Rio de Janeiro. Lo ha annunciato il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi: entrambe le jeep inviate dal Vaticano non sono blindate: una e' quella bianca che utilizza normalmente in piazza San Pietro, l'altra, di colore verde, e' di riserva. Un'altra novita' comunicata da padre Lombardi nel suo briefing riguarda la modalita' dell'incontro con i giornalisti sull'aereo, che non sara' la classica conferenza stampa. Infatti, ha spiegato il direttore della Sala Stampa, "il Papa non intende fare un'intervista".
"L'incontro con i giornalisti nel viaggio di andata - ha precisato il portavoce vaticano - ci sara', solo che il Papa vuole farlo in modo diverso, cioe' senza le domande e risposte che erano il modo classico. Francesco verra' in mezzo ai giornalisti, lo saluteremo e lui salutera' tutti i giornalisti, uno per uno. Sara' un bell'incontro, ampio e cordiale". Durante il viaggio, il Pontefice pronuncera' i suoi discorsi prevalentemente in portoghese mentre alcuni interventi saranno in spagnolo. Alla Gmg potrebebro essere presenti - presumibilmente alla messa conclusiva di domenica 28 luglio - anche alcuni capi di Stato di Paesi dell'America Latina. Infatti la presidente del Brasile, Dilma Roussef, che sara' presente lei stessa, "con un'iniziativa totamente libera, ha rivolto un invito a tutti presidenti dell'America Latina".
Padre Lombardi ha ricordato che il viaggio di Francesco in Brasile avviene in occasione della Gmg - definita dal portavoce "il piu' importante evento dell'Anno della Fede" - la cui sede era stata decisa da Benedetto XVI che aveva sempre garantito la presenza del Papa, "anche se - ha aggiunto - non sarebbe stato lui". Ma con l'avvento del nuovo Pontefice, ora il programma si compone di "eventi in piu'" rispetto al viaggio come era stato concepito in origine per l'86enne Papa Ratzinger. 
In particolare, Papa Francessco ha voluto far aggiungere il pellegrinaggio di mercoledi' 24 luglio al santuario di Aparecida "luogo di devozione per Francesco", ha spiegato padre Federico Lombardi. Da segnalare poi altre due visite particolari che Francesco ha voluto fossero inserite: una, sempre il 24, all'ospedale gestito dai francescani a Rio che viene in aiuto dei poveri e dei tossicodipendenti e la visita di giovedi' 25 ad una favela brasiliana di Varginha, "resa sicura da una recente bonifica per verificare che non ci fossero nascoste armi e droga". "Il Papa - ha raccontato padre Lombardi - entrera' in una casa per incontrare una famiglia. Poi nel campo da calcio incontrera' i giovani". 
Oltre all'incontro con le Autorita' civili e religiose del Brasile e il Corpo Diplomatico, in un teatro di Rio, il nuovo Papa ha chiesto e ottenuto di incontrare alcuni giovani detenuti e, in separate occasioni, i 400 vescovi del Brasile e i 46 rappresentanti delle 22 Conferenze Episcopali del Celam. La messa di sabato mattina nella Cattedrale di Rio sara' poi probabilmente il piu' grande incontro di vescovi dopo il Concilio Vaticano II: ce ne saranno mille, di tutto il mondo. Sulle tensioni sociali in atto in Brasile, il portavoce ha sottolineato che "il Papa e i suoi collaboratori, ovviamente, sono a conoscenza delle manifestazioni in corso, ma il viaggio e' stato preparato con totale serenita', sapendo che queste manifestazioni non hanno niente di specifico contro il Papa o la Chiesa e avendo totale fiducia nelle capacita' delle autorita' brasiliane di gestire la situazione". 

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28 commenti:

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  2. Un tempo, queste cose mi avrebbero fatto effetto. Ma oggi, dopo Benedetto, mi lasciano inesorabilmente indifferente. Sara' che sono invecchiata ma i venerabili alla San Martino che si tagliava il mantello per darlo al povero infreddolito non mi commuovono piu' come prima. Continuo a pensare ad un uomo vestito di bianco che seduto su una panchina, osservando, in giardino, in silenzio, il movimento intorno a lui, ripensa alla sua casa in Baviera, ai canti natalizi, alle passeggiate nel bosco, a sua sorella che non c'e piu' e ai volti e ai posti visti e vissuti durante la sua esistenza. non so perche' ma questa immagine mi fa pensare al profeta elia, quando addormentatosi nel deserto, ad un certo punto, viene svegliato da un angelo che, fattogli trovare dell'acqua e del pane, gli ordina di mangiare e bere. Ecco questo episodio biblico, oggi, chissa' perche', mi commuove profondamente.

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  3. ..beh Carmelina un "appunto" te lo devo fare, ... queste tue affermazioni mi fanno comunque pensare che la "stima e l'affetto" per la persona vanno al di là di quello che è il suo ruolo...

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  4. Me l'aspettavo la rinuncia all'autoblindata, dati i comportamenti usuali, ma non per questo approvo la scelta. Pazzi o nemici ce ne son dappertutto, ed abbiam visto che riescon a colpire, ove lo voglian veramente. In caso di attentato in territorio straniero, che Dio ce ne scampi, non comprende Francesco le gravi conseguenze sull'autorità del paese ospite? E c'era proprio bisogno di tanta pubblicità per render più appetibile l'obiettivo?
    Sete di martirio o temerarietà?

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  5. A me viene in mente il sogno di Giacobbe,che dorme sui gradini di una lunghissima scala che giunge fino al cielo,in cima alla quale lo attendono gli angeli,ecco come vedo BXVI oggi,del resto mi importa poco o assai,men che meno dell'enfasi con cui si annuncia il mega raduno di Rio,lui non c'è,chiuse le trasmissioni.....della lettera in UK non vi è traccia,quindi,passano solo le esibizioni da piazza,le parole serie mai,vuoi mettere magliette e maschere che si vendono a migliaia,vedrai come si sbizzarriranno i nostri pennivendoli!GR2

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    1. Tutto pane per i loro denti. Questa enfatizzazione comincia veramente a stancarmi ed una cosa è certa davanti al televisore non ci sarò.

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  6. Anchi'io non riesco a non pensare a quell'uomo vestito di bianco che ha rinunciato a tutto.E ancora mi tocca profondamente.

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    1. Cara Anba Maria il mio dolore è ancora forte come la sua assenza anche se è sempre nel mio cuore

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  7. cara marika, i tuoi appunti sono benvenuti. io amo tutti quelli che mi fanno progredire e Benedetto mi ha fatto progredire nella conoscenza della Chiesa Cattolica e del primato petrino. e un po' come quando a scuola c'e' un argomento che non riesci a capire: ne hai compreso il meccanismo ma non l'utilita' , la funzionalita', la logica e, di conseguenza, le possibilita' insite in quella risorsa. e poi arriva qualcuno che con una frase, con la sua opera ti slega il cervello, ti ammorbidisce il cuore, ti apre le narici come un spray decongestionante che ti fa rifluire nelle vie aeree ostruite l'aria fresca. non sono uno spirito mistico e non amo per simpatia ne' per gratitudine ma solo per convenienza. sottolineo: convenienza non tornaconto. voglio essere più' chiara con un esempio pratico. ti ricordi quel film americano di circa 30/40 anni fa intitolato l'avventura del poseidon? parla di una nave da crociera che viene travolta durante la navigazione da un'onda anomala che la fa capovolgere ed affondare. all'interno dell'imbarcazione tra i passeggeri sopravvissuti e disorientati, tutti riuniti nella sala da ballo, si crea uno scontro tra chi sostiene che ci si dovrebbe arrampicare verso lo scafo emerso in attesa dei soccorsi e chi pensa di rimanere fermo sul posto (alla fine saranno i primi a salvarsi). ebbene per convenienza, intendo la consapevolezza che laddove si necessita una decisione che vale una vita (la mia e non solo) c'e' chi ti aiuta a prendere quella risolutiva, ad azzeccare, in un sentiero biforcuto, il tornante giusto. Amo Benedetto perché mi e' servito, perché mi ha servito e continua a servire.

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  8. Carmelina, la tua immagine del tornante giusto è più che mai calzante.
    Non ci si può affidare a chi non parla come un vero 'maestro' perché, anziché universalizzare, ritaglia frammenti della realtà e in questo modo spersonalizza.
    Non è solo questione di differenza di personalità e quindi di atile, ma di contenuti.

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  9. Io non ho più seguito una messa o un discorso del nuovo papa e tanto meno seguirò la GMG, per me la luce si è spenta con le dimissioni dell'amato Benedetto.
    Tutta questa "primavera" della chiesa mi lascia totalmente indifferente, sono stanca di sentire questi odiosi continui paragoni e improbabili classifiche tra i due papi, è tutto pura demagogia.
    Silvia

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  10. Sarò limitato io, ma la differenza nei contenuti mi è davvero difficile da vedere.

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  11. Se posso intervenire,anche il caso mio è analogo a quello di Carmelina,Ratzinger è stato per me uno spartiacque,prima non mi interessavo affatto della religione,la CC era un corpo a me estraneo,non andavo a messa e non sapevo niente della dottrina cattolica,dei Vangeli,poi ho sentito parlare questo straordinario catecheta,le sue omelie,il suo modo apparentemente semplice,in realtà profondissimo e colmo di insegnamenti pregnanti,di 'spiegare'Dio,se mi si concede il termine,Ratzinger ha il dono,raro,di farti appassionare alla teologia,alla patristica,alla storia della Chiesa e financo alla musica,mi ha insegnato tantissimo,tantissimo,continuando a leggere e studiare la sua ricca bibliografia,imparerò,e poi....è stata l'unica persona al mondo a spingermi a leggere la Bibbia,mai e poi mai avrei pensato di farlo...quindi non è papolatria o altre forme di 'amore'per la persona,io amo il maestro,il pastore,l'uomo di Dio le cui parole a volte facevano male tanto erano taglienti, ma era per me sempre consolatorio,ora che lui non c'è più,sono 'orfano'di una guida spirituale e non mi trovo in questo bailamme,non è solo questione di carismi,simpatie,empatie o antipatie,si é trattato di un incontro speciale con una persona unica che mi ha cambiato la vita,ora non è più così,punto.GR2

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  12. @mic
    Quando dici:

    "Non ci si può affidare a chi non parla come un vero 'maestro' perché, anziché universalizzare, ritaglia frammenti della realtà e in questo modo spersonalizza.
    Non è solo questione di differenza di personalità e quindi di atile, ma di contenuti."

    Ti riferisci a papa Francesco?

    Diego

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  14. sapevo che le tue argomentazioni erano valide....volevo solo "sentirti" un po'!

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  15. Non ci si può affidare a chi non parla come un maestro? E allora vai a fondarti una setta per conto tuo!

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  16. forse più che un maestro molti in questo periodo veramente tragico (più che in altri periodi, la gente s'ammazza ogni giorno e sappiamo la situazione com'è) cercano consolazione e qualcuno che non li faccia sentire esclusi e giudicati. io lo spiego così il "successo" di PF, al di là di tutto. conosco persino agnostici e atei che per la prima volta sono entrati in chiesa e si stanno avvicinando a Dio perché lo sentono più "vicino" e non hanno più paura. secondo me è una bella cosa, bisogna guardare i lati positivi, e non dire solo che non va bene niente. altri si erano avvicinati alla chiesa con Benedetto, altri ancora con GP2 o con altri santi... le vie del Signore sono infinite, no?

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  17. Le vie del Signore sono infinite e tante quanti sono gli uomini,e poi solo Lui sa scrivere dritto su righe storte,quello che dà fastidio è l'esaltazione dei gesti esuberanti ed esagerati,il rilievo dato a cose di poco o nullo conto ed il silenzio assordante sulle cose 'serie'che dice,vedi lettera ai vescovi GB,quelle vengono subito silenziate,come per 8 anni è stato silenziato,anche quando taceva, B16,questo è preoccupante,che tutto venga solo presentato come un grande show e basta.Anonymous.

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  18. non riesco proprio a credere a questa ipotesi del successo di Francesco perchè le persone non si sentono escluse e giudicate e non provano paura. In tutta sincerità la ritengo una sciocchezza. Al giorno d'oggi ognuno fa quello che gli pare e piace e non teme il giudizio di nessuno; anzi certi comportamenti sono incoraggiati e chi vi si oppone viene considerato un poveretto. E questo vale per tutte le età.
    Che la gente non vada in Chiesa perchè si vergogna e teme giudizi non ci posso credere: inoltre, ammesso e non concesso che sia il Papa avvincente che mi dà la molla per andare in Chiesa, e se lì incontro un prete melenso,un prete di quelli che ti demotivano completamente? E' questo o quel prete che mi confessa, non il Papa. E io devo credere che i preti diventano bravi e accoglienti a seconda del Papa?
    Il ricondurre tutto alla misericordia è comodo e suona bene ma è troppo facile.
    Credo che semplicemente oltre alle qualità personali, nel successo conti molto il modo in cui è presentato dai media e in tutti i contesti, anche in certe trasmissioni leggere dove l'argomento principale non è certo la religione. Senza quest'ultimo tipo di supporto, con tutto il rispetto, il suo successo come dire sarebbe arrivato con molta più calma.
    E tralascio anche la considerazione che la sua prudenza su aborto, eutanasia e altro lo aiuta molto, senza questo fatto , arrivederci Roma.
    Sì c'è chi si avvicina alla Chiesa per un motivo, chi per un altro, chi per una particolare esperienza personale e in certi momenti particolari della vita.
    Ma certe affinità elettive a volte scattano e a volte no e non per il gusto sadico di criticare a tutti i costi, è proprio che a volte qualcosa non scatta. Quindi è inutile continuare a mugugnare su questo perchè non siamo tutti uguali, proprio come i Papi.

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  19. Io provo a crederci alle schiere di atei e di agnostici che tornano alla Chiesa perché non hanno più paura di Dio e lo "sentono" vicino, grazie a papa Francesco.
    Poi, (è inutile, mi hanno abituata a pensare,) mi viene un po' da ridere: ma se per un agnostico e un ateo Dio è inconoscibile oppure non esiste affatto perché, prima, avrebbero dovuto averne paura o sentirlo lontano?
    Oggi c'è un articolo sul Foglio di Angiolo Bandinelli, persona intelligente e radicale storico. Nella sostanza, evitando la piaggeria tipica dei commentatori cattolici, anche lui è entusiasta della novità. "Il suo (di Francesco) non è un insegnamento accademico, una discettazione teorica. Segna la sconfitta di una certa cultura europocentrica, che aveva il suo fuoco ideale in una specifica filosofia germanica intrisa di pessimismo antropologico e culturale,(chiaro?) intransigente nella demonizzazione delle tecnologie della modernità.... Il linguaggio di Francesco non ha bisogno né di mediazioni né di traduzioni, non rischia di essere scostante o lontano...Francesco si avvicina al fedele nella sua singolarità dolente e lo conforta e accarezza come farebbe il sollecito vicino di casa. E' un linguaggio dei gesti comprensibile sotto ogni cielo e latitudine."
    Conclude dicendo di trovarsi in sintonia, su Papa Francesco, con il card. Kasper e, quindi, di averci azzeccato.
    Dato che è intellettualmente onesto, afferma che pone problemi nuovi all'osservatore seriamente laico, ma problemi affascinanti.
    Ecco, dopo Elton, la Spinelli, Vanity Fair abbiamo anche il "laico pensoso e radicale" mi sono detta. Tutti e solo elogi. Sarò un po' scema ma i bestseller mi insospettiscono, persino quando si tratta di libri.

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  20. Cara Eugenia,ti capisco perfettamente.Neanche io seguirò.
    Quanto a Benedetto,mi ritrovo sia nelle affermazioni di GR2 che in quelle di Carmelina.Anche la personalità di BXVI,però,non mi ha mai lasciata indifferente.

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  21. Anonimo delle 12.59,la tua risposta mi conferma nel mio attuale sentirmi estranea alla vasta setta degli entusiasti.

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  22. Volete dei congenuti?

    L'odore dell pecore al posto del profumo di Cristo e l'enfasi sugli "unti di Israele" e sul sacerdozio di Aronne, al posto dell'unico Sommo Sacerdote e l'Unto, cioè il Messia

    http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/04/lodore-delle-pecore-e-il-profumo-di.html

    insieme all'anomala lavanda dei piedi da tutti superficialmente osannata ma che "anomala" resta

    http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/03/giovedi-santo-la-messa-in-coena-domini.html

    Poi c'è la definizione che sul Vangelo che sono "i poveri" e l'Incarnazione che abbiamo discusso con Sam

    http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/06/lincarnazione-del-verbo-e-la-carne-dei.html

    Cristo-peccato

    http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/06/mi-scrive-una-lettrice.html

    Se avete qualcosa da osservare, sono qui.

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  23. Per farvi capure che non ho pregiudizi nei confronti del Papa, vi trascrivo l'incipit del testo sull'Incarnazione:

    "Riprendo le parole del Papa sull'Incarnazione, perché penso sia importante fare chiarezza ed esplicitare quel che magari per lui è implicito ma, rimanendo tale, rischia di essere frainteso da coloro che non hanno una pre-comprensione ed una formazione cattolica. Forse qualcuno dovrà dirgli di non dare per scontate troppe cose, poiché il suo è un insegnamento di portata "universale", non solo per le persone a cui si rivolge, che vanno oltre la ristretta cerchia del contesto e del momento per effetto dell'enfasi mediatica, ma soprattutto per il contenuto che non può offrire brandelli di verità e cristianesimo in pillole, ma deve sviluppare e spiegare ogni discorso, come faceva 'sapientemente' e insuperabilmente papa Benedetto e come hanno sempre fatto tutti i papi....

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  24. rosalia72, hai appena detto che gli altri papi facevano sentire le persone escluse, giudicate e piene di paura, e meno male che bisognava guardare ai lati positivi

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  25. Ciao Raffaella, ho postato un commento con un brano del Vangelo di Matteo dove risponde al giovane ricco. Ma non è stato pubblicato. Non penso che ci sia niente di offensivo in quel messaggio... Forse non a tutti piace sentirsi ridire le Parole di Gesù? Mi potresti spiegare il perché lo hai censurato? Grazie! Diego

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  26. Ciao Diego, c'e' stato un problema tecnico con la moderazione e pubblicazione dei post.
    Scusate se non li trovate tutti.
    R.

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