giovedì 12 settembre 2013

Eugenio Scalfari risponde a Papa Francesco

Clicca qui per leggere il testo.
Su che cosa si sofferma Scalfari se non sul concetto di coscienza? Era ovvio...
Peccato che Papa Francesco non intenda la coscienza come voce del relativismo ma questa e' tutta un'altra storia...
Il fondatore di Repubblica si stupisce e si esalta per quella che chiama una novita' assoluta nella chiesa. Forse dovrebbe leggersi qualche altro testo. Due nomi a caso: Joseph Ratzinger (cardinale e Papa) ed il beato Newman.

14 commenti:

  1. Non è colpa di Repubblica, non è colpa di Scalfari, non è colpa di Oddifreddi.

    Purtroppo il Papa per non turbare le coscienze atee è stato vago, poco definito nelle risposte. Lui è il Papa della Chiesa Cattolica non può aver paura di andare contro il relativismo. Tanto da cercare acrobatici sofismi per non ammettere che Dio è assoluto, che Gesù è il Logos.

    Francesco ha scelto liberamente di giocare una partita molto difficile e l'ha persa. Anzi l'ha persa due volte: una prima volta contro gli atei che non ha convertito e una seconda nei confronti dei fedeli che rischia di confondere.

    Ma anche dagli errori si impara, tutti quanti. La prossima volta starà più attento e cercherà di essere più preciso e chiaro nelle sue dichiarazioni. Purtroppo il cerchiobottismo non paga.

    RispondiElimina
  2. Inutile cercare di giustificare il papa. La lettera di ieri ha dato adito a laicisti e atei. La risposta del papa è formulata male (spero sia solo questione di formulazione anche se temo...) e gli effetti si vedono... oggi un giornale straniero titola: You don't have to believe in God to go to heaven. Peggio di così non si poteva.

    RispondiElimina
  3. Stanno (i Massoni) aspettando dal 1848 "il primo Papa che ragioni".
    C'è gara fra loro per arrivare primi sul mercato con la pelle dell'orso.

    All'interno del Palazzo dei Normanni di Palermo c'è l'immagine simbolica di un animale (non ricordo quale) che trionfa sulla lepre: significa l'Impero (di Federico II di Svevia) che trionfa sulla Chiesa. Sono ossessionati da questo

    RispondiElimina
  4. Papa Benedetto ha dialogato con intensità con atei e agnostici, si pensi al suo duello don P. F,d'A, ha voluto il "cortile dei gentili, ma non ha mai concesso che in una materia di importanza capitale come la salvezza ci potessero essere fraintendimenti, voluti o meno. Basti ricordare le reazioni del fondatore per antonomasia all'uscita della Spe salvi, dopo la quale non ha risparmato denigrazioni e insulti al Papa "lezioso" come lo ha definito in un'occasione.
    Ora questo passo mal compreso, interpretabile secondo le singole esigenze, come ci ha abituati Papa Bergoglio, quindi manipolabile e manipolato all'ennesima potenza.
    Bergoglio è stretto in un abbraccio decisamente imbarazzante
    Alessia

    RispondiElimina
  5. Mi sembra che Odifreddi non fosse molto tenero c neppure con Benedetto XVI

    RispondiElimina
  6. Ha letto le mie valutazioni su Fidesetforma, caro Luca?

    Lo chiedo perché vedo che è sinceramente addolorato.
    Cordialità

    RispondiElimina
  7. Imbarazzante.
    Inevitabile contrappasso per voler
    essere troppo furbi.
    Ora la "nuova" chiesa di Francesco ha un chierichetto attempato che "lotta, come lei, tra il bene e il male".

    P.S. Dal Foglio di oggi:
    Un'altra batosta per il cardinal Bertone: il terzo segreto di Fatima era la conversione di Repubblica. (Maurizio Crippa)

    RispondiElimina
  8. Hai ragione, Laura, Odifreddi è stato molto critico con Ratzinger e molto poco onesto, aggiungo. Però ha, a modo suo naturalmente, tentato un approccio intellettuale basato sulla ragione, mi riferisco a "caro Papa ti scrivo". Un approccio che Papa Benedetto non ha raccolto forse perché consapevole, a differenza del suo successore, dei rischi insiti, primo fa tutti la confusione dei cattolici e forse perché dubbioso sulle vere intenzioni del potenziale interlocutore.
    Alessia

    RispondiElimina
  9. a me sembra che ci sia poca lucidità sia in chi tesse lodi sperticate a papa francesco, sia in chi lo critica oltre misura.

    RispondiElimina
  10. Scrive Scalfari:
    ".....Il tema degli ebrei, del loro esser considerati dai cattolici come fratelli maggiori, la fine dell’accusa
    di «deicidio» che i cristiani hanno sempre lanciato contro di loro, ed infine la comune discendenza
    dal Dio mosaico del Sinai e dei dieci comandamenti, era già stato sollevato da papa Giovanni e da
    papa Wojtyla, ma non con la chiarezza definitiva di papa Francesco ..."
    Scalfari " dimentica" a piè pari quanto detto e scritto da Benedetto.
    Chapeau al blogger accattoliano Ubi per la precisione con cui ha rilevato l'omissione:
    Ubi humilitas, ibi sapientia. scrive,
    12 settembre 2013 @ 12:52
    ...Infine, mi duole far notare che la menzogna appartiene ai diavoletti e Scalfari ha mentito su una cosa scrivendo: “la comune discendenza dal Dio mosaico del Sinai e dei dieci comandamenti, era già stato sollevato da papa Giovanni e da papa Wojtyla, ma non con la chiarezza definitiva di papa Francesco”.
    Scalfari dimentica tutto ciò che ha detto Benedetto XVI sulla comune radice del cristianesimo con l’ebraismo, sul fatto che siamo innestati sull’albero e che se Giovanni Paolo II ha definito gli ebrei “fratelli maggiori”, Benedetto XVI li ha definiti “nostri padri nella fede” .
    Non s’addice all’uomo in ricerca la dimenticanza nè la menzogna."
    Significativo anche il commento del rabbino Di Segni.
    http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201309/130912disegni.pdf
    Alessia

    RispondiElimina
  11. Anche il Papa, in buona fede, ha fatto un'esperienza... ha toccato con mano che "le periferie" in Europa - e in Italia in particolare - sono qualcosa di molto diverso dalle periferie argentine... che potremmo definire "genuine", cioè molto diverse da quelle colte (?) e maliziose, subdole della cosiddetta intellighenzia italiana... e siccome è sicuramente intelligente, per me già lo sapeva... ma coerentemente ha deciso di provare a instaurare un dialogo...

    RispondiElimina
  12. Secondo me Scalfari non ha mai letto nulla di Benedetto XVI, troppo prevenuto e autoreferenziale. Al più si faceva raccontare qualcosa da qualche condiscendente redattore.
    "Sottoposto delle mie brame, chi è il più grande del reame? Ma tu, mio fondatore! "

    RispondiElimina
  13. Da un ex repubblichino poi col tempo divenuto radicalchic al caviale e champagne come d'uso fra i nostri maitres à penser,ci se lo doveva aspettare,stupisce il perchè molti si chiedano il motivo per cui Ratzinger non abbia mai risposto agli attacchi frontali ed alle provocatorie offese del guru eugenio....ma,it's elementary,Watson,perchè rispondergli significa scendere al suo livello,e mi sia concesso,Ratzinger è troppo più in alto di lui, .....è un'operazione di marketing,forse qualche copia in più,visto il crollo delle vendite,e tanti articoli da assegnare come compito ai nostri studenti,dato che nelle scuole circola abbondantemente(e non solo lì).Lupus et agnus.

    RispondiElimina
  14. Sulle dimenticanze o omissioni scalfariane:
    http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/09/12/nel-gentile-cortile-di-la-repubblica/
    Ieri radio 24 ha celebrato l'evento come si conviene dedicandogli un trasmissione, naturalmente c'era anche il sesto complimese del papa. Per chi volesse:
    http://www.radio24.ilsole24ore.com/programma/noveinpunto/2013-09-12/francesco-papa-tutti-185107.php?idpuntata=gSLAUf5IV&date=2013-09-12
    Alessia

    RispondiElimina

Il tuo commento sarà pubblicato al più presto. Non sono ammessi messaggi contenenti parolacce, insulti, accuse senza fondamento o provocazioni gratuite.