sabato 7 settembre 2013

Oggi in Piazza San Pietro la Veglia per la pace in Siria, le parole dell'anima per disarmare i cannoni

Oggi in Piazza San Pietro la Veglia per la pace in Siria, le parole dell'anima per disarmare i cannoni

Un “esercito” della pace si riunirà questai sera in Piazza San Pietro per condividere con Papa Francesco la Veglia di preghiera per la crisi in Siria. Dalle 16.30, i varchi della Piazza saranno aperti all’afflusso di chi vorrà partecipare, mentre la Veglia inizierà alle 19 e durerà fino alle 23. Alessandro De Carolis spiega i momenti che scandiranno l’evento:

Il grido disarmato per la pace e le parole sommesse di milioni di anime in preghiera per ridurre al silenzio il ruggito dei cannoni e alla ragione gli strateghi della guerra. È per questo che Papa Francesco ha mobilitato la Chiesa, suscitando un’adesione planetaria anche da parte di chi nella Chiesa non si riconosce. Il grido sarà quello del Papa dell’ultimo Angelus, ripetuto in apertura della Veglia: “Scoppi la pace; mai più la guerra! Mai più la guerra!”. Le preghiere scaturiranno invece dalle parole sacre con cui da secoli e millenni l’uomo chiede a Dio di vivere in pace. Come i versi del canto iniziale, l’antichissimo Veni Creator, che alla quinta strofa entra già nel cuore del momento: “Difendici dal nemico, reca in dono la pace, la tua guida invincibile ci preservi dal male”. Poi, l’intronizzazione dell’icona di Maria Salus populi Romani e le parole del Rosario, cinquanta invocazioni per affidare coralmente le sorti contingenti del pianeta alla Regina della pace. Per l’occasione, Papa Francesco ha voluto che ogni Mistero della gioia del Rosario sia preceduto da parole tratte da Santa Teresa di Lisieux.

Dopo il Rosario, gli occhi del mondo della fede e le telecamere internazionali saranno tutti per Papa Francesco, che offrirà la sua riflessione, quindi al centro della scena sarà l’Ostia consacrata, esposta per l’adorazione eucaristica, mentre l’alternarsi di letture bibliche e preghiere di pace dei Papi del Novecento fino ai giorni nostri guiderà la riflessione interiore trasformandola fin da subito, con la celebre Profezia di Isaia, in un nuovo messaggio ai potenti della terra: “Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri”, “una nazione non alzerà più la spada contro un’altra nazione, non impareranno più l’arte della guerra”. Al termine di ognuno dei cinque tempi dell’adorazione guidata, sulle note dell’organo cinque coppie di persone – in rappresentanza di Siria, Egitto, Terra Santa, Stati Uniti e Russia – faranno l’offerta dell’incenso. Il penultimo momento della Veglia sarà caratterizzato dall’Ufficio delle letture – tre brani di Geremia, San Leone Magno e l’Evangelista Giovanni – poi ogni voce tacerà e per circa mezz’ora, fin verso le 22.40, solo la musica riempirà la Piazza e i suoi dintorni. L’ultimo atto della Veglia sarà la benedizione eucaristica impartita da Papa Francesco.

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12 commenti:

  1. la causa è sacrosanta, ma il clamore mediatico è eccessivo. Da domenica non si parla d'altro, ovunque.Mi auguro che non diventi uno spettacolo

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  2. segnalo:

    http://vaticaninsider.lastampa.it/news/dettaglio-articolo/articolo/benedetto-xvi-benedict-xvi-benedicto-xvi-27670/

    Dall'incipit di questo articolo della Radio Vaticana si potrebbe persino pensare da una sua partecipazione in piazza:

    http://it.radiovaticana.va/news/2013/09/07/mons._zenari:_siriani_grati_e_incoraggiati_da_papa_francesco,_lunica/it1-726538

    Antonio

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  3. In effetti non poteva mancare. Oggi su Repubblica, te pareva, anche il caro vecchio Kung dice che con Francesco è tutt'altra musica, mentre il suo predecessore non meditava (?) abbastanza. Ogni giornale, ogni radio, ogni blog, è tutto un inno alle imprese di papa Francesco, di quanti argentini ha salvato dalla dittattura, di come le sue jeep sono semplici campagnole, di come i calciatori siano più sobri degli orchestrali, ecc. ecc. Ogni sito che apro di qualsiasi argomento, c'è qualche lode o citazione di PF, su Blogo è previsto solo il mi piace e non il contrario. E non è che questi tronfi impediranno la guerra, solo che nessuno potrà essere giudicato cattivo. Eufemia

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  4. Benedetto XVI ha pregato e digiunato. Che grande sempio di umiltà e obbedienza. Ho bisogno di conversione. Lui non contesta tanti elementi liturgici strani per noi, prega. Devo rilfettere, ma Lo considero sempre opiù grande, nel so sienzi e isolamento incomprensibile e inaccettabile per noi

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  5. Non so se il fatto che il clamore mediatico sia così eccessivo è da considerarsi un aspetto negativo. La Chiesa Cattolica, il Papa sono l'unica voce autorevole che si sta levando e sta conquistando in un momento così difficile. Che nei momenti bui il mondo volga lo sguardo a San Pietro, anche il mondo non Cattolico e non Cristiano credo sia un segno di speranza.

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  6. certo in questo momento nel mondo è meglio che si volga lo sguardo a Pietro piuttosto che a Obama o Putin.
    Ma l'eccesso di elogi stroppia, nemmeno nostro Signore è piaciuto a tutti.

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  7. io ne leggo delle critiche e dei commenti, Eufemia ma si tratta di commentatori evidentemente idrofobi.
    Non mi pare però di cogliere il deliquio nei giornali esteri.

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  8. Sono scettica. Se è un peccato mi confesserò.
    Che il mondo guardi a San Pietro nei momenti bui è un segno di speranza.Certo!
    Lo sarebbe se non si trattasse di una questione naturalmente sentita come grave ed impellente. La pace terrena.
    Che è un valore indiscusso.
    Anche chi porta guerra dice di farlo in nome della pace.
    A me sembra che un eccessivo trionfalismo su questo punto sia un inganno, un po' consolatorio.
    Che i musulmani( alcuni) abbiano aderito è cosa buona in sé ma mi chiedo, sarebbe stato lo stesso se non si fosse trattato di provare a fermare un attacco degli Stati Uniti ad un paese musulmano?
    Tra l'altro i musulmani, vicini ai sedicenti "ribelli" spingono perché l'intervento avvenga.
    Io ho partecipato con la preghiera per affermare che solo Dio può donarci ciò che noi siamo incapaci di procurarci da soli. E che solo Cristo è la nostra pace. Così l'ho motivato a chi me ne chiedeva conto.
    Notarella a margine.
    Con tristezza ho notato che Piazza San Pietro non era poi così piena.
    Che una veglia di preghiera (bellissima) non attiri quanto certe adunate chiassose e disordinate?
    Comunque, grazie a papa Francesco.

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  9. Quoto mariateresa, l'iniziativa, sui giornali Esteri, e' stata praticamente snobbata. Nulla del clamore che ne esce dalla lettura dei nostri giornali. Se Bergoglio e' diventato di fatto un personaggio da copertina in Italia e argentina, nei paesi che "contano" ( quelli che parlano con piu' consonanti che vocali), la sua figura appare (per ora) raramente e in termini concilianti ma non apologetici (e' sempre il pontefice della chiesa cattolica. Per quei media si parte a prescindere con un punteggio col segno meno). E' chiaro che Bergoglio, per questi guru dell'opinionificio pubblico, non rappresenta un "pericolo", una "provocazione" al vangelo secondo il New york Times e guardian. I suoi discorsi sono innocui e malleabili al nuovo umanitarismo filantropico: le coloriture religiose di cornice gliele possono pure concedere se il quadro rimane (come rimane) nei limiti di un indefinito e vago amore per l'umanita'. Sono piu' che contenti nel sapere di fatto recluso l'uomo che nelle sue omelie ha smontato pezzo per pezzo la pretesa di un loro usucapione etico su cio' da considerarsi buono e giusto per l'uomo sulla terra.

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  10. Fabiola ha ragione quando dice che la gente non era così numerosa come in altre occasioni, oltre al fatto che nel caso di papa Bergoglio ho notato che i numeri crescono nel bollire, si parte da una cifra (i 40.000 di Tempi) che va lievitando di bocca in bocca, un processo chimico uguale e contrario a quello che sgonfiava i presenti alle uscite di Benedetto. Non è una cosa così importante , ma accade, a voler vedere.
    L'importante sarebbe che tutto questo fermasse un barbarie sanguinosa prossima ventura.Ma non mi faccio illusioni.

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  11. http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/papa-pope-el-papa-vaticano-vatican-27695/
    per conoscenza.: Francesco convoca la curia

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  12. Mi ha negativamente colpito l'articolo di un importante giornale italiano nel quale si elogiava l'iniziativa di papa Francesco e gli interventi sulla pce di Papa Giovanni Paolo II. E gli altri Papi? Se ne sono stati buoni ad aspettare quando nel mondo succedeva di tutto? Chi ricorda ancora gli accorati appelli gi Papa Giovanni ai tempi della crisi di Cuba, o i continui appelli di Papa Benedetto, quando i nostri fratelli cristiani venivano massacrati dai fanatici musulmani? Senza tornare troppo indietro nel tempo.
    E' una vergogna che la verità venga così distorta!

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