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Difficile non essere d'accordo con Socci. I silenzi si fanno sempre più assordanti ed il prezzo da pagare per il mantenimento della pax mediatica sta diventando troppo salato.
Finalmente qualcuno inizia ad alzare la voce ed a parlare chiaro. Socci dimostra di essere uno dei pochi uomini davvero liberi!
Per quanto riguarda il profetico discorso di Ratisbona possiamo leggere qui come mai esso non viene preso ad esempio.
R.
Bravo e coraggioso Antonio Socci. Teresa
RispondiEliminaNon siamo agli anni Settanta, ma in pieno Ottocento: "l'Umanità ha molte fedi: ognuno fa ciò che crede in base alla sua fede".
RispondiEliminaRagione zero (proprio quella al cui uso papa Benedetto si appellava a Ratisbona, citando l'Imperatore bizantino) - Diritto zero - Arbitrio tutto
Si ha l'impressione che ai nostri giorni non accada nulla di male, che i pericoli indicati da Benedetto siano spariti: eclissi del primato di Dio, secolarismo dilagante, dittatura del relativismo, frattura fra Vangelo e cultura e, aggiungo io, che sia scappiata la pace universale!
RispondiEliminaArcangela
Infatti è dalla tanto vituperata lectio di Ratisbona che bisognerebbe ripartire. Dai frutti che portò. E' il momento di osare, di chiedere ai saggi musulmani che scrissero a Benedetto di schierasi in difesa dei cristiani contro l'ISIS. E' il momento che l'attuale pontefice scenda in campo. Basta parole! Ricordate san Leone Magno che blocco Attila?
RispondiEliminaAlessia
In altre e meno gravi circostanze da una diocesi all'altra sarebbero risuonate alte, retoriche episcopali e cardinalizie voci di condanna, anatemi, e l'inferno anche dantesco sarebbe stato evocato.
RispondiEliminaIl genocidio dei cristiani non suscita né indignazione né autentica partecipazione.
E' un'autentica vergogna. E' sufficiente inviar Filoni? A che fare?