Sono contenta che Magister lo abbia pubblicato anche perché è letto in 4 lingue in tutto il mondo, ed è stimato come vaticanista serio. Comunque ne avevo già parlato qui, nella conclusione.
Ma perche' a magister non viene in mente di scrivere un libro sul pontificato di Benedetto?! Ma come e' possibile che a nessuno venga in mente di ripercorrere quegli 8 anni vissuti pericolosamente?! E non per accumulare spiate, copia/incolla di lettere private contrabbandate, confidenze di amici prelati ecc ecc ma provare a ricostruire in maniera oggettiva e complessiva (minutaglie cronachistiche alla nuzzi strutturate in una seria contestualizzazione storica) cio' che attorniava Benedetto durante il suo pontificato. Ma perdincibacco, quanto tempo ci vorrà prima che la verità cominci ad uscire allo scoperto e non solo, come ora, la sua ombra a pizzichi e Bocconi????????
È difficile per me seguire la CC! È dal 13 marzo che ho capito che niente sarà più come prima. Ci vietano di pregare col Vetus Ordo e cambiano anche il significato del Summorum Pontificum cancellando così uno dei pilastri del pontificato di Benedetto XVI e lo traducono dopo sei anni cambiato! Non ho parole che iposcrisia. Mala tempora advenient. Silvia
@carmelina Pensi possa interessare di più un libro o una partita di calcio? L'incontro con dei violinisti anonimi o con dei calciatori famosi? Una messa al chiuso di una chiesetta o una in una piazza affollata? Magari tra molti anni, chissà, qualcuno avrà voglia di scriverlo e leggerlo quel libro. Ora "tira" altro Magari potresti scriverlo tu, scrivi molto bene
Sabato Alessandro Gnocchi ha condotto su Radio Maria una bella trasmissione sul carisma dei Francescani dell'Immacolata. Ha partecipato anche la figlia Chiara, missionaria in Nigeria. Questo il link per sintonizzarsi. http://www.radiomaria.it/uomini-e-letteratura-incontri-alla-luce-del-vangelo-gnocchi-alessandro-10082013.aspx Alessia
Oddio... sono anni che con Benedetto aspettiamo e invochiamo pulizia... dopo le sue dimissioni questa "pulizia" ci sembrava indispensabile e dirimente per placare la nostra fame di giustizia...
Ora mi cadono proprio le braccia:
"Tuttavia, l'uomo a più stretto contatto col papa non è lui ma un sacerdote di Buenos Aires, Fabián Pedacchio Leaniz, arrivato a Roma in curia nel 2007 come officiale della congregazione per i vescovi, per volontà congiunta dell'allora suo arcivescovo Bergoglio e dell'allora prefetto della congregazione Giovanni Battista Re, il cardinale "carissimo" che lo stesso Bergoglio ha ringraziato con più calore, nel suo primo incontro col collegio cardinalizio dopo l'elezione a papa."
Ok ok... mi aggrappo alla Bibbia:
È meglio rifugiarsi nel Signore che confidare nell'uomo. È meglio rifugiarsi nel Signore che confidare nei potenti. Salmo 118, 8-9
Credo che oggi come oggi si possan con profitto raccoglier delle testimonianze e, soprattutto, gli scritti del Papa Benedetto. Il giudizio storico andrà affidato a chi, domani, potrà con la serenità dello storico, appunto, vagliarne la personalità e il magistero che noi oggi "sentiamo" con animo diverso. Con l'affetto non si fa giusta ed obiettiva storia, i sentimenti prendono il sopravvento. Oggi ne verrebbero fuori libri d'esaltazione o libri di denigrazione o almeno di mininimizzazione dell'immagine e dell'opera di un pontificato. Tempo al tempo. Che fretta c'è? Già io sono contrario ai santi subito, e l'esaltazione e la denigrazione non gioverebbero al capo della Chiesa in un periodo periglioso.
A proposito di Summorum Pontificum, occhi aperti per chi vuole parteciparvi, perché in concomitanza con il Pellegrinaggio ad Petri Sedem del CISP, hanno piazzato una due giorni sulla Tomba di Pietro per le famiglie. Per il sabato non ci sono problemi, ma a quanto pare la celebrazione solenne con il Mons. Rifan di domenica non ci sarà, dato che c'è il Papa con le famiglie...
...quindi hai voglia di mettere pezze pubblicando le traduzioni del Summorum Pontificum, se poi - nello stesso giorno - si tenta di oscurarne i frutti, cancellando la Santa Messa in Forma Straordinaria con tutto il Coetus, nella Basilica di San Pietro...la traduzione, quindi, pare esser stata pubblicata semplicemente come scarico di coscienza.
Spero vivamente, di tutto cuore, di sbagliarmi. :-)
Ester, penso che fortunatamente ti sbagli davvero: la due giorni del Papa con le famiglie, in ogni caso, è prevista da parecchio tempo nell'ambito delle celebrazioni per l'Anno della Fede: Vatican Insider (http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/papa-pope-el-papa-famiglia-family-familias-21929/) riportava la notizia lo scorso 4 febbraio... una settimana prima delle dimissioni di Benedetto XVI. Dubito molto, quindi, che l'appuntamento sia stato fissato allo scopo di fare uno sgarbo ai tradizionalisti, che hanno annunciato pubblicamente le date del loro pellegrinaggio 2013 nel mese di marzo. :-)
Vorrei precisare che il Pontificale di mons. Rifan, del quale verrà prossimamente comunicata la chiesa, è nel calendario del Pellegrinaggio tradizionale POPULUS SUMMORUM PONTIFICUM, ma non è previsto e non è mai stato previsto in S. Pietro. Quindi, si può stare tranquilli ;)
E allora bisogna proprio dire che il Populus Summorum Pontificum ha la vocazione del Tafazzi. Inoltre, c'era proprio bisogno di rivolgersi ad un personaggio poco qualificato come Rifam, braccio destro di mons. Castro Mayer e poi suo detrattore, a morte avvenuta e ad avvenuta consacrazione episcopale non so quanto meritata?
Il tafazzismo è di certi sedicenti tradizionalisti a cui non ne va mai bene una, solo pronti a criticare, sempre svegli solo per portare zizzania e di cui la causa "tradizionale" non ha certo bisogno.
Ci son vescovi e cardinali coerenti. Rifan non lo è stato. E questo non è una nota di merito. Era il più acceso collaboratore anticonciliare di de Castro Mayer, e lo era anche sotto l'episcopato di Licinio Rangel. Poi questi e Rifan han deciso per la pacificazione con Roma e la regolarizzazione della S. Giovanni M. Vianney. Nulla in contrario, tutt'altro. Ho sperato sino all'ultimo in un'onorevole composizione della frattura tra S. Pio X e S. Sede, e lo spero sempre. M'ha ferito il modo vergognoso in cui Rifan in una conferenza a Parigi parlò di chi fu l'autore della sua formazione sacerdotale. Disse infatti che lui aveva seguito il "primo" de Castro Mayer, obbediente al Papa, non il secondo che si era indurito e posto in una situazione di ribellione. E allora perché non si distaccò dall'Istituto ancor vivente ancora l'indurito e ribelle de Castro Mayer? Perché continuare a restar nella congregazione di Campos dopo la consacrazione episcopale di Licinio Rangel per mano dei successori di Lefebvre? Quanti salti della quaglia per qualche infula sacra. L'ho sentito parlare in altra circostanza. Sembrava che mai lui avesse contestato concilio e Papi. Quindi, cortese contraddittore, informati e pensa prima di strologare vanamente. Ti sei tafazzato.
Il tuo commento sarà pubblicato al più presto. Non sono ammessi messaggi contenenti parolacce, insulti, accuse senza fondamento o provocazioni gratuite.
Sono contenta che Magister lo abbia pubblicato anche perché è letto in 4 lingue in tutto il mondo, ed è stimato come vaticanista serio.
RispondiEliminaComunque ne avevo già parlato qui, nella conclusione.
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/08/una-bella-sintesi-da-letturine.html
Ma perche' a magister non viene in mente di scrivere un libro sul pontificato di Benedetto?! Ma come e' possibile che a nessuno venga in mente di ripercorrere quegli 8 anni vissuti pericolosamente?! E non per accumulare spiate, copia/incolla di lettere private contrabbandate, confidenze di amici prelati ecc ecc ma provare a ricostruire in maniera oggettiva e complessiva (minutaglie cronachistiche alla nuzzi strutturate in una seria contestualizzazione storica) cio' che attorniava Benedetto durante il suo pontificato. Ma perdincibacco, quanto tempo ci vorrà prima che la verità cominci ad uscire allo scoperto e non solo, come ora, la sua ombra a pizzichi e Bocconi????????
RispondiEliminaIl ritardo è ancora più grave dato l'errore di traduzione
RispondiEliminaÈ difficile per me seguire la CC! È dal 13 marzo che ho capito che niente sarà più come prima. Ci vietano di pregare col Vetus Ordo e cambiano anche il significato del Summorum Pontificum cancellando così uno dei pilastri del pontificato di Benedetto XVI e lo traducono dopo sei anni cambiato! Non ho parole che iposcrisia.
RispondiEliminaMala tempora advenient.
Silvia
@carmelina
RispondiEliminaPensi possa interessare di più un libro o una partita di calcio? L'incontro con dei violinisti anonimi o con dei calciatori famosi? Una messa al chiuso di una chiesetta o una in una piazza affollata?
Magari tra molti anni, chissà, qualcuno avrà voglia di scriverlo e leggerlo quel libro. Ora "tira" altro
Magari potresti scriverlo tu, scrivi molto bene
Sabato Alessandro Gnocchi ha condotto su Radio Maria una bella trasmissione sul carisma dei Francescani dell'Immacolata. Ha partecipato anche la figlia Chiara, missionaria in Nigeria.
RispondiEliminaQuesto il link per sintonizzarsi.
http://www.radiomaria.it/uomini-e-letteratura-incontri-alla-luce-del-vangelo-gnocchi-alessandro-10082013.aspx
Alessia
Già che ci siamo, leggiamo anche questo...
RispondiEliminahttp://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350573
Oddio... sono anni che con Benedetto aspettiamo e invochiamo pulizia... dopo le sue dimissioni questa "pulizia" ci sembrava indispensabile e dirimente per placare la nostra fame di giustizia...
RispondiEliminaOra mi cadono proprio le braccia:
"Tuttavia, l'uomo a più stretto contatto col papa non è lui ma un sacerdote di Buenos Aires, Fabián Pedacchio Leaniz, arrivato a Roma in curia nel 2007 come officiale della congregazione per i vescovi, per volontà congiunta dell'allora suo arcivescovo Bergoglio e dell'allora prefetto della congregazione Giovanni Battista Re, il cardinale "carissimo" che lo stesso Bergoglio ha ringraziato con più calore, nel suo primo incontro col collegio cardinalizio dopo l'elezione a papa."
Ok ok... mi aggrappo alla Bibbia:
È meglio rifugiarsi nel Signore
che confidare nell'uomo.
È meglio rifugiarsi nel Signore
che confidare nei potenti.
Salmo 118, 8-9
Credo che oggi come oggi si possan con profitto raccoglier delle testimonianze e, soprattutto, gli scritti del Papa Benedetto. Il giudizio storico andrà affidato a chi, domani, potrà con la serenità dello storico, appunto, vagliarne la personalità e il magistero che noi oggi "sentiamo" con animo diverso. Con l'affetto non si fa giusta ed obiettiva storia, i sentimenti prendono il sopravvento.
RispondiEliminaOggi ne verrebbero fuori libri d'esaltazione o libri di denigrazione o almeno di mininimizzazione dell'immagine e dell'opera di un pontificato. Tempo al tempo. Che fretta c'è? Già io sono contrario ai santi subito, e l'esaltazione e la denigrazione non gioverebbero al capo della Chiesa in un periodo periglioso.
ciao Raffaella, bentornata!ti segnalo:
RispondiEliminahttp://www.livegubbio.it/2013/08/Papa-Ratzinger-scrive-all-Associazione-Benedetto-XVI
Antonio
A proposito di Summorum Pontificum, occhi aperti per chi vuole parteciparvi, perché in concomitanza con il Pellegrinaggio ad Petri Sedem del CISP, hanno piazzato una due giorni sulla Tomba di Pietro per le famiglie. Per il sabato non ci sono problemi, ma a quanto pare la celebrazione solenne con il Mons. Rifan di domenica non ci sarà, dato che c'è il Papa con le famiglie...
RispondiElimina...quindi hai voglia di mettere pezze pubblicando le traduzioni del Summorum Pontificum, se poi - nello stesso giorno - si tenta di oscurarne i frutti, cancellando la Santa Messa in Forma Straordinaria con tutto il Coetus, nella Basilica di San Pietro...la traduzione, quindi, pare esser stata pubblicata semplicemente come scarico di coscienza.
Spero vivamente, di tutto cuore, di sbagliarmi. :-)
Ester. :-)
Alessia, molto bella la loro testimonianza, si può leggere anche qui http://www.corrispondenzaromana.it/francescani-dellimmacolata-anchio-li-conosco/
RispondiEliminaEster, penso che fortunatamente ti sbagli davvero: la due giorni del Papa con le famiglie, in ogni caso, è prevista da parecchio tempo nell'ambito delle celebrazioni per l'Anno della Fede: Vatican Insider (http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/papa-pope-el-papa-famiglia-family-familias-21929/) riportava la notizia lo scorso 4 febbraio... una settimana prima delle dimissioni di Benedetto XVI. Dubito molto, quindi, che l'appuntamento sia stato fissato allo scopo di fare uno sgarbo ai tradizionalisti, che hanno annunciato pubblicamente le date del loro pellegrinaggio 2013 nel mese di marzo. :-)
RispondiEliminaVorrei precisare che il Pontificale di mons. Rifan, del quale verrà prossimamente comunicata la chiesa, è nel calendario del Pellegrinaggio tradizionale POPULUS SUMMORUM PONTIFICUM, ma non è previsto e non è mai stato previsto in S. Pietro. Quindi, si può stare tranquilli ;)
RispondiEliminaE allora bisogna proprio dire che il Populus Summorum Pontificum ha la vocazione del Tafazzi.
RispondiEliminaInoltre, c'era proprio bisogno di rivolgersi ad un personaggio poco qualificato come Rifam, braccio destro di mons. Castro Mayer e poi suo detrattore, a morte avvenuta e ad avvenuta consacrazione episcopale non so quanto meritata?
Il tafazzismo è di certi sedicenti tradizionalisti a cui non ne va mai bene una, solo pronti a criticare, sempre svegli solo per portare zizzania e di cui la causa "tradizionale" non ha certo bisogno.
RispondiEliminaCi son vescovi e cardinali coerenti. Rifan non lo è stato. E questo non è una nota di merito. Era il più acceso collaboratore anticonciliare di de Castro Mayer, e lo era anche sotto l'episcopato di Licinio Rangel. Poi questi e Rifan han deciso per la pacificazione con Roma e la regolarizzazione della S. Giovanni M. Vianney. Nulla in
RispondiEliminacontrario, tutt'altro. Ho sperato sino all'ultimo in un'onorevole composizione della frattura tra S. Pio X e S. Sede, e lo spero sempre.
M'ha ferito il modo vergognoso in cui Rifan in una conferenza a Parigi parlò di chi fu l'autore della sua formazione sacerdotale.
Disse infatti che lui aveva seguito il "primo" de Castro Mayer, obbediente al Papa, non il secondo che si era indurito e posto in una situazione di ribellione. E allora perché non si distaccò dall'Istituto ancor vivente ancora l'indurito e ribelle de Castro Mayer? Perché continuare a restar nella congregazione di Campos dopo la consacrazione episcopale di Licinio Rangel per mano dei successori di Lefebvre?
Quanti salti della quaglia per qualche infula sacra.
L'ho sentito parlare in altra circostanza. Sembrava che mai lui avesse contestato concilio e Papi.
Quindi, cortese contraddittore, informati e pensa prima di strologare vanamente. Ti sei tafazzato.