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Si tratta di un commento onesto ed obiettivo. Credo pero' che, oggi come oggi, sia impossibile fermare il vortice mediatico che esalta il "nuovo" per buttare il "vecchio". La percezione e' che esista una discontinuità forte fra questo Pontificato e TUTTI quelli precedenti anche se poi viene colpito in particolare Benedetto XVI. Dalla strada imboccata sara' difficile se non impossibile tornare indietro.
Se è così, a che scopo sforzarsi di rimanere in questa chiesa? Costa troppa fatica, troppa inquietudine.
RispondiEliminaIo spero di reggere sino a che Benedetto sarà ancora fra noi, perché in un modo o nell'altro, con l'aiuto di Dio a cui lui ha riconsegnato le chiavi l'11 febbraio, questa è ancora Chiesa.
Si era mai sentito un tale desiderio di distruggere tutto, di creare un'assoluta cesura fra il papa in carica e praticamente tutti i predecessori? Quello che spaventa è il plebiscito che si è creato attorno al nuovo papa, neanche fosse una specie di re del mondo.
Alessia
Colagrande ha ragione solo in parte: altre volte "survey" sono stati fatti, ma erano rimasti confinati, ( per volere dei Vescovi??) tra quattro gatti. E' la prima volta che la richiesta specifica del Vaticano è quella di farlo conoscere e compilare al maggior numero possibile di fedeli.
RispondiEliminaViviiamo un momento strano e difficile in cui non capisco a quale scopo sia volto l'atteggiamento estasiato verso papa francesco e quale bene posa portare alla Chiesa. Se la gente lo ama, meglio così, ma ha amato tanto anche papa Benedetto, nnostante la inimizia mediatica, e allora mi chiedo cosa ci sia dietro tutto questo stupore e clamore sciocco e inutile
RispondiEliminaOT
RispondiEliminaFaccio il tifo per Dominus Muller. Che il Signore lo protegga.
http://www.ilfoglio.it/soloqui/20561
Alessia
da leggere:http://www.qelsi.it/2013/i-mostri-dei-papi-benedetto-e-francesco/
RispondiEliminaNon a caso Benedetto XVI viene definito Santo!