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Tutto piu' o meno condivisibile ma resta una domanda: chi ha creato la leggenda nera intorno a Benedetto XVI? Chi non gli ha mai dato nemmeno una possibilita'? Chi fa credere ai lettori ed ai telespettatori che l'unica cosa buona che abbia fatto Ratzinger sia stata quella di togliere il disturbo?
Chi ha fatto di tutto per mettergli i bastoni fra le ruote in combutta con tutto lo stormo dei corvi e nel silenzio spesso compiacente della gerarchia cattolica? La risposta è fatta di tre parole: i mass media!
risposta da Benededetto "L'esperienza della Chiesa dimostra che ogni forma di santità passa sempre per la via della croce, la via della rinuncia a se stesso".
RispondiEliminaBenedetto è santo!
Arcangela
ottime domande.
RispondiEliminaE altre potrebbero essere fatte: che aiuto ha avuto dalla Curia e dai suoi collaboratori? Quale lealta'?
La sinistra ecclesiale l'ha boicottato?
Nel corso del 2010 e della terribile crisi della pedofilia, c'era forse qualcuno dentro alla barca di Pietro che remava contro per trarne vantaggio?
Belle domandine, eh?
E come mai gia' da un anno c'era fibrillazione in certi ambienti e la convinzione che Benedetto se ne sarebbe andato?Le varie fazioni ecclesiali nell'attesa sono state con le mani inmano o si sono strumentate per il conclave?
E infine l'ultima domanda,quella che viene + spontanea dopo questi mesi e che in un certo senso suggerisce anche Allen (lasuggerisce per deduzione, per carita', non sia mai):
come mai nei media l'atteggiamento e' cambiato al punto che tutto quello che prima era di colore marrone e maleodorante ora e' diventato cioccolato svizzero?
Come mai si ignorano le parole del Papa ora se solo si configurano problematiche? Come mai ogni giorno c'e' una bella storia da raccontare, bambini baciati, malati abbracciati, prelati giulivi e riforme epocali, vaticanisti in deliquio, trasmissioni televisive con presentatori in barella per l'emozione?
Sono domande legittime anche queste.
e sono rimasta alla superficie delle cose perche' si potrebbe andare avanti.
aggiungo che tutto questo giubilo stranamente sia accompagna a un imbarbarimento e intolleranza nei blog,cosa che qui Raffaella ha sperimentato di persona.
RispondiEliminaMa chi naviga sa che il clima in rete e' teso e ci sono veramente le guardie della rivoluzione, nel migliore dei casi con il secchio d'acqua del pompiere, e nel peggiore con il manganello virtuale pronto a raddrizzare gli incauti.
Mi sorge un dilemma: Ma 'sti vaticanisti ci fanno o ci sono? Il pontificato rivoluzionario di Benedetto (nel vero senso della parola ovvero di rottura sostanziale con il passato e il presente di una continuità' storica) va considerato dal momento della sua nomina a prefetto della congregazione della dottrina della fede alla rinuncia volontaria al soglio papale (e oltre). Il resto (come questa ennesima pantomima di elogio per il grande e coraggioso gesto di umiltà bla bla bla) sono fregnacce, sono ipocriti e patetici onore delle armi con cui i vaticanisti ci si possono ..... (Filling in the blanks). Bergoglio ad oggi sta semplicemente e banalmente continuando un'opera di pulizia e revisione avviata da Benedetto quando la cozza era spessa e tosta quanto il permafrost polare e per romperla ci sono voluti tonnellate del suo (del prefetto Ratzinger e del Papa Benedetto) fiele e sangue. Per il resto (la semplicità', l'umanità, la sobrietà', la tenerezza e altre amenità' simili) forse sarebbero stati rivoluzionari nel mondo e nella Chiesa 30/40/50 anni fa quando ancora il potere (di qualunque tipo e specie) istituzionale usava paludarsi e glorificarsi arroccandosi sugli altari. Oggi il potere fa pappa e ciccia con il marketing: non comanda persuade; non impone, dispone; non primeggia, gigioneggia. La " vicinanza agli ultimi" e' ormai un arte persuasiva alla portata di cani e porci in cui la maggiore o minore spontaneità e' un particolare di secondaria importanza. In un contesto simile, l'umanità' e santità da beati i poveri di Bergoglio, seppure genuina, si disperde, diventa uno tra i tanti. E come diceva Gesù quando parlava di perdonare i nemici perché' anche un pagano e' capace di amare gli amici, un cristiano deve distinguersi, deve segnare un differenziale. Un differenziale significativo per tutti. La santità' di Bergoglio e' buona per lui ma di fatto e' di poco costrutto per gli altri: non interagisce con la coscienza altrui ma solo con la loro emotività. E' esigente ma solo per se stesso, Bergoglio. E' uno che entra in un. Bar e dice pago per tutti e tutti li' ad elogiarlo ma a nessuno verrà' in mente, dietro suo esempio, di prendere in mano il portafoglio e dire "no, non posso permetterlo". E' una santità comoda e tranquillizzante perché dura con se stesso e accomodante con il prossimo: in altri tempi forse avrebbe potuto sollecitare i cuori e scatenare dolorose ma ravvivanti passioni ma in una massa di anaffettivi nevrotici (quale è la gente del nostro tempo) e' una vera e propria pacchia. l'ennesima scusa per dedicarsi all'attività' preferita: l'onanismo.
RispondiEliminaSicuramente lo saprai che O'Malley si è fatto riconsacrare come cresimando da una donna battista....pensare che sotto un altro papa celebrava in latino.....aria fresca e nuova....chiare fresche dolci acque......mamma mia che schifezza! News da Rorate caeli.Lupus et Agnus.
RispondiEliminaI mass media ai completi servigi della massoneria.
RispondiEliminaRaffy
RispondiEliminahttp://it.radiovaticana.va/news/2014/01/16/mons._tomasi:_la_chiesa_cattolica_vuole_essere_di_esempio_nella/it1-764564
molto importante questo
http://cvcomment.org/2014/01/16/the-vatican-before-the-un-nailing-the-myths/
Alessia
i mass media hanno fatto la loro parte e non son stati i soli a perseguitare papa Benedetto, visto che in vaticano la musica è cambiata decisamente e i documenti pontifici son pubblicati in tempo reale, i nuneri dei partecipanti alle udienze sono sempre amplificati e si sottolineano all'infinito la bontà e la tenerezza del papa.
RispondiEliminaPer la prima volta, nella mia vita, mi sento lontana dalla chiesa e dal papa e ne soffro molto, anche perchè non lo faccio per protesta, ma perché è profondamente ingiusto quanto è accaduto e non vero quello che ci fanno credere