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Leggo: "Punto di rottura, l’invito papale a non fare dei cosiddetti princìpi non negoziabili il cardine dell’agenda pastorale. Di temi come l’aborto, l’eutanasia, le nozze omosessuali se ne deve parlare solo all’interno di un determinato contesto, non serve ripetere ogni giorno qual è la posizione della chiesa, diceva Bergoglio".
Il punto è che di questi, tanto bistrattati dai media, principi non negoziabili ormai non si parla piu'!
Nella visione del mondo amplificata dai giornali, ma soprattutto dalle televisioni e da internet, il silenzio, purtroppo, equivale ad assenso.
Basta seguire un qualsiasi dibattito nei salotti buoni per capire che quel "chi sono io per giudicare" è diventato il programma del Pontificato.
La prova? Clicca qui.
Ci pensano poi i soliti "preti televisivi" a mettere benzina sul fuoco di quell'espressione e, quindi, il telespettatore medio pensa: "posso fare cio' che voglio perche' nessuno mi giudica. La mia coscienza (intesa come autodeterminazione assoluta) mi guida".
Nessuno spiega che cosa Francesco intendesse con quella frase o con la parola "coscienza" nell'intervista a Scalfari anzi...ci sono sacerdoti con ruoli chiave in Vaticano (ruoli ricoperti anche prima di marzo) che oggi vanno nei talk show a parlare del successo mediatico del nuovo Papa mostrando un sorriso che nessuno avrebbe mai sospettato che possedessero.
Credo che la chiesa abbia molto su cui riflettere soprattutto sul prezzo da pagare per mantenere la "pax mediatica".
R.
Continuità....questa sconosciuta....
RispondiEliminaRaffaella, sottoscrivo in pieno. È chiarissimo perché i media massacrassero Benedetto ed esaltino il successore. Il dramma non è tanto la sua frase inappropriata ma il non averla chiarita...
RispondiEliminaSulle nuove nomine, le esclusioni dei fedelissimi di BXVI, sui due pesi utilizzati nei confronti dei FI e delle chiese ormai protestanti del nord Europa è talmente evidente che bisogna essere cieco p fingersi tali per non vederli..
John
Don Sciortino di FC (vedi prima pagina foglio di ieri,per esempio, sostiene che la fiducia nella Chiesa nel periodo pre Bergoglio era bassissima (42%) e che Bergoglio è un dono dello Spirito. Evidentemente i gradimenti sono lievitati, ma nessuno si pone una domanda: quanto l'adesione è di pancia (liberi tutti) e quanto di cervello.
RispondiEliminaCi sarebbe da leggere anche l'articolo di Ferrara di oggi che ricorda la sua battaglia di sei anni fa contro l'aborto. E lamenta di esser stato lasciato discretamente solo dalla chiesa di Ratzinger e Ruini che sembravano incoraggiarlo. C'è una frase quantomeno ambigua. In cosa il Francesco non antiabortista lo vendicherebbe?.
Alessia
Mi sembra, ormai, tutto chiarissimo.
RispondiEliminaNella Chiesa "di" Benedetto, l'arcigno custode della dottrina, c'era spazio per tutti, si lavorava per includere e custodire l'unità, per fare posto alle differenze come ricchezza. Quante volte alcune nomine mi hanno lasciata perplessa! Ora capisco di più. Il Papa non lì, o non dovrebbe, per promuovere le proprie idee teologiche, i propri gusti, i propri antecedenti ma per fare la volontà di un Altro, per assicurare e custodire ciò che non è suo.
Oggi, nella trionfante Chiesa di Francesco,(tipico degli antitrionfalisti) non c'è più spazio per le differenze. Via tutti quelli che non corrispondono ai gusti e al programma del Vescovo di Roma, quello umilissimo e sinodale a parole, che ha già deciso pure la canonizzazione d'autorita' di Giovanni XXIII e di Favre, perché gli corrispondono. È il metodo dei leader cosiddetti carismatici, si conquista il consenso con un apparato mediatico, compiacendolo, poi si decide da sovrano assoluto. Tanto nessuno se ne accorge più. Conta la percezione, non la realtà. Era evidente da subito ma io ho sperato fino all'ultimo. Quindi il Papa è un sovrano assoluto. E, paradosso, questo piace tantissimo ai collegialisti stile Melloni. Del resto, si parva licet...,non si è sempre detto che una politica di destra la possono fare solo governi di sinistra?
In ultimo tutti i sabotatori del venerato Predecessore, stanno lì , al calduccio, o fanno carriera. Che tristezza infinita.
Se è troppo, Raffaella, censura pure.
Io direi che sarebbe ora di smetterla col considerare ciò che riguarda la vita semplice moralismo, eticismo o roba da vecchie beghine. Qua non si tratta più di castità pre matrimoniale ma siamo molto oltre. La vita non può essere lasciata solo alla competenza dello stato, un ateo crede che la vita sia bene suo personale, ma per un credente se la vita non è sempre sacra in quanto data e tolta da Dio, e quindi non disponibile, in chi e cosa crede alla fine? Non possiamo proporre per quieto vivere solo il Dio sociale e parlare solo di quello da mattina a sera. Se Dio è creatore non lo si può sussurrare in silenzio solo in determinati contesti. Col sociale è tutto facile, c'è condivisione almeno a parole con molta politica e tutte le belle organizzazioni mondiali , ma del Vangelo della vita chi grida sui tetti?
RispondiEliminaQuesto modo stolto di lasciar correre non fa un buon servizio né alla Chiesa, n é al papa, ma fa comod a tanti.
RispondiEliminaQualcuno gridava sui tetti, ma è stato bistrattato e deriso, percio' se si vuole andare d'accordo con il mondo bisogna parlare il linguaggio che piace al mondo, purtroppo è cosi'. Teresa
RispondiEliminail diacono Donnelly riporta dichiarazione di cardinale Bergoglio del 2007 che sebra scritta da Burke.
RispondiEliminaSono da comprendere quelli che non ci capiscono piu' niente
http://protectthepope.com/?p=9473
Ma il cielo non è chiuso: c'è un disegno divino e il gesto puro di rinuncia di Benedetto ce lo svelerà.
RispondiEliminaArcangela
beh, amici, alla faccia della tanto declamata continuità con il predecessore, manco Benedetto fosse la copertina di Linus.
RispondiEliminaAlessia
Sottoscrivo ogni parola del commento di Fabiola, aggiungo solo che se i sabotatori-traditori di Benedetto XVI sono al calduccio e promossi, altri, vicini a Benedetto XVI e da lui nominati sono mandati via, sono retrogradati, penso ai consultori dell`Ufficio delle celebrazioni papali, tutti sostituiti, penso al card. Piacenza, decisamente non nelle grazie di Papa Bergoglio e dei suoi consiglieri, e al card. Burke.
RispondiEliminaIl card. Burke ha parlato molto chiaramente ed a voce alta contro le leggi immorali varate o da varare negli USA. La sua posizione, ch'era propria della Chiesa Cattolica, non rientra nella visione attuale della Chiesa.
RispondiEliminaMa ricordiamoci che il Papa, per pretender d'esser obbedito, deve parlar in modo infallibile. Anche la sua recente Esortazione, che qualche spunto di dottrina tradizionale contiene, non è affatto vincolante: molte affermazioni "nuove", e, quindi, non in linea con la retta dottrina, non ci obbligano.
mariateresa
RispondiEliminain realtà c'è una profonda differenza tra Burkey che dice che il celebrante non deve dare la comunione e Begoglio che ha sempre detto che un fedele non deve accostarsi alla comunione se in peccato , ma ha anche sempre ripetuto che CHIUNQUE si avvicini all'altare deve però ricevere la comunione. Prassi abituale della Chiesa. Il diacono Donnelly omette di scrivere quella parte, più volte in interviste e scritti, ribadita da Bergoglio.
Cris
Secondo don Sciortino la fiducia nella Chiesa era bassissima prima di Bergoglio, ma non si ricorda piu' l'esimio direttore gli anni terribili della pedofilia che il nostro caro Benedetto ha dovuto affrontare? Ora tutto invece è pulito e fresco!! Ma Daiiii!!! Teresa
RispondiEliminaBurke ha sempre detto cosa deve insegnar la Chiesa: no alla comunione ai pubblici peccatori. E tra questi ci sono i legislatori che promulgan norme contrarie alla nostra santa religione.
RispondiEliminaIl comportamento del singolo prete che si trova dinnanzi ad un pubblico peccatore notorio dev'essere prudente. Non deve suscitar scandalo, tipo la comunione di Luxuria. Non si devono dar le perle ai porci.
Il principio sia chiaro in modo tale che i peccatori non si avvicinino a mangiar la loro condanna. Ma per ottener questo la predicazione non deve lasciar la minima ambiguità.
ormai il mondo gira così, tutti liberi e responsabili di se stessi, niente più imposizioni o limitazioni. La nuova chiesa, perchè di nuova si tratta,si parla e si spiffera ai 4 venti, si adegua ai tempi, pensa che la strada percorsa fino ad ora di scontro frontale ( non si capisce perchè venga definito scontro il ribadire le nostre verità di fede )non sia più percorribile visto i risultati deludenti ( in audience naturalmente!!!).Ora è meglio parlare di altro distogliere l'attenzione e cerca un'altra via più comoda e sicura per recuperare consenso, basta parlare di quello che si vuole sentire dire la maggior parte della gente ed il gioco è fatto. Hanno trovato in Papa Francesco un'ottimo comunicatore di tutto questo, solo il tempo ci dirà se questa è la strada giusta per riportare tanta gente alla fede cattolica, io qualche dubbio ce l'ho e fino ad ora non mi sembra che si vada oltre alle belle parole di apprezzamento ma dirette al Papa e non alla nostra fede. Chi vivrà vedrà si dice, aspettiamo nel frattempo tutti sul fondo della chiesa su quella panca. saluti Vighi
RispondiEliminaCome mai Grana, sul FattoQ, non ha intitolato: "Bergoglio conferma Bertone all'influente Congregazione per i Vescovi" ?
RispondiEliminaA Febbraio, Marini Piero cardinale, mentre Moraglia rimarrà ancora Patriarca senza porpora..
RispondiEliminama voi state ancora a leggere Don Sciortino ? Nomen omen.
RispondiEliminarisparmiate i sold per acquistare stampa migliore, per es l' opera omnia di BXVI
rosa
il diacono Donnelly ha capito come tanti nella blogosfera anglosassone quello che ho riportato e ha anche capito che Bergoglio cambia spesso idea , quindi non c'e' dubbio che confezionando un mosaico delle sue affermazioni negli anni si possa arrivare a ricoprire tiutte le posizioni possibili e immaginabili, esercitando il ministero da molti anni.
RispondiEliminaSu altro argomento , l'omosessualita', in altro blog viene riportato il parere di un militante gay in merito al premio assegnatogli da The Advocate, in cui siricordano altre sue prese di posizioni sugli omosessuali che sono molto diverse da quelle che ora mandano in visibilio certuni. Quindi il punto e' che il Nostro cambia idea molto spesso.
http://t.co/FR4CHgojfb
quindi focalizzare bene che , come l'atteggiamento verso padre Arrupe, le opinioni sue si adattano molto agli interlocutori e al contesto in cui si trova.
Il paragone con Burke quindi puo' apparire paradossale, ma non lo e' poi tanto.
Circa la gente che si presenta a fare la comunione piu' o meno presentabili,Bergoglio ha detto chiaro e tondo che per evitare casi imbarazzanti, lui la faceva dare ad altri.
Mariteresa
RispondiEliminase si gurda il magistero di Bergoglio come arcivescovo nella sua interezza si può vedere come non è vero che cambi idea in continuazione.
per esempio ha scritto la lettera contro i matrimoni gay, ma in seno alla conferenza episcopale argentina si battè, e questo è agli atti e lo scrisse anche Rorate caeli, per una posizione più pastorale arrivando sino a una tutela delle unioni civili.
Riguardo ad Arrupe non ha mai cambiato idea, i problemi, che portarono al suo "esilio" li ebbe con il generale successivo, padre Konvelbach, basta guardare le date.
Dante
RispondiEliminaci sono 5000 vescovi al mondo compreso il vescovo di Roma.
Neanche Benedetto XVI nella sua diocesi ha mai ordinato di applicare il canone 915.Su questi 5000 vescovi vogliono applicarlo Burke e altri 5 o 6 vescovi.
Mi concederai che la prassi pastorale adottata da secoli dalla chiesa cattolica non è quella di Burke?
No Rosa, sono anni che non compro FC. La perla di Sciortino era riportata da Foglio di lunedì.
RispondiEliminaAlessia
Il facile consenso acquisito con atteggiamenti populistici non consolida ma frantuma la Chiesa.
RispondiEliminacaro anonimo, Bergoglio come arcivescovo se non cambiava idee in continuazione, si puo' dire che lecambiava con delle pause. Ma le cambiava.
RispondiEliminaMariateresa ho l'impressione che, soprattutto nel mondo anglosassone, si sia costruita su Bergoglio all'inizio una mitologia senza molto fondamento. Mi spiego: Prendiamo per esempio Father Z. Dal momento dell'elezione ha scritto su di lui cose inesatte o non vere o estrapolazioni selettive, che sono poi state riprese da altri siti conservatori, per corroborare l'impressione "tranquillizzante " di continuità con Benedetto. Ad esempio scrisse che i gesuiti americani, decisamente liberali, si strapparono le vesti all'apparire di Bergoglio sul balcone. Quando gli invia link a siti gesuiti e gesuiti stessi molto liberal, come America, Thomas Reese SJ, Jim Martin sj, il presidente del Boston college, ecc, ecc che erano invece palesemente felici dall'elezione di Bergoglio, soprattutto dopo l'uscita di una chiesa povera e per i poveri, preferì censurarmi.
RispondiEliminaE' nata in questo modo anche la leggenda del dissidio con Arrupe, che invece dopo averlo fatto provinciale lo nominò rettore della facoltà teologica, la più alta carica dopo provinciale.
Oppure la polemica di Bergoglio con i gesuiti Yorio e Jalics venne spacciata come contrarietà di Bergoglio alla TdL, quando si trattava in realtà di una problematica di disciplina e obbedienza interna ai gesuiti.
Come arcivescovo lo stesso : accanto alla fedele predicazione della dottrina della chiesa, Bergoglio ha sempre privilegiato poi un approccio molto pastorale, come quello che sta mostrando ora.Non ha mai detto per esempio che si dovrebbe applicare il canone 915 ai pubblici peccatori.Mai. Dove l'hanno pescata certi siti questa idea non si sa.
Il sito che ha meno frainteso Bergoglio forse è Rorate caeli. Gli altri siti più conservatori del mondo anglosassone si erano creati un'immagine di Bergoglio a loro immagine e somiglianza ed ora si lamentano perchè Bergoglio cambia idea.
Dani
Dante,Che c'entra la tua risposta con la mia domanda? Facili consensi? Anche Benedetto XVI non applicava il canone e non cercava facili consensi, anzi il contrario.
RispondiEliminacRIS
Per fabiola: saremmo tutti da cansurare se dicessimo quello che pensiamo. Condivido il tuo commento. Che Francesco dia un uomo di potere mi sembra chiarissimo. Speriamo che il Signore lo illumini e non agisca solo secondo la sua testa, ma per il bene della Chiesa anche se decide da solo.
RispondiEliminaDani, credo che entrambe le fazioni (che e' l'orrida realta') in cui e' divisa la chiesa abbiano cercato di tirare Bergoglio dalla loro parte con ricostruzioni selettive. Il punto e' che non e' difficile farlo perche' la sua predicazione e la sua storia personale si prestano eccome allo scopo, su questo rimango della mia idea. Tu hai un'idea lineare e positiva di lui, io non posso dire altrettanto.
RispondiEliminaCredo che anche ora ci siano prese di posizioni in apparenze nette che vengonoo poi annullate nella loro efficacia da qualche trovata contemporanea di segno opposto o addirittura smentite da frasi successive ambigue dette da lui o dai suoi collaboratori.
Questo e' molto disorientante se non si e', diciamo, inclini all'apologetica nei suoi confronti (gia' esercitata in modo abnorme dai media).
Non disprezzare father Z:fa un lavoro leale e spesso si arrampica sugli specchi quando i suoi blogger esprimono dubbi e timori; anch'io sono convinta che forzi in molti casi ma lo fa per calmare le acque e non perche' e' provocatore di professione.Al massimo si puo' pensare che sia un illuso.
No, le doppie interpretazioni nascono perche' c'e' ambiguita' e lo sforzo tenace di non deludere certi blocchi di opinione che hanno peso e potere e possono fare a pezzi le persone nell'arena pubblica (ogni riferimento a fatti e persone....),
Non si vogliono replicare esperienze mediatiche del recente passato e a questo scopo si e' sacrificata la chiarezza, si e' lavorato all'apolegetica e al racconto edificante in modo ormai orientato al culto della personalita' e per stare dalla parte dei bottoni si pagheranno fior di agenzie per mantenere il prodotto appetibile sul mercato.
Alcuni trovano questo auspicabile, intelligente e augurabile.
io, in tutta sincerita', lo trovo deprimente e,in logica evangelica, un assurdo.
infine aggiungo che proprio la maggioranza ampia del conclave suggerisce un accordo tra forze eterogenee, un accordo che nel 2005 non si trovo'. Solo i latinoamericani o solo i progressisti non sarebbero stati da soli in grado di eleggerlo e quindi l'elettorato si e' allargato ad altro che ha creduto di essere rappresentato e ha votato per lui. Persino certi curiali si sono aggregati a questa maggioranza, con quali calcoli non e' dato sapere.
RispondiEliminaQuindi ora accontentare questo variegato gruppone non e' semplice e si vede.
Tutto, a mio avviso, e' attutito dal successo mediatico per ora, ma le questioni sono tutte li' che attendono.
grazie per la risposta Mariateresa.Non credo che Bergoglio non vuole deludere blocchi di potere o i media: fa esattamente quello che faceva a Buenos Aires,che si ritrova anche in scritti vecchi: nelle sue prese di posizione non vedo differenze ora che è papa.
RispondiEliminaHa sempre privilegiato la pastoralità: per esempio fu lui, già arcivescovo, l'unico prete a presentarsi per dare l'unzione degli infermi, a un vescovo che aveva lasciato il ministero senza la dispensa del vaticano per sposarsi solo civilmente e fu lui a celebrarne il funerale, fu sempre lui a voler lavorare con tutti, anche con comunisti, nei quartieri poveri di Buenos Aires.
La maggioranza alta nel conclave derivò anche, a dar credito a Tosatti, a motivi opportunistici. Tosatti ha riferito sul suo blog che Bertone dette ordine ai curiali a lui fedeli di votare per Bergoglio perchè essendo stato sempre così lontano da Roma venne giudicato da Bertone, che non capisce una cippa di uomini, più facilmente "manovrabile" di Scola.
Ritengo che abbiano votato a ragion veduta per lui i latinoamericani, gli asiatici ,i "progressisti" ( non è che in questo campo ci fosse molta scelta tra i cardinali) e una parte degli americani come O'Malley suo amico da una vita.
Rispetto a father z rimango della mia opinione: purtroppo anche altre volte, di fronte a notizie presentate da lui in modo capzioso, se non addirittura non rispondente al vero, di fronte a links che gli avevo inviato ha preferito censurarmi. Non sono convinta che lo faccia a fin di bene, come pensi tu.Poco serio.
Dani
Infatti, Mariateresa: vedi ultimo articolo di ***-Magister : ci si pongono domande sulla inossidabilità curiale di Sandri (che a questo punto non pare dovuta solo al fatto di essere "paisano" di Bergoglio, ma anche 'sodaniano' di acciaio...inossidabile.)
RispondiEliminaCome no? Sandri, il nuovo, mai curiale, che avanza. Con tutte le cose poco serie e poco chiare che ci sono sta a vedere che ora il problema è father Z . Per un father Z, dall'altra parte e per anni ce ne sono stati e ce ne sono almeno cento. Qualcuno che non aderisce a occhi chiusi alla Corea penso lo si possa anche tollerare
RispondiEliminabeh, se la non risposta e' censura, Dani, se non raccogliere precisazioni e' poco serio, allora a Avvenire sono dei pagliacci totali. Non ho avuto mai il bene di un fiato di risposta tutte le volte che ho avuto qualcoa di dire.
RispondiEliminaMi hanno risposto dai giornali e siti piu' impropabili, ma loro no.
Noblesse oblige.
Lasciamo stare father Z che va forte in USA e che fa un gran lavoro: era un luterano che si e' convertito sotto GPII . Credo che ogni mattina, ora, si dia dei pizzicotti per essere sicuro di esere desto. Mia umile opinione personale.