lunedì 14 ottobre 2013

Un Papa senza distanza (Sechi)

Clicca qui per leggere l'articolo segnalatoci da Fabiola.

17 commenti:

  1. Bello, difficile e profondo. Assolutamente illuminante l'accenno alla "distanza". La distanza è quella che mi fa sperare che almeno Lui, il Papa, non sia attanagliato dai miei dubbi. Su di essa si poggia sicura la mia fede traballante. Se è semplicemente come me, perchè crederGli? Perchè declina meglio di me e degli altri i soliti appelli alla misericordia (salvo poi negarla al Priebke di turno?). Perchè Lui e non un Odifreddi qualsiasi?

    RispondiElimina
  2. "Andare incontro agli altri": secondo Papa Francesco è questa la missione che ogni cristiano dovrebbe portare avanti. Durante l'assemblea plenaria del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, il Papa ha affermato l'importanza del dialogo con non credenti e i fedeli delle altre religioni: "Dobbiamo incontrare tutti - ha spiegato Bergoglio - perché tutti abbiamo in comune d'essere creati a immagine e somiglianza di Dio. Possiamo andare incontro a tutti senza paura e senza rinunciare alla nostra appartenenza".

    http://www.repubblica.it/esteri/2013/10/14/news/papa-68560417/

    RispondiElimina
  3. @anonimo: Priebke di turno non ce ne sono stati molti, fortunatamente. Visto che, a quanto risulta, non si è nemmeno mai pentito, e lo ha dichiarato pubblicamente. Negare un funerale non è negare misericordia (il giudizio dell'anima è sempre rimesso al Signore), ma evitare confusione e scandalo nei fedeli.

    RispondiElimina
  4. Nella "tragedia" ho sorriso

    ,,In America c'erano seminari che che tutti chiamavano invece di "Seminary""Feminary perché c'erano solo omossesuali e non é successo niente,,
    http://www.youtube.com/watch?v=IHtDHFB4s68

    Un parte di un lungo commento di Martina in merito allo strappo di Friburgo

    RispondiElimina
  5. Anonimo delle ore 14:50

    Andare incontro agli altri, non per dirli pero` rimanete come siete, come sta dicendo papa Francesco ( intervista con Scalfari ). E poi dobbiamo incontrare tutti specialmente per parlargli di Gesu` Cristo il redentore e salvatore del mondo, unica Via Verita` e Vita , e non come ha detto papa Francesco, che ognuno ha la sua verita` , il suo modo personale di decidere cosè` il bene... Questo nostro papa Francesco parla soltanto del rapporto orizzontale ( uomo uomo ) ma non vuole parlare con gli altri ( non credenti ) di Gesu` , non vuole parlare con loro del rapporto verticale ( Dio uomo ) .
    Un Libanese molto arrabbiato.
    Continuero` tra poco

    RispondiElimina
  6. Che differenza tra i padri della Chiesa , i santi ( come sant`Agostino per esempio ) e questo nostro papa ( che sta davvero distruggendo tutto quello che la Chiesa Cattolica ha sempre insegnato .
    Nell`uomo non ci puo` essere ne` amore di Dio , se non ama il prossimo , ne` amore del prossimo , se non ama Dio .(1 Giov. 4:20 ) O uomo, se non ami il tuo fratello che vedi, come potrai amare Dio che non vedi? Disse [il Signore]: Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il primo e più importante comandamento. E continuò: Il secondo è simile a questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. In questi due comandamenti si compendia tutta la legge e i profeti ( Matt.22:37-40 ) .

    (Matt.22:37,39-40 ) Amare Dio e il prossimo . Bisogna amare Dio come Dio e il prossimo come me stesso . Io sono una persona e il prossimo sono tutte le altre persone , cioe` dai piu` vicini ed intimi come moglie, figli , padre , madre , fratelli , sorelle , parenti , conoscenze , fino ai piu` lontani ed anche nemici … Pero` prima che Dio ci affidi gli altri , vediamo prima se amiamo noi stessi , perche` per amare il prossimo , dovrei prima amare me stesso . E` dunque cosa da chiarire come uno debba amare se stesso . Man mano che state leggendo , chiedo ad ognuno di voi di esaminare se stesso , senza che io ne sappia nulla . In questa scuola di vita Cristiana , ti invito ad ascoltare Dio che ti chiede attraverso me , se tu ti ami ? Tu rispondi di si perche` dici nessuno si odia . E allora se e` vero che nessuno si odia , allora nessuno dovrebbe amare il male , amare il peccato . Ti inviterei a leggere non quello che scrivo io , ma quello che e` scritto nel salmo (Ps.11:6 ) chi ama l`iniquita` odia la propria anima . Allora , chiunque tu sia , se ami l`iniquita` , ascolta allora la verita` che ti dice che tu ti odi . Se non ami la volonta` di Dio , i comandamenti di Dio , tu ti odi . Hai tanto piu` odio di te quanto piu` dichiari di amarti , perche` piu` ami la tua volonta` ,piu` hai odio della volonta` di Dio . Allora piu`ami la tua volonta` ami l`iniquita` e mandi in rovina te stesso . Non e` possibile che tu pretenda ti sia affidato il prossimo da amare come te stesso ,perche` come perderesti te stesso con il tuo modo di amarti , cosi` faresti perdere il tuo prossimo amandalo allo stesso modo .

    seconda parte

    RispondiElimina
  7. Terza parte
    A questo punto hai due alternative . La prima e` che Dio ti proibisca e non ti chiede nemmeno di amare alcuno , perche` sia tu solo a perderti . Oppure la seconda alternativa e` di correggere il tuo modo di amare , cioe` invece di amare l`iniquita` , ami la giustizia , e faccendo cio` ti sara` affidato anche il prossimo .

    Tu vorrai giustificarti forse dicendo che tu ami il tuo prossimo come te stesso . E` vero , io ti rispondo , tu vuoi amarlo come te stesso per ubriacarti insieme , e lo esorti a godere con te bevendo quanto potete , oppure a commettere adulterio , oppure rubare , oppure incoraggiandolo a commettere un aborto , oppure a guardare qualcosa di poco decente e cosi via . Tu attiri a te il tuo prossimo secondo il modo in cui ami te stesso e gli vuoi fa fare quello che piace a te . Ma se lo ami in questo modo , allora non lo ami , ma lo odi come odi te stesso , perche` tutti i due finirete nella gehenna .Perche` amando tutte quelle cose , cioe` i vizi , i peccati , vuol dire che non ami Dio , e non amando Dio non ami nemmeno te stesso , e non amando te stesso non potresti amare l`altro . Vedete come tutto e` collegato e quant`e` importante amare nel modo giusto per poter amare ?

    Amiamo allora Dio e amando Dio osserveremo i Suoi comandamenti ed allora cosi` ameremo veramente noi stessi e ci sara` anche affidato e richiesto di amare il prossimo come noi stessi .

    Come potrai amare il prossimo come te stesso? Troverai la risposta nel primo e più grande precetto: Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente . Quando infatti comincerai ad amare Dio, allora comincerai ad amare te stesso. Non temere: per quanto grande sia il tuo amore per Iddio, non lo amerai mai troppo. La misura di amare Dio è di amarlo senza misura. Amalo con tutto il cuore, con tutta l'anima, con tutta la mente, perché più di così non puoi. Cosa infatti hai di più, per amare il tuo Dio, che tutto te stesso? Non temere che, non lasciando a te stesso nulla con cui amarti, tu abbia a perderci. Non ci perdi, perché, amando Dio con tutto te stesso, ti vieni a trovare là dove non ci si perde. Piuttosto se volgerai il tuo amore da lui verso di te, non sarai più in lui ma in te; e così perirai, venendo a trovarti in chi è destinato a perire. Se non vuoi perire, rimani in colui che non può perire. ( esempio dei pannelli solari ) … Non ti fidare di nessuno nemmeno di te stesso, perche` (Jer,17:5) "Maledetto l'uomo che confida nell'uomo,
    che pone nella carne il suo sostegno e il cui cuore si allontana dal Signore. ! Percio` non cercare aiuto ne sulla terra , ma nemmeno dal cielo , invece (ps.122:2 ) Il mio aiuto viene dal Signore, che ha fatto cielo e terra.

    Un Libanese molto confuso ed arrabbiato di quel che sta succedendo...

    RispondiElimina
  8. Ho letto l'articolo di addio del duo Ansaldo/Rodari al card. Bertone. Da voltastomaco.
    Alessia

    RispondiElimina
  9. Il pentecostalismo, Gioacchino da Fiore e il nuovo Papa

    http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/04/il-pentecostalismo-e-il-nuovo-papa.html

    m

    RispondiElimina
  10. Siamo in molti ad esser sconcertati da parole e atteggiamenti del Papa che spesso sono in chiaro contrasto con quanto la Chiesa ha sempre professato. Ma non sono arrabbiato, semmai addolorato, molto addolorato. Non sono confuso perché la mia fede posa su solide basi ed è priva di dubbi. Capisco che il papa crea confusione in chi vorrebbe un magistero limpido, mentre lo avverte torbido. Ma la speranza è virtù teologale. Dunque, niente paura e confusione. Quando c'è contrasto tra antico e nuovo bisogna attenersi all'antico perché in esso è la certezza della Verità: lo attestava S. Vincenzo da Lerino. Nessuna paura, pur nella tristezza: Cristo trionferà sulle colpe degli uomini di Chiesa.

    RispondiElimina
  11. Libanese arrabiato:
    Mi sa che tu leggi solo qualcosa di quello che papa Francesco dice.
    Per esempio, leggi quello che ha detto ieri nell'omelia della S. Messa:
    "Ecco la strada del Signore: è adorare Dio, amare Dio, sopra di tutto e amare il prossimo."


    RispondiElimina
  12. Non ti pare che papa Bergoglio abbia un numero sufficiente di corifei, anonimo delle 14,50? Chi è interessato alle sue parole sa dove andare a leggerle.
    Sul foglio di oggi Gnocchi e Palmaro denunciano l'aggressione verbale subita dalla figlia di uno di loro ad opera nientemeno che del pronipote giornalista e biografo del Papa Buono. Certo che il cosiddetto "papa della misericordia", a correnti alterne, dico io, viene difese in modo davvero feroce dai suoi adoratori. Essì, perché ormai si può parlare di vero e proprio culto.
    Alessia

    RispondiElimina
  13. Continuano gli sforzi immani per sostenere l'insostenibile, cioè la continuità fra Benedetto e Bergoglio, il quale starebbe dando seguito al mandato ricevuto da Benedetto.
    http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2013/10/15/IL-FOGLIO-vs-PAPA-Magatti-quella-cattiva-tentazione-di-separare-carne-e-spirito/435555/
    Alessia

    RispondiElimina
  14. Anonimo delle 00:28

    Libanese arrabbiato ed altri che provano i suoi sentimenti hanno letto discorsi completi e non estrapolazioni di Francesco, per esempio i testi completi delle interviste a Scalfari e alla Civiltà Cattolica.
    Il fatto che poi Francesco faccia in momenti diversi e con interlocutori diversi dei discorsi diversi e addirittura contraddittori tra loro, non fa che aggravare la situazione e lo sconcerto, perchè mostra l'applicazione di una sorta di "etica della situazione", un relativismo umanista e filatropico che è la negazione più subdola e pericolosa della nostra fede fondata sulla Verità.
    Queste parole dell'illuminista Lessing sembrano applicarsi perfettamente a Francesco:

    "Non ho il dovere di risolvere le difficoltà che creo. Le mie idee possono anche essere sempre un po' sconnesse, o sembrare anche contraddirsi: conta solo che siano idee in cui i lettori possano trovare materia per pensare da sè".

    Dei LOGOI che devono sostituire il LOGOS ne parlava la Arendt (intellettuale liberal-radicale ebrea che fu amante del nazista Heidegger) tessendo l'elogio dell'illuminista Lessing, in favore di "un pensiero completamente libero, che non utilizza come sostegno né la storia, né il rigore logico", vale a dire "una presa di partito per il mondo" che può "spingersi fino al punto di sacrificare il principio di non contraddizione". Dice ancora la Arendt di lui: "Considerava la tirannia di coloro che cercano di dominare il pensiero con il ragionamento...molto più pericolosa dell'ortodossia per la libertà... invece di affermare la sua identità nella storia con un sistema perfettamente coerente, non fece altro, come sapeva bene, che seminare nel mondo fermenta cognitionis.."
    Di fatto questo Papa sembra far propria l'antinomia lessinghiana tra verità e umanità, ove per umanità si intende la "filantropia, questa umanità che si realizza nel dialogo dell'amicizia", "comprendendo e giudicando ogni cosa in base alla sua posizione nel mondo in un momento dato" (il protorelativista Gorgia parlava di "Etica della situazione"), una visione in cui la saggezza consiste "unicamente nell'essere disposto a sacrificare la verità all'amicizia" e in cui "la verità se esistesse, potrebbe essere sacrificata all'umanità senza esitazione, alla possibilità dell'amicizia e del dialogo tra gli uomini"...
    Però questo è umanitarismo massonico non cattolicesimo! Vale la pena di rileggersi tutti gli scritti profetici di Benedetto XVI sulla dittatura del relativismo e anche "Memoria e Identità" di Giovanni Paolo II per comprendere i rischi di un pensiero a geometria variabile che per de per strada la Verità e la logica.

    RispondiElimina
  15. Quando la ragione si avvicina alla Verità più della fede relativista...

    http://www.ilfoglio.it/soloqui/20219

    RispondiElimina
  16. Libanese, se ti riferisci a me sbagli di grosso. In altro blog e non ieri o l'altro ieri ho segnalato quelli che per me sono errori teologici o eresie vere e proprie pronunciate da Bergoglio. Ma resta che non son pronunciate in un documento ufficiale, ma in discorsi che, pur facendo molti danni, non son magistero. Io aspetto ancora documenti magisteriali. Per ora vedo soltanto un inutile o pericoloso sfarfallare.

    RispondiElimina
  17. Ieri ho postato un intervento riferentesi a Libanese arrabbiato (con due b non con una), ma non lo vedo. Dicevo soltanto che gli errori teologici di Francesco li ho segnalati da tempo in altro blog, ma che l'ho anche difeso da accuse di presunte eresie frutto d'ignoranza degl'inquisitori e inquisitrici da strapazzo.

    RispondiElimina

Il tuo commento sarà pubblicato al più presto. Non sono ammessi messaggi contenenti parolacce, insulti, accuse senza fondamento o provocazioni gratuite.