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Ma quanto ha dato fastidio l'enciclica Lumen Fidei? E' per il testo in se' o per chi l'ha scritta? Buona la seconda? Chissa'...
Leggo e sghignazzo:
"Chi difende il proprio benessere buttando a mare gli "uomini di troppo" usa il cristianesimo, mal dissimulando il razzismo e facendo quadrato attorno alla triade "Dio, famiglia, patria tribale". Ha perfino, come Cicchitto, l'impudenza di invocare la laicità: che lo Stato governi, e i Papi scrivano encicliche. Disobbediente, imperturbato, il Papa infrange quest'ordine imbalsamato".
La laicita' non era un cavallo di battaglia della Spinelli fino a pochi mesi fa? E non la invocava per accusare il Papa (di allora) di ingerenza?
Ah si'...era un Papa diverso, si occupava di teologia che non fa piangere e avere l'impudenza di parlare di ogni tematica, anche quella piu' scomoda per poi essere ignorato quando affrontava problematiche sociali ed attaccato quando era il turno di quelle etiche.
Prima il Papa doveva stare zitto e scrivere encicliche, ora puo' parlare a patto che non osi mettere bocca su "Dio, famiglia, patria tribale", in particolare la seconda.
Sara' interessante ricordare alla Spinelli questo suo editoriale quando (e soprattutto se) Papa Francesco affrontera' i temi che infastidiscono i salotti buoni e i commentatori di Repubblica (la poverta' e l'immigrazione non sono argomenti che li turbano anzi...).
R.
Per rinfrescarci la memoria:
L'imprudenza politica della chiesa
Io ho il vantaggio su di voi, di non conoscere certi autori di articoli, leggo Spinelli e non so chi sia, quel che posso solo dire è che il suo è il solito articolo che incensa papa Francesco, che si serve del Papa e del suo stile paragonandolo a quello di Gesù(beh riprende Brunelli...)), niente è abbastanza forte e grandioso, e poi tanto è già stato detto, bisogna innovare, allora Gesù può servire anche a quello.
RispondiEliminaUn articolo scritto da chi immagino, e sì anch`io posso immaginare, non è cattolica, ma sa quel di cui noi cattolici, la Chiesa ha bisogno.
E la Chiesa, per certe persone,la Spinelli non è sola, ha sopratutto bisogno che si mandi al diavolo le dottrine, la Dottrina e il Crocifisso.
Io mi chiedo se, a volte, questi signori hanno il tempo e la voglia di rileggersi. Altra perla:
RispondiEliminahttp://www.europaquotidiano.it/2013/07/10/papa-francesco-e-il-paradosso-del-papato/
Spettacolare l'ultima frase.
-) Raffaella, sei perfetta nella tua analisi, permettimi di complimentarmi sinceramente!
RispondiEliminaQuesto blog è una miniera di dati e informazioni davvero illuminante. Non ti scoraggiare, riposati se ti serve, anche a lungo, ma sii certa che moltissimi ti apprezzano, e fregatene degli epiteti dei critici....
Ci sono orientamenti e intuizioni analoghi e retti negli scritti di Cascioli, che infatti hai evidenziato, ma non certo al tuo livello di approfondimento e chiarezza.
La mia non è piaggeria, lo sai bene, e per dimostrartelo faccio il monello e ti do un consiglio non richiesto (chissà che non lo segui... scherzo ;-)). Per dare una più precisa identità al blog, meglio aderente a quello che è, modifica il titolo:
non
"I Papi, il Vaticano e la Chiesa cattolica"
ma
"I media, i Papi e il Vaticano"
Un abbraccio, e una rosa.
gianni
Grazie :-)
RispondiEliminaAdoro le rose...
R.
Leggendo poi la Spinelli sorrido pensando che c`è ancora chi pretende che siamo noi ad esagerare quando mettiamo in luce i paragoni fra Benedetto XVI e il suo successore, evidentemente a sfavore del primo.
RispondiEliminaQuante volte, qui e altrove, ho letto commenti anche aspri, acidi e sarcastici, dire del bene di Papa Bergoglio non vuol dire del male di Benedetto XVI, ci viene rimproverato!
Ebbene, siccome il cervello non ce lo siamo ancora bevuto, l`articolo della Spinelli è un esempio fra i tanti, son certa che, volendo, anche solo oggi ne troverei altri.
Massoneria, Luisa, massoneria e concetti massonici.
RispondiEliminaAlessia
Dai,Gianni,si fa a metà,ma Raffaella se ne merita un mazzo di rose,rosse,quelle chiamate arabian night,sono stupende,facciamo i cavalieri fino in fondo....:)))GR2
RispondiEliminaScrivevo prima che, volendo, avrei trovato altri articoli con paragoni più o meno dichiarati o subdoli fra l`attuale Papa e Benedetto XVI.
RispondiEliminaNon mi sbagliavo, sorvolo sulla solita melassa leggibile su Vatican Insider, un certo Riotta( pardon ma non lo conosco) su il Sismografo, sale un altro gradino nell`esaltazione quasi idolatrica di Papa Bergoglio che, lui, "è" autentico, mentre Benedetto XVI è "un intellettuale, professore adorato dagli studenti prima del 1968(...), in evidente disagio al ritmo ossessivo dei media" , Riotta scrive questo dopo aver precisato che "perché un messaggio risalti nel rumore di fondo assordante deve avere una sua verità, un significato", siamo citrulle da non capire dove vuole arrivare?
Che fare? Che dire?
Stendere un velo pietoso, e decidersi a non perder tempo a leggere quella prosa da quattro soldi.
Azz, Papa Francesco firma un'enciclica che non gli interessa (qualcuno ha detto: per prenderne le distanze); e se gli fosse piaciuta e l'avesse condivisa, cosa avrebbe fatto? :-D
RispondiEliminaNo, così, per curiosità...
Da ricordare che Papa Francesco aveva preparato bene il terreno (faccio anche io una piccola cronologia, anche se meno curata delle tue, Raffaella!):
1. 13 giugno: su Avvenire esce la famosa frase: Enciclica a quattro mani, il lavoro è di Benedetto, io l'ho portato avanti.
2. si scatena la Sala Stampa Vaticana parlando di appunti ratzingeriani rielaborati da Papa Francesco.
3. A Uno mattina, Padre Lombardi è costretto ad affermare quanto riportato da Avvenire: l'enciclica è di Benedetto!
4. 30 giugno: all'Angelus, Papa Francesco parla dell'esempio fulgido di Benedetto XVI, fulcro di tutta la catechesi domenicale, chiamandolo "nostro padre".
5. 5 luglio: Papa Francesco benedice la Statua di San Michele, patrono della Città del Vaticano, insieme a Benedetto XVI. Contemporaneamente esce Lumen Fidei.
6. 7 luglio: all'Angelus, Papa Francesco ricorda che il lavoro (bel lavoro, sottolinea deciso) dell'Enciclica è di Benedetto XVI, lui l'ha raccolto e portato a termine per offrirlo a tutto il Popolo di Dio, affinché possa portare molti frutti spirituali.
Ora mi domando e dico: come si può, alla luce dei fatti, ancora affermare che Papa Francesco non abbia alcun interesse per l'Enciclica, che ne abbia preso le distanze, che l'abbia digerita malvolentieri?
Ah già: è costretto dai malvagi curiali che gli impongono le cose a forza, tra cui le canonizzazioni (vedasi Svidercoschi)...strano che però, quando parla di Benedetto, Papa Francesco dimostra grande e sincera stima, e cerca di essere anche "protettivo" quando lo incontra.
Ester. :-)
Questo articolo è veramente triste. Un intero articolo costruito su un assunto di fantasia iniziale che non si basa su nessun fatto concreto. Il giornalismo italiano (non solo i vaticanisti) è veramente caduto in basso, poco oggettivo, totalmente fazioso...
RispondiEliminaRiotta? L'ex del tg 1 e sole 24 ore? andrebbe scritto un articolo con confronti col suo successore al sole, che il Riotta ha dovuto lasciare dopo tagli al personale per evidente crollo vendite
RispondiEliminaAh l'umiltà
Buongiorno Raffaella,
RispondiEliminaanche la fantascienza piu' audace ha sempre una base sulla realta' contemporanea altrimenti non si puo' innescare una comunicazione tra scrittore e lettore.
Qui siamo alla invenzione pura, che mi ricorda molto bene un libro che parlava di Lenin:
"a chi gli diceva che le sue idee non avevano nulla a che fare con la realta', rispondeva "ebbene, al diavolo la realta".".
In altri termini: se la chiesa che vogliamo noi questo Papa non la fa, ce la inventiamo come ci pare.
Illusi... :)
Caro Francesco,
RispondiEliminagiusto come piccolo saggio sul tema "faziosita' imperante a buon mercato" rivediti il post generale sulla questione "Benedetto XVI e pedofilia" - cosi' hai una vaga idea di come e' stato sistematicamente frainteso papa Ratzinger.
Poi, se la cosa ti intriga, rivediti tutto il resto. Niente di nuovo sotto il sole. Purtroppo.
Per fortuna sua e nostra Papa Benedetto andava avanti slo stesso nonostante critiche "feroci" (termine da Lui usato nelle visita al carcere di rebibbia) e Papa Francesco non mi sembra un tipo tanto tenero, Nè manipolabile, dunque, dovranno rassgnarsi a d accettare i papi anche quanso escon dal vaticano in senso metaforico e fisico. I tempi son cambiati e il Papa non è un'icona, ma un punto di riferimento morale spirituale per oltre un miliardo di persone. Con i media, tutti vedono, tutti ascoltano e tutti parlano.. in modo più o meno sensato
RispondiEliminaSenza polemica. Men che meno verso defunti.
RispondiEliminaMa, in tutta serenità, la Spinelli potrebbe verificare se negli ultimi 50 anni per l'Africa e gli Africani ha fatto di più (educazione, scuole, ospedali, assistenza gratuita ai malati di Aids ecc.) la Chiesa Cattolica o quell'Europa che Altiero Spinelli ha contribuito a fondare e Padoa Schioppa ha rappresentato per tanto tempo nelle massime istituzioni finanziarie o, ancora, quelle istituzioni politiche, culturali e mediatiche progressiste che la giornalista ritiene tanto provvidenziali.
http://gheddo.missionline.org/?p=637
http://www.uccronline.it/2012/08/28/lonu-e-loms-ringraziano-la-chiesa-per-limpegno-contro-lhiv-in-africa/
Alberto il vecchio
Francamente nell'articolo della Spinelli domina la stupidità che s'ammanta di spirito critico che non ha basi culturali specifiche ma solo vanterie laiciste aggravate da un artritico femminismo. La donna è questa, e non si pretenda altro da lei.
RispondiEliminaElementare, Barbara: se Francesco non avesse avuto alcun interesse all'enciclica sulla Fede non l'avrebbe firmata e pubblicata. Sarebbe rimasta nei cassetti di Benedetto XVI per esser data alle stampe postuma.
La Spinelli, vedova Padoa Schioppa, e figlia di Altiero, non ha certo sgomitato per avere il compitino fisso su Rep. E Riotta è rimasto un'eterna promessa di giornalista. Però tutti questi peana penso che non siano sgraditi a PF, e che niente impedirà all'Italia di sedersi finalmente far il consesso degli stati civili decorativo con la CC quadretto decorativo come le chiese protestanti. Eufemia
RispondiEliminaAnche il teologo Gonzales faus afferma che il papa ha firmato l enciclica solo per gentilezza con il papa emerito
RispondiEliminase fosse così sarebbe una cappellata pazzesca perchè francesco avrebbe ipotecato teologicamente il suo pontificato solo per gentilezza.
RispondiEliminaFinalmente! cercavo un luogo dove non si fosse tutti affetti da bergoglite e forse l'ho trovato vedo. Magari alla fine gli immuni si è più di quel che si pensa, chissà
RispondiEliminaCosa vuoi che ipotechi anonimo delle 15.53 ? Questa enciclica rimarrà ai posteri come l ultima di benedetto e Francesco lo sa benissimo.
RispondiEliminaha sotto la firma di francesco.
RispondiEliminache l'abbia scritta benedetto lo sanno anche i sassolini finti del presepe di terracotta ma chi sottoscrive condivide.
Che articolo ispirato ! Ai tanti missionari che rientrano ammalati dalle missioni le dovrebbero dare le sue medaglie !
RispondiEliminaCondividere non fa male a nessuno si parla sempre di dio ...ma non è detto che gli aspetti la esposti siano per Francesco fondamentali, anche visto il carattere eurocentrico della enciclica.
RispondiEliminaanonimo 7.07
RispondiEliminai fatti sono testardi. l'enciclica l'ha firmata e pubblicata e non era obbligato a farlo. Il resto sono legittime illazioni. Soprattutto se ci si fosse augurati fortemente che Bergoglio non pubblicasse niente di Ratzinger.
E invece l'ha fatto, chiamandolo un testo forte.
Quello che non è assolutamente detto è che il testo presenti contenuti non condivisi anche perchè sarebbe veramente non una prova di gentilezza da parte di francesco ma di carattere da mollusco.
Un testo più fondamentale di così non riesco a immaginarlo, parla della nostra fede. se il papa dovesse sottoscrivere in un enciclica qualsiasi testo parli di Dio siamo a posto.
ma andiamo..
Il carattere eurocentrico dell'Enciclica: stupefacente.
RispondiEliminaUn'enciclica eurocentrica. (sic!)
Suppongo che si potrebbe attribuire lo stesso epiteto, con retrogusto denigratorio, almeno nell'intenzione di chi lo usa, a S. Paolo e, perfino, allo Spirito Santo e, naturalmente all'autore degli Atti degli Apostoli.
"L'incontro tra il messaggio biblico e il pensiero greco non era un semplice caso. La visione di san Paolo, davanti al quale si erano chiuse le vie dell'Asia e che, in sogno, vide un Macedone e sentì la sua supplica: "Passa in Macedonia e aiutaci!" (cfr At 16,6-10) – questa visione può essere interpretata come una "condensazione" della necessità intrinseca di un avvicinamento tra la fede biblica e l'interrogarsi greco." Benedetto XVI- Discorso di Ratisbona)
Da questo incontro è nata l'Europa e, da qui, il Cristianesimo è passato a tutte le genti.
Se Dio è il Signore della storia, probabilmente è eurocentrico pure lui.
Grande, Fabiola:)
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