sabato 7 giugno 2014
Benedetto XVI visita Auschwitz: le straordinarie immagini dell'arcobaleno (YouTube)
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Il 28 maggio 2006 Benedetto XVI si recava in visita al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau (Polonia).
Rivediamo alcune delle immagini più suggestive ed in particolare l'arcobaleno che sembra accogliere le parole di pace pronunciate da Papa Ratzinger.
Si tratta di un bellissimo regalo della nostra Gemma perché è praticamente impossibile reperire sul web il momento in cui spuntò l'arcobaleno in quel luogo di sofferenza.
R.
Sant'Agostino "Il grido della preghiera è il fervore della carità, il silenzio della preghiera il freddo della carità"
RispondiEliminaArcangela
Un segno di riconciliazione dal Cielo e una risposta al grido di dolre del papa che si è fatto Voce di tanta sofferenza soffocata. Grazie per questo ricordo
RispondiEliminaUno spettacolo del tutto imprevedibile. E, soprattutto, non organizzabile.
RispondiEliminaGrazie anche da parte mia per questo ricordo.
RispondiEliminaCara Raffaella, posso capire, pur non conoscendoti personalmente, il tuo stato d'animo, che credo comune al mio e a quello di tanti altri all'interno della Chiesa e su questo blog. E Credo che l'aggiornamento più lento del blog dipenda proprio da questo stato d'animo; tuttavia, mi dispiace che adesso di fatto non ci possa essere un dibattito aperto sui toui post, nel senso che leggendo i commenti con qualche giorno di ritardo, se anche si ha voglia di rispondere o aggiungere qualcosa ad un commento, sembra fuori luogo, o meglio fuori tempo, le emozioni sembrano smorzarsi e quindi spesso ci rinuncio. detto questo, comunque un grandissimo grazie per il grande lavoro che consegna alla storia la verità su un immenso e volutamente incompreso pontificato. Buona settimana a tutti. Maria Pia
RispondiEliminaGrazie per le belle immagini, come sempre è un conforto rivedere Benedetto e con quanta serenità, serietà e devozione
RispondiEliminaha affrontato ogni viaggio compreso questo così difficile per un tedesco come lui e con tutti lì ad aspettare un passo falso per attaccarlo. Invece ecco spuntare un arcobaleno, un segno dal cielo e mi sono sempre chiesta come fosse possibile che allora un’immagine simile sia passata così annacquata e senza rilevanza. Immaginate cosa succederebbe se un segno simile ci fosse con il papa di oggi, intere paginate, servizi per evidenziare l’accaduto e l’immagine sarebbe come sempre “unica”. Invece i segni dall’inizio di questo pontificato sono stati nefasti ( croci che si spezzano, corvi che mangiano colombe, disordini nel paese in cui si organizzano viaggi etcc..) ma nessuno dice nulla, non bisogna intaccare in nessun modo la nuova primavera della Chiesa avanti sulla strada che si è intrapreso senza dubbi.
Mi accodo all’appello di Maria Pia, Raffella sappiamo di chiederti tanto ma la tua presenza più costante sul blog manca, personalmente mi manca il tuo senso misurato di affrontare le cose e gestire il blog. Un saluto Vighi
Grazie Gemma per il lavoro di ricerca che fai a nostro
RispondiEliminavantaggio e grazie a te Raffaella per il bel tempo di riflessione che ci regali . L'incedere di questo Pontefice , uomo retto , in questo luogo mi riporta alla mente la immagine del Vescovo vestito di bianco che attraversa
una citta' in rovina e con migliaia di cadaveri . Allo stesso modo e' avanzato nel mondo .Con mitezza ma con fermezza ci ha esortato a ricercare la verita' e la giustizia. Sii lodato in eterno Santo Padre Benedetto XVI strumento della Sua pace . Conservo gelosamente il ricordo di quell'arcobaleno e la foto dello stesso vicino al camino , ma questa sequenza e' ancora piu' bella e significativa . Ricordo benissimo quel discorso e l'invito a perdonare per potersi liberare dell'odio .
Mi sembra di rilevare che siamo ancora a quel punto , quel passato non si vuol far passare mai !