Cari amici, oggi è il giorno del ricordo di uno dei fatti più sanguinosi dell'umanità: gli attentati dell'11 settembre 2001. Nessuno potrà e dovrà mai dimenticare quei fatti ed è giusto farne memoria ogni volta che è possibile.
Il 20 aprile 2008, in occasione del suo Viaggio Apostolico negli Stati Uniti, Benedetto XVI si recò a Ground Zero per recitare una preghiera in memoria delle migliaia di vittime di quella tragica mattinata di settembre.
Rileggiamo e preghiamo con Papa Benedetto.
R.
PREGHIERA DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI
Ground Zero, New York
Domenica, 20 aprile 2008
O Dio dell’amore, della compassione e della riconciliazione,
rivolgi il Tuo sguardo su di noi, popolo di molte fedi e tradizioni diverse,
che siamo riuniti oggi in questo luogo,
scenario di incredibile violenza e dolore.
Ti chiediamo nella Tua bontà
di concedere luce e pace eterna
a tutti coloro che sono morti in questo luogo—
i primi eroici soccorritori:
i nostri vigili del fuoco, agenti di polizia,
addetti ai servizi di emergenza e personale della Capitaneria di Porto,
insieme a tutti gli uomini e le donne innocenti,
vittime di questa tragedia
solo perché il loro lavoro e il loro servizio
li ha portati qui l’11 settembre 2001.
Ti chiediamo, nella Tua compassione
di portare la guarigione a coloro i quali,
a causa della loro presenza qui in quel giorno,
soffrono per le lesioni e la malattia.
Guarisci, anche la sofferenza delle famiglie ancora in lutto
e di quanti hanno perso persone care in questa tragedia.
Concedi loro la forza di continuare a vivere con coraggio e speranza.
Ricordiamo anche coloro
che hanno trovato la morte, i feriti e quanti hanno perso i loro cari
in quello stesso giorno al Pentagono e a Shanksville, in Pennsylvania.
I nostri cuori si uniscono ai loro
mentre la nostra preghiera abbraccia il loro dolore e la loro sofferenza.
Dio della pace, porta la Tua pace nel nostro mondo violento:
pace nei cuori di tutti gli uomini e le donne
e pace tra le Nazioni della terra.
Volgi verso il Tuo cammino di amore
coloro che hanno il cuore e la mente
consumati dall’odio.
Dio della comprensione,
sopraffatti dalla dimensione immane di questa tragedia,
cerchiamo la Tua luce e la Tua guida
mentre siamo davanti ad eventi così tremendi.
Concedi a coloro le cui vite sono state risparmiate
di poter vivere in modo che le vite perdute qui
non siano state perdute in vano.
Confortaci e consolaci,
rafforzaci nella speranza
e concedici la saggezza e il coraggio
di lavorare instancabilmente per un mondo
in cui pace e amore autentici regnino
tra le Nazioni e nei cuori di tutti.
© Copyright 2008 - Libreria Editrice Vaticana
I media, e non solo, tendono a dimenticare la visita di Papa Benedetto a ground zero. Praticamente è come non fosse mai avvenuta, eppure è stato il primo e unico papa a compiere questo pellegrinaggio nel dolore. Nulla di cui stupirsi, ovviamente. Se ne accennerà nel corso del tour bergogliano fra pochi giorni?
RispondiEliminaTi segnalo un articolo di Giuseppe Nardi, che fa pensare, sul proselitismo islamista in p.zza San Pietro, nientemeno, cosa impensabile sino a pochi anni fa.
http://www.katholisches.info/2015/09/05/islamisten-rund-um-den-peterplatz-auf-proselytenjagd/
La traduzione in inglese è nel forum di Teresa Benedetta (10/09/2015 pag. 504)
P.s. Domani ricorrono 9 anni dalla Lectio di Ratisbona
Alessia
OT
RispondiEliminaPuntuto articolo sul pontificato di Bergorglio. Purtroppo, ahimè, non sfugge al solito pregiudizio che dipinge Papa Benedetto come retrogrado e conservatore, a meno che non voglia essere un paradosso visto come si dipana l'articolo. Tant'è, è comunque interessante.
http://www.lettera43.it/blog/a-ciascuno-il-suo/social-network/papa-francesco-piazze-piene-chiese-vuote_43675186359.htm
Alessia
Benedetto 1964 sulla posizione cristiana del morire "...essa è sequela del Gesù storico, è inquadramento della propria abilità nella storia da lui fondata; è assunzione del principio posto con il battesimo, accettazione del reale morire quotidiano come parte del battesimo, e da questo, compartecipazione alla morte di Cristo e infine può accogliere la presemza di una nuova vita che supera la morte."
RispondiEliminaArcangela
l'unico commento possibile è l'unione alla preghiera di papa Benedetto allora come ora
RispondiEliminaSiamo pochi a ricordare, ma non importa. la fprza della preghiera non si basa sui numeri, ma sulla fede.
RispondiEliminaMah, anche questa storia delle piazze piane come mai la analizzerei ben bene, non è che Benedetto XVI senza pallottolieri compiacenti e con inquadrature birichine degli spazi vuoti facesse poi piazze deserte o il nulla durante le visite pastorali e le GMG, anzi, per quelli che sono stati i mezzi a sua disposizione, cioè se stesso e una strenua propaganda contro quando non una sala stampa vaticana che a differenza di oggi rettificava al ribasso pure i dati della questura, anche a distanza dall'elezione aveva un suo seguito. Ricordo ancora padre Lombardi parlare della buona riuscita oltre il previsto dei viaggi del 2008 in USA, Australia e Francia. Questa narrazione che vuole far apparire a tutti i costi il suo pontificato come fallimentare o da dimenticare la trovo irritante. In quanto al mantra dell'innovazione, ricorderei per esempio che lo spunto al possibile annullamento per i matrimoni contratti senza fede partì proprio da una sua idea ancora ai tempi in cui era il prefetto della cdf per Giovanni Paolo II.
RispondiEliminaA me l'articolo non è dispiaciuto, è abbastanza equilibrato, d'accordo con Gemma, le piazze non sono piene adesso, anzi......BXVI da solo faceva molto di più checché ne dicano e si andava in piazza per ascoltarlo, non per lo show......fanno molto male i numeri e dei non matrimoni religiosi o civili, dei bambini nati per caso con genitori distratti e volatili, non battezzati e cresimati, della gente che va in chiesa, che è poca ed in età avanzata, ed i molti che si dicono credenti credono in tutte le caxxate propinate dai media, la chiesa pur di piacere a tutti, si è svenduta al maggior offerente, accoglie, invita, perdona di tutto e di più, ma questa non è la Chiesa.....per tutti quelli che ancora ce l'hanno con BXVI o perché ha lasciato o perché non parla, beh, non hanno capito niente. Io la mia scelta l'ho fatta 10 anni fa, ed è sempre la stessa, il resto è silenzio. Lupus et Agnus
RispondiEliminaPensavo che condivisione e vicinanza non avessero prezzo. Ah, il segno dei tempi.
RispondiEliminaSpero ne tragga beneficio la cittadina di Castegandolfo orfana della presenza papale che, oltre all'aspetto puramente spirituale, era fonte di sicuro e perenne turismo.
Che tristezza, amici.
http://www.repubblica.it/vaticano/2015/09/11/news/vaticano_parte_il_treno_per_le_ville_pontificie_di_castel_gandolfo-122667275/
Alessia
http://www.ilfoglio.it/chiesa/2015/09/09/c-chi-lascia-la-chiesa-a-causa-di-papa-francesco___1-v-132538-rubriche_c190.htm
RispondiEliminasi vede che non siamo i soli ad avere qualche difficoltà di comprensione e acettazione del nuobvo corso.
Venerdì prossimo Papa Bergoglio avrà un incontro interreligioso al Memorial di Grond Zero. Vedremo se al memoria della visita di Benedetto si risveglierà, oppure se tutti faranno come se fosse la prima volta.
RispondiEliminaAlessia