Alcuni di voi mi hanno chiesto un parere sulla partita interreligiosa (si chiamava cosi'?) di ieri sera, ma io non sono in grado di scrivere nulla non avendo visto l'evento mediatico-spettacolare-calcistico-epocale.
Posso esprimere un parere sul "sentito dire" o su cio' che ho letto qua e la'.
Apprendo che ci si e' esibiti persino in canzoni antireligiose e deduco che tutto vada bene visto che nessuno si e' opposto.
Del resto se va bene alla chiesa, figuriamoci se non va bene anche a me :-)
Chissà se avro' mai la soddisfazione di vedere il clero raccogliere i cocci di tutto cio' ;-)
Ma non divaghiamo...come scrivevo, non ho visto la partita, ma i telegiornali mi hanno deliziato con tutti i particolari del "contorno".
Così sono venuta a sapere che l'idolo della giornata è stato nientepopodimenoche Maradona!
E qui stavo per rotolarmi per terra dalle risate.
Nel giro di pochi mesi, in Italia, Maradona è passato dalle feroci critiche seguite alla sua intervista a Fazio (col famoso gesto rivolto al fisco italiano...) alle lodi a "squarciabecco" verso l'eroe sbarcato direttamente prima in Vaticano e poi allo stadio olimpico. Non ho potuto fare a meno di vedere, anche se ne avrei fatto volentieri a meno, il "caloroso abbraccio".
Mi interessa poco la partita così come la visione di tanti calciatori riuniti tutti insieme (per far dimenticare la figuraccia ai Mondiali? ahahah), ma trovo sempre esilarante notare che i nostri mass media sono sempre uguali a se stessi: chi ieri veniva ferocemente criticato, oggi può diventare l'idolo delle folle.
Basta che cambi il contesto o chi fa gli inviti e tutto magicamente si dimentica.
Come diceva Benedetto XVI, ciò che oggi è attualissimo domani sara' passatissimo :-)
R.
Raffaella sei bravissima, condivido! Pensa che tanti anni fa Maradone era il mio idolo, perché nessuno ha giocato come lui. Ma dal campione all'uomo ce n'è d'avanzo.
RispondiEliminaArcangela
L'iniziativa è stata pietosa dal punto di vista organizzativo e spettacolare (ho visto qualcosa). solo il fine era buono: raccogliere fondi per una fondazione benefica argentina che si occupa di bambini orfani o in difficoltà. So che il calciatore Zanetti è il fondatore e il finanziatore dell'associazione fa bene, avendo molta disponiblità economica. Tutto il resto è scemenza pure. su marasdona (volutamente minuscolo) e il suo comportamento preferisco tacere
RispondiEliminaconcordo su tutto,
RispondiEliminaperò più che "idolo delle folle" direi "idolo dei folli"
S.
Raffaella, già oggi è passatissimo. Si tratta di eventi puramente virtuali. Lo stadio era mezzo vuoto.
RispondiEliminalo stadio era vuoto e la regia ha fatto del suo meglio senza riuscirci per inquadrare solo dove c'era gente.
RispondiEliminaAvrei molto da ridire sulla fondazione Plimplim cui i soldi dell'incasso andavano, basta vedere il logo,interreligioso non c'è che dire....
RispondiEliminaSapete, una delle cose che inizialmente (io non conoscevo il cardinale Ratzinger se non molto superficialmente) mi attirarono verso la figura di Benedetto XVI fu la circostanza che nelle sue omelie e angelus non usava commentare faccende di cronaca italiana o internazionale. L'avevo sentito fare da Giovanni Paolo II (e oggi da totem Bergoglio) e l'"indifferenza" di Benedetto se all'inizio mi incuriosì, man mano che imparavo a conoscere la sua Persona, fini' per entusiasmarmi. Ricordo a tal riguardo che in occasione di un fattaccio di cronaca nera (non ricordo più' quale), il silenzio di Benedetto sulla vicenda venne stigmatizzato pubblicamente durante una trasmissione Rai dal suo conduttore, Pippo Baudo. Fare dell'omelia una sorta di almanacco in cui ripercorrere le notizie del giorno come una rete televisiva all-news e' una delle espressioni "sinodali" per le quali ho sviluppato grazie a Benedetto una inguaribile insofferenza psico-fisica. Non riesco più a tollerare locuzioni quali "cammino di fede", "incontro spirituale", "povertà della Chiesa" ecc intrecciati all'interno di un'omiletica cronachistica che riverbera l'arido e ributtante stoicismo da comunità di base e lo strisciante e miserrimo propagandismo da settuccia evangelista. L'ho detto e lo ripeto: io dentro alla Chiesa-casermone popolare a sentire i miasmi puzzolenti degli altri condomini non riesco più a tornare. Mi sono abituata alla reggia e al parco antistante a perdita d'occhio: al di sotto di questo "minimo sindacale" non riesco proprio ad accontentarmi.
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RispondiEliminaPartita per la pace?
Talmente pacifica e pacificante che Maradona subito dopo la partita dà i numeri e si arrabbia contro non so chi, pagliacciata e presa in giro.
Il Papa superstar, che ama l`attenzione enfatica e idolatrica di cui è oggetto, tirerà la lezione che metterà un freno a certe sue iniziative?
Ne dubito.
ma lui non é mondano, vuoi mettere incontrare maradona e dei musicisti che si sono fatti il mazzo per anno, allendandosi alal perfezione per un concerto di musica classica.
RispondiEliminaMax
Carmelina, il fatto di cronaca nera riguardava la morte di un poliziotto nel corso di scontri tra tifosi in una partita di calcio (catania-Palermo, febbraio 2007).
RispondiEliminaAntonio
L'impostazione delle orrende omelie a cui Carmelina si riferisce è "Dobbiamo -noi preti- difendere Dio dall'accusa del popolo secondo la quale Egli è cattivo, perché fa succedere fatti gravi di violenza o incidenti gravi".
RispondiEliminaDifesa impossibile, una volta che si è dato per scontato che il male e il peccato non esistono: sono solo un "disguido superficiale"