martedì 16 dicembre 2014

Benedetto XVI a Efeso parla della saldatura indissolubile fra maternità divina e maternità ecclesiale (YouTube)




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Grazie al lavoro della nostra Gemma rivediamo e riascoltiamo un bellissimo testo.
In occasione del suo Viaggio Apostolico in Turchia, Benedetto XVI si recò ad Efeso dove tenne un'omelia straordinaria su Maria, Madre della Chiesa, e sulla Chiesa stessa.
Il testo è consultabile qui.



In particolare:


"In questa celebrazione eucaristica vogliamo rendere lode al Signore per la divina maternità di Maria, mistero che qui a Efeso, nel Concilio ecumenico del 431, venne solennemente confessato e proclamato".


"La maternità di Maria, iniziata col fiat di Nazaret, si compie sotto la Croce. Se è vero – come osserva sant’Anselmo – che “dal momento del fiat Maria cominciò a portarci tutti nel suo seno”, la vocazione e missione materna della Vergine nei confronti dei credenti in Cristo iniziò effettivamente quando Gesù le disse: “Donna, ecco il tuo figlio!” (Gv 19,26). Vedendo dall’alto della croce la Madre e lì accanto il discepolo amato, il Cristo morente riconobbe la primizia della nuova Famiglia che era venuto a formare nel mondo, il germe della Chiesa e della nuova umanità. Per questo si rivolse a Maria chiamandola “donna” e non “madre”; termine che invece utilizzò affidandola al discepolo: “Ecco la tua madre!” (Gv 19,27). Il Figlio di Dio compì così la sua missione: nato dalla Vergine per condividere in tutto, eccetto il peccato, la nostra condizione umana, al momento del ritorno al Padre lasciò nel mondo il sacramento dell’unità del genere umano (cfr Cost. Lumen gentium, 1): la Famiglia “adunata dall’unità del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo” (San Cipriano, De Orat. Dom. 23: PL 4, 536), il cui nucleo primordiale è proprio questo vincolo nuovo tra la Madre e il discepolo. In tal modo rimangono saldate in maniera indissolubile la maternità divina e la maternità ecclesiale".


"Cristo è la grazia; Cristo è la pace. Ora, Paolo si sa inviato ad annunciare un “mistero”, cioè un disegno divino che solo nella pienezza dei tempi, in Cristo, si è realizzato e rivelato: che cioè “i Gentili sono chiamati, in Cristo Gesù, a partecipare alla stessa eredità, a formare lo stesso corpo e ad essere partecipi della promessa per mezzo del vangelo” (Ef 3,6). Questo “mistero” si realizza, sul piano storico-salvifico, nella Chiesa, quel Popolo nuovo in cui, abbattuto il vecchio muro di separazione, si ritrovano in unità giudei e pagani. Come Cristo, la Chiesa non è solo strumento dell’unità, ma ne è anche segno efficace. E la Vergine Maria, Madre di Cristo e della Chiesa, è la Madre di quel mistero di unità che Cristo e la Chiesa inseparabilmente rappresentano e costruiscono nel mondo e lungo la storia".

5 commenti:

  1. Sant'Agostino "La Chiesa somiglia a Maria che partorì il Signore. Forse che santa Maria non partorì da vergine e vergine rimase? Così anche la Chiesa partorisce ed è vergine. E se consideri bene, essa partorisce il Cristo, perché sono membra di Cristo quelli che vengono battezzati... E se partorisce membra di Cristo, essa è somigliantissima a Maria"D 213,8
    Arcangela

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  2. spero e prego che la Madonna ci salvi in questo tempo di lontananza da Dio.

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  3. come si dice, raffaella, quando uno si trova a dover coltivare un terreno pieno di erbacce, immondizia buttata dai passanti e terra inaridita, lavorarci in silenzio per anni per farne un appezzamento fertile e poi stanco lascia la mansione ad un successore e questo comincia a raccogliere i frutti e gli applausi dei vicini?
    io la chiamo, quando la speranza vibra nel cuore, "vita da cristiano". in caso contrario, "grandissima fregatura".
    p.s.
    lo so. non mi pubblichi. hai ragione. ma dovevo dirla

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  4. Mass Media USA-Cuba "Determinante il ruolo del Papa" Benedetto, of course!
    Arcangela

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  5. http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350950 il pendolo di Bergoglio. tra capitalismo e rivoluzione

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