Benedetto 1995 "Ogni parabola contiene una cristologia indiretta, parla in forma criptica di Cristo, e in questo modo, del Regno che sta entrando nel mondo" Arcangela
LA PREGHIERA DI BENEDETTO XVI DA RECITARSI NEL SANTUARIO DI LORETO E IN OGNI FAMIGLIA Santa Maria, Madre di Dio, ti salutiamo nella tua casa. Qui l’arcangelo Gabriele ti ha annunciato che dovevi diventare la Madre del Redentore; che in te il Figlio eterno del Padre, per la potenza dello Spirito Santo, voleva farsi uomo. Qui dal profondo del tuo cuore hai detto: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto” (Lc.1,38). Così in te il Verbo si è fatto carne (Gv.1,14). Così tu sei diventata tempio vivente, in cui l’Altissimo ha preso dimora corporalmente; sei diventata porta per la quale Egli è entrato nel mondo. Dopo il ritorno dall’Egitto qui, sotto la fedele protezione di san Giuseppe, hai vissuto insieme con Gesù fino all’ora del Suo battesimo nel Giordano. Quihai pregato con Lui, con le antichissime preghiere d’Israele, che allora diventavano parole del Figlio rivolte al Padre, cosicché ora noi, in queste preghiere, possiamo pregare insieme col Figlio e siamo uniti al tuo pregare, santa Vergine Madre. Qui avete letto insieme le Sacre Scritture e certamente avete anche riflettuto sulle parole misteriose del libro del profeta Isaia: “Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità... Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo... Il giusto mio servo giustificherà molti, egli si addosserà la loro iniquità” (Is.53,5.8.11). Già poco dopo la nascita di Gesù, il vecchio Simeone nel tempio di Gerusalemme ti aveva detto, che una spada avrebbe trafitto la tua anima (Lc.2,35). Dopo la prima visita al tempio con il Dodicenne siete tornati in questa casa a Nazaret, e qui per molti anni hai sperimentato quello che Luca riassume nelle parole: “... e stava loro sottomesso” (Lc.2,51). Tu hai visto l’obbedienza del Figlio di Dio, l’umiltà di Colui che è il Creatore dell’universo e dai Suoi connazionali veniva chiamato ed era “il carpentiere” (Mc.6,3). Santa Madre del Signore, aiutaci a dire “sì” alla volontà di Dio anche quando non la comprendiamo. Aiutaci a fidarci della Sua bontà anche nell’ora del buio. Aiutaci a diventare umili come lo era il tuo Figlio e come lo eri tu. Proteggi le nostre famiglie, perché siano luoghi della fede e dell’amore; perché cresca in esse quella potenza del bene di cui il mondo ha tanto bisogno. Proteggi il nostro Paese, perché rimanga un Paese credente; perché la fede ci doni l’amore e la speranza che ci indica la strada dall’oggi verso il domani. Tu, Madre buona, soccorrici nella vita e nell’ora della morte. Amen. Benedetto XVI
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Benedetto 1995 "Ogni parabola contiene una cristologia indiretta, parla in forma criptica di Cristo, e in questo modo, del Regno che sta entrando nel mondo"
RispondiEliminaArcangela
sempre umilissimo e grande come nessun altro.
RispondiEliminagrazie !!!!
http://www.aseq.it/allultimo-papa.html
RispondiEliminaAll Ultimo Papa | Libreria Editrice Aseq
https://carlomafera.wordpress.com/2015/12/29/la-deus-caritas-est-compie-dieci-anni-una-carita-operativa-proclamata-da-benedetto-xvi-che-don-mario-picchi-incarno-profondamente/
RispondiEliminaLA PREGHIERA DI BENEDETTO XVI DA RECITARSI NEL SANTUARIO DI LORETO E IN OGNI FAMIGLIA
RispondiEliminaSanta Maria, Madre di Dio, ti salutiamo nella tua casa.
Qui l’arcangelo Gabriele ti ha annunciato che dovevi diventare la Madre del
Redentore; che in te il Figlio eterno del Padre, per la potenza dello Spirito Santo,
voleva farsi uomo.
Qui dal profondo del tuo cuore hai detto: “Eccomi, sono la serva del Signore,
avvenga di me quello che hai detto” (Lc.1,38). Così in te il Verbo si è fatto carne
(Gv.1,14). Così tu sei diventata tempio vivente, in cui l’Altissimo ha preso dimora
corporalmente; sei diventata porta per la quale Egli è entrato nel mondo.
Dopo il ritorno dall’Egitto qui, sotto la fedele protezione di san Giuseppe, hai
vissuto insieme con Gesù fino all’ora del Suo battesimo nel Giordano.
Quihai pregato con Lui, con le antichissime preghiere d’Israele, che allora diventavano
parole del Figlio rivolte al Padre, cosicché ora noi, in queste preghiere, possiamo pregare
insieme col Figlio e siamo uniti al tuo pregare, santa Vergine Madre.
Qui avete letto insieme le Sacre Scritture e certamente avete anche riflettuto sulle
parole misteriose del libro del profeta Isaia: “Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità...
Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo... Il giusto mio servo giustificherà molti, egli si addosserà la loro
iniquità” (Is.53,5.8.11). Già poco dopo la nascita di Gesù, il vecchio Simeone nel tempio di Gerusalemme ti aveva detto,
che una spada avrebbe trafitto la tua anima (Lc.2,35).
Dopo la prima visita al tempio con il Dodicenne siete tornati in questa casa a Nazaret, e qui per molti anni
hai sperimentato quello che Luca riassume nelle parole: “... e stava loro sottomesso” (Lc.2,51).
Tu hai visto l’obbedienza del Figlio di Dio, l’umiltà di Colui che è il Creatore dell’universo e dai Suoi
connazionali veniva chiamato ed era “il carpentiere” (Mc.6,3).
Santa Madre del Signore, aiutaci a dire “sì” alla volontà di Dio anche quando non la comprendiamo.
Aiutaci a fidarci della Sua bontà anche nell’ora del buio. Aiutaci a diventare umili come lo era il tuo Figlio
e come lo eri tu. Proteggi le nostre famiglie, perché siano luoghi della fede e dell’amore; perché cresca in
esse quella potenza del bene di cui il mondo ha tanto bisogno. Proteggi il nostro Paese, perché
rimanga un Paese credente; perché la
fede ci doni l’amore e la speranza che ci
indica la strada dall’oggi verso il domani.
Tu, Madre buona, soccorrici nella vita e
nell’ora della morte. Amen.
Benedetto XVI