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Caro Ferrara, la colpa non è solo dei mass media. Se il Vaticano si preoccupa piu' di rilanciare su Twitter la foto del graffito che riproduce un Papa come superman piuttosto che di difendere come sarebbe doveroso un altro Papa da insulti e calunnie, che altro c'e' da dire?
Le dispute teologiche non vanno piu' di moda e, in ogni caso, la responsabilita' e la parte del cattivo spetta sempre al Prefetto della Cdf e, in ultima istanza, al Papa Emerito che continua a pagare per tutti.
R.
Convinciamoci che Benedetto è su un piano irraggiungibile "Il compito di Pietro è di presiedere alla comunione universale; di mantenerla presente nel mondo come unità visibile, incarnata"
RispondiEliminaArcangela
Fa comodo a tutti perlare solo di cose sciocche e mostrare vignette che non suscitano polemiche. la veità fa paura e traatare certi argomenti comprta il rischio di essere perseguitati. Non tutti se la sentono do condividere la Croce con e come papa Benedetto. Siamo in un momento in cui la chiesa è solo folklore e confusione ed è molto triste oltre che pericoloso
RispondiEliminaQuanto durerà il silenzio dei media, si chiede Ferrara. Risposta: al magico mondo dei media occidentali della Chiesa e delle sue dinamiche interne frega nella misura in cui la faccenda possa servire, direttamente o indirettamente, al loro tornaconto politico. Delle opposte spinte, interne alla Chiesa, su questioni che la genddde ha risolto facendo un po' come gli pare, l'interesse dei media si appunta unicamente laddove la notizia fa spettacolo: ieri lo spettacolo lo faceva una curia che, simulando una guerriglia interna, azzannava l'unico vero bersaglio loro e dei media complici, Papa Benedetto; oggi lo spettacolo lo fa il pontefice-che Guevara, il totem Bergoglio, e su questo, unicamente su questo, sono puntati i teleobiettivi. Il copione e' già stato scritto (i preti si sposano, le donne e i laici in generale cominciano a bazzicare gli altari, i matrimoni si imbastardiscono, i divorziati si condonano, la chiesa diventa una simil congregazione presbiteriale in perenne sinodo, in breve la Chiesa cattolica viene smembrata al pubblico ludibrio), il primo attore e' sul palco che si sta preparando alla prova generale, e il coro circostante di maradiaga, vescovi tedeschi e teologi paracattolici vari e' del tutto propedeutico e dunque pleonastico a quella unica prova generale che tutti quanti stanno attendendo di immortalare, festeggiare a suon di tarallucci e vino, pernacchioni e gesti dell'ombrello rivolgendosi idealmente alla fotografia della buonanima, già da vivo, di colui "che fa l'emerito in Vaticano".
RispondiEliminaOT. Vedo che nessuno ha commentato la decisione di cambiare la norma per l'attribuzione del cognome ai figli, spinta dalla civilissima Europa alla quale orgogliosamente apparteniamo. Con la scusa di dare pari opportunitá a madre e padre (stavo per scrivere padre e madre) si istituzionalizza un frullatore anagrafico che nel giro di un paio di generazioni impedirá ai nipoti di riconoscere i nonni dalla semplice lettura delle lapidi cimiteriali. La Chiesa su questo non dice niente? Non vede coerenze con le spinte per le nozze gay e per l'adozione da parte delle stesse di bambini, in nome del diritto alla maternitá per tutti? Da istituzione che attraversa inalterata i tempi, quale tradizione operante ed operosa, diverrá un'istantanea da dimenticare alla svelta, una volta "passati" i suoi componenti o semplicemente passata la voglia di stare insieme.
RispondiEliminaQuanto al silenzio dentro la Chiesa, le motivazioni sono ben descritte dall'articolo di matzuzi sul foglio stamattina. Nell'articolo raccoglie gli interventi di alcuni storici del cristianesimo. A parte le solite boiate su totem Bergoglio, il silenzio, per questi e anche per me, e' da attribuire alla prudenza figlia della paura e del disorientamento. I tipi parlano di una parte della chiesa dalle posizioni para-scismatiche che, finora emarginata, potrà' finalmente far valere le proprie ragioni. Nella realtà, quella parte della chiesa ha sempre agito e parlato liberamente erodendo, alle fondamenta, la Chiesa tutta. Ha sfruttato in pieno il finto ruolo di reietta all'interno della Chiesa per piangere miseria all'esterno con l'appoggio di una cultura dominante liberale che le ha dato piena voce e l'ha incoronata "vera chiesa". giocando dunque su due piani diversi si è' autonominata "referente buono" per la società' tutta e oggi, con totem Bergoglio, può' uscire fuori con la sua lista della spesa al tavolo del sinodo. In tutta questa storia c'è' solo una nota positiva. Finalmente, come ha scritto in un suo intervento un partecipante a questo blog, i nodi vengono al pettine. Un ultimo appunto. A dimostrazione della malafede di molti che parlano di faccende di Chiesa, ad un certo punto uno degli storici che matzuzzi intervista sostiene che la volontà' del popolo (si suppone di Dio) attraverso i questionari sta "finalmente uscendo fuori" e porta ad esempio di questa "chiesa viva" (e dunque para-scismatica) l'Austria, la svizzera e la Germania. Ma come ?! Non doveva essere, con il "pontefice che viene da lontano" bla l'alba, che la chiesa doveva ispirarsi a modelli del sud del mondo povero? E come futuro della chiesa, questi esimi professoroni, mi portano ad esempio il non plus ultra dell'Europa culturalmente più' mortacina e imbalsamata?? Di una Chiesa ormai ridotta a casermone antico abbandonato, rifugio per senzatetti e location da affittare per video musicali e feste a tema?!?
RispondiEliminaArcangela, se è una "unità visibile, incarnata" è raggiungibile. Irraggiungibile sarebbe se fosse invisibile, disincarnata.
RispondiEliminaLo conferma il Prefetto della Fede:
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"Poiché la natura intima del ministero episcopale è la testimonianza personale, il principio dell’unità dell’episcopato stesso si incarna sempre in una persona.
Secondo la concezione cattolica, il principio personale dell’unità in origine, come anche nel suo esercizio attuale, è dato nel vescovo di Roma. Come vescovo egli è Successore di Pietro, che ha a sua volta incarnato l’unità del collegio degli apostoli."
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http://www.ilsismografo.blogspot.it/2014/01/vaticano-primato-e-collegialita-nella.html
gianni
o.t.:
RispondiEliminahttp://www.zenit.org/it/articles/dziwisz-perche-non-ho-bruciato-gli-appunti-personali-di-wojtyla
Della serie: come venir meno alle ultime volontà di un Papa.
E qui parliamo del tradimento di un Cardinale, non di un maggiordomo!
S.
Caro Anonimo, mettiti il cuore in pace. Io non porto il cognome dei miei nonni materni, eppure li riconosco al volo. Trova argomenti migliori ( e firma).
RispondiEliminaGuido Sala
ed intanto si decidera' tra poco sul divorzio breve, da noi, ed in Francia il divorzio senza giudice.
RispondiEliminarosa
per anonimo delle 3.37
RispondiEliminain paesi cattolici come la spagna, Brasile e quasi tutti i paesi centro e sudamericani questo è l'uso DA SEMPRE e la Chiesa non ha mai avuto nulla da ridire.Addirittura in Brasile, nella stessa famiglia si può decidere di dare cognomi diversi ai figli, ad uno quello della madre, all'altro tutti e due o quello del padre...E anche qui la Chiesa non ha mai avuto nulla da ridire.
Non creiamo problemi che non esistono.
Dani
Tra cardinali si dovrebbe disputare su cose essenziali.
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