mercoledì 30 ottobre 2013

L'apparente scelta della Chiesa Cattolica di non utilizzare un linguaggio limpido e "urticante" (Raffaella)

Cari amici, grazie a Luisa vengo a conoscenza di una polemica riguardo agli ultimi interventi di Papa Francesco sulla famiglia. In essi non si trova alcun riferimento al matrimonio come unione fra un uomo ed una donna. Secondo alcuni commentatori la precisazione della natura del matrimonio sarebbe del tutto "superflua" perche' "tanto si sa" che il matrimonio e' solo fra uomo e donna.
Come sarebbe a dire che "si sa"? 
Deduco che Benedetto XVI e Giovanni Paolo II abbiano detto piu' del necessario sotto i loro Pontificati.
Si sono attirati critiche ed insulti perche' insistevano sul matrimonio come unione fra un uomo ed una donna.
Ora leggo che, in fondo, non era necessario insistere perche' tanto "si sa" che il matrimonio e' fra due persone di sesso diverso.
Enno'! Persino molti ricorsi alla Corte Costituzionale mirano ad ottenere una interpretazione "allargata" del termine matrimonio e di quello di famiglia cosi' come sancito dall'art. 29 della nostra Carta Costituzionale che cosi' recita: "La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.
Il matrimonio è ordinato sulla eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare".
Non e' quindi superfluo ma diventa fondamentale chiarire sempre che il matrimonio e' fra uomo e donna. 

Poi la Chiesa puo' decidere di non precisare certi concetti per non urtare i media ma questo e' un altro discorso che pero' andrebbe approfondito visto che un linguaggio "docile e poco urticante" fa piacere a tutti, ma puo' determinare tante interpretazioni quante sono le persone che ascoltano o leggono.
Prendiamo per esempio la famosa frase "Chi sono io per giudicare?". L'ho sentita ribadire anche domenica scorsa durante un dibattito televisivo ed il senso della citazione era: "Ciascuno faccia come crede perche' nessuno ci puo' giudicare".
Linguaggio chiaro, limpido ma urticante oppure parole che hanno bisogno di interpretazione a seconda del momento e del commentatore? Alla Chiesa la risposta.
R.

67 commenti:

  1. infatti il problema è che siamo all'esegesi contro esegesi del Francesco pensiero...sempre e comunque interpretabile. m

    RispondiElimina
  2. Grandissime Raffy e Luisa. Che qualche esagitato difensore in servizio permanente effettivo inizi a prendersi qualche calmante, eviterebbe imbarazzanti autogol.
    Alessia

    RispondiElimina
  3. carissima,
    ti suggerisco un po' più di umiltà e un po' piu di sequela alla Chiesa
    Come ci insegnato Benedetto XVI con la sua rinuncia si segue Gesù nella persona del Papa, e non questa o quella persona che in quel momento è Papa e che abbiamo deciso che ci piace.
    La sequela non è ripetere e interpretare come più ci piace i discorsi di uno (anche grandissimo come BXVI), ma seguire umilmente i passi, perché divengano propria epsreirinze di fede, di chi lo SPirito Santo ci ha messo davanti come guida, e se magari non ci piace questa persona allora l'umiltà avrà un valore ancora più grande perché richiede un distacco da se, un sacrificio.
    L'alternativa è mettere al centro se stesso e le proprie opinioni e alla fine ci si ritrova a contemplarsi l'ombellico.
    Riccardo

    RispondiElimina
  4. Sono completamente d'accordo con Riccardo! Al centro deve esserci sempre Cristo e va seguito...sempre anche a costo di inimicarsi il mondo.
    R.

    RispondiElimina
  5. l'argomento che certi argomenti si conoscono già è penoso. Tutto quello che la Chiesa dice è già stato detto. Ma se tra i tanti argomenti già trattati si decide di saltare proprio quelli controversi, beh si eviti almeno di usare argomenti infantili e sghembi.
    Ora nell'atmosfera di orgasmo generale può passare anche una spiegazione zoppa, domani, passata la sbornia e fumando una sigaretta, certe giustificazioni appariranno per quello che sono. Dei poveri sbrodeghezzi.
    Ma a parte questo, veramente fare ancora una volta un discorso limpido sul matrimonio cristiano non è forse di attualità? O è perchè è di stretta attualità che si parla d'altro?

    RispondiElimina
  6. Proprio per seguire Gesù preferisco il "sì sì no no" al linguaggio politicamente-mediaticamente-religiosamente corretto!

    RispondiElimina
  7. Che il matrimonio sia solo quello tra un uomo e una donna e non possa essere altro per un Cattolico non è un'"opinione", ma Verità rivelata!
    La Chiesa ed ogni Cristiano hanno il dovere di difendere la Verità rivelata e proprio questo significa non mettere al centro "le proprie opinioni" ma Cristo.
    Credo che l'intervento di cui sopra manifesti bene il rischio che stiamo realmente correndo con una Chiesa dal pronunciamento "debole" per un'immagine (mediaticamente) forte: la derubricazione della verità ad opinione.
    Ed il rischio di una Chiesa personalistica incentrata più sull'immagine del Pontefice che sui contenuti (una sorta di "berlusconismo" nella Chiesa).
    Ma al centro della fede non c'è il Papa, ma la Verità che è Cristo. Il Papa ne è vicario, ma la nostra sequela è sequela di Cristo, che è lo stesso ieri, oggi e sempre, non lo dimentichi.

    RispondiElimina
  8. Mi sarebbe piaciuto veder nominato Cristo, a cui si deve sequela, nella reprimenda di Riccardo. Invece è rimasto, come dire, sottinteso?
    Alessia

    RispondiElimina
  9. Carissima,
    non rigirare quello che ho scritto, ma ti invito, con grande amicizia, a rifletterci un attimino.

    Corrado

    RispondiElimina
  10. Dimenticavo ... mai sentito parlare di Santa Caterina da Siena, Riccardo?
    Alessia

    RispondiElimina
  11. Brava Raffaella. Hai dato voce a dubbi e a sentimenti che non possono essere semplicemente accantonati con un "muti e obbedite!"

    RispondiElimina

  12. "Chi pensa, come afferma da sempre la Chiesa, che il matrimonio è uno solo (le altre unioni si possono chiamare in modo diverso) non deve sentire il bisogno di aggiungere che si sta parlando di un maschio e di una femmina."

    Pensando essermi sbagliata ho dovuto rileggere più volte quella frase tanto mi sembrava impossibile che il redattore del Sismografo avesse potuto scrivere un`enormità simile, e invece sì, l`ha scritta e Tornielli l`ha fatta sua!
    Solo l`inebriamento ormai cronico può spiegare, ma non giustificare, che l`autore di quelle parole (e chi le ha riprese) abbia dimenticato che prima di papa Bergoglio i suoi predecessori parlando di matrimonio avevano sentito "il bisogno di aggiungere che si sta parlando di un maschio e di una femmina"!
    Se dovessimo seguire Badilla nel suo "ragionamento" dovremmo arrivare alla conclusione che Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, che tanto hanno difeso il matrimonio, non pensavano come la Chiesa e non credevano che il matrimonio è uno solo!
    Aberrante!
    E poi, come ho già detto,
    se alcune famiglie, quelle che si son battute anche sulle piazze in Francia, ma non solo, per difendere il matrimonio dagli attacchi di chi ha ormai messo il matrimonio omosessuale( eh sì, è chiamato così, matrimonio) sullo stesso piano del matrimonio fra un uomo e una donna, si son sentite "trascurate" o ignorate, anche nella loro assenza sul palco per le testimonianze, perchè non potrebbero dirlo?
    E se lo dicono perchè subito adirarsi come se fosse un ignobile attacco a papa Bergoglio?

    RispondiElimina
  13. Scusa Riccardo, hai nominato Gesù, ma a me era sfuggito. Questo insegna che bisogna leggere con attenzione e mantenere la calma.
    Alessia

    RispondiElimina
  14. Effettivamente il liguaggio e il messaggio di Francesco non vengono sempre interpretati nel modo giusto e si corre il rischio di manipolare a proprio uso e consumo, quindi qualche precisazione ufficile forse sarebbe opportuna, ma è difficile capire quanto sta accadendo. Il silenzio di tutti i cardinali e della sala stampa non sono abiutali. va tutto bene anche per loro? Forse sì. personalmente, sonon in grande confusione.

    RispondiElimina
  15. ricordate Frigide Barjot e la mobilitazione contro il matrimonio gay in Francia? beh, le hanno dato gli 8 giorni

    http://t.co/8G3q1Br355

    nessuno può dare dell'omofoba a Frigide, ma resta cattolica e quando i cattolici si espongono con coraggio utilizzando anche solo i mezzi democratici normali, qualcuno presenta il conto.
    Oggi il Papa ha detto che c'è la tentazione di rinchiudersi nel privato, ecco Frigide ha fatto il contrario, ma d'ora in poi che sostegno sentirà nella sua Chiesa?
    Se avesse ragionato come certi pompieri dialettici di questi giorni , non sarebbe mai scesa in campo, avrebbe detto , ma ragazzi , è ovvio che il matrimonio è tra un uomo e una donna, che bisogno c'è di dirlo?
    Ma Hollande non la pensava così.

    RispondiElimina
  16. Condivido con Riccardo:
    "Carissima,
    ti suggerisco un po' più di umiltà e un po' piu di sequela alla Chiesa!!!"
    La lettura che tu fai dei fatti è forzata e faziosa!
    Pietro

    RispondiElimina
  17. Bisognerebbe dire qualcosa anche di chi vuole insegnare al Papa come seguire Cristo.

    RispondiElimina
  18. Riccardo, come ci ha insegnato tutto il pontificato di Benedetto, non solo la sua rinuncia. Ho deciso di diffidare di tutti coloro che, citando papa Benedetto, non sanno far altro che alludere alla rinuncia. Anche a costo di inimicarmi il mondo.

    RispondiElimina
  19. Non ho capito se Riccardo e Corrado sono la stessa persona,sarà l'Alzheimer, comunque qua i pompieri prima inesistenti anche in casi di grandi incendi,ora si affannano a correre per un cerino appena acceso, tutti a portare acqua, ma PF non ne ha bisogno,è fin troppo protetto, piace alla gente che piace, poi i predicozzi non mi piacciono, né pro né contro, ce n'è già abbastanza su media, tv e giornali, alla mia coscienza ci penso io, ognuno si occupi della propria. Grazie.Lupus et Agnus.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ben detto Lupus. Escono fuori dopo 8 anni di letargo!

      Elimina
  20. Mi ero posta la stessa domanda, Lupus :-)
    R.

    RispondiElimina
  21. Subito la si butta sull'umiltà, ma chi aveva seguito i papi precedenti e non percepisce continuità non sarà mica tutta colpa sua eh? Forse non è umile nemmeno mandare in confusione i piccoli. Diciamolo una volta per tutte, pane al pane e vino al vino, che la battaglia tra i papi precedenti e il mondo non si è giocata nè sulla pace nè sulla povertà, temi su cui c'è stata gran condivisione soprattutto da parte degli intellettuali e di chi dispensa i nobel e applausi dalle parti dell'onu, ma proprio su questi temi di cui oggi ci si viene a dire che no, non si parla perché si sa già tutto. E meno se ne parla e più quel mondo che prima attaccava applaude e legifera, più chi si oppone a quelle leggi si sente lasciato solo con la sua coscienza che per legge non potrà più obiettare. E più ci si pone domande più si dice che si deve spegnere l'intelletto se proprio su questo osa porsi domande. Mi spiace, ma non credo sia richiesta l'adorazione acritica a Bergoglio per essere nella Chiesa, visto che nei riguardi degli altri papi si è fatto di peggio senza schierare ogni volta le critiche armate verso la coscienza altrui. Una volta per ogni frase redarguita si gridava all'inquisizione, oggi che neutralizzato l'inquisitore l'inquisizione ci dicono non esserci più, non si può manco alzare la mano per dire di non aver chiaro il messaggio. Qua si passa dal primato della coscienza sbandierato ai giornali del salotto buono ai censori delle coscienze di quelli del salotto cattivo che non si adeguano. Si sbandiera che il gioco è cambiato e poi non ci si vuole stare

    RispondiElimina
  22. Sono Riccardo.
    Per puntualizzare:
    1) ho scritto un solo messaggio, il corrado di qualche messagio dopo non è roba mia.
    2) non è un predicozzo ma un invito a riflettere personalmente sul significato di sequela.
    3) vi invito a leggere i discorsi di BXVI alla giornata delle famiglie a Milano di un anno fa e dirmi qante volte, parlando alle famiglie ha puntualizzato che il matrimonio è tra uomo e donna(
    Tra l'altro, ci ho portato la famiglia ad entrambi gli incontri, sneza distinzione di Papa.

    Riccardo

    RispondiElimina
  23. Volevo dire Bravissimo al nonno!!! Ogni tanto per la foga si sbaglia........

    RispondiElimina
  24. Scusate, sono l'inebriato in servizio difensivo permanente effettivo (ma piaceva quando scrivevo così de grande B16, siete voi ad essere cambiati). Mi permetto solo di fare una domanda: se il Papa (Francesco) parla di coniugi, MARITI e MOGLI, e parla anche di FIGLI, secondo voi sta parlando di persone dello stesso sesso? Ma avete ascoltato ciò che ha detto?
    ANDREA TORNIELLI

    RispondiElimina
  25. e no, si deve specificare che marito e moglie significa uomo e donna (possibilmente non operati per cambiare sesso), se no non si capisce, è una frase troppo ambigua. Benedetto in OGNI DISCORSO specificava "uomo e donna". Francesco non lo fa. chissà come mai...

    Vera

    RispondiElimina
  26. Così scopriamo che anche i vaticanisti, nel loro piccolo, si in.....no.

    Comunque, noi forse saremo cambiati. Certo è cambiato anche il Papa.
    Trattasi di dato di fatto.

    RispondiElimina
  27. Per quanto sia d'accordo sul fatto che l'argomento non è affatto scontato e che dati i tempi debba essere una priorità della Chiesa quella di riaffermare il matrimonio fra uomo e donna, anche per sostenere quanti di noi, proprio per vivere il Vangelo nelle periferie e non rimanere chiusi nelle sacrestie, si impegnano quotidianamente su questo fronte, tuttavia non possiamo neanche pretendere che il papa, chiunque esso sia, ne parli ogni volta che incontra una famiglia. tutto sommato quello del 26 e 27 ottobre era un pellegrinaggio di famiglie cattoliche, in quanto tali già fortemente convinte della eterosessualità, e quindi una connotazione più pastorale ci stava bene. tanto, a dir il vero, si è visto più nell'omelia della S. Messa che non nella festa del sabato, in cui, purtroppo, si è ritornati ad insistere sui "piatti volanti", divenuti ormai oggetto di battute da osteria nel rientro a casa.
    Detto questo, però, vorrei aggiungere che se si sa come la pensa la Chiesa su questo argomento, altrettanto dovrebbe sapersi su temi quali la misericordia e la povertà: sono duemila anni che se ne parla, anzi di più: che facciamo non commentiamo più la parabola del Padre misericordioso? Maria Pia

    RispondiElimina
  28. Tornielli, è inutile fare queste domande a chi non vuol sentire perché ancora la ferita brucia, abbia pazienza.

    Sono con lei. Ma è anche vero, PURTROPPO, che non pochi stati hanno approvato leggi, e sono in vigore!, nelle quali è scritto, NERO SU BIANCO, "matrimonio" nell'altro significato quello controintuitivo. Sta qui il dramma, che non è un sogno.

    Non di meno, coraggio ragazzi! Il matrimonio è il matrimonio punto, e i Zapateri pensino quello che vogliono.
    gianni

    RispondiElimina
  29. Secondo me il problema è uno solo: con Papa Benedetto il minimo accenno al matrimonio tra uomo e donna era presentato come "chiusura" ecc, con Papa Francesco i pochi riferimenti all'esclusività del matrimonio eterosessuale (perché in effetti ci sono) sono bellamente ignorati o ammorbiditi.

    RispondiElimina
  30. ...scusami Vera, marito e moglie ..non significa uomo e donna????? quindi il papa doveva specificare: ...ho detto moglie cari fedeli,ma non nel senso di un maschio che ha cambiato sesso!!!! ...per me di argomenti su cui discutere ce ne sono ...ma questo francamente...!!!

    RispondiElimina
  31. buonasera signor Tornielli mi permetto di sottolineare una particolarità che trovo inutile ed ho trovato stonata. Al di la delle dispute, che come al solito ognuno vuole portare al suo mulino, ma perchè si firma in maiuscolo? ha paura di non essere riconosciuto? non è che firmando in maiuscolo le sue opinioni sono più incisive o giuste dalle mie o di altri. Tornando a quello che scrive ricordo con piacere le sue difese di Papa Benedetto XVI e gliene rendo atto ma vorrà ammettere almeno un pò che quello che ora scrive è un pò diverso, di parte e campagne così infuocate contro chi osa criticare il Papa non ricordo le abbia mai intraprese sotto il pontificato di Benedetto XVI. Se mi sbaglio le chiedo scusa in anticipo. Le chiedo gentilmente di dirmi se non l'ha mai sfiorato il dubbio che si stia creando un idolo in Papa Francesco ( e sono sicura non per colpa del Papa ) e non le è mai venuta la domanda o la paura “ cosa resterà della Chiesa di Cristo finito l’idolo? non le dà fastidio il fatto che si continui come un mantra, persino su settimanali cattolici, a dire “ la Chiesa di Francesco”? A me hanno sempre insegnato che la Chiesa è di Cristo e per nessun motivo vorrei fosse diverso ma quello che passa da marzo in poi è questo. Trovo poi indelicato chiamare il Papa solo Francesco come spesso accade, lui è Papa Francesco, tutti noi quando si parla di Francesco si pensa al grande Santo di cui lui porta solo il nome non è la reincarnazione della sua persona. La ringrazio anticipatamente se vorrà gentilmente rispondermi visto che legge questo blog. Saluti Vighi

    RispondiElimina
  32. Caro Dott.Tornielli, molti di quelli che scrivono quí (questo vale almeno per me) non sono vaticanisti di professione, né teologi di chiara fama e non hanno il tempo e la scienza per approfondire come Lei fa ogni omelia del Santo Padre. A loro (o almeno a me) é bene mandare messaggi chiari, che vincano la loro (o almeno la mia) distrazione. E visto il significato che il sentire comune sta pian piano assegnando a concetti una volta chiari come quello di matrimonio, sarebbe bene che si specificasse chiaramente, tutte le volte che possibile, cosa la Chiesa intende per esso. L'esigenza di tale chiarezza é resa poi piú forte dalle interpretazioni malevole delle parole del Papa da parte di una vulgata ormai incontrollabile, secondo la quale sulla cattedra di San Pietro ci sarebbe ormai Robespierre ("vedrete: non é àncora finita!" declamano con soddisfazione).
    Resta un fatto: nelle mie frequenti discussioni coi miei figli, piuttosto presi da tale vulgata, non so piú cosa dire.

    RispondiElimina
  33. Bisognerebbe dire qualcosa anche di chi vuole insegnare al Papa come seguire Cristo.
    ---------------
    A volte, invece, è dovere del laico cattolico che mantiene il sensus fidei - gloria della Chiesa - indicare al Papa come vada seguito Cristo. La storia della Chiesa non insegna proprio niente? Quanti Papi hann'agito e parlato in opposizione alla volontà di Dio? Non erano "assistiti" dalla Spirito Santo? Evidentemente non gli han prestato attenzione o lo han respinto. E' chiaro che una visione papolatrica è pericolosa. I confini dell'obbedienza sono ben precisi: si obbedisce al Magistero solenne o ordinario infallibile, che in quanto tale non può errare. Le esternazioni estemporanee posson esser erronee e non sono vincolanti. L'obbedienza cieca può far cader nel baratro. Nostro Signore ci ha dato la ragione e la coscienza: strumenti che, illuminati dalla sua luce, ci permettono di discernere ciò ch'è bene e ciò che non lo è.
    Le tesi espresse da Francesco sul Bene e sul Male non rispecchiano la dottrina cattolica.

    RispondiElimina
  34. Se posso parlare per me, io non sono cambiata, è ciò che mi sta attorno che è cambiato. Persone con cui prima discutevo pure nell'ambito della mia stessa famiglia ora si sono messe tranquille, il Papa non rompe più. La percezione evidentemente è questa, o forse facendo in modo che fosse questa, alla fine ci si è riusciti. Non avrei motivo di raccontare bugie, non sono particolarmente agguerrita da cercare lo scontro su certi temi, sono una di quelle che a suo tempo non ha molto approvato l'uscita politicizzata del family day ma per fare un esempio, vivo in un ambiente medico dove la sensazione è che ora il nuovo Papa abbia altra sensibilità nei confronti dell'aborto. Non una ma due volte ho provato a spiegare che non è cambiato nulla, ma quando mi sento dire per la terza volta che "basta giudicare, ora la musica è cambiata", mi chiedo chi me lo fa fare a insistere. Evidentemente fuori è accaduto qualcosa, visto che ad ogni buon pomeriggio o buona domenica in tv si esternano aspettative contando sulla bontà del Papa. Chi non ha dimenticato Benedetto XVI fa molta fatica ad ingoiare come niente fosse la favola del Papa buono verso quello cattivo. Prendiamo anche il caso Boaff, non lo si può per giorni pubblicare ovunque alimentandone il narcisismo e dando spazio ai suoi proclami di discontinuità rispetto ai predecessori, per poi aversene a male se qualcuno alla fine gli da retta. Parliamo di uno che non ha risparmiato nulla ai papi precedenti, eppure lo si è coccolato fino a poche settimane fa. Ci ho provato a spiegare in giro che Guitierrez non era mai uscito dala Chiesa, che aveva partecipato ad una messa di imposizione delle ceneri con BXVI qualche anno fa, che la sua chiacchierata amicizia con Müller non aveva impedito a BXVI di nominarlo alla Cdf, pareva di parlare al vento, con Boaff e le sue esternazioni a fare titolo. Si è soffiato sul vento della discontinuità e ora si raccoglie quel che un po' si è seminato. Se si potesse discutere di quanto accaduto con meno animosità forse ci si potrebbe rendere conto che se il giorno dopo le dimissioni di Benedetto non ci fosse stata tanta fretta di strappare le pagine della storia appena finita per propagandarne la scrittura di un'altra su pagine completamente nuove, forse il filo della continuazione del libro nessuno lo avrebbe perso. Siccome poi siamo dotati di memoria e di sentimenti, di cose che ci hanno colpito e anche fatto soffrire, ricordiamo ogni virgola di certe critiche, non quelle dei blog di poco conto. Chiunque poteva dire quel che voleva su Bendetto Papa, anche su Raiuno e nelle trasmissioni di punta. Persino Pippo Baudo diceva la sua su ciò che il Papa non diceva all'angelus, quando lui riteneva dovesse farlo. Non ricordo grandi richiami all'umiltà allora, solo le nostre levate di scudi, non altre. Tornielli è stato uno dei vaticanisti più rispettosi con Benedetto durante il suo pontificato, nulla da dire, anche se sul suo blog non sempre era immediato nel filtrare certi commenti come ora, ci conceda però almeno che tutti gli altri che non lo erano non sono mai stati particolarmente redarguiti, tantomeno guardati male in sala stampa o lasciati a terra dall'aereo papale o licenziati da rai Vaticano. E' accaduto che parole di un discorso siano state estrapolate e propagandate lasciando seminare fatwe, che domande insidiose sul preservativo oscurassero importanti viaggi e loro messaggi, che una vecchia lettera con una citazione su Galileo venisse propagandata per non far parlare il Papa alla Sapienza, un giornalista di avvenire ha detto quel che riteneva sulla coscienza del Papa ai tempi della revoca della scomunica ai lefebvriani. Tutti hanno potuto dire la loro e soffiare sul fuoco anche da dentro la Chiesa. Oggi ci si risente per qualche riflessione sui blog, com'è possibile? Non siamo cambiati, semplicemente non abbiamo perso la memoria, nemmeno sui principi negoziabili diventati eticismo sulle stesse pagine di avvenire

    RispondiElimina
  35. Preciso, per evitare confusioni, che il "non lo dimentichi" era un esortativo alla seconda persona singolare, dedicato a Riccardo.

    RispondiElimina
  36. Gemma, hai detto tutto. Brava!

    RispondiElimina
  37. Bisognerebbe dire qualcosa anche di chi vuole insegnare al Papa come seguire Cristo.
    ---------------
    A volte, invece, è dovere del laico cattolico che mantiene il sensus fidei - gloria della Chiesa - indicare al Papa come vada seguito Cristo. La storia della Chiesa non insegna proprio niente? Quanti Papi hann'agito e parlato in opposizione alla volontà di Dio? Non erano "assistiti" dalla Spirito Santo? Evidentemente non gli han prestato attenzione o lo han respinto. E' chiaro che una visione papolatrica è pericolosa. I confini dell'obbedienza sono ben precisi: si obbedisce al Magistero solenne o ordinario infallibile, che in quanto tale non può errare. Le esternazioni estemporanee posson esser erronee e non sono vincolanti. L'obbedienza cieca può far cader nel baratro. Nostro Signore ci ha dato la ragione e la coscienza: strumenti che, illuminati dalla sua luce, ci permettono di discernere ciò ch'è bene e ciò che non lo è.
    Le tesi espresse da Francesco sul Bene e sul Male non rispecchiano la dottrina cattolica.

    RispondiElimina
  38. Non so se è veramente Tornielli ad aver lasciato un commento su questo blog, se è lui, invece di porre una domanda perchè non risponde a quelle che abbiamo posto?
    Visto che ha fatto sue quelle incredibili parole di Badilla, non ha nulla da dire?
    Forse che considera che Benedetto XVI, che non perdeva un`occasione per difendere il matrimonio, SPECIFICANDO unione fra un uomo e una donna, non pensava come la Chiesa?
    Forse che Tornielli pensa che era solo una fissetta di Benedetto XVI, totalmente superflua e inutile?
    O non è più esatto dire che il suo era un impellente bisogno e dovere di difendere il matrimonio sotto attacco dalle legislazioni di sempre più Paesi?

    Noi abbiamo ascoltato il Papa, penso che anche Badilla e Tornielli lo abbiano ascoltato, lo hanno ascoltato le famiglie che hanno notato che in nessuno dei suoi interventi il Papa ha usato l`espressione "matrimonio fra un uomo e una donna", fra di loro ci sono le famiglie che per difendere quel matrimonio sono scese in Piazza, purtroppo il matrimonio, questo è il suo nome, omosessuale è ora legge, in Francia come in molti altri Paesi, nei giorni scorsi, come ai tempi delle manifestazioni,quelle famiglie non hanno ricevuto il sostegno e l`incoraggiamento chiaro e esplicito di papa Bergoglio, per loro, non c`è stato spazio per testimoniare.
    In questi tempi in cui è mal visto gettare una nube sullo splendido cielo eternamente blu che illumina i passi del Papa, in cui la critica diventa automaticamente un intollerabile attacco, e viste certe reazioni adirate, dobbiamo dedurne che anche quelle famiglie che dicono la loro delusione dovrebbero tacere?

    RispondiElimina
  39. sono veramente perplessa, non so di cosa si sta discutendo qui. Se anche in questo blog fossimo tutti bertoldi , è la ricezione dei discorsi di Papa Francesco che è quella che descrive così bene Gemma. Molte persone dentro e fuori la Chiesa interpretano, grazie anche ai giornali, che la dottrina è già cambiata, non che sta cambiando, è già cambiata. Su questo equivoco nessuno per molto tempo in Vaticano ha speso parole per raddrizzare le interpretazioni, intendo in modo autorevole. non basta un articolo su web ogni tanto o un'intervista al cardinale pistolini ogni tanto.
    Siamo al punto che se il prefetto Mueller, siccome si è passato il segno, interviene sui divorziati risposati, viene quasi ignorato e il motivo non bisogna interrogare il cielo per saperlo. Le interpretazioni liberal e di rottura del Papa sono strombazzate con la grancassa e ripetute dai media di carta, su web e nelle trasmissioni di intrattenimento mentre le precisazioni di Mueller le leggiamo io, te e memè.
    E questo è un fatto.
    L'altro fatto è che il messaggio che esce dalla bocca del Papa non è chiaramente netto sui punti spinosi. Nessuna maledizione o esilio che mi sarà comminato mi distoglierà dal dirlo: il messaggio si presta ad ambiguità.
    Glissa spesso su ciò che si può prevedere aguzzo o omette frasi che potrebbero chiarificare troppo: se si è onesti lo si nota, a volte sembra un argomentare sulle uova.
    E che sia una cosa voluta lo dimostra il fatto che per altre invettive che non sono critiche per i media , si parla fuori dai denti, condannando e stigmatizzando, inamidati, zitelli pezzi da museo e facce tristi con il peperoncino. Ma queste condanne chi potrebbero scandalizzare? Forse i diretti interessati che contano meno del due di briscola.
    Sono inoltre stupita di vedere che nessuna critica è più permessa sul Pontefice che subito corre il Pronto Intervento, ma smettetela.
    Tutti i Papi sono stati oggetto di critiche, tutti, persino S. Pietro, cosa si vuole , creare una bolla di consenso sovietico intorno al Papa, a che scopo? C'è nel Vangelo questo?
    Chi dissente si becca il suo bollino di sfigato in fronte e entra nelle liste di proscrizione del Faggioli di turno. Qualcuno ha perso il senso della misura.
    Tutti i media, tutti, anche grazie agli equivoci interpretativi di cui sopra,sono indulgenti se non celebranti: questo consenso dopo 8 anni di calci in faccia piace in Vaticano e la mia impressione è che si voglia mantenerlo a tutti i costi.
    Si può lasciare qualche voce a liberamente esprimersi anche nel caso non fosse in estasi e non partecipasse a certe forme di idolatria ormai evidenti?

    RispondiElimina
  40. Quando si marchia persone dispregiativamente col termine vedove inconsolabili il pan per focaccia ce lo si può anche aspettare, inutile impermalosirsi sulle sfortunate definizioni, a questo punto reciproche. Non mi intrometto nei contenuti perché non sono materia mia, ma vorrei far notare che qui i primi tempi ci provavano a dimostrare la continuità, non hanno fatto altro che rammaricarsi, inascoltate, contro chi propagandava ad ogni uscita il nuovo e la rottura. Pure l'uscita in jeep scoperta veniva venduta come rivoluzionaria. Ma queste erano sciocchezze, il crac secondo me è arrivato con il colloquio con Scalfari. Sia per la scelta del personaggio con cui intavolare l'amicizia sia per l'andamento della discussione. Il fatto che l'intervista anziché sopire i dubbi sulla lettera precedente abbia sparso ulteriore sale, credo sia stato per molti il momento di perdita dell'orientamento e magari prima di perdersi del tutto hanno iniziato a lanciare sos, scambiati a mio avviso troppo sbrigativamente per mancanza di rispetto e umiltà

    RispondiElimina
  41. un'ultima cosa. Parte del problema dipende dal fatto che in Vaticano vogliono la botte piena e la moglie ubriaca. Si può ben dire, e in modo trasparente: abbiamo voluto togliere il Papa dalla linea del fuoco dopo le plurime lapidazioni del predecessore che abbiamo dimostrato di non volere e sapere difendere, quindi per evitare che la storia si ripeta,su certe questioni si terrà d'ora in poi un profilo basso e i media capiscano quello che vogliono e la gente di rimbalzo anche, pazienza, ma noi non abbiamo ancora finito di raccogliere le pietre che hanno lanciato aBenedetto e ne abbiamo abbastanza.
    Invece di questo, si è ripetuta, a segreteria telefonica, la questione della continuità fra i pontificati e per commentare o inquadrare gli atti di Francesco si usano senza ritegno frasi e argomenti di Benedetto come una sinecura di ortodossia. Ma la cosa non regge alla lunga e nemmeno alla corta: un'organizzazione abortista americana ha comprato pagine di giornali scrivendo a papa Francesco "Grazie! " Si può solo lontanamente immaginare una cosa del genere per papa Benedetto?
    Siamo sicuri che davvero non c'è un problema al mondo dal punto di vista della comunicazione (e mi fermo qui) ?

    RispondiElimina
  42. Del resto è molto semplice, abbiamo forse visto dei media riprendere gli interventi di papa Bergoglio per dire che ha difeso il matrimonio come unione fra un uomo e una donna e farne i loro titoloni?
    Non.
    Non abbiamo invece dimenticato i loro titoloni dopo le omelie e discorsi di Benedetto XVI durante i quali usava un linguaggio forte, chiaro e inequivocabile, perchè sapeva che il matrimonio è sotto attacco, perchè sapeva che si rivolgeva non solo ai cattolici ma ANCHE al mondo, a quel mondo che stava, e sta, equiparando il matrimonio omosessuale a quello eterosessuale.

    RispondiElimina
  43. @gemma e mariateresa

    la percezione è cambiata, non la sostanza. ma la percezione che c'era prima era che tutto era vietato e che non esisteva perdono. tutto sommato è meglio ora.

    Vera

    RispondiElimina
  44. Mi permetto di entrare nel dibattito da sostenitore accanito di Papa Francesco visto che questo pontefice mi ha fatto venire voglia di ritornare alla messa e pregare dopo anni di smarrimento forse dovuto alla politicizzazione de la poca tolleranza della Chiesa.
    Sui gay Francesco fa un'ottima e umile riflessione. I gay esistono da sempre e la Chiesa ne deve tener considerazione nonostante non condivida la scelta sessuale di queste persone. Poi se un concetto viene ripetuto troppo a lungo rischia di perdere valore, quindi Francesco fa bene a non inflazionare il termine famiglia e schierarsi a spada tratta.

    RispondiElimina
  45. guarda Vera che per molti è cambiata la sostanza.
    Non accetto che si dica che coi papi precedenti si percepiva che non esiste il perdono, è una menzogna che può essere dimostrata con le parole dei papi stessi e facilmente. Se poi ci si compiace che ingiustamente la gente capisca l'opposto di quello che viene detto e grazie alle strumentalizzazione dei media,arrivederci e grazie.
    Per quello che mi riguarda non è meglio ora perchè ci si ritrova a spiegare la dottrina cristiana a gente che crede sia stata sovvertita perchè l'ha detto il Papa e se ne entusiasma.
    Gentile anonimo delle 8.45 tutta, tutta la predicazione della chiesa
    è fatta di concetti ripetuti a lungo e che, ne sono convinta, non perdono di valore.

    RispondiElimina
  46. A scanso di equivoci: ho scritto il commento di ieri dal treno, velocemente (ci sono errori di battitura). Ho firmato in automatico maiuscolo perché quello è l'uso tipografico per la Stampa e per Vatican Insider, dove scrivo di solito. Mi scuso se è apparsa come un'espressione di forza o di protagonismo.

    andrea tornielli

    RispondiElimina
  47. @anonimo
    esatto, i gay esistono e far finta che non esistano o relegarli in un cantuccio e dire "state buoni e non rompete" non serve a nulla. io credo che condannare intere "categorie" di persone sia controproducente, e mi piace che Francesco sia più "morbido" e in fondo consideri queste persone alla pari con tutte le altre, e non inferiori o addirittura escluse a priori. ripeto, la percezione che si aveva prima era questa, che chi non aveva una vita perfettamente "regolare" era fuori dalla chiesa senza se e senza ma. ora queste stesse persone sentono di avere una speranza.

    Vera

    RispondiElimina
  48. io per rigor di verità devo dire che Benedetto nei primi tempi del pontificato non lo ricordo molto pressante nei riguardi delle questioni etiche, forse lo era di più la chiesa italiana, allora guidata da Ruini, oggi desaparecido.
    Ricordo per esempio che ci fu da parte di alcuni stupore perchè ai giovani a Colonia non aveva parlato di castità o simili, durante un'intervista allle tv tedesche un intervistatore si stupì del fatto che al convegno delle famiglie di valencia non avesse nominato il matrimonio omosessuale, sui divorziati dopo un discorso
    ai preti di Aosta in cui aveva fatto riferimento ad una sua vecchia proposta dei tempi della cdf, tutti si aspettavano aperture. Dopo il sinodo non se ne fece nulla, magari l'episcopato mondiale non era d'accordo, chissà, visto che tanto si parla di collegialità. Non so quante volte gli ho sentito poi parlare di accoglienza a divorziati e separati, sicuramente a Bresso e Ancona, ma in questi giorni qualcuno ha ritenuto raccontare fosse stato Francesco il primo a parlarne. Credo l'errore sia stato alimentato proprio dagli esperti di questioni vaticane, tutti colti da amnesia ed esaltazione del nuovo, per cui ogni cosa già vista o detta l'hanno presentata come nuova e rivoluzionaria. A furia di farlo in molti hanno finito per crederci, ma chi ha sempre seguito i papi sapeva che non era vero, ora personalmente non ne sono più tanto certa. In discorso di Benedetto si estrapolava l'unica frase sull'etica e la si sbatteva in prima, con Francesco
    si racconta tutto tranne quella, col primo, titoli mortificanti, col secondo sempre esaltanti, occultando spesso i tanti riferimenti al demonio.
    Ma il punto critico per molti è stata davvero l'intervista con Scalfari, è stato quello che ha certificato la
    sensazione di rottura.
    Il Signore ha i suoi motivi per aver mandato Francesco ora come Benedetto prima, ma non credo siano di serie b quelli che faticano ad andare a messa ora rispetto a quelli come l' anonimo che faticavano prima, si segue il Celebrato non il celebrante ed è questo il motivo per cui sono e resto nella Chiesa. Se poi un messaggio reiterato perde di valore, allora potrebbe valere anche per l'insistenza sui poveri. Non so se ci si rende conto che non siamo più al punto matrimonio si, no, siamo al punto che su certe questioni non esiste più per legge possibilità di opinione e obiezione. Lo stato è laico e in base a questo legifera ma la coscienza la voglio libera

    RispondiElimina
  49. l'ho detto e lo ripeto con le trombe e il sassofono: che i papi precedenti condannassero intere categorie di persone è una bubbola di basso taglio propagandistico. Ripetere a filastrocca non le cambia lo status di bubbola.
    Compiacersi che il Papa regnante benefici di altra accoglienza contrapponendolo alla malvagia chiusura degli altri prima di lui , è una cosa che posso leggere su dagospia (e infatti lì si legge) ma non sentire da cattolici.

    RispondiElimina
  50. diciamo la verità Gemma: c'era un pregiudizio negativo su Benedetto e avrebbe potuto camminare sulle acque che non sarebbe stato apprezzato lo stesso. Si sarebbero soffermati a criticare le scarpe usate per la traversata.

    RispondiElimina
  51. Andrea Tornielli, ammettendo che sia lui ad aver scritto quei commenti, prima di venir qui a far lezione e a dirci che siamo noi ad essere cambiati (!) farebbe bene ad avere l`umiltà di chiedere scusa a tutti e tutte coloro che ha offeso, e anche ferito profondamente, con le sue pesanti e malevole frasette, riprese poi dai suoi imitatori.

    RispondiElimina
  52. Ringrazio il sig.Tornielli per la precisazione, mi era venuto il timore che fosse un insider, cmq, ne converrà anche lui, che ad onor del vero ha difeso BXVI quando la mitragliatrice sparava su di lui a raffica, quello che mi permetto di dirle, mi conceda, è che la propaganda a favore del vdr è iniziata, battente, stordente, senza contraddittorio, sennò anatema, dal giorno del 13/03, quell'anticipo di simpatia completamente assente per il predecessore, per lui è diventato diktat, tutti parlano, a proposito e a sproposito, del vdr, in tutte le salse, anche se non avessimo interesse a leggere ogni cosa che dice, spesso insignificante e terraterra, mi conceda, viene amplificato a dismisura su tutti i media 'cattolici', con un'acribìa nel sottolineare ed enfatizzare anche sciocchezze, che dà molto da pensare, poi se qualcuno torna in chiesa, buon per lui, dalle parti mie calano i partecipanti alle messe a vista d'occhio, aumentano di contro i gadgets con PF sopra, persino sui lumini per i defunti e questo francamente dà il voltastomaco;poi se ci si permette di fare qualche critica si viene inesorabilmente bollati e anche lei ci è andato giù mica leggero nei confronti di vedove ed affini, quindi 1 a 1 e palla al centro. "Per capire chi vi comanda basta scoprire chi non vi è permesso criticare"G.K.Chesterton, tanto per gradire.GR2

    RispondiElimina
  53. COMPLIMENTISSIMI A GEMMA E MARIATERESA!!!!!!!!!

    RispondiElimina
  54. Ha scritto Luis Badilla sul «Sismografo»: "Tra le poche parole che possono avere più di un significato non c’è la parola “matrimonio”. L’espressione “matrimonio” è univoca, non ammette dubbi o fraintendimenti, anche se da qualche anno buona parte della stampa cattolica è caduta nel tranello sentendosi – non si capisce perché – di dover specificare sempre “… tra un uomo e una donna… Chi pensa, come afferma da sempre la Chiesa, che il matrimonio è uno solo (le altre unioni si possono chiamare in modo diverso) non deve sentire il bisogno di aggiungere che si sta parlando di un maschio e di una femmina».
    Scusate, ho tempo (caviglia sinistra rotta e destra distorta, immobilizzata completamente, in carozzina) e mi soffermo su questa citazione.
    Ma i signori Badilla e Tornielli dove hanno vissuto negli ultimi dieci anni? Mai sentito parlare di neolingua? In Inghilterra e in Gran Bretagna (e non solo) si parla di MATRIMONIO omosessuale, Matrimonio. Altro che impossibilità di attribuire altri significati alla parola "matrimonio". Anzi si tiene molto alla parola come tale. Perché le parole sono conseguenza delle cose; ma in un mondo in cui le cose non si percepiscono più se non attraverso la propria interpretazione, utilizzarne una per esprimere una realtà diversa da quella per cui la parola è nata serve a cambiare la percezione della realtà che essa indicava. Capisco che in tempi in cui i "logoi" non sono di moda ribadire che "matrimonio" deriva da m"unus matris" posso sembrare pedante e accademico (Orrore!) ma è diventato necessario perché qualcuno parla oggi d sposarsi col proprio cane.
    Nella generale approssimazione e falsificazione verbale dei nostri tempi occorre sempre, a certi livelli del discorrere, dichiarare il contenuto che si dà alle parole che si usano. Pena la possibilità di essere interpretati in qualsivoglia modo. Altro piccolo esempio: i gay esistono da sempre...no, mi spiace, i gay (lobby, ideologia, gruppi di pressione) NON esistono da sempre, da sempre esistono persone con tendenza omosessuale. Da accogliere in quanto persone, non perché omosessuali. Altro sono le rivendicazioni gay. Anche qui la confusione delle parole dice una confusione delle "cose" che non aiuta.

    RispondiElimina
  55. esatto, i gay esistono e far finta che non esistano o relegarli in un cantuccio e dire "state buoni e non rompete" non serve a nulla.

    §§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
    Chiedo venia, Vera, ma mi può citare un discorso di Benedetto o di un qualsiasi membro della Chiesa in cui si sia anche solo potuto pensare che QUESTA sia la dottrina della Chiesa ? Mi scusi, ma se Lei ha percepito questo era perché glielo hanno voluto far percepire e (Lei come tanti altri) ci siete cascati in pieno, mi spiace. Acciderbolina, la distinzione fra errore ed errante mi pare che non sia esattamente una novità. E' che, come già detto da altri, a forza di decontestualizzare frasi (in un senso per Benedetto, in un altro per Francesco) il messaggio che è passato è esattamente quello di una "rottura". E, personalmente, anche se so che non è così (o meglio, me lo auguro), anch'io vorrei che il Pontefice regnante, quando parla, lo facesse in modo tale da evitare ambiguità interpretative. Non penso sia chieder troppo, né penso che ciò significhi mancargli di rispetto.
    Francesco

    RispondiElimina
  56. Cara vera e anonimo rientrato in chiesa, alcune precisazioni. Un conto e' la percezione, un conto e' la manipolazione. La percezione e' quella cosa che tu vedi sulla base di una tua libera e soggettiva interpretazione. La manipolazione e' quella cosa che ti viene fatta vedere e credere sulla base di un sabotaggio sistematico. Un esempio di percezione positiva la troviamo nella figura di Bergoglio: un Papa seduttore e dunque adulatore, consolatore, mediatore in breve funzionale all'idea di una paternità costituzionale (sapete quei re o regine che si limitano a fare ciao ciao con la manina dal balcone, a firmare pedissequamente i decreti parlamentari e distribuire bambolette in qualche ospedale pediatrico????). In poche parole, una paternità puramente ornamentale. Un esempio di manipolazione invece la troviamo nel pontificato di Benedetto. Tutto quello (MA PROPRIO TUTTO) che Benedetto ha fatto e detto e' stato sottoposto ad una sistematica e censoria revisione mediatica. Tra Benedetto e il popolo della Chiesa c'è' stato un invisibile filtro -specchio deformante che ha manipolato, strumentalizzato, salassato, contaminato SISTEMATICAMENTE la vita, le opere, le parole di Ratzinger/Benedetto, di un Papa profeta e dunque non adulatore, non seduttore, non mediatore, non consolatore. In breve UN PAPA NON ORNAMENTALE. In poche parole, semplicemente un Papa (nudo e crudo).

    RispondiElimina
  57. ObscultaFiliPraeceptaMagistri31 ottobre 2013 alle ore 17:27

    Ho tentato di scrivere ieri, ma quando faccio il login il messaggio viene perso :)
    Vorrei capire dove mai stata sono state l'umiltà e la sequela di Cristo nella Chiesa dal 2005 al 2013. Malumori e malcontento erano all'ordine del giorno, come commentacci e dissapori pubblici, sia dalla parte della stampa (ma quello lo sapevamo) sia da parte di quelli che da dentro la Chiesa non apprezzavano Benedetto XVI, religiosi e laici. Soprattutto dov'è stata l'obbedienza alla Chiesa. In realtà, in tutto questo boom mediatico di panegirici e messaggi (quali?) amplificati, i più non capiscono che di fatto non è cambiato niente. I discorsi, le interviste, ecc. non cambiano la sostanza, non cambiano il Magistero, possono però indurre molti in errore, facendo credere che sia cambiato qualcosa. Il discorso sulla coscienza, ad esempio. Noi cattolici, battezzati, cresimati e formati - perché oggi sono pochi quelli che riescono ad avere una fede che non coinvolga la ragione -, secondo coscienza (una coscienza formata però) sappiamo cosa è il Bene. Ma dire che la propria coscienza da sé distingue il bene dal male, vuol dire non rendere il Bene (cristiano) un concetto assoluto ma relativo alla propria coscienza, vuol dire fare marcia indietro nella battaglia contro la dittatura del relativismo intrapresa da Benedetto XVI. Vuol dire che si può prendere la strada che noi vogliamo che porti al Bene, non quella che effettivamente porta al Bene. E questo è pericoloso per chi ascolta acriticamente queste parole. Non si tratta di culto della persona qui, perché quello lo rendiamo solo a Dio. Si tratta di preoccupazione per la Chiesa e per questi specchietti per le allodole che attirano in modo sbagliato. Ora sono tutti papisti, il telegiornale riporta le omelie quotidiane, i bambini che si vanno a sedere sulla sedia del Papa e le intercettazioni telefoniche del Papa con chi gli scrive, se guardi tv2000 esce la bava dal televisore -altro che il Vespa di Striscia la notizia-. E' normale: prima avevamo il "pastore tedesco", l'inquisitore medievale, questo era il papismo fino a febbraio. Ma non è questo che ci dà preoccupazione, possiamo solo essere amareggiati che non abbia ricevuto lo stesso trattamento del suo successore. E quello che rompe è che di 8 anni di meravigliosa guida della Chiesa (con tutto quello che ha fatto per farci conoscere di più Gesù, i Santi e la nostra Fede e non solo), lo apprezzano solo per le dimissioni, non per la baggianata che ci propinano dell'umiltà ecc., ma perché finalmente si è tolto dai.... e scusate l'espressione forte. Dopo mesi di silenzio quasi totale su di lui, chi dobbiamo ringraziare per aver condiviso con noi parte di quello che, con fermezza, sapienza e senza mezzi termini, gli ha scritto Benedetto XVI? Odifreddi, il matematico ateo che teneva banco in tutti i talk show in cui serviva qualcuno che attaccasse la Chiesa. Ok l'ha fatto per pubblicità, ma non ha nascosto quello che poteva essere scomodo per la sua immagine. Concludo ricordando ancora che non è cambiato nulla di fatto, perché la Misericordia e l'accoglienza tanto sbandierate ora c'erano anche prima ed il fatto che i gay e i divorziati siano tenuti alla castità, esattamente come i fidanzati non sposati ed i "single" non è cambiato. La Comunione non è un diritto e nessuno lo spiega mai abbastanza, ma a nessuno, in qualunque stato si trovi, è proibito andare a Messa (senza comunicarsi) e pregare, tutt'altro...

    RispondiElimina
  58. Grande Carmelina.
    Un Papa non ornamentale.

    Io avrei scritto "trasparente". Ha lavorato a togliere se stesso perché risplendesse l'Altro. "Io ma non più io", disse a Verona.

    Aggiungo, amaramente, che lo specchio deformante-filtro non è finito. Vedi oggi, 31-10 ore 12.45, Rai 3 l'intervista di Conchita De Gregorio a Giulio Giorello che ha scritto un libro circa i suoi dialoghi con il card. Martini. La De Gregorio definisce, a un certo punto, papa Francesco il successore di Martini... Chiaro?
    Poi Giorello aggiunge le solite amenità sul Papa tedesco.
    Noi saremo cambiati, come dice Tornielli; certamente media e pure tanti ecclesiastici rivelano una coerenza adamantina.

    RispondiElimina
  59. Segnalo, en passant, che il Papa ha utilizato l'espressione "matrimonio tra un uomo e una donna" ad Assisi, parlando con i giovani. Tra l'altro sia ad Assisi che in Piazza San Pietro ha rbadito con forza che il matrimonio cattolico è una scelta definitiva. Non ne ha parlato Repubblica, ma questo non cambia le cose. Come ha scritto Tornielli, a noi che eravamo in Piazza San Pietro il discorso di "marito e moglie" suonava più che chiaro, tanto che, quando l'ho sentito, io ho detto tra me: "quelli dell'altra sponda non saranno certo contenti di queste parole".

    RispondiElimina
  60. Vediamo cosa dirà quando sarà approvata in italia la legge contro l'omofobia con annessi e connessi, se si limiterà, come già fatto in argentina ad inviare una lettera pastorale di condanna che a nulla è servita, così l'altra sponda avrà di che meditare....

    RispondiElimina
  61. purtroppo l'impressione così viva in Piazza San Pietro non è così viva fuori dalla piazza. Mi dispiace che si continui a minimizzare su questa interpretazione.
    Nessuno ha gusto a fare il mestiere di Cassandra, ma come nell'esempio riportato da Fabiola, anche se nessuno di noi perde il sonno sul giudizio religioso di Conchita e Giorello ,l'impressione è altro,non è quella di Guido, viene continuamente ripetuta, a macchinetta direi e la Santa Sede fa poco per raddrizzare le cose.
    A qualcuno sembra giusto che il successo di un pontefice poggi sul discreto di quelli che sono venuti prima, rimescolando balle?
    A qualcuno fa piacere che questa interpretazione della scuola di Bologna e dei suoi epigoni imperversi in ogni dove grazie alle entrature che hanno nei media e che ci tocchi sorbirla continuamente?
    A me non fa piacere.

    RispondiElimina
  62. Guido
    " quelli dell'altra sponda" lo sanno che per la Chiesa il matrimonio è solo tra uomo e donna, a "quelli dell'altra sponda" non fa né caldo né freddo che il Papa dica queste cose ad un raduno di cattolici; a "quelli dell'altra sponda" interessa solo che ciò che dice il Papa rimanga nella cerchia dei cattolici e non interferisca con le loro rivendicazioni nello stato laico

    E' questo il senso di questo post, nessuno crede che per papa Francesco il matrimonio possa essere anche tra due uomini, ma qualora in Italia vengano fatte proposte di legge simile, il vescovo di Roma sarà pronto a combatterle ribadendo ciò che sempre i Papi hanno fatto? Sarà pronto ad usare un linguaggio "urticante" come scritto da Raffaella, al pari dei suoi predecessori?

    RispondiElimina
  63. perchè pensate che se il papa si scagliasse violentemente contro la legge sull'omofobia questa non passerebbe? negli anni passati non è stato il papa a fermare certe leggi ma il parlamento a maggioranza cattolica. cosa che non è più adesso. sopravvalutate il potere del papa.

    RispondiElimina
  64. Nessuno sopravvaluta il potere del Papa ma non sentirsi soli aiuta, così come dall'altra parte non aiuta il fatto che gli oppositori si facciano forti proprio del fatto che al Papa certi temi non interessino. Al Papa e ai suoi consiglieri ora interessa che la chiesa sia più umanizzata e meno ispirata alla perfezione e che Cristo non vi sia imprigionato. Pare di sentire Cristo si, Chiesa no. A me non sembra che le Di Gregorio, i Giorello e la scuola bolognese vedano volare farfalle, ma realisticamente si esaltano in base a ciò che vedono e sentono. Ciascuno faccia come vuole, ma io non ci riesco a raccontarmi la favola della continuità solo perché così non manco di rispetto al Papa. Avendone visti più di uno di papi per me il Papa è sempre stato tutti loro messi insieme, ora non posso negare a me stesso che questo unicum lo sento scricchiolare più di altre volte in passato, e non la reputo una bella sensazione. Per la prima volta la chiesa dissidente e gli anticlericali stanno col Papa e la chiesa con annesse esenzioni, otto per mille e scandali viene lasciata in pace, è un dato di fatto su cui spero chi era abituato all'eccesso opposto possa porsi domande. Intanto le battagliucole per la famiglia le fanno i laici, rintuzzati da quelli che si fanno forti al grido di chi siete voi per giudicare

    RispondiElimina

Il tuo commento sarà pubblicato al più presto. Non sono ammessi messaggi contenenti parolacce, insulti, accuse senza fondamento o provocazioni gratuite.