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Preghiamo per questa nostra coraggiosa sorella condannata a morte nel silenzio della comunità internazionale ma soprattutto della chiesa cattolica.
E' troppo aspettarci una parola? La gerarchia e' a Roma...ne approfitti per un appello.
R.
Speriamo che qualcuno si ricordi di questa nostra sorella colpevole solo di non aver rinnegato Cristo. A roma si discute e lì si muore ammazzati.
RispondiEliminaCorriere della Sera di oggi p.25 "Due gruppi su dieci contro la comunione ai divorziati risposati" Bagnasco "No al facile populismo che tutto ovatta"
RispondiEliminaArcangela