letto colloquio-intervista tra scalfari e Bergoglio pubblicata su repubblica stamattina. molte parole ma di fatto niente di straordinario: Bergoglio ne viene fuori come un saggio e pragmatico vescovo che vive il suo mandato sacerdotale (oggi papale) con spirito pratico (bisogna aiutare i giovani a trovare una strada nella vita, accompagnare i vecchi attraverso cure e vicinanza); temperamento poco propenso alla contemplazione ma all'azione; valori pastorali legati fortemente alla cultura conciliarista (curia depotenziata per far spazio ad una gestione dell'istituzione orizzontale ovvero condivisa con laici e altri vescovi e sacerdoti; confronto e apertura con cultura moderna bla bla) e qualche inutile chiacchiera con scalfari sull'essenza di Dio (praticamente due ciecati a fare a pretate con Bergoglio che cerca di allargare le maglie della definizione di Dio per includere a forza quella del suo interlocutore. un chiaro trucco da astuto predicatore). sembra che i due si incontreranno ancora e scalfari ha gia' anticipato che gli chiedera' della questione delle donne e di Pascal. impressioni personali: Bergoglio e' un imprenditore e un politico mancato, prestato al sacerdozio. Il suo e' un programma di fatto politico anche se sostiene che l'istituzione non deve immischiarsi con la politica. IL punto centrale del suo discorso e' il popolo, la chiesa di popolo vista come una grande comunita' di mutuo soccorso in cui la presenza di Dio e' immanente (quindi vegetativa cioe' non passibile di conversione), quella di Gesu' e' un optional e la Chiesa una città del sole ideale nel quale l'istituzione deve dissolversi per offrirsi in sacrificio al benessere del popolo (che incarna nella sua mente il concetto di Dio). in breve, pensa, parla e agisce come un politico: parla di grazia ma di fatto ha le idee troppo chiare e definite per uno disposto a lasciarsi modellare da questa (dice di amare Agostino). non e' un semplice progressista, ne' rivoluzionario. e' un uomo del secolo scorso imbevuto di idealismi egualitari tipici degli anni del secondo dopoguerra (non e' un caso che si intenda con quella vecchia cariatide di scalfari) in un contesto istituzionale (e' un organizzatore nato) e in una visione politicizzata della funzione ecclesiastica: roba vecchia che, in un tempo di disorientamento culturale nell'occidente laico, ha l'aria di una trovata da archimede pitagorico ma di fatto e' la scoperta dell'acqua calda. il finale dell'articolo di scalfari e' strepitoso: l'uomo e' praticamente in sollucchero e in sindrome da idolatria avanzata. e' evidente che ancora oggi, dopo tanti anni dalla sua giovinezza da balilla, ha dentro i germi del pecorone in visibilio per il duce di turno.
vedo che non facciamo a botte per commentare. Bene. Mi sembra che il titolista di rep avesse capito meglio di fior di teologi accomodanti e volonterosi. Ho capito male?
non oso pensare che avreste detto di Giovanni XXIII ai suoi tempi, ma d'altronde anche adesso non lo accettate del tutto. e sicuramente Ratzinger non lo avrebbe canonizzato. ma Francesco è quello che ci vuole per questi tempi depressi e disperati, sembra quasi una persona normale. e non vi rendete conto di quanto sia importante sembrare persone normali.
Francamente non capisco a cosa servano queste continue interviste qua e là. Se il Papa vuole incontrare le persone e parlare a quattr'occhi, bisogna ogni volta sorbirsi qualche paginata di Repubblica? Non possono fare un incontro privato e parlare di quello che vogliono senza che diventi ogni volta un'orgia autocelebrativa con l'interlocutore (gesuita o meno) in delirio?
Non capisco il senso di queste cose. Non capisco il senso di tutta questa enfasi demenziale. Non capisco dove si vuole arrivare.
Se il Papa ha un “programma” di “riforma” (?) per la Chiesa (o la Santa Sede?) perché non lo dice nelle sedi appropriate, in modi appropriati? Lo dobbiamo sapere da Scalfari quello che pensa?
Oh Signur, come si direbbe dalle mie parti. Sono un po' perplesso e confuso, se la prima volta si poteva dire che Rep aveva strumentalizzato, ora come devo interpretare le parole: "Ciascuno di noi ha una sua visione del Bene e del Male, noi dobbiamo incitarlo a procedere verso quello che LUI pensa sia il Bene" Quindi se uno è convinto in coscienza che aborto o eutanasia (per fare due esempi concreti) siano un bene, noi non solo non dobbiamo cercare di fargli cambiare idea, ma anzi dobbiamo incitarlo? Mah! spero di aver nuovamente capito male.
Sarà il raffreddore che mi rintrona, o lo stile di Scalfari, ma mi sono un po' persa durante la lettura e probabilmente non sono riuscita a cogliere tante cose importanti che sono state dette. L'impressione è che comunque i media si focalizzeranno sull'ognuno ha la propria concezione di bene e di male, e la Chiesa deve adoperarsi per l'occupazione dei giovani e l'assistenza agli anziani. Tutte cose che dicono e fanno anche tanti non cristiani, tante persone normali, appunto. Con il passare di questi messaggi diventa difficile capire perché dovremmo dirci cristiani. Tutto il contrario di quello che, sicuramente, Bergoglio desidera. Il rischio però c'è, e non è poco. A parte il fatto che non credo che, ai suoi tempi, S.Francesco d'Assisi, tanto per citare il santo top del momento, avesse come massima qualità il sembrare una persona normale.
Anonimo delle 9.16: ... "A partire da tutto ciò, palesemente contro l’intenzione profonda del papa stesso, quanto resta al centro è la persona stessa di Francesco e non già il suo messaggio. Lo stile umile, semplice e comunicativo accentra l’attenzione sul papa più di ogni incedere solenne e di ogni discorso autorevole. In virtù di una vera e propria eterogenesi dei fini, Francesco rischia di identificare il messaggio evangelico con se stesso. Nel mondo mass-mediatico è raro che ci sia l’ottimo, tuttavia quando c’è non vi è nulla di più facile che si trasformi in pessimo”. ... http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/ Alessia
Consiglio vivamente di non leggerla questa intervista. E siccome oggi la Chiesa celebra la memoria di Santa Teresa del Bambin Gesù, è certamente meglio leggere i suoi scritti. Anche la santa parla d’amore, dice di voler essere lei stessa l’amore nella Chiesa, ed è ben chiaro di cosa e di Chi parli. I disoccupati e i vecchi soli troveranno nella santità di questa piccola donna la forza per vivere e le ragioni per credere ancora e sperare. Non certo nelle chiacchiere di Santa Marta.
Eppure, sia detto rispettosamente, è questa l'impressione che dà, anonimo delle 9.43. A prescindere dalle sue reali intenzioni è un fatto che al centro paia esserci la sua persona. Alessia
Rosalia, scusami di grazia, ma non eri quella che ogni tanto sotto qualche comparsata di Ratzinger scrive: che nostalgia! Scrivi quel che vuoi, ma non prenderci in giro su! Te lo dico con simpatia . Non credo tu possa sapere cosa Benedetto avrebbe fatto della santificazione di Giovanni XXIII, lo ha sempre rispettato e a differenza di altri che ne parlano lo ha incontrato, e ha sentito direttamente da lui cosa voleva dal Concilio. Questo tra Scalfari e il Papa a me pare tanto l'incontro tra due sessantottini che si trovano in sintonia, per me questa fase andrebbe superata, da un nuovo condottiero mi aspetterei nuove invenzioni, ma altri possono esserne entusiasti ed è giusto così. La fede secondo me in tutto questo parlare c'entra poco e a me la politica interessa zero, quando sento il bisogno di Dio cerco altro, vi ero arrivata perché cercavo Altro, ma non siamo tutti uguali. Il Signore evidentemente ci manda papi diversi per attirare sempre a sè uomini diversi. Ora sono qui e ci resto, non potrei più andarmene ormai, ma se avessi dovuto tornare oggi , a differenza dei molti, per me non sarebbe accaduto
Mi stupisco del fatto che si arrivi addirittura ad avere la presunzione, di interpretare le intenzioni di Ratzinger senza neanche conoscerle e comunque, gli altri Papi erano ANORMALI? in che cosa di grazia? forse non erano comunicativi? forse non mostravano ugualmente dolcezza ed interesse pastorale ed amorevole per gli ultimi? Non credo proprio! Certo , forse non vivevano a Santa Marta, forse erano addobbati ma, non è dagli addobbi esteririori che si giudica l'umiltà di una parsona. Beh certo non facevano autopromozione con foto con la propria immagine formato santino durante le iudienze. Dimenticavo.........BUONA GIORNATA E BUON PRANZO! Così tanto per non perdere l'abitudine.
Mi chiedo che senso abbiano queste interviste,se non aumentare le vendite del giornale....dire che Dio non è cattolico,mi pare poco'papale'cmq se questo è il trend....andiamo avanti,Gemma neppure io mi sarei sognato di tormare di questi tempi,ma ormai sto qua sulla panca e aspetto,non so bene cosa...GR2
Eh già , cambiano talmente tanto i tempi che il Papa sceglie come suo interlocutore privilegiato quello che etichettò il suo predecessore ancora in vita, non molto diversamente da vegliardo egocentrico, forse peggio. Tutto cambia, anche la chiesa e quindi anche i credenti che scrivono del Papa
a me non è piaciuta affatto. La cosa che più mi ingrifa è quella di usare gli argomenti dei peggio avversari della chiesa e farli propri con un gusto tutto gesuita a smartellarseli e con compiacimento. La frase sulla coscienza fa diventare carta igienica gran parte dei commenti più o meno colti che volevano dare l'interpretazione autentica.Ognuno segue la sua coscienza e il senso del Bene che si è costruito nella sua zucca. Anche Berlusconi, neh? Inoltre la più brutta è "la mia chiesa". Non so cosa voglia dire essere normali (è un discorso minato), perchè se questo è il ragionare "normale" mi devo collocare negli anormali per onestà. Forse avrei bisogno di una rieducazione, come Barilla.
«Ciascuno di noi ha una sua visione del Bene e anche del Male. Noi dobbiamo incitarlo a procedere verso quello che lui pensa sia il Bene» [...] «E qui lo ripeto. Ciascuno ha una sua idea del Bene e del Male e deve scegliere di seguire il Bene e combattere il Male come lui li concepisce. Basterebbe questo per migliorare il mondo»
La coscienza (?) come "pensiero", "idea". Una chiara visione soggettivista, che accorda la missione della Chiesa allo spirito moderno: "[...] Il Vaticano II, ispirato da papa Giovanni e da Paolo VI, decise di guardare al futuro con spirito moderno e di aprire alla cultura moderna. I padri conciliari sapevano che aprire alla cultura moderna significava ecumenismo religioso e dialogo con i non credenti. Dopo di allora fu fatto molto poco in quella direzione. Io ho l’umiltà e l’ambizione di volerlo fare»
Poi un filosofeggiare quasi liceale, colorito di buoni sentimenti e di utopia. Un metodo per parlare all'uomo "moderno" facendone proprie le categorie senza riserve. Nella speranza che scelga il "Bene". Boh! gianni
I tempi cambiano, caro Anonimo delle 9.13. (uffa!) Cambiano pure i Papi, pardon, i Vescovi-di-Roma. Il nuovo giornale dei cattolici è Rep. me ne ricorderò al momento di rinnovare l'abbonamento ad Avvenire, a cui, da cattolica infante, chiusa, retriva, ho versato ogni anno, da tempo immemorabile, parte del mio (misero) stipendio. Convinta di sostenere la presenza cattolica in Italia. Una presenza della quale, parrebbe, al Veescovo-di-Roma non importa più di tanto. Una cosa sola "sta". "Stat Crux, dum volvitur orbis".
D'accordo con Carmelina. Siamo passati(almeno da ciò che si legge prima delle chiose volonterose di esegeti "normalizzanti") dal "chi non dà Dio dà troppo poco" alla Chiesa "crocerossina della storia",dalla quale ci si aspetta l'unico giudizio che conti. Il "mondo" (in senso giovanneo) esulta. In attesa di riuscire, infine, a farne la sua "cortigiana". Se è troppo, cara Raffa, non pubblicare.
S:-Santità, esiste una visione del Bene unica? E chi la stabilisce?
P.B.«Ciascuno di noi ha una sua visione del Bene e anche del Male. Noi dobbiamo incitarlo a procedere verso quello che lui pensa sia il Bene» «E qui lo ripeto. Ciascuno ha una sua idea del Bene e del Male e deve scegliere di seguire il Bene e combattere il Male come lui li concepisce. Basterebbe questo per migliorare il mondo»"
È il Papa che parla? Chi riuscirà ancora a ricamare per rendere digeste quelle parole?
P.B.-"Sa come la penso su questo punto? I Capi della Chiesa spesso sono stati narcisi, lusingati e malamente eccitati dai loro cortigiani. La corte è la lebbra del papato»
E i cortigiani che lo stanno lusingando? Non li vede, o fa finta di non vederli, pur servendosene con astuzia?
"Il proselitismo è una solenne sciocchezza, non ha senso."
!?!
E i milioni di martiri che sono morti per quel proselitismo che lui schernisce?
E il Signore si è forse incarnato solo " per infondere nell’anima degli uomini il sentimento della fratellanza." ? E la Redenzione dove la mette papa Bergoglio? Ma è possibile che un papa dica certe cose? Sì, oggi è possibile anche questo.
A domanda precisa di Scalfari se era favorevole alla condanna della teologia della liberazione praticamente non risponde . Dalla sua risposta si evince quindi una simpatia per la stessa. Daniela
Rosalia cara, Giovanni xxiii viveva nel contesto di una Chiesa morente ma ancora politicamente e culturalmente potente nella quale la gerarchia viveva e si pensava, al di sopra delle sue reali possibilità, come una casta superiore ed intoccabile. il concilio ha permesso alla chiesa di farsi un bagno nella realtà e scendere dall'olimpo immaginario in cui si era abbarbicata e nella quale sarebbe morta fossilizzata mentre il mondo andava avanti. oggi la situazione e' ben differente. la contaminazione e' avvenuta con il mondo moderno ma il mondo moderno vuole di più: vuole cannibalizzare la Chiesa. vuole fare come alla fine dell'impero romano hanno fatto le comunità cristiane con i templi degli dei pagani: utilizzare il materiale di risulta di quelle costruzioni per costruire le proprie chiese. il mondo moderno vuole usare la forma e il costrutto etico-morale del cattolicesimo per innocularlo della sua sostanza relativista e Bergoglio sta a questo progetto come il cacio sui maccheroni. e' poco importante l'assunto evangelico del beati i poveri al di fuori del contesto della morte e risurrezione di Cristo. ma nel discorso di Bergoglio quest'ultima parte non appare mai; la fede non appare mai; la grazia (seppure citata) di fatto non appare mai. per quelli c'era Benedetto ma Benedetto non e' più di moda. o per meglio dire non e' mai stato di moda.
Dopo la nascita di Repubblica del Vaticano (copyright dago) anche l'OR ha ben poco senso. Se poi pensiamo che le vendite non sono mirabolanti. A secco corrierone e la stampa che, a metà fra calimero e cenerentola, vengono allegramente ignorati (per ora) a dispetto degli sforzi profusi. Alessia
2 segnalazioni,articolo di Ambrogetti http://www.korazym.org/9892/ad-un-passo-dalla-riforma-della-curia/ e l'immancabile intervento di altro ateo illustre,Eco,PF è il re di internet.Grazie per video,mi ridanno un po'di coraggio.GR2
forse ho capito che volete dire... il Papa è convinto che i cattolici conoscano alla perfezione Scritture/Catechismo/Magistero, ma non è così (è già tanto se conoscono i 10 comandamenti) e quindi le sue parole, assolutamente corrette, rischiano di essere continuamente fraintese e provocare in un primo momento un avvicinamento da parte dei lontani, ma un avvicinamento basato sul fraintendimento della sostanza.
però io se mi confronto con uno che si dichiara cattolico do per scontato che conosca la sua religione. o no? altrimenti come fa a dichiararsi cattolico?
«Ciascuno di noi ha una sua visione del Bene e anche del Male. Noi dobbiamo incitarlo a procedere verso quello che lui pensa sia il Bene».
Per favore datemi un pizzicotto e ditemi che è solo un incubo, fra poco mi sveglio e leggo che queste parole non sono mai state pronunciate dal Papa!!!
Se Benedetto XVI fosse morto si rigirerebbe nella tomba, essendo in vita, non riesco ad immaginare cosa stia provando nel constatare che il suo successore è un papa relativista!
domanda Scalfari : lei pensa che sia stato giusto che il papa ( wojtyla) combattesse gli esponenti della Teologia della liberazione? Una risposta chiarificatrice ( se fosse vero quello che Magister ogni giorno ci dice) sarebbe stata: " si, ha fatto bene, mescolavano il Vangelo con il Marxismo, anche io mi sono sempre opposto a questa teologia" invece papa Francesco risponde senza dire nè si nè no: certamente davano un seguito politico alla loro teologia , ma molti di loro erano credenti e con un alto concetto di umanità."
Voglio proprio vedere quelli che dicono che Bergoglio è sempre stato contro la TdL come fanno a continuare ad arrampicarsi sugli specchi. Luce
Il fondamento dell'assetto normale della Chiesa era la scomunica, che significa: "Sei cattolico (battezzato ed eventualmente cresimato)? Bene- la Chiesa, Madre e Maestra, sa benissimo che non sei perfetto (neppure i Santi lo sono stati, in vita); ti dice che alcuni paletti segnano il limite del burrone. Se ad esempio dici che Maria Ss. non è Madre di Dio, sei scomunicato, cioè sei nel burrone - con forte rischio di perderti eternamente. Per i non cattolici (non battezzati), non c'è scomunica -non sono mai stati "in comunione"-, ma c'è una forte preoccupazione che si perdano, non avendo il sostegno della Grazia data per via ordinaria.
Questa è la Chiesa. Non certo l'aver piacere di avere di fronte un papavero ateo di riferimento, ognuno il proprio. Salmo 1, 1
Io però sono convinta, senza dubbio alcuno, che quando PF parla esprima esattamente e senza errori ciò che ha intenzione di dire. E sa altrettanto bene come lavorano i mass media e cosa "recepiscono" le persone normali.
Posso dire che mi scappa da ridere? Scalfari e i suoi argomenti hanno fatto parte della mia fase di crescita, una parte vecchia, lontana, che speravo ormai superabile con qualcosa di innovativo, non dico antesignano ma innovativo...invece ora la chiesa pensa di adeguarsi a quella fase vecchia come il cucco, almeno per l'occidente. Eh si, perché piaccia o no, l'occidente finisce sempre per dettare i tempi, nonostante tutto, così come a suo tempo furono quelli che avevano studiato in occidente ad esportare la teologia della liberazione in Amarica latina. Da agnostico, fino a qualche anno fa avrei fatto salti di gioia di fronte a questa intervista, oggi mi rattrista un pò', unica cosa che mi frena dal ridere. Davvero abbiamo esaurito tutti gli argomenti, siamo ancora all'ideologia del dobbiamo aiutare poveri e anziani , come non si sa, forse col solito esproprio di sovietica memoria, chissà , mentre gli editori delle nuove bibbie magari tengono i capitali all'estero
Non riesco a capire perché il testo della conversazione su radiovaticana in tedesco esiste mentre in italiano no. Forse perché in italia é abbastanza diffuso in altri quotidiani? http://de.radiovaticana.va/news/2013/10/01/%C3%BCberraschung:_papst-interview_mit_%E2%80%9Ela_repubblica%E2%80%9C/ted-733261
qui un un primo commento di questa competente e qualificata lettrice Zeitschur
Piccolo esempio: " Scalfari domanda: Ti senti toccato dalla grazia? -.-
Questo non può saperlo nessuno. La grazia non fa parte della coscienza, è il quanto di luce che abbiamo nell’anima, non di sapienza né di ragione. Anche lei, a sua totale insaputa, potrebbe essere toccato dalla grazia» Domanda Scalfari: senza la fede? Come un non credente? - La grazia colpisce l'anima. - "
KKK: "I riti visibili con i quali i sacramenti sono celebrati, chiamare e portare le grazie proprie di ciascun sacramento proprio. IN credenti che li ricevono con l'atteggiamento interiore richiesto, che portano frutto ".
F. secondo le sue stesse parole, non in stato di grazia. Mio Dio, che cosa è questo!
Il "quanto di luce, che abbiamo nell'anima" non è la dottrina della Chiesa, ma deriva dalla terminologia di esoterici sette massoniche.
San Michele Arcangelo, combatti per noi e per la Santa Chiesa!
Ora enigma, in tedesco é stato tradotto "DAS LICHTQUANTUM"il quanto di luce
italiano "la quantita´ di luce, allora ,errore, devianza?
«Questo non può saperlo nessuno. La grazia non fa parte della coscienza, è la quantità di luce che abbiamo nell’anima, non di sapienza né di ragione. Anche lei, a sua totale insaputa, potrebbe essere toccato dalla grazia».
* Gnade „Wer nicht von der Gnade berührt wird, kann eine Person ohne Fehl und Angst sein, wie man so sagt, aber er wird nie wie eine Person sein, die die Gnade berührt hat... – Zwischenfrage Scalfari: Fühlen Sie sich von der Gnade berührt? – So etwas kann keiner wissen. Die Gnade gehört nicht zu Bewusstsein, sie ist das LICHTQUANTUM, das wir in der Seele haben... Auch Sie könnten ganz ohne Ihr Wissen von der Gnade berührt sein. – Frage Scalfari: Ohne Glauben? Als Nichtglaubender? – Die Gnade betrifft die Seele. – Scalfari: Ich glaube nicht an die Seele. – Sie glauben nicht daran, aber Sie haben eine. – Heiligkeit, Sie hatten doch gesagt, Sie wollten mich nicht bekehren, und ich glaube, es würde Ihnen auch nicht gelingen! – Das kann man nicht wissen, aber ich habe jedenfalls nicht die Absicht dazu.“
..io mi arrendo ...non ci capisco più niente (che già ci capivo poco), alcune cose mi rasserenano, vedi veglia per la pace; altre no! vedi esternazioni varie con repubblica e civiltà cattolica...mi sto scoprendo sempre più tradizionale e conservatrice...che significa chiesa moderna ? ... siamo circondati dalla modernità, in tutte le espressioni del vivere, potrebbero lasciarci almeno la religione. Carmelina, ma alla fine di questo percorso ( se mai ci sarà) di "ammodernamento" diventeremo come i protestanti????
È terribile che un Papa non capisca che ogni sua parola pesa, è ripresa è amplificata, con questa sua nuova performance son passata dalla sconcerto allo sgomento. Sul proselitismo anche Benedetto XVI si è sovente espresso, ma nelle sue parole capivamo che c`era sì un cattivo proselitismo e lo ha descritto per farci capire che la Fede non si può imporre. Rivolgendosi a un gruppo di vescovi e ordinari del Kazakhstan e dell'Asia centrale ha detto:
"La fede è dono e opera di Dio. Proprio per questo è proibita ogni forma di proselitismo che costringa o induca e attiri qualcuno con inopportuni raggiri ad abbracciare la fede. Una persona può aprirsi alla fede dopo matura e responsabile riflessione, e deve poter realizzare liberamente questa intima aspirazione». «Ciò - ha affermato Benedetto XVI - va a vantaggio non solo dell'individuo, bensì dell'intera società, poiché la fedele osservanza dei precetti divini aiuta a costruire una convivenza più giusta e solidale».
E durante l`omelia nella Messa davanti al Santuario di Aparecida ha detto:
"La Chiesa non fa proselitismo. Essa si sviluppa piuttosto per 'attrazione' come Cristo 'attira tutti a sè' con la forza del suo amore, culminato nel sacrificio della Croce, così la Chiesa - spiega ancora il Papa - compie la sua missione nella misura in cui, associata a Cristo, compie ogni sua opera in conformità spirituale e concreta alla carità del suo Signore".
Siamo ben lontani dalla "solenne sciocchezza"! Siamo immersi in una situazione confusa e anomala che ci porta quasi ogni giorno il suo "lot" di novità, novità che rendono risibili gli argomenti di chi parla di "continuità", personalmente, sono sul sagrato e osservo questo movimento-fuga in avanti, il burrone non mi sembra lontano, le apprensioni che avevo espresso da subito sono confermate e stanno prendendo forma. Quindi, che cosa potrebbe ancora stupirmi quando quelli che erano i "repères" certi e sicuri stanno tutti, o quasi tutti, sparendo sotto i picconamenti di chi vuole un`altra chiesa, una nuova chiesa? Chiesa nuova, nuova chiesa per una nuova epoca, chiesa papacentrica, chiesa che la corte bergogliana già chiama la "chiesa di Francesco", quella corte che Jorge Bergoglio sa così bene utilizzare, una corte da lui definita lebbra del papato ma di cui accetta le lusinghe, le lodi e il sostegno.
Peggio, cara marika. Faremo la fine di quegli indiani in USA finiti a masticare tabacco, nella migliore delle ipotesi, e a girarsi i pollici in riserva tra mosche e polvere. La struttura etico-morale della Chiesa verrà' derubata da una cultura laica che non riuscendo a crearsene una, ha capito che deve sgraffignarla all'unica istituzione che ce l'ha bella e pronta. I cattolici, derubati, verranno scalzati e buttati fuori di casa perché (tipico dei laici agnostici occidentali, rivoltare le carte) accusati di essere degli abusivi. C'è' un'unica speranza: che i semi lasciati nel terreno da Benedetto (e ne ha lasciati tanti prima di andarsene) riescano a passare l'inverno e mettere germogli in un prossimo futuro. Solo questo mi rende possibile non schiumare bile nel vedere quella faccia di...... Di Scalfaro parlare al tg1 di cattolicesimo, chiesa e papato come fossero roba sua.
Cara Luisa, Bergoglio Sa benissimo ciò' che dice. Vuole una chiesa totalmente genuflessa all'umanitarismo filantropico occidentale perché quella è la corrente che segue il "popolo" ( o per meglio l'unica carcassa di "popolo" a disposizione). Per lui la Chiesa deve essere come nelle guerre di secoli fa, quelle carovane di vivandieri e cerusici che seguivano gli eserciti combattenti. Dove va il cosiddetto popolo, va la Chiesa. sussisterebbe solo un piccolo problema: IL POPOLO NON ESISTE PIÙ. PER FARE UN POPOLO CI VUOLE UNA FEDE COMUNE CHE N O N C ' E ' P I U'. IL BEATI I POVERI SENZA MORTE E RISURREZIONE DI CRISTO NON VALE NIENTE. OGGI DIO NON VIENE SEMPLICEMENTE IGNORATO. OGGI DIO VIENE RINNEGATO E DA QUSTO RINNEGAMENTO ZAMPILLA QUELL'UMANITARISMO FILANTROPICO. TU PUOI PURE SEGUIRE IL "POPOLO" TRA LE SABBIE MOBILI MA NON PUOI RINUNCIARE, NELL'AMBITO DELLA TESTIMONIANZA EVANGELICA, ALLA PROFEZIA (Benedetto). EBBENE BERGOGLIO SOSTIENE CHE LA PROFEZIA NELLA CHIESA E' FISIOLOGICAMENTE AUTOREFERENZIALE E IDEOLOGICA . E' UN ARNESE DA BUTTARE VIA PERCHÉ' D'IMPACCIO ALLA CREAZIONE DELLA CHIESA DI POPOLO. CAPITO COME SIAMO MESSI?!
Insomma...mica ce l'eravamo sognato Sodano che a braccio (non nello scritto ufficiale) parlava di ordine mondiiale....le politiche dei singoli stati vanno verso quella direzione già da un pò, grazie a crisi di governo ad hoc per imporre governi tecnici adatti allo scopo, ora è arrivato il turno della chiesa. Che la gente applauda non si fatica a crederlo, ha sempre applaudito pure i governi tecnici, almeno finché è durata l'illusione
Anche i miei amici pensano che sia Lei a volermi convertire.
"Ancora sorride e risponde: «Il proselitismo è una solenne sciocchezza, non ha senso. Bisogna conoscersi, ascoltarsi e far crescere la conoscenza del mondo che ci circonda. A me capita che dopo un incontro ho voglia di farne un altro perché nascono nuove idee e si scoprono nuovi bisogni. Questo è importante: conoscersi, ascoltarsi, ampliare la cerchia dei pensieri. Il mondo è percorso da strade che riavvicinano e allontanano, ma l’importante è che portino verso il Bene».
Santità, esiste una visione del Bene unica? E chi la stabilisce?
«Ciascuno di noi ha una sua visione del Bene e anche del Male. Noi dobbiamo incitarlo a procedere verso quello che lui pensa sia il Bene».
Lei, Santità, l’aveva già scritto nella lettera che mi indirizzò. La coscienza è autonoma, aveva detto, e ciascuno deve obbedire alla propria coscienza. Penso che quello sia uno dei passaggi più coraggiosi detti da un Papa.
«E qui lo ripeto. Ciascuno ha una sua idea del Bene e del Male e deve scegliere di seguire il Bene e combattere il Male come lui li concepisce. Basterebbe questo per migliorare il mondo».
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Il Signore Dio diede questo comando all'uomo: "Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti".
Ma il serpente disse alla donna: "Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male".
Genesi 2,16-17.3,4-5
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Catechismo della Chiesa Cattolica
848 “Benché Dio, attraverso vie a lui note, possa portare gli uomini, che senza loro colpa ignorano il Vangelo, alla fede, senza la quale è impossibile piacergli, [Cf ⇒ Eb 11,6 ] è tuttavia compito imprescindibile della Chiesa, ed insieme sacro diritto, evangelizzare” [Conc. Ecum. Vat. II, Ad gentes, 7] tutti gli uomini.
890 La missione del Magistero è legata al carattere definitivo dell'Alleanza che Dio in Cristo ha stretto con il suo Popolo; deve salvaguardarlo dalle deviazioni e dai cedimenti, e garantirgli la possibilità oggettiva di professare senza errore l'autentica fede. Il compito pastorale del Magistero è quindi ordinato a vigilare affinché il Popolo di Dio rimanga nella verità che libera...
904 ...Istruire qualcuno per condurlo alla fede è il compito di ogni predicatore e anche di ogni credente [ San Tommaso d'Aquino, Summa theologiae, III, 71, 4, ad 3].
905 ... Tale apostolato non consiste nella sola testimonianza della vita: il vero apostolo cerca le occasioni per annunziare Cristo con la parola, sia ai credenti... sia agli infedeli [Conc. Ecum. Vat. II, Apostolicam actuositatem, 6; cf Id., Ad gentes, 15].
2032 La Chiesa, “colonna e sostegno della verità” ( ⇒ 1Tm 3,15 ), “ha ricevuto dagli Apostoli il solenne comandamento di Cristo di annunziare la verità della salvezza” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 17]. “E' compito della Chiesa annunziare sempre e dovunque i principi morali anche circa l'ordine sociale, e così pure pronunciare il giudizio su qualsiasi realtà umana, in quanto lo esigano i diritti fondamentali della persona umana o la salvezza delle anime” [⇒ Codice di Diritto Canonico, 747].
Cara Luisa, il senso della parola "proselitismo" usata da Francesco va intesa alla luce della battuta di Scalfari precedente e non coincide con "imposizione di una fede" nel senso in cui lo biasimava Benedetto, bensì nel senso di cercare parlando di condurre un non credente alla fede Cristiana... se questa fosse una sciocchezza, tutto il Cristianesimo lo sarebbe.
Ohhh! mi sento piu' sollevata , ha avuto l'imprimatur di Scalfari che ben descrive la spelonca in cui e' stato ricevuto ! Carmelina , la tua analisi e' PERFETTA !!
Per quanto possa essere assurdo ciò' che dirò adesso, correrò il rischio di ferire qualcuno. La chiesa come la vuole Bergoglio assomiglia parecchio alla chiesa miniaturizzata nel piccolo mondo mistico-rurale di Padre Pio (a Scalfari un simile paragone farebbe venire un'alopecia da stress). Il confessore instancabile a raccogliere i peccati ma anche le sofferenze del popolo (la Chiesa ospedale da campo); il mistico che però ha avuto il senso pratico di raccogliere denaro per costruire guarda caso un ospedale, nel deserto della miseria del sud Italia, chiamato "casa del sollievo dalla sofferenza". La comunità ( i famosi gruppi di preghiera) coagulati intorno al pastore-guaritore. La cosa buffa e' che non sono mai stata una devota di Padre Pio. E' una figura che non mi ha mai affascinato pur riconoscendone l'eroicità. Ora so perché.
Non ho capito quale Chiesa abbia in mente il papa, ma sono certo che non è la Chiesa Cattolica: le sue parole esprimono una dottrina che non trova riscontri in due millenni di Magistero. Una chiesa orizzontale e filantropica, che non intende più svolgere la sua missione salvifica se non su di un piano puramente sociale. E' il trionfo del soggettivismo e del relativismo nella morale. Che Dio ci assista in questa tempesta sconvolgente.
che il vescovo vestito di bianco dica che il proselitismo é una sciocchezza, equivale a dare dello scemo a Cristo stesso che tali sciocchezze ha detto. In realtà l'unico comptito affidato da Gesù ai vescovi é convertire e battezzare i popoli(alias proselitismo) non riorganizzare curie o addirittura avere come priorità la disoccupazione e l'assistenza agli anziani(di cio' dovrebbe occuparsi il governo non il papa, mi fa venire un brivido dietro la schieda sentire che per il papa le priorità sono la discoccupazione, convertire é una sciocchezza e soprattutto che il bene assoluto non esiste, ma ognuno ha una visione personale del bene(io sono la via, lavita la verità). Non amo essere apocalittico, ma qui siamo all'apostasia vera e propria, e prima di dire che le cose scritte nel vangelo sono sciocchezze, si ricordi che neanche una virgola del vangelo passerà, ma degli articoli di scalfari ci netteremo il... e mi fermo. Sono nero!!!! Chiedo un po' di rispetto a Bergoglio per i cattolici, almeno lo stesso che mostra per gli anticlericali
non sono completamente d'accordo con Introvigne , anche se i suoi argomenti sono rispettabili a differenza di tanti peti retorici che tocca annusare sul web. Anche se Odifred è un somaro e si sa che a far del bene all'asino tira i calci, come da detto popolare, l'intervista di Benedetto non ha disorientato i cattolici sul depositum fidei o su qualche aspetto del magistero. Per niente. Nessuno leggendo Benedetto potrebbe sospettare che la dottrina è buttata ai radicchi, potrebbe forse lasciare la chiesa perchè non è d'accordo con la dottrina, ma non perchè pensa che l'ha cambiata o espressa male. C'è un bel cavolo di differenza.
La categoria delle "persone normali" andrebbe poi spiegata. Io penso che stia per "quello che dicono o pensano tutti". Non si capisce allora cosa ci sta a fare il Papa se parla e dice come il resto del mondo.E cosa ci sta a fare la chiesa che non dovrebbe essere ONG ma così lo diventa obtorto collo. E sono d'accordo che l'argomento che è frainteso e che bisogna considerare il contesto non solo mostra la corda, ma è proprio una bubbola.E se non fosse una bubbola sarebbe molto grave, perchè vorrebbe dire che al Papa non importa un fico secco di quello che le pecore (di cui porta l'odore) capiscono , quello che conta è piacere all'interlocutore. Si può essere contenti di questa situazione, anche avendo contato fino a 100 prima di scrivere?
Ebbene si gli avvertimenti di Garabandal si stanno avvicinando.
Scusate se ritorno ad un argomento di alcuni giorni fa per evidenziare il commento di zeitschnur "sul mistero del sacramento" che si riallaccia co quella che ha detto Francesco a Scalfari.
L'insegnamento della Chiesa non dice è che i in primo luogo un "Incontro con Gesù".
Un sacramento è una guarigione un segno efficace. -
EIl "carattere curativo efficace" è qualcosa di ben più vasta portata di un "incontro". Gesù mi incontra ogni giorno da persone che, nei libri, nella musica, nella natura. Dopo tutto, egli è il "erede di tutte le cose" e "per mezzo di lui sono tutte le cose." Il "sacramento" è in realtà una sostanza di differenti manifestazioni: il beneficiario irrevocabile riceve qualcosa come un "sigillo" - che è in ogni caso un rito mistico, e per chi lo vuole formulare in modo cattivo "magico".
Citazione da kathapedia
"Un sacramento La parola sacramento deriva dal latino sacramentum, che è la traduzione latina del termine greco mysterion. Sacramenti nella tradizione cristiana, sono segni sensibili ed efficaci della grazia, istituiti da Cristo ed affidati alla Chiesa, attraverso i quali viene elargita la vita divina.[1][2]
Il sacramento non è un mero simbolismo. In esso (o di qualsiasi altro, donatore legittimo) Gesù si esprime attraverso le parole e le azioni del sacerdote di Cristo stesso, che fa quello che i sacramenti chiamano. Il credente che riceve i sacramenti con l'atteggiamento interiore necessario, essi portano frutto ".
Nel sacramento rimane un mistero velato, non un qualcosa di ordinario, come un mero incontro con lui
'incontro non è il parte centrale del mistero, ma il mistero stesso è il centro! "Le parole e le azioni di Gesù durante la sua vita nascosta e del suo ministero pubblico erano già salvifiche. Hanno preso la potenza del mistero pasquale anticipato. (...) I misteri di Gesù 'la vita sono le basi per quello che Cristo dà ora gli agenti della sua chiesa, nei sacramenti, perché ciò che era visibile nel nostro Salvatore è passato nei suoi misteri.' "(KKK1115)
Si riconosce ancora una volta quanto lui si allontana dalla dottrina della Chiesa Cattolica
. E 'l'atto mistico che è centrale.. L'intero pensiero di F. è attraversato da un odio per il "ritualistico" contro il fisso (vedi catechisti catechesi ), dogmatica. Leggi Bergoglio!
Questa è anche la ragione di fondo per la sua azione contro i Francescani dell'Immacolata e il Vetus Ordo -
Per me, la questione si pone, quale fede che porta a quelli che non vanno più in chiesa? Lui porta le sue opinioni personali di fede a coloro che non credono. E 'chiaramente visibile dopo diversi mesi pontificato che vuole specificamente seguire per molti aspetti anche se é non l'insegnamento della Chiesa, come è sempre stato. Rimaniamo sobri e vigilanti: Che predica F.? È la dottrina della Chiesa, come è sempre stato? No! Predica "riassetto radicale", come nella lettera a Scalfari. Ha un papa di un diritto? No! Egli deve essere un fedele amministratore - niente più! Lui è un amministratore fedele? No! Egli sperpera ciò, che appartiene a nostro Signore spiritualmente e materialmente
"il preselitismo è una solenne sciocchezza, non ha senso" Dal Vangelo di Matteo: Gesù avvicinatosi, disse loro"Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra:ANDATE DUNQUE E AMMAESTRATE TUTTE LE NAZIONI,BATTEZZANDOLE NEL NOME DEL PADRE DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO,INSEGNANDO LORO AD OSSERVARE TUTTO CIO'CHE VI HO COMANDATO. e' vero la chiesa non è più di Gesù Cristo ma è "la nuova chiesa di Francesco" che tristezza. Neri
Per dante pastorelli, il cristianesimo nei suoi 2000 anni di storia, di "Bergogli" ne ha prodotti a iosa. Gente per la quale la chiesa assolve la funzione di un'utopia politica salvifica. Oggi ho letto due articoli, entrambi sul foglio : uno di Maurizio crippa e un altro di un filosofo, suppongo, tedesco di nome otto vattelappesca. Il primo perde tempo a scrivere un articolo per dire che le parole di Bergoglio sono la dimostrazione della sua "pericolosità", del suo non essere un bonario parroco di quartiere come molti laici e cattolici (tradizionalisti) pensano, illudendosi......domanda: ma chi cacchio si è mai illuso?!?! Otto vattelappesca fa tutta la sua apologia bergogliana ma il punto fondamentale e' la parte finale dell'articolo quando cita i nomi di gesuiti considerati da Bergoglio come suoi "ispiratori". Il tipo sostiene che la teologia bergogliana non e' apolitica ma, come questi suoi confratelli pensatori cattolici, mistica e non dogmatica, quindi di fatto "non politica" per induzione. Praticamente entrambi i compari si sono spatellati, nelle loro apologie, per sostenere la tesi che La pastorale di Bergoglio e' la negazione del concetto di teologia politica: in Crippa teologia politica prende il nome di "chiesa costantiniana"; in otto prende invece il nome di Strategia dogmatica. Avete capito dove vanno a parare le menti laiche di questo nostro occidente (sia quelle progressiste, sia quelle conservatrici)??? entrambi hanno interesse a battezzare a forza Bergoglio come il picconatore della teologia politica. NIENTE DI PIÙ' FALSO. BERGOGLIO E' IL CAMPIONE MASSIMO DI UNA TEOLOGIA POLITICA. IDENTIFICARE LA CHIESA IN UNA FUNZIONALITÀ, INCANALARLA IN UNA TATTICA (PASTORALITA') PRIVATA DI UNA STRATEGIA (PROFEZIA) E ' IL NON PLUS ULTRA DELLA POLITICIZZAZIONE DELL'AZIONE EVANGELIZZATRICE DELLA CHIESA, OVVERO INTENDERE IL CORPO DELLA CHIESA COME UNO STRUMENTO E NON COME UN SOGGETTO. cercare di confondere le acque attribuendo al concetto di politicità qualifiche che si sanno istintivamente e irrazionalmente disprezzate dal senso comune (spirito costantiniano e dogmatico) e' la dimostrazione della malafede di questi due articolisti e di molti altri cultori del prode Bergoglio.
Avrete notato che le critiche a questo papa vengono attribuite agli ambienti detti tradizionalisti, chi resta generico, chi ne approfitta per liberarsi di un pò del suo veleno, chi versa il solito mestolo di sarcasmo, ma dobbiamo stupircene? Non saranno certo i cattolici progressisti o la massa dei cattolici resi ignoranti ( e-o indifferenti) da decenni di deformazione spiritodelconcilioconforme, a criticare papa Bergoglio, non lo faranno nemmeno coloro che non possono o non vogliono farlo ( se non in modo anonimo...) perchè temono ritorsioni di vario tipo. I cattolici progressisti "tengono" il loro papa, sono certi che concretizzerà tutte le loro aspettative che ancora non hanno potuto essere realizzate, la massa, che spesso lascia le redini in mano alle sue emozioni, purtroppo non ha più( se mai li ha avuti) gli strumenti, la capacità, di riflettere e di vedere quanto siano problematiche molte esternazioni di Jorge Bergoglio. Il papa è simpatico, e poi parla in modo semplice, e poi è vicino alla gente e poi... e questo basta. Resta chi non ha messo in vacanza la sua formazione cattolica, chi non dimentica quel che la Chiesa stessa ha insegnato, e non solo negli ultimi 50 anni, dolente per chi mette tutti nello stesso cesto ma non sono solo i cattolici detti "tradizionali" a restare come minimo perplessi, lo sconcerto che questo papa genera tocca anche chi non è mai stato da vicino o da lontano tradizionalista. Ma si direbbe che generare confusione e sconcerto nei fedeli che è chiamato a guidare e confermare nella Fede sia l`ultimissima preoccupazione di questo papa, troppo preso a costruire con umiltà la sua nuova chiesa. E poi tanto quei cattolici sono inamidati, ingessati, statue da museo e da salotto, sono inaciditi, incartapecoriti, sterili zitelle e zitelloni, come possiamo pretendere che la loro opinione possa interessarlo? L` odore di quelle pecore fa piuttosto fuggire papa Bergoglio, il loro odore non è interessato a prenderlo su di lui.
Discorso di Benedetto XVI del 24 febbraio 2007 ai membri della Pontificia Accademia per la Vita:
"La formazione di una coscienza vera, perché fondata sulla verità, e retta, perché determinata a seguirne i dettami, senza contraddizioni, senza tradimenti e senza compromessi, è oggi un’impresa difficile e delicata, ma imprescindibile. Ed è un’impresa ostacolata, purtroppo, da diversi fattori. Anzitutto, nell’attuale fase della secolarizzazione chiamata post-moderna e segnata da discutibili forme di tolleranza, non solo cresce il rifiuto della tradizione cristiana, ma si diffida anche della capacità della ragione di percepire la verità ci si allontana dal gusto della riflessione. Addirittura, secondo alcuni, la coscienza individuale, per essere libera, dovrebbe disfarsi sia dei riferimenti alle tradizioni, sia di quelli basati sulla ragione. Così la coscienza, che è atto della ragione mirante alla verità delle cose, cessa di essere luce e diventa un semplice sfondo su cui la società dei media getta le immagini e gli impulsi più contraddittori."
Ringrazio Francesco Colafemmina che, sul suo blog, ci ha ricordato queste parole di Benedetto XVI.
Eccoti Hans Kung (poteva mancare?) l'altro vegliardo egocentrico rallegratissimo del dialogo Bergoglio-Scalfari (poteva essere altrimenti?). Papa Bergoglio, con cui scambia epistole e segnali(?), a quanto leggo "non perde l’occasione per esaltare in ogni riga il ruolo critico di quel teologo che da decenni la Curia aveva messo al bando". A quando un incontro fra i tre "grandi" vecchi? Alessia
Ecco, come al solito, quello che nella mia mente riuscivo appena ad abbozzare a livello embrionale sul gran parlare di coscienza di quest'ultimo periodo, Papa Benedetto lo aveva espresso compiutamente, chiaramente e inconfutabilmente! Grazie per il lavoro di ricerca della Verità che si fa in questo e in altri blog. sarei curiosa di sentire Scalfari commentare e controbattere a questa "versione" della coscienza e poi parliamo del relativismo nella Chiesa. Ahimè. Buona giornata a tutti. Maria pia
Carissima Raffaella posso chiederti se hai ritenuto - legittimamente ! - troppo dura la pubblicazione della mia rilfessione che si chiudeva con Felsemburgh e Percy o se non ti è arrivata?
Il Papa ha in mente una sua Chiesa. Bene, la Chiesa non è sua! Lui è al servizio della Chiesa. Non può pensare di cambiarla a suo piacimento. La Chiesa è di Cristo.
Apprezzabili gli sforzi di certi scrittori cattolici che intelligentemente e brillantemente, scrivono sempre begli articoli per tentare di dare un senso e ridimensionare le scomode esternazioni del Papa. Questa volta però è evidente che lo sforzo è stato immane e hanno dovuto glissare su certi punti indifendibili, come la visione soggettiva di ciò che è bene e ciò che è male. Lì siamo veramente all'eresia. Anche sul proselitismo sono stati compiuti giri vetiginosi per cercare di dare un'interpretazione ortodossa alle parole di P. Francesco. Dio è cattolico? Non lo so, certamente non è musulmano, nè buddista, nè induista.
William Oddie sui rumors che danno Piero Marini a capo del Culto divino. Si augura che questa sconfessione dell'ermeneutica del Predecessore non avvenga ...But if it does. Dear Heavens, what then? http://www.catholicherald.co.uk/commentandblogs/2013/10/02/is-pope-francis-thinking-of-appointing-as-prefect-of-the-congregation-for-divine-worship-a-disciple-of-annibale-bugnini-deeply-hostile-to-benedict-xvis-reforms/ Alessia
La sconfessione del predecessore Alessia per quanto mi riguarda ha avuto la sua certificazione nel momento in cui il Papa ha scelto come suo interlocutore ormai privilegiato il giornalista che più ha denigrato lui e la chiesa, con aggiunta di disprezzo personale elevato all'ennesima potenza. Dopo quell'intervista mi sono sentita come se origliando dietro una porta sentissi tuo padre che sparla col vicino di quella che tu credevi la tua famiglia, irridendo la fedeltà tua e di altri a quella famiglia. Normalmente non aspetto di essere accompagnata alla porta laddove non sono gradita, la infilo prima io
Se ancora non è stato promosso Marini sr, si vede che Ratzinger ha ancora qualche santo in paradiso, oppure Bergoglio ha qualche scheletro nell'armadio argentino. Se fossi Magister starei attento quando attraversa la strada. Eufemia
Eufemia il cardinal e dell Honduras ha rivelato che già il 17 marzo Bergoglio gli aveva detto che avrebbe nominato parolin come segretario di Stato . Bergoglio ha poi aspettato mesi prima di rendere pubblica la nomina. Non vorrei che con marini sia lo stesso.
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No comment, per il momento. Tranne un piccolo sottotitolo: quando due vegliardi egocentrici si incontrano.
RispondiEliminaAlessia
letto colloquio-intervista tra scalfari e Bergoglio pubblicata su repubblica stamattina. molte parole ma di fatto niente di straordinario: Bergoglio ne viene fuori come un saggio e pragmatico vescovo che vive il suo mandato sacerdotale (oggi papale) con spirito pratico (bisogna aiutare i giovani a trovare una strada nella vita, accompagnare i vecchi attraverso cure e vicinanza); temperamento poco propenso alla contemplazione ma all'azione; valori pastorali legati fortemente alla cultura conciliarista (curia depotenziata per far spazio ad una gestione dell'istituzione orizzontale ovvero condivisa con laici e altri vescovi e sacerdoti; confronto e apertura con cultura moderna bla bla) e qualche inutile chiacchiera con scalfari sull'essenza di Dio (praticamente due ciecati a fare a pretate con Bergoglio che cerca di allargare le maglie della definizione di Dio per includere a forza quella del suo interlocutore. un chiaro trucco da astuto predicatore). sembra che i due si incontreranno ancora e scalfari ha gia' anticipato che gli chiedera' della questione delle donne e di Pascal. impressioni personali: Bergoglio e' un imprenditore e un politico mancato, prestato al sacerdozio. Il suo e' un programma di fatto politico anche se sostiene che l'istituzione non deve immischiarsi con la politica. IL punto centrale del suo discorso e' il popolo, la chiesa di popolo vista come una grande comunita' di mutuo soccorso in cui la presenza di Dio e' immanente (quindi vegetativa cioe' non passibile di conversione), quella di Gesu' e' un optional e la Chiesa una città del sole ideale nel quale l'istituzione deve dissolversi per offrirsi in sacrificio al benessere del popolo (che incarna nella sua mente il concetto di Dio). in breve, pensa, parla e agisce come un politico: parla di grazia ma di fatto ha le idee troppo chiare e definite per uno disposto a lasciarsi modellare da questa (dice di amare Agostino). non e' un semplice progressista, ne' rivoluzionario. e' un uomo del secolo scorso imbevuto di idealismi egualitari tipici degli anni del secondo dopoguerra (non e' un caso che si intenda con quella vecchia cariatide di scalfari) in un contesto istituzionale (e' un organizzatore nato) e in una visione politicizzata della funzione ecclesiastica: roba vecchia che, in un tempo di disorientamento culturale nell'occidente laico, ha l'aria di una trovata da archimede pitagorico ma di fatto e' la scoperta dell'acqua calda. il finale dell'articolo di scalfari e' strepitoso: l'uomo e' praticamente in sollucchero e in sindrome da idolatria avanzata. e' evidente che ancora oggi, dopo tanti anni dalla sua giovinezza da balilla, ha dentro i germi del pecorone in visibilio per il duce di turno.
RispondiEliminavedo che non facciamo a botte per commentare. Bene.
RispondiEliminaMi sembra che il titolista di rep avesse capito meglio di fior di teologi accomodanti e volonterosi.
Ho capito male?
Hai capito benissimo, Mariateresa :-)
RispondiEliminaR.
non oso pensare che avreste detto di Giovanni XXIII ai suoi tempi, ma d'altronde anche adesso non lo accettate del tutto. e sicuramente Ratzinger non lo avrebbe canonizzato. ma Francesco è quello che ci vuole per questi tempi depressi e disperati, sembra quasi una persona normale. e non vi rendete conto di quanto sia importante sembrare persone normali.
RispondiEliminaAhahahahah, Scalfari in deliquio papolatrico :-))
RispondiEliminaAlessia
Tu che ne sai di quello che avrebbe fatto Benedetto? Ragioni per stereotipi.
RispondiEliminaAlessia
Francamente non capisco a cosa servano queste continue interviste qua e là. Se il Papa vuole incontrare le persone e parlare a quattr'occhi, bisogna ogni volta sorbirsi qualche paginata di Repubblica? Non possono fare un incontro privato e parlare di quello che vogliono senza che diventi ogni volta un'orgia autocelebrativa con l'interlocutore (gesuita o meno) in delirio?
RispondiEliminaNon capisco il senso di queste cose. Non capisco il senso di tutta questa enfasi demenziale. Non capisco dove si vuole arrivare.
Se il Papa ha un “programma” di “riforma” (?) per la Chiesa (o la Santa Sede?) perché non lo dice nelle sedi appropriate, in modi appropriati? Lo dobbiamo sapere da Scalfari quello che pensa?
Oh Signur, come si direbbe dalle mie parti. Sono un po' perplesso e confuso, se la prima volta si poteva dire che Rep aveva strumentalizzato, ora come devo interpretare le parole: "Ciascuno di noi ha una sua visione del Bene e del Male, noi dobbiamo incitarlo a procedere verso quello che LUI pensa sia il Bene"
RispondiEliminaQuindi se uno è convinto in coscienza che aborto o eutanasia (per fare due esempi concreti) siano un bene, noi non solo non dobbiamo cercare di fargli cambiare idea, ma anzi dobbiamo incitarlo? Mah! spero di aver nuovamente capito male.
vegliardo egocentrico al papa....come cambiano i tempi.
RispondiEliminaSarà il raffreddore che mi rintrona, o lo stile di Scalfari, ma mi sono un po' persa durante la lettura e probabilmente non sono riuscita a cogliere tante cose importanti che sono state dette. L'impressione è che comunque i media si focalizzeranno sull'ognuno ha la propria concezione di bene e di male, e la Chiesa deve adoperarsi per l'occupazione dei giovani e l'assistenza agli anziani. Tutte cose che dicono e fanno anche tanti non cristiani, tante persone normali, appunto. Con il passare di questi messaggi diventa difficile capire perché dovremmo dirci cristiani. Tutto il contrario di quello che, sicuramente, Bergoglio desidera. Il rischio però c'è, e non è poco.
RispondiEliminaA parte il fatto che non credo che, ai suoi tempi, S.Francesco d'Assisi, tanto per citare il santo top del momento, avesse come massima qualità il sembrare una persona normale.
Anonimo delle 9.16:
RispondiElimina... "A partire da tutto ciò, palesemente contro l’intenzione profonda del papa stesso, quanto resta al centro è la persona stessa di Francesco e non già il suo messaggio. Lo stile umile, semplice e comunicativo accentra l’attenzione sul papa più di ogni incedere solenne e di ogni discorso autorevole. In virtù di una vera e propria eterogenesi dei fini, Francesco rischia di identificare il messaggio evangelico con se stesso. Nel mondo mass-mediatico è raro che ci sia l’ottimo, tuttavia quando c’è non vi è nulla di più facile che si trasformi in pessimo”. ...
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/
Alessia
Consiglio vivamente di non leggerla questa intervista. E siccome oggi la Chiesa celebra la memoria di Santa Teresa del Bambin Gesù, è certamente meglio leggere i suoi scritti. Anche la santa parla d’amore, dice di voler essere lei stessa l’amore nella Chiesa, ed è ben chiaro di cosa e di Chi parli. I disoccupati e i vecchi soli troveranno nella santità di questa piccola donna la forza per vivere e le ragioni per credere ancora e sperare. Non certo nelle chiacchiere di Santa Marta.
RispondiEliminaEppure, sia detto rispettosamente, è questa l'impressione che dà, anonimo delle 9.43. A prescindere dalle sue reali intenzioni è un fatto che al centro paia esserci la sua persona.
RispondiEliminaAlessia
Rosalia, scusami di grazia, ma non eri quella che ogni tanto sotto qualche comparsata di Ratzinger scrive: che nostalgia! Scrivi quel che vuoi, ma non prenderci in giro su! Te lo dico con simpatia . Non credo tu possa sapere cosa Benedetto avrebbe fatto della santificazione di Giovanni XXIII, lo ha sempre rispettato e a differenza di altri che ne parlano lo ha incontrato, e ha sentito direttamente da lui cosa voleva dal Concilio. Questo tra Scalfari e il Papa a me pare tanto l'incontro tra due sessantottini che si trovano in sintonia, per me questa fase andrebbe superata, da un nuovo condottiero mi aspetterei nuove invenzioni, ma altri possono esserne entusiasti ed è giusto così. La fede secondo me in tutto questo parlare c'entra poco e a me la politica interessa zero, quando sento il bisogno di Dio cerco altro, vi ero arrivata perché cercavo Altro, ma non siamo tutti uguali. Il Signore evidentemente ci manda papi diversi per attirare sempre a sè uomini diversi. Ora sono qui e ci resto, non potrei più andarmene ormai, ma se avessi dovuto tornare oggi , a differenza dei molti, per me non sarebbe accaduto
RispondiElimina
RispondiEliminaMi stupisco del fatto che si arrivi addirittura ad avere la presunzione, di interpretare le intenzioni di Ratzinger senza neanche conoscerle e comunque, gli altri Papi erano ANORMALI? in che cosa di grazia? forse non erano comunicativi? forse non mostravano ugualmente dolcezza ed interesse pastorale ed amorevole per gli ultimi? Non credo proprio! Certo , forse non vivevano a Santa Marta, forse erano addobbati ma, non è dagli addobbi esteririori che si giudica l'umiltà di una parsona. Beh certo non facevano autopromozione con foto con la propria immagine formato santino durante le iudienze.
Dimenticavo.........BUONA GIORNATA E BUON PRANZO! Così tanto per non perdere l'abitudine.
Per ora solo un commento:
RispondiEliminaPapa Benedetto quanto mi manchi!
RispondiEliminaSono tempi NORMALI anonimo...... quindi se francesco è uno di noi, si può beccare anche l'appellativo di egocentico vegliardo!
Mi chiedo che senso abbiano queste interviste,se non aumentare le vendite del giornale....dire che Dio non è cattolico,mi pare poco'papale'cmq se questo è il trend....andiamo avanti,Gemma neppure io mi sarei sognato di tormare di questi tempi,ma ormai sto qua sulla panca e aspetto,non so bene cosa...GR2
RispondiEliminaEh già , cambiano talmente tanto i tempi che il Papa sceglie come suo interlocutore privilegiato quello che etichettò il suo predecessore ancora in vita, non molto diversamente da vegliardo egocentrico, forse peggio. Tutto cambia, anche la chiesa e quindi anche i credenti che scrivono del Papa
RispondiEliminaIo sono sempre più ai margini di questa chiesa.
RispondiEliminaAlessia
a me non è piaciuta affatto. La cosa che più mi ingrifa è quella di usare gli argomenti dei peggio avversari della chiesa e farli propri con un gusto tutto gesuita a smartellarseli e con compiacimento.
RispondiEliminaLa frase sulla coscienza fa diventare carta igienica gran parte dei commenti più o meno colti che volevano dare l'interpretazione autentica.Ognuno segue la sua coscienza e il senso del Bene che si è costruito nella sua zucca. Anche Berlusconi, neh?
Inoltre la più brutta è "la mia chiesa".
Non so cosa voglia dire essere normali (è un discorso minato), perchè se questo è il ragionare "normale" mi devo collocare negli anormali per onestà. Forse avrei bisogno di una rieducazione, come Barilla.
quindi è una gara al ribasso, gemma? cattivi loro cattivi noi? rancorosi loro rancorosi noi?
RispondiEliminaPeggio, infinitamente peggio, Gemma. Al contrario il "vegliardi egocentrici" è quasi un affettuoso buffetto di cui non sono pentita.
RispondiEliminaAlessia
«Ciascuno di noi ha una sua visione del Bene e anche del Male. Noi dobbiamo incitarlo a procedere
RispondiEliminaverso quello che lui pensa sia il Bene» [...]
«E qui lo ripeto. Ciascuno ha una sua idea del Bene e del Male e deve scegliere di seguire il Bene e combattere il Male come lui li concepisce. Basterebbe questo per migliorare il mondo»
La coscienza (?) come "pensiero", "idea".
Una chiara visione soggettivista, che accorda la missione della Chiesa allo spirito moderno:
"[...] Il Vaticano II, ispirato da papa Giovanni e da Paolo VI,
decise di guardare al futuro con spirito moderno e di aprire alla cultura moderna. I padri conciliari
sapevano che aprire alla cultura moderna significava ecumenismo religioso e dialogo con i non
credenti. Dopo di allora fu fatto molto poco in quella direzione. Io ho l’umiltà e l’ambizione di volerlo fare»
Poi un filosofeggiare quasi liceale, colorito di buoni sentimenti e di utopia.
Un metodo per parlare all'uomo "moderno" facendone proprie le categorie senza riserve. Nella speranza che scelga il "Bene".
Boh!
gianni
I tempi cambiano, caro Anonimo delle 9.13. (uffa!)
RispondiEliminaCambiano pure i Papi, pardon, i Vescovi-di-Roma.
Il nuovo giornale dei cattolici è Rep. me ne ricorderò al momento di rinnovare l'abbonamento ad Avvenire, a cui, da cattolica infante, chiusa, retriva, ho versato ogni anno, da tempo immemorabile, parte del mio (misero) stipendio. Convinta di sostenere la presenza cattolica in Italia.
Una presenza della quale, parrebbe, al Veescovo-di-Roma non importa più di tanto.
Una cosa sola "sta". "Stat Crux, dum volvitur orbis".
D'accordo con Carmelina.
Siamo passati(almeno da ciò che si legge prima delle chiose volonterose di esegeti "normalizzanti") dal "chi non dà Dio dà troppo poco" alla Chiesa "crocerossina della storia",dalla quale ci si aspetta l'unico giudizio che conti.
Il "mondo" (in senso giovanneo) esulta. In attesa di riuscire, infine, a farne la sua "cortigiana".
Se è troppo, cara Raffa, non pubblicare.
La dittatura del relativismo! Povero Papa Benedetto!!!!
RispondiEliminaSono curioso di vedere come commenterà Introvigne :)
RispondiEliminagianni
RispondiEliminaS:-Santità, esiste una visione del Bene unica? E chi la stabilisce?
P.B.«Ciascuno di noi ha una sua visione del Bene e anche del Male. Noi dobbiamo incitarlo a procedere verso quello che lui pensa sia il Bene»
«E qui lo ripeto. Ciascuno ha una sua idea del Bene e del Male e deve scegliere di seguire il Bene e
combattere il Male come lui li concepisce. Basterebbe questo per migliorare il mondo»"
È il Papa che parla? Chi riuscirà ancora a ricamare per rendere digeste quelle parole?
P.B.-"Sa come la penso su questo punto? I Capi della Chiesa spesso sono stati narcisi, lusingati e malamente eccitati dai loro cortigiani. La corte è la lebbra del papato»
E i cortigiani che lo stanno lusingando? Non li vede, o fa finta di non vederli, pur servendosene con astuzia?
http://www.ilfoglio.it/soloqui/20021
RispondiEliminaeditoriale di Giukiano Ferrara
RispondiElimina"Il proselitismo è una solenne sciocchezza, non ha senso."
!?!
E i milioni di martiri che sono morti per quel proselitismo che lui schernisce?
E il Signore si è forse incarnato solo " per infondere nell’anima degli uomini il sentimento della fratellanza." ?
E la Redenzione dove la mette papa Bergoglio?
Ma è possibile che un papa dica certe cose? Sì, oggi è possibile anche questo.
A domanda precisa di Scalfari se era favorevole alla condanna della teologia della liberazione praticamente non risponde . Dalla sua risposta si evince quindi una simpatia per la stessa.
RispondiEliminaDaniela
Rosalia cara, Giovanni xxiii viveva nel contesto di una Chiesa morente ma ancora politicamente e culturalmente potente nella quale la gerarchia viveva e si pensava, al di sopra delle sue reali possibilità, come una casta superiore ed intoccabile. il concilio ha permesso alla chiesa di farsi un bagno nella realtà e scendere dall'olimpo immaginario in cui si era abbarbicata e nella quale sarebbe morta fossilizzata mentre il mondo andava avanti. oggi la situazione e' ben differente. la contaminazione e' avvenuta con il mondo moderno ma il mondo moderno vuole di più: vuole cannibalizzare la Chiesa. vuole fare come alla fine dell'impero romano hanno fatto le comunità cristiane con i templi degli dei pagani: utilizzare il materiale di risulta di quelle costruzioni per costruire le proprie chiese. il mondo moderno vuole usare la forma e il costrutto etico-morale del cattolicesimo per innocularlo della sua sostanza relativista e Bergoglio sta a questo progetto come il cacio sui maccheroni. e' poco importante l'assunto evangelico del beati i poveri al di fuori del contesto della morte e risurrezione di Cristo. ma nel discorso di Bergoglio quest'ultima parte non appare mai; la fede non appare mai; la grazia (seppure citata) di fatto non appare mai. per quelli c'era Benedetto ma Benedetto non e' più di moda. o per meglio dire non e' mai stato di moda.
RispondiEliminaHa commentato. Bene.
RispondiEliminahttp://www.lanuovabq.it/it/articoli-il-papa-a-scalfari-la-grazia-puo-toccare-anche-lei-7413.htm
Si accresce la mia stima per Introvigne. E forse sono stato io a scrivere da liceale.
gianni
Dopo la nascita di Repubblica del Vaticano (copyright dago) anche l'OR ha ben poco senso. Se poi pensiamo che le vendite non sono mirabolanti. A secco corrierone e la stampa che, a metà fra calimero e cenerentola, vengono allegramente ignorati (per ora) a dispetto degli sforzi profusi.
RispondiEliminaAlessia
2 segnalazioni,articolo di Ambrogetti http://www.korazym.org/9892/ad-un-passo-dalla-riforma-della-curia/ e l'immancabile intervento di altro ateo illustre,Eco,PF è il re di internet.Grazie per video,mi ridanno un po'di coraggio.GR2
RispondiEliminaforse ho capito che volete dire... il Papa è convinto che i cattolici conoscano alla perfezione Scritture/Catechismo/Magistero, ma non è così (è già tanto se conoscono i 10 comandamenti) e quindi le sue parole, assolutamente corrette, rischiano di essere continuamente fraintese e provocare in un primo momento un avvicinamento da parte dei lontani, ma un avvicinamento basato sul fraintendimento della sostanza.
RispondiEliminaperò io se mi confronto con uno che si dichiara cattolico do per scontato che conosca la sua religione. o no? altrimenti come fa a dichiararsi cattolico?
«Ciascuno di noi ha una sua visione del Bene e anche del Male. Noi dobbiamo incitarlo a procedere verso quello che lui pensa sia il Bene».
RispondiEliminaPer favore datemi un pizzicotto e ditemi che è solo un incubo, fra poco mi sveglio e leggo che queste parole non sono mai state pronunciate dal Papa!!!
Se Benedetto XVI fosse morto si rigirerebbe nella tomba, essendo in vita, non riesco ad immaginare cosa stia provando nel constatare che il suo successore è un papa relativista!
S.
domanda Scalfari :
RispondiEliminalei pensa che sia stato giusto che il papa ( wojtyla) combattesse gli esponenti della Teologia della liberazione?
Una risposta chiarificatrice ( se fosse vero quello che Magister ogni giorno ci dice) sarebbe stata: " si, ha fatto bene, mescolavano il Vangelo con il Marxismo, anche io mi sono sempre opposto a questa teologia"
invece papa Francesco risponde senza dire nè si nè no: certamente davano un seguito politico alla loro teologia , ma molti di loro erano credenti e con un alto concetto di umanità."
Voglio proprio vedere quelli che dicono che Bergoglio è sempre stato contro la TdL come fanno a continuare ad arrampicarsi sugli specchi.
Luce
Guarda qui Raffy:
RispondiEliminahttp://www.affaritaliani.it/cronache/francesco-voleva-chiamarsi-giovanni260913.html?refresh_ce
ciao fabio
Il fondamento dell'assetto normale della Chiesa era la scomunica, che significa: "Sei cattolico (battezzato ed eventualmente cresimato)? Bene- la Chiesa, Madre e Maestra, sa benissimo che non sei perfetto (neppure i Santi lo sono stati, in vita); ti dice che alcuni paletti segnano il limite del burrone. Se ad esempio dici che Maria Ss. non è Madre di Dio, sei scomunicato, cioè sei nel burrone - con forte rischio di perderti eternamente.
RispondiEliminaPer i non cattolici (non battezzati), non c'è scomunica -non sono mai stati "in comunione"-, ma c'è una forte preoccupazione che si perdano, non avendo il sostegno della Grazia data per via ordinaria.
Questa è la Chiesa. Non certo l'aver piacere di avere di fronte un papavero ateo di riferimento, ognuno il proprio. Salmo 1, 1
Noi chi anonimo? Di quale categoria parli? Categoria peperoni, zitelle, da salotto o clericale? Di quelli buoni mi sa che qui non ne trovi
RispondiEliminaIo però sono convinta, senza dubbio alcuno, che quando PF parla esprima esattamente e senza errori ciò che ha intenzione di dire. E sa altrettanto bene come lavorano i mass media e cosa "recepiscono" le persone normali.
RispondiEliminaDopo la intervista di Padre Spadaro uno scrittore cattolico spañolo ha publicato questo articolo.
RispondiEliminahttp://www.infovaticana.com/los-nidos-de-antano/
Ma questa seconda intervista é ancora piú allarmante.
Anch´io sono sempre più ai margini di questa chiesa
Posso dire che mi scappa da ridere? Scalfari e i suoi argomenti hanno fatto parte della mia fase di crescita, una parte vecchia, lontana, che speravo ormai superabile con qualcosa di innovativo, non dico antesignano ma innovativo...invece ora la chiesa pensa di adeguarsi a quella fase vecchia come il cucco, almeno per l'occidente. Eh si, perché piaccia o no, l'occidente finisce sempre per dettare i tempi, nonostante tutto, così come a suo tempo furono quelli che avevano studiato in occidente ad esportare la teologia della liberazione in Amarica latina. Da agnostico, fino a qualche anno fa avrei fatto salti di gioia di fronte a questa intervista, oggi mi rattrista un pò', unica cosa che mi frena dal ridere. Davvero abbiamo esaurito tutti gli argomenti, siamo ancora all'ideologia del dobbiamo aiutare poveri e anziani , come non si sa, forse col solito esproprio di sovietica memoria, chissà , mentre gli editori delle nuove bibbie magari tengono i capitali all'estero
RispondiEliminaNon riesco a capire perché il testo della conversazione su radiovaticana in tedesco esiste mentre in italiano no.
RispondiEliminaForse perché in italia é abbastanza diffuso in altri quotidiani?
http://de.radiovaticana.va/news/2013/10/01/%C3%BCberraschung:_papst-interview_mit_%E2%80%9Ela_repubblica%E2%80%9C/ted-733261
http://it.radiovaticana.va/news/2013/10/01/colloquio_in_vaticano_tra_francesco_e_scalfari:_aprire_a_cultura/it1-733247
qui un un primo commento di questa competente e qualificata lettrice Zeitschur
Piccolo esempio:
" Scalfari domanda: Ti senti toccato dalla grazia? -.-
Questo non può saperlo nessuno. La grazia non fa parte della coscienza, è il quanto di luce che
abbiamo nell’anima, non di sapienza né di ragione. Anche lei, a sua totale insaputa, potrebbe essere
toccato dalla grazia»
Domanda Scalfari: senza la fede? Come un non credente? - La grazia colpisce l'anima. - "
KKK:
"I riti visibili con i quali i sacramenti sono celebrati, chiamare e portare le grazie proprie di ciascun sacramento proprio. IN credenti che li ricevono con l'atteggiamento interiore richiesto, che portano frutto ".
F. secondo le sue stesse parole, non in stato di grazia.
Mio Dio, che cosa è questo!
Il "quanto di luce, che abbiamo nell'anima" non è la dottrina della Chiesa, ma deriva dalla terminologia di esoterici sette massoniche.
San Michele Arcangelo, combatti per noi e per la Santa Chiesa!
http://katholisches.info/2013/10/01/die-sorgen-von-papst-franziskus-zum-klerus-die-mich-sehr-ueberraschten/
Ora enigma, in tedesco é stato tradotto "DAS LICHTQUANTUM"il quanto di luce
italiano "la quantita´ di luce, allora ,errore, devianza?
«Questo non può saperlo nessuno. La grazia non fa parte della coscienza, è la quantità di luce che
abbiamo nell’anima, non di sapienza né di ragione. Anche lei, a sua totale insaputa, potrebbe essere
toccato dalla grazia».
* Gnade
„Wer nicht von der Gnade berührt wird, kann eine Person ohne Fehl und Angst sein, wie man so sagt, aber er wird nie wie eine Person sein, die die Gnade berührt hat... – Zwischenfrage Scalfari: Fühlen Sie sich von der Gnade berührt? – So etwas kann keiner wissen. Die Gnade gehört nicht zu Bewusstsein, sie ist das LICHTQUANTUM, das wir in der Seele haben... Auch Sie könnten ganz ohne Ihr Wissen von der Gnade berührt sein. – Frage Scalfari: Ohne Glauben? Als Nichtglaubender? – Die Gnade betrifft die Seele. – Scalfari: Ich glaube nicht an die Seele. – Sie glauben nicht daran, aber Sie haben eine. – Heiligkeit, Sie hatten doch gesagt, Sie wollten mich nicht bekehren, und ich glaube, es würde Ihnen auch nicht gelingen! – Das kann man nicht wissen, aber ich habe jedenfalls nicht die Absicht dazu.“
..io mi arrendo ...non ci capisco più niente (che già ci capivo poco), alcune cose mi rasserenano, vedi veglia per la pace; altre no! vedi esternazioni varie con repubblica e civiltà cattolica...mi sto scoprendo sempre più tradizionale e conservatrice...che significa chiesa moderna ? ... siamo circondati dalla modernità, in tutte le espressioni del vivere, potrebbero lasciarci almeno la religione.
RispondiEliminaCarmelina, ma alla fine di questo percorso ( se mai ci sarà) di "ammodernamento" diventeremo come i protestanti????
Ho la vaga impressìone che un Lefevre prìma o poi sorgerà di nuovo.
RispondiElimina...o forse la speranza che sorga davvero?
Giampiero
RispondiEliminaÈ terribile che un Papa non capisca che ogni sua parola pesa, è ripresa è amplificata, con questa sua nuova performance son passata dalla sconcerto allo sgomento.
Sul proselitismo anche Benedetto XVI si è sovente espresso, ma nelle sue parole capivamo che c`era sì un cattivo proselitismo e lo ha descritto per farci capire che la Fede non si può imporre.
Rivolgendosi a un gruppo di vescovi e ordinari del Kazakhstan e dell'Asia centrale ha detto:
"La fede è dono e opera di Dio. Proprio per questo è proibita ogni forma di proselitismo che costringa o induca e attiri qualcuno con inopportuni raggiri ad abbracciare la fede. Una persona può aprirsi alla fede dopo matura e responsabile riflessione, e deve poter realizzare liberamente questa intima aspirazione». «Ciò - ha affermato Benedetto XVI - va a vantaggio non solo dell'individuo, bensì dell'intera società, poiché la fedele osservanza dei precetti divini aiuta a costruire una convivenza più giusta e solidale».
E durante l`omelia nella Messa
davanti al Santuario di Aparecida ha detto:
"La Chiesa non fa proselitismo. Essa si sviluppa piuttosto per 'attrazione' come Cristo 'attira tutti a sè' con la forza del suo amore, culminato nel sacrificio della Croce, così la Chiesa - spiega ancora il Papa - compie la sua missione nella misura in cui, associata a Cristo, compie ogni sua opera in conformità spirituale e concreta alla carità del suo Signore".
Siamo ben lontani dalla "solenne sciocchezza"!
Siamo immersi in una situazione confusa e anomala che ci porta quasi ogni giorno il suo "lot" di novità, novità che rendono risibili gli argomenti di chi parla di "continuità", personalmente, sono sul sagrato e osservo questo movimento-fuga in avanti, il burrone non mi sembra lontano, le apprensioni che avevo espresso da subito sono confermate e stanno prendendo forma.
Quindi, che cosa potrebbe ancora stupirmi quando quelli che erano i "repères" certi e sicuri stanno tutti, o quasi tutti, sparendo sotto i picconamenti di chi vuole un`altra chiesa, una nuova chiesa?
Chiesa nuova, nuova chiesa per una nuova epoca, chiesa papacentrica, chiesa che la corte bergogliana già chiama la "chiesa di Francesco", quella corte che Jorge Bergoglio sa così bene utilizzare, una corte da lui definita lebbra del papato ma di cui accetta le lusinghe, le lodi e il sostegno.
Peggio, cara marika. Faremo la fine di quegli indiani in USA finiti a masticare tabacco, nella migliore delle ipotesi, e a girarsi i pollici in riserva tra mosche e polvere. La struttura etico-morale della Chiesa verrà' derubata da una cultura laica che non riuscendo a crearsene una, ha capito che deve sgraffignarla all'unica istituzione che ce l'ha bella e pronta. I cattolici, derubati, verranno scalzati e buttati fuori di casa perché (tipico dei laici agnostici occidentali, rivoltare le carte) accusati di essere degli abusivi. C'è' un'unica speranza: che i semi lasciati nel terreno da Benedetto (e ne ha lasciati tanti prima di andarsene) riescano a passare l'inverno e mettere germogli in un prossimo futuro. Solo questo mi rende possibile non schiumare bile nel vedere quella faccia di...... Di Scalfaro parlare al tg1 di cattolicesimo, chiesa e papato come fossero roba sua.
RispondiEliminaCara Luisa, Bergoglio Sa benissimo ciò' che dice. Vuole una chiesa totalmente genuflessa all'umanitarismo filantropico occidentale perché quella è la corrente che segue il "popolo" ( o per meglio l'unica carcassa di "popolo" a disposizione). Per lui la Chiesa deve essere come nelle guerre di secoli fa, quelle carovane di vivandieri e cerusici che seguivano gli eserciti combattenti. Dove va il cosiddetto popolo, va la Chiesa. sussisterebbe solo un piccolo problema: IL POPOLO NON ESISTE PIÙ. PER FARE UN POPOLO CI VUOLE UNA FEDE COMUNE CHE N O N C ' E ' P I U'. IL BEATI I POVERI SENZA MORTE E RISURREZIONE DI CRISTO NON VALE NIENTE. OGGI DIO NON VIENE SEMPLICEMENTE IGNORATO. OGGI DIO VIENE RINNEGATO E DA QUSTO RINNEGAMENTO ZAMPILLA QUELL'UMANITARISMO FILANTROPICO. TU PUOI PURE SEGUIRE IL "POPOLO" TRA LE SABBIE MOBILI MA NON PUOI RINUNCIARE, NELL'AMBITO DELLA TESTIMONIANZA EVANGELICA, ALLA PROFEZIA (Benedetto). EBBENE BERGOGLIO SOSTIENE CHE LA PROFEZIA NELLA CHIESA E' FISIOLOGICAMENTE AUTOREFERENZIALE E IDEOLOGICA . E' UN ARNESE DA BUTTARE VIA PERCHÉ' D'IMPACCIO ALLA CREAZIONE DELLA CHIESA DI POPOLO. CAPITO COME SIAMO MESSI?!
RispondiEliminaInsomma...mica ce l'eravamo sognato Sodano che a braccio (non nello scritto ufficiale) parlava di ordine mondiiale....le politiche dei singoli stati vanno verso quella direzione già da un pò, grazie a crisi di governo ad hoc per imporre governi tecnici adatti allo scopo, ora è arrivato il turno della chiesa. Che la gente applauda non si fatica a crederlo, ha sempre applaudito pure i governi tecnici, almeno finché è durata l'illusione
RispondiEliminaAnche i miei amici pensano che sia Lei a volermi convertire.
RispondiElimina"Ancora sorride e risponde: «Il proselitismo è una solenne sciocchezza, non ha senso. Bisogna
conoscersi, ascoltarsi e far crescere la conoscenza del mondo che ci circonda. A me capita che dopo un incontro ho voglia di farne un altro perché nascono nuove idee e si scoprono nuovi bisogni.
Questo è importante: conoscersi, ascoltarsi, ampliare la cerchia dei pensieri. Il mondo è percorso da
strade che riavvicinano e allontanano, ma l’importante è che portino verso il Bene».
Santità, esiste una visione del Bene unica? E chi la stabilisce?
«Ciascuno di noi ha una sua visione del Bene e anche del Male. Noi dobbiamo incitarlo a procedere
verso quello che lui pensa sia il Bene».
Lei, Santità, l’aveva già scritto nella lettera che mi indirizzò. La coscienza è autonoma, aveva
detto, e ciascuno deve obbedire alla propria coscienza. Penso che quello sia uno dei passaggi
più coraggiosi detti da un Papa.
«E qui lo ripeto. Ciascuno ha una sua idea del Bene e del Male e deve scegliere di seguire il Bene e combattere il Male come lui li concepisce. Basterebbe questo per migliorare il mondo».
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Il Signore Dio diede questo comando all'uomo: "Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino,
ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti".
Ma il serpente disse alla donna: "Non morirete affatto!
Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male".
Genesi 2,16-17.3,4-5
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Catechismo della Chiesa Cattolica
848 “Benché Dio, attraverso vie a lui note, possa portare gli uomini, che senza loro colpa ignorano il Vangelo, alla fede, senza la quale è impossibile piacergli, [Cf ⇒ Eb 11,6 ] è tuttavia compito imprescindibile della Chiesa, ed insieme sacro diritto, evangelizzare” [Conc. Ecum. Vat. II, Ad gentes, 7] tutti gli uomini.
890 La missione del Magistero è legata al carattere definitivo dell'Alleanza che Dio in Cristo ha stretto con il suo Popolo; deve salvaguardarlo dalle deviazioni e dai cedimenti, e garantirgli la possibilità oggettiva di professare senza errore l'autentica fede. Il compito pastorale del Magistero è quindi ordinato a vigilare affinché il Popolo di Dio rimanga nella verità che libera...
904 ...Istruire qualcuno per condurlo alla fede è il compito di ogni predicatore e anche di ogni credente [ San Tommaso d'Aquino, Summa theologiae, III, 71, 4, ad 3].
905 ... Tale apostolato non consiste nella sola testimonianza della vita: il vero apostolo cerca le occasioni per annunziare Cristo con la parola, sia ai credenti... sia agli infedeli [Conc. Ecum. Vat. II, Apostolicam actuositatem, 6; cf Id., Ad gentes, 15].
2032 La Chiesa, “colonna e sostegno della verità” ( ⇒ 1Tm 3,15 ), “ha ricevuto dagli Apostoli il solenne comandamento di Cristo di annunziare la verità della salvezza” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 17]. “E' compito della Chiesa annunziare sempre e dovunque i principi morali anche circa l'ordine sociale, e così pure pronunciare il giudizio su qualsiasi realtà umana, in quanto lo esigano i diritti fondamentali della persona umana o la salvezza delle anime” [⇒ Codice di Diritto Canonico, 747].
http://www.qelsi.it/2013/la-sera-andavamo-a-santa-marta-se-eugenio-diventa-papista-e-francesco-repubblichino/
RispondiEliminaCara Luisa, il senso della parola "proselitismo" usata da Francesco va intesa alla luce della battuta di Scalfari precedente e non coincide con "imposizione di una fede" nel senso in cui lo biasimava Benedetto, bensì nel senso di cercare parlando di condurre un non credente alla fede Cristiana... se questa fosse una sciocchezza, tutto il Cristianesimo lo sarebbe.
RispondiEliminaOhhh! mi sento piu' sollevata , ha avuto l'imprimatur di Scalfari che ben descrive la spelonca in cui e' stato ricevuto ! Carmelina , la tua analisi e' PERFETTA !!
RispondiEliminaCari amici mi viene il dubbio che siamo solo noi a non capire perché anche qui c'è chi lo capisce alla perfezione e si ostina a pontificare.
RispondiEliminaSe qualcuno vuole, c'è il mio commento dell'11 settembre alle 5:39pm a "Scalfari?...", sul blog "Fidesetforma"
RispondiEliminaPer quanto possa essere assurdo ciò' che dirò adesso, correrò il rischio di ferire qualcuno. La chiesa come la vuole Bergoglio assomiglia parecchio alla chiesa miniaturizzata nel piccolo mondo mistico-rurale di Padre Pio (a Scalfari un simile paragone farebbe venire un'alopecia da stress). Il confessore instancabile a raccogliere i peccati ma anche le sofferenze del popolo (la Chiesa ospedale da campo); il mistico che però ha avuto il senso pratico di raccogliere denaro per costruire guarda caso un ospedale, nel deserto della miseria del sud Italia, chiamato "casa del sollievo dalla sofferenza". La comunità ( i famosi gruppi di preghiera) coagulati intorno al pastore-guaritore. La cosa buffa e' che non sono mai stata una devota di Padre Pio. E' una figura che non mi ha mai affascinato pur riconoscendone l'eroicità. Ora so perché.
RispondiEliminaNon ho capito quale Chiesa abbia in mente il papa, ma sono certo che non è la Chiesa Cattolica: le sue parole esprimono una dottrina che non trova riscontri in due millenni di Magistero. Una chiesa orizzontale e filantropica, che non intende più svolgere la sua missione salvifica se non su di un piano puramente sociale. E' il trionfo del soggettivismo e del relativismo nella morale.
RispondiEliminaChe Dio ci assista in questa tempesta sconvolgente.
che il vescovo vestito di bianco dica che il proselitismo é una sciocchezza, equivale a dare dello scemo a Cristo stesso che tali sciocchezze ha detto. In realtà l'unico comptito affidato da Gesù ai vescovi é convertire e battezzare i popoli(alias proselitismo) non riorganizzare curie o addirittura avere come priorità la disoccupazione e l'assistenza agli anziani(di cio' dovrebbe occuparsi il governo non il papa, mi fa venire un brivido dietro la schieda sentire che per il papa le priorità sono la discoccupazione, convertire é una sciocchezza e soprattutto che il bene assoluto non esiste, ma ognuno ha una visione personale del bene(io sono la via, lavita la verità). Non amo essere apocalittico, ma qui siamo all'apostasia vera e propria, e prima di dire che le cose scritte nel vangelo sono sciocchezze, si ricordi che neanche una virgola del vangelo passerà, ma degli articoli di scalfari ci netteremo il... e mi fermo. Sono nero!!!! Chiedo un po' di rispetto a Bergoglio per i cattolici, almeno lo stesso che mostra per gli anticlericali
RispondiEliminaMax
non sono completamente d'accordo con Introvigne , anche se i suoi argomenti sono rispettabili a differenza di tanti peti retorici che tocca annusare sul web. Anche se Odifred è un somaro e si sa che a far del bene all'asino tira i calci, come da detto popolare, l'intervista di Benedetto non ha disorientato i cattolici sul depositum fidei o su qualche aspetto del magistero. Per niente. Nessuno leggendo Benedetto potrebbe sospettare che la dottrina è buttata ai radicchi, potrebbe forse lasciare la chiesa perchè non è d'accordo con la dottrina, ma non perchè pensa che l'ha cambiata o espressa male.
RispondiEliminaC'è un bel cavolo di differenza.
La categoria delle "persone normali" andrebbe poi spiegata. Io penso che stia per "quello che dicono o pensano tutti". Non si capisce allora cosa ci sta a fare il Papa se parla e dice come il resto del mondo.E cosa ci sta a fare la chiesa che non dovrebbe essere ONG ma così lo diventa obtorto collo.
E sono d'accordo che l'argomento che è frainteso e che bisogna considerare il contesto non solo mostra la corda, ma è proprio una bubbola.E se non fosse una bubbola sarebbe molto grave, perchè vorrebbe dire che al Papa non importa un fico secco di quello che le pecore (di cui porta l'odore) capiscono , quello che conta è piacere all'interlocutore.
Si può essere contenti di questa situazione, anche avendo contato fino a 100 prima di scrivere?
http://www.youtube.com/watch?v=ZLKMxmV0SOQ&list=UUqqN2e5-zgkQhHOs-ailqBQ
RispondiEliminaEbbene si gli avvertimenti di Garabandal si stanno avvicinando.
Scusate se ritorno ad un argomento di alcuni giorni fa per evidenziare il commento di zeitschnur "sul mistero del sacramento" che si riallaccia co quella che ha detto Francesco a Scalfari.
http://www.news.va/it/news/il-papa-il-sacramento-non-e-un-rito-magico-e-linco
L'insegnamento della Chiesa non dice è che i in primo luogo un "Incontro con Gesù".
Un sacramento è una guarigione un segno efficace. -
EIl "carattere curativo efficace" è qualcosa di ben più vasta portata di un "incontro". Gesù mi incontra ogni giorno da persone che, nei libri, nella musica, nella natura. Dopo tutto, egli è il "erede di tutte le cose" e "per mezzo di lui sono tutte le cose." Il "sacramento" è in realtà una sostanza di differenti manifestazioni: il beneficiario irrevocabile riceve qualcosa come un "sigillo" - che è in ogni caso un rito mistico, e per chi lo vuole formulare in modo cattivo "magico".
Citazione da kathapedia
"Un sacramento La parola sacramento deriva dal latino sacramentum, che è la traduzione latina del termine greco mysterion. Sacramenti nella tradizione cristiana, sono segni sensibili ed efficaci della grazia, istituiti da Cristo ed affidati alla Chiesa, attraverso i quali viene elargita la vita divina.[1][2]
Il sacramento non è un mero simbolismo. In esso (o di qualsiasi altro, donatore legittimo) Gesù si esprime attraverso le parole e le azioni del sacerdote di Cristo stesso, che fa quello che i sacramenti chiamano. Il credente che riceve i sacramenti con l'atteggiamento interiore necessario, essi portano frutto ".
Nel sacramento rimane un mistero velato, non un qualcosa di ordinario, come un mero incontro con lui
'incontro non è il parte centrale del mistero, ma il mistero stesso è il centro! "Le parole e le azioni di Gesù durante la sua vita nascosta e del suo ministero pubblico erano già salvifiche. Hanno preso la potenza del mistero pasquale anticipato. (...) I misteri di Gesù 'la vita sono le basi per quello che Cristo dà ora gli agenti della sua chiesa, nei sacramenti, perché ciò che era visibile nel nostro Salvatore è passato nei suoi misteri.' "(KKK1115)
Si riconosce ancora una volta quanto lui si allontana dalla dottrina della Chiesa Cattolica
. E 'l'atto mistico che è centrale.. L'intero pensiero di F. è attraversato da un odio per il "ritualistico" contro il fisso (vedi catechisti catechesi ), dogmatica. Leggi Bergoglio!
Questa è anche la ragione di fondo per la sua azione contro i Francescani dell'Immacolata e il Vetus Ordo -
Per me, la questione si pone, quale fede che porta a quelli che non vanno più in chiesa? Lui porta le sue opinioni personali di fede a coloro che non credono. E 'chiaramente visibile dopo diversi mesi pontificato che vuole specificamente seguire per molti aspetti anche se é non l'insegnamento della Chiesa, come è sempre stato.
Rimaniamo sobri e vigilanti: Che predica F.? È la dottrina della Chiesa, come è sempre stato? No! Predica "riassetto radicale", come nella lettera a Scalfari. Ha un papa di un diritto? No! Egli deve essere un fedele amministratore - niente più! Lui è un amministratore fedele? No! Egli sperpera ciò, che appartiene a nostro Signore spiritualmente e materialmente
http://katholisches.info/2013/09/26/stichwort-sedisvakanz-aus-aktuellem-anlass/
"il preselitismo è una solenne sciocchezza, non ha senso" Dal Vangelo di Matteo: Gesù avvicinatosi, disse loro"Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra:ANDATE DUNQUE E AMMAESTRATE TUTTE LE NAZIONI,BATTEZZANDOLE NEL NOME DEL PADRE DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO,INSEGNANDO LORO AD OSSERVARE TUTTO CIO'CHE VI HO COMANDATO.
RispondiEliminae' vero la chiesa non è più di Gesù Cristo ma è "la nuova chiesa di Francesco" che tristezza.
Neri
Attenzione a non confondere proselitismo con evangelizzazione. Benedetto, come qui qualcuno ha già ricordato, aveva ben distinto i due piani.
RispondiEliminaAlessia
Per dante pastorelli, il cristianesimo nei suoi 2000 anni di storia, di "Bergogli" ne ha prodotti a iosa. Gente per la quale la chiesa assolve la funzione di un'utopia politica salvifica. Oggi ho letto due articoli, entrambi sul foglio : uno di Maurizio crippa e un altro di un filosofo, suppongo, tedesco di nome otto vattelappesca. Il primo perde tempo a scrivere un articolo per dire che le parole di Bergoglio sono la dimostrazione della sua "pericolosità", del suo non essere un bonario parroco di quartiere come molti laici e cattolici (tradizionalisti) pensano, illudendosi......domanda: ma chi cacchio si è mai illuso?!?! Otto vattelappesca fa tutta la sua apologia bergogliana ma il punto fondamentale e' la parte finale dell'articolo quando cita i nomi di gesuiti considerati da Bergoglio come suoi "ispiratori". Il tipo sostiene che la teologia bergogliana non e' apolitica ma, come questi suoi confratelli pensatori cattolici, mistica e non dogmatica, quindi di fatto "non politica" per induzione. Praticamente entrambi i compari si sono spatellati, nelle loro apologie, per sostenere la tesi che La pastorale di Bergoglio e' la negazione del concetto di teologia politica: in Crippa teologia politica prende il nome di "chiesa costantiniana"; in otto prende invece il nome di Strategia dogmatica. Avete capito dove vanno a parare le menti laiche di questo nostro occidente (sia quelle progressiste, sia quelle conservatrici)??? entrambi hanno interesse a battezzare a forza Bergoglio come il picconatore della teologia politica. NIENTE DI PIÙ' FALSO. BERGOGLIO E' IL CAMPIONE MASSIMO DI UNA TEOLOGIA POLITICA. IDENTIFICARE LA CHIESA IN UNA FUNZIONALITÀ, INCANALARLA IN UNA TATTICA (PASTORALITA') PRIVATA DI UNA STRATEGIA (PROFEZIA) E ' IL NON PLUS ULTRA DELLA POLITICIZZAZIONE DELL'AZIONE EVANGELIZZATRICE DELLA CHIESA, OVVERO INTENDERE IL CORPO DELLA CHIESA COME UNO STRUMENTO E NON COME UN SOGGETTO. cercare di confondere le acque attribuendo al concetto di politicità qualifiche che si sanno istintivamente e irrazionalmente disprezzate dal senso comune (spirito costantiniano e dogmatico) e' la dimostrazione della malafede di questi due articolisti e di molti altri cultori del prode Bergoglio.
RispondiElimina
RispondiEliminaAvrete notato che le critiche a questo papa vengono attribuite agli ambienti detti tradizionalisti, chi resta generico, chi ne approfitta per liberarsi di un pò del suo veleno, chi versa il solito mestolo di sarcasmo, ma dobbiamo stupircene?
Non saranno certo i cattolici progressisti o la massa dei cattolici resi ignoranti ( e-o indifferenti) da decenni di deformazione spiritodelconcilioconforme, a criticare papa Bergoglio, non lo faranno nemmeno coloro che non possono o non vogliono farlo ( se non in modo anonimo...) perchè temono ritorsioni di vario tipo.
I cattolici progressisti "tengono" il loro papa, sono certi che concretizzerà tutte le loro aspettative che ancora non hanno potuto essere realizzate,
la massa, che spesso lascia le redini in mano alle sue emozioni, purtroppo non ha più( se mai li ha avuti) gli strumenti, la capacità, di riflettere e di vedere quanto siano problematiche molte esternazioni di Jorge Bergoglio.
Il papa è simpatico, e poi parla in modo semplice, e poi è vicino alla gente e poi... e questo basta.
Resta chi non ha messo in vacanza la sua formazione cattolica, chi non dimentica quel che la Chiesa stessa ha insegnato, e non solo negli ultimi 50 anni, dolente per chi mette tutti nello stesso cesto ma non sono solo i cattolici detti "tradizionali" a restare come minimo perplessi, lo sconcerto che questo papa genera tocca anche chi non è mai stato da vicino o da lontano tradizionalista.
Ma si direbbe che generare confusione e sconcerto nei fedeli che è chiamato a guidare e confermare nella Fede sia l`ultimissima preoccupazione di questo papa, troppo preso a costruire con umiltà la sua nuova chiesa.
E poi tanto quei cattolici sono inamidati, ingessati, statue da museo e da salotto, sono inaciditi, incartapecoriti, sterili zitelle e zitelloni, come possiamo pretendere che la loro opinione possa interessarlo?
L` odore di quelle pecore fa piuttosto fuggire papa Bergoglio, il loro odore non è interessato a prenderlo su di lui.
Discorso di Benedetto XVI del 24 febbraio 2007 ai membri della Pontificia Accademia per la Vita:
RispondiElimina"La formazione di una coscienza vera, perché fondata sulla verità, e retta, perché determinata a seguirne i dettami, senza contraddizioni, senza tradimenti e senza compromessi, è oggi un’impresa difficile e delicata, ma imprescindibile. Ed è un’impresa ostacolata, purtroppo, da diversi fattori. Anzitutto, nell’attuale fase della secolarizzazione chiamata post-moderna e segnata da discutibili forme di tolleranza, non solo cresce il rifiuto della tradizione cristiana, ma si diffida anche della capacità della ragione di percepire la verità ci si allontana dal gusto della riflessione. Addirittura, secondo alcuni, la coscienza individuale, per essere libera, dovrebbe disfarsi sia dei riferimenti alle tradizioni, sia di quelli basati sulla ragione. Così la coscienza, che è atto della ragione mirante alla verità delle cose, cessa di essere luce e diventa un semplice sfondo su cui la società dei media getta le immagini e gli impulsi più contraddittori."
Ringrazio Francesco Colafemmina che, sul suo blog, ci ha ricordato queste parole di Benedetto XVI.
Eccoti Hans Kung (poteva mancare?) l'altro vegliardo egocentrico rallegratissimo del dialogo Bergoglio-Scalfari (poteva essere altrimenti?).
RispondiEliminaPapa Bergoglio, con cui scambia epistole e segnali(?), a quanto leggo "non perde l’occasione per esaltare in ogni riga il ruolo critico di quel teologo che da decenni la Curia aveva
messo al bando". A quando un incontro fra i tre "grandi" vecchi?
Alessia
Ecco, come al solito, quello che nella mia mente riuscivo appena ad abbozzare a livello embrionale sul gran parlare di coscienza di quest'ultimo periodo, Papa Benedetto lo aveva espresso compiutamente, chiaramente e inconfutabilmente!
RispondiEliminaGrazie per il lavoro di ricerca della Verità che si fa in questo e in altri blog.
sarei curiosa di sentire Scalfari commentare e controbattere a questa "versione" della coscienza e poi parliamo del relativismo nella Chiesa. Ahimè.
Buona giornata a tutti. Maria pia
Carissima Raffaella posso chiederti se hai ritenuto - legittimamente ! - troppo dura la pubblicazione della mia rilfessione che si chiudeva con Felsemburgh e Percy o se non ti è arrivata?
RispondiEliminaCiao Sam,
RispondiEliminanon mi e' arrivato il tuo post.
R.
Grazie. Forse è meglio così ... ;-)
RispondiEliminaSe questo non e` relativismo, no so allora cosa chiamarlo...
RispondiEliminaUn Libanese molto confuso...
Il Papa ha in mente una sua Chiesa. Bene, la Chiesa non è sua! Lui è al servizio della Chiesa. Non può pensare di cambiarla a suo piacimento. La Chiesa è di Cristo.
RispondiEliminaApprezzabili gli sforzi di certi scrittori cattolici che intelligentemente e brillantemente, scrivono sempre begli articoli per tentare di dare un senso e ridimensionare le scomode esternazioni del Papa. Questa volta però è evidente che lo sforzo è stato immane e hanno dovuto glissare su certi punti indifendibili, come la visione soggettiva di ciò che è bene e ciò che è male. Lì siamo veramente all'eresia. Anche sul proselitismo sono stati compiuti giri vetiginosi per cercare di dare un'interpretazione ortodossa alle parole di P. Francesco.
Dio è cattolico? Non lo so, certamente non è musulmano, nè buddista, nè induista.
S.
William Oddie sui rumors che danno Piero Marini a capo del Culto divino. Si augura che questa sconfessione dell'ermeneutica del Predecessore non avvenga ...But if it does. Dear Heavens, what then?
RispondiEliminahttp://www.catholicherald.co.uk/commentandblogs/2013/10/02/is-pope-francis-thinking-of-appointing-as-prefect-of-the-congregation-for-divine-worship-a-disciple-of-annibale-bugnini-deeply-hostile-to-benedict-xvis-reforms/
Alessia
http://2.andreatornielli.it/?p=6766
RispondiEliminapure Tornielli è imbarazzato!
Analisi del Prof. Pietro De Marco sull'intervista a Papa Francesco. Finalmente qualcuno ha il coraggio di dire la verità:
RispondiEliminahttp://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/10/02/de-marco-su-papa-francesco-in-coscienza-devo-rompere-il-coro%E2%80%A6/
S.
La sconfessione del predecessore Alessia per quanto mi riguarda ha avuto la sua certificazione nel momento in cui il Papa ha scelto come suo interlocutore ormai privilegiato il giornalista che più ha denigrato lui e la chiesa, con aggiunta di disprezzo personale elevato all'ennesima potenza. Dopo quell'intervista mi sono sentita come se origliando dietro una porta sentissi tuo padre che sparla col vicino di quella che tu credevi la tua famiglia, irridendo la fedeltà tua e di altri a quella famiglia. Normalmente non aspetto di essere accompagnata alla porta laddove non sono gradita, la infilo prima io
RispondiEliminaSe ancora non è stato promosso Marini sr, si vede che Ratzinger ha ancora qualche santo in paradiso, oppure Bergoglio ha qualche scheletro nell'armadio argentino. Se fossi Magister starei attento quando attraversa la strada. Eufemia
RispondiEliminaEufemia il cardinal e dell Honduras ha rivelato che già il 17 marzo Bergoglio gli aveva detto che avrebbe nominato parolin come segretario di Stato . Bergoglio ha poi aspettato mesi prima di rendere pubblica la nomina. Non vorrei che con marini sia lo stesso.
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