martedì 14 ottobre 2014

Sinodo, il Vaticano censura le minoranze (La Rocca)

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4 commenti:

  1. Sul Corriere della Sera di oggi p. 22 il cardinale Schonborn riferisce che il Papa ha invitato a riconoscere i "segni dei tempi". Fra tante incertezze la famiglia è la rete di sicurezza. D'altra parte c'è un anno per dedurre i risultati del Sinodo.
    Arcangela

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  2. eh certo, anche una richiesta di maggior spazio informativo ora diventa un "attacco" al Papa. Se un Sinodo così filtrato si fosse svolto con Benedetto i fautori della pubblicità degli interventi sarebbero stati salutati come menti illuminate liberatrici della Chiesa dai miasmi dell'oscurantismo.
    Queste stesse cose le avete già espresse sul blog, per cui non dico niente di originale, solo mi associo nella perplessità e nell'angoscia per questa parodia di mondo alla rovescia.

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  3. A leggere i titoli pare di arrivare da Marte e trovare terra cambiata, divorzio, unioni civili, convivenze, ma che c'entrano con l'insegnamento della chiesa? Ci pensasse la legislatura degli stati alle cose laiche, come è sempre stato. Il matrimonio sacramento se diventa doppione di quello laico è finito, sepolto per sempre, già arranca ora figuriamoci se la chiesa dà il liberi tutti. C'è da parte di molti l'intento di normalizzare quel che è accaduto in questi giorni, scaricando malainterpretazioni sui giornalisti, ma secondo me era solo l'effetto voluto. Un noto sito ha messo in evidenza come alcune frasi della relatio siano prese di fatto dalla relazione Kasper, come da copione già stabilito ancora prima della discussione, viene da pensare. Anche a non essere troppo acuti non ci vuole molto a capire che Kasper scelto dal Papa, Forte, che secondo Erdo avrebbe un pò fatto di testa sua, scelto dal Papa, il Papa non parla ma si esprime comunque con foglietti a Baldisserri, quindi tutto come voluto dal Papa, che intanto ripete che chiesa deve cambiare se non vuole ammalarsi. Ma perché cominciare proprio da un sacramento il cambiamento, con tanto di Ior e privilegi e intigri curiali che spesso sono scandalo per il mondo? No, si comincia dall'indissolubilità del matrimonio cristiano, unico scandalo per il mondo di cui non ci sarebbe da vergognarsi. I media l'hanno capito benissimo quel che è accaduto al sinodo e titolano nella direzione della rivoluzione bergogliana. Comunque andrà a finire con emendamenti (che triste scopiazzatura delle peggiori consuetudini dei parlamenti umani), un messaggio di cambiamento è già passato e resterà, così come che la chiesa abbia finalmente un Papa e ministri buoni e misericordiosi che i passati oscurantisti spazzano via. Resterà pure, almeno a me, la sensazione che in fondo a quel che è accaduto ormai più di duemila anni fa non ci si crede più, non in modo soprannaturale almeno, pena essere bollati come fondamentalisti, vedi sentinelle che manifestano senza vescovi. La samaritana diventerà uno dei tanti vip pluridivorziati a cui in tv, e non all'arcaico pozzo si dirà: portami il tuo quinto marito che vi benedico entrambe. Mi spiace pensarla in modo così pessimista, ma per figli di famiglie travagliate come me, matrimonio cristiano era perla

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  4. Forse è un bene quel che sta accadendo, serve a far vivere il 68 della chiesa una volta per tutte e portare a compimento il famoso spirito del concilio. Dopo, forse sui cocci si potrà ripartire dal Concilio, quello vero. È una questione anche generazionale, se si va a guardare l'età dei cardinali e vescovi odierni, è quella. A me fa sempre specie che due papi come Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, che al concilio e alla sua preparazione hanno partecipato siano sempre stati così poco ascoltati sul concilio, preferendogli le tesi interpretative di chi l'ha sentito solo raccontare

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