Grazie alla segnalazione di un amico/a del blog è stato possibile verificare che l'intervista rilasciata da Papa Bergoglio a Scalfari nell'ottobre 2013 è magicamente ricomparsa fra i discorsi ufficiali sul sito della santa sede. Clicca qui per accedere al testo. Nella foto la schermata con la data e l'ora in cui è stata scattata. Quel testo era stato rimosso come segnalato da Antonio Socci dopo la smentita di Lombardi (clicca qui).
Inoltre si parla di intervista e non di colloquio. Alla luce di questi eventi per me il caso è chiuso anche per quanto riguarda il "colloquio" di domenica scorsa. Ciascuno puo' dire e fare cio' che più gli piace a patto che se ne assuma pienamente e PERSONALMENTE la responsabilità (Ratzinger docet) senza dare la croce addosso agli altri. Consiglio ai commentatori, soprattutto cattolici, di evitare di attaccare Scalfari colpevole, a quanto pare, solo di avere fatto il suo lavoro di giornalista.
Giusto? Sbagliato? Boh! Tutto e' nebuloso. Non leggo rettifiche da parte di Repubblica né richieste di ristabilire la verità dalla santa sede. Vedo solo ricomparire la famosa intervista di qualche mese fa.
Va bene tutto, cari amici, ma le prese in giro proprio no :-)
R.
Ma dove è finito l'insegnamento apostolico, primo dovere-diritto di un papa?
RispondiEliminaArcangela
Ormai accade di tutto e non mi meravigliano riconparse improvvise, smentite ufficiali e altro........ L'unico che non interviente mai è il papa. Chi tace acconsente.........
RispondiEliminaDunque non sembra avere tutti i torti chi pensa che le interviste di Scalfari, per il contenuto delle quali NON è MAI venuta nessuna smentita da parte del Papa stesso che anzi lo reinvita, sono, da parte di un Papa che conosce perfettamente i media e sa come manipolarli, una strategia di comunicazione, come se scegliesse quel mezzo per far passare certi messaggi che non potrebbe, non ancora, far passare altrimenti, come per preparare i cattolici alla sua rivoluzione.
RispondiEliminacome dicono a Napoli: accà nisciuno è fesso.
RispondiEliminaEcco Luisa. Hai centrato in pieno. Mastro Scalfari non risponde agli sfottò e alle critiche (e con un ego come il suo, gli deve costare parecchio) perché sinceramente convinto, come i pastorelli di Fatima, di avere una missione da adempiere: aiutare totem Bergoglio nella sua laica rivoluzione. Metteteci pure che mastro Scalfari sta parecchio male, e nella sua condizione di anziano in fase calante, ex libertino ormai in disarmo, si sente ancora più corroborato nella sua ispirazione misticheggiante (probabilmente esito senile del suo passato da fascista adoratore di super uomini). Vorrei ricordarvi che tempo fa correva voce (fonte dagospia) ci fosse stato un altro incontro tra totem Bergoglio e cariatide Scalfari ma che all'ultimo momento Il primo non avesse dato l'autorizzazione alla pubblicazione del'"intervista". Se per ipotesi la notizia in questione fosse vera, immaginate cosa cacchio potrebbe essere uscita in quella ipotetica "conversazione" tale da costringere Bergoglio a recedere dal dare il proprio imprimatur. A ottobre ci sarà il sinodo per la famiglia e c'è' gente che si sta leccando i baffi per il suo esito "aperturista". Gente che, oggi, vende l'immagine di un totem Bergoglio arbitro e mediatore, come, ieri, vendeva l'immagine di un Benedetto fazioso e unilaterale. Gente cioè che la realtà la legge in senso inversamente proporzionale. E' inutile girarci attorno: il "giovane" teologo e cardinale "inginocchiato alla misericordia" kasper, insieme a i suoi amici tedeschi, i numeri non ce li ha. Le sue proposte trovano e troveranno un muro (grazie alla madonna). Ma a fargli da ariete ci sarà totem Bergoglio. Totem Bergoglio ha tutte le intenzioni di iniziare con le paroline dolci e poi di forzare la mano dei confratelli. Sinodo o non sinodo. E appresso alle parole in libertà di kasperuccio caro, la testa d'ariete di totem Bergoglio, ci sarà l'allegra macchina da guerra di una massa mediatica occidentale che forzerà la mano giocando la parte che gli è' più congeniale: quella della perseguitata persecutrice, della voce del popolo senza popolo, quella che piange incomprensione e persecuzione sventolando dietro la schiena (idealmente) il manganello da milizia militare del laico, moderno e menate varie ordine pubblico. Qua amici, ci rimane solo da fare una cosa: pregare parecchio perché' i tempi cupi sono appena iniziati. Quelli vissuti fino adesso erano solamente l'aperitivo.
RispondiEliminaLa larga massa dei cattolici, cara Luisa, la rivoluzione l'hanno accettata da decenni nella prassi e nella dottrina trasmessa dai preti anche in contrasto con affermazioni pontificie. Ci manca la conclusione che tutto farà diventar legge, se lo Spirito Santo non interviene.
RispondiEliminaMa, noi che abbiamo la Fede, dobbiamo ricordare che il piccolo gregge non deve temere.
I messaggi, che siano trasmessi da Scalfari o altri ospiti ricevuti in forma privata, sono rapidamente ripresi dai media del mondo intero che il più delle volte ignorano le smentite, sono troppo sovente messaggi fonte di confusione se non smarrimento per molti cattolici che non hanno ancora soffocato mente e coscienza.
RispondiEliminaCome ho già detto, la perfetta conoscenza dei media di papa Bergoglio mi fa pensare che non è Scalfari a strumentalizzare il Papa ma che molto verosimilmente è il contrario che succede.
Comunque sia, vi pare normale che un Papa scelga quel modo per comunicare la sua volontà, la direzione verso la quale intende portare la Chiesa, facendo di Scalfari, e con lui degli altri suoi invitati ai quali fa delle "confidenze" ben mirate, dei portaparola ufficiosi delle sue intenzioni?
Caro Dante, allora potremmo dire che stiamo assistendo alla fase finale di quella rivoluzione che vedrà legalizzati i suoi "frutti".
Grande commento di Socci
RispondiEliminahttp://www.antoniosocci.com/2014/07/che-papocchio-colpo-basso-in-vaticano-dei-tifosi-di-papa-scalfari/
Ringrazio Carmelina per i suoi bei commenti.
RispondiEliminaVorrei aggiungere due cose:
1- la gestione del processo rivoluzionario (che è sempre di natura globale e antirazionale, anche quando viene applicato in un singolo Paese) è stata in mano ai gazzettieri (a quel tempo neonati) e ai "Giudici Popolari" fin dal 1700
2- purtroppo è vero che la stretta massonica è destinata a crescere. Aggiungiamo però al brutto quadro l'aspetto comico: dai Compassi e Grembiulini alla farsa tipo Mago Otelma il passo è brevissimo. Gli stessi "più qualificati maitres-à-penser massonici" sono soliti ondeggiare fra la seriosità e lo sbracamento
Caro Dante, allora potremmo dire che stiamo assistendo alla fase finale di quella rivoluzione che vedrà legalizzati i suoi "frutti".
RispondiElimina---------------
LUISA,non diversa la chiusa del mio brevissimo commento.