Carissimi amici, ieri ho visto in tv i funerali delle vittime marchigiane del sisma che ha colpito l'Italia centrale. Non si può rimanere indifferenti rispetto a questo dolore, difficile da capire e impossibile da sopportare.
Mi sono venute in mente le visite di Benedetto XVI a Onna, L'Aquila (clicca qui) e nelle zone colpite dal sisma in Emilia Romagna (clicca qui).
Non posso dimenticare la vicinanza del Papa alle popolazioni colpite dai due sismi che colpirono l'Italia nel 2009 e nel 2012.
Non posso dimenticare i segni tangibili della vicinanza di Benedetto XVI all'Aquila (come l'invio di donazioni, dell'olio santo, dei calici e l'annuncio della visita a due giorni da sisma!) così come il grande gesto di inviare il segretario di stato a celebrare le esequie delle oltre trecento vittime e soprattutto la grande delicatezza di mandare il suo segretario personale, Mons. Georg Gänswein a visitare le tendopoli e, non dimentichiamolo, a leggere un messaggio personale del Santo Padre durante i funerali (clicca qui).
Mi ricordo degli abbracci e del grande conforto dati dal Papa durante le visite in Abruzzo e Emilia-Romagna.
Non posso dimenticare la veste bianca sporca di fango durante la visita a Onna, la commozione nell'incontrare i sopravvissuti, il dolore provato davanti alle macerie della "casa dello studente" e l'omaggio a Celestino V (triste, tristissimo, presagio...).
Non posso però nemmeno dimenticare le stupide e sterili polemiche che qualche "buontempone" si permise di fare a suo tempo. Ci fu addirittura chi disse che il Papa avrebbe dovuto immediatamente recarsi all'Aquila (certamente incurante dell'intralcio che una visita del genere avrebbe causato in un momento così delicato in cui tutti erano impegnati a cercare sopravvissuti fra le macerie o a recuperare i corpi delle vittime).
Quante polemiche! Inutili! Sterili! Puerili!
In questi giorni non una voce si è levata nella direzione degli stessi sciocchi rimproveri. Ah già...è cambiato tutto dal 2009!
E oggi nemmeno un appunto sul fatto che ai funerali di ieri non ci fosse nemmeno un rappresentante del Vaticano e non sia stato inviato nemmeno un messaggio. Non solo: non è nemmeno stata annunciata una visita (Papa Benedetto fece l'annuncio a quarantotto ore dal sisma).
Meglio così! Queste polemiche non fanno bene a nessuno.
I giornalisti avranno imparato dai loro errori? Ma va là!
Era il Papa, quel Papa, che dava fastidio. Qualunque cosa facesse non era mai sufficiente.
Ormai abbiamo capito che non c'entrano i presunti errori di comunicazione o le ingenuità (o altro) dei collaboratori di un Pontefice, anche perché negli ultimi mesi di errori di comunicazione ce ne sono stati a volontà e non è accaduto nulla.
Quando i media decidono di demolire qualcuno, lo fanno a prescindere da ciò che fa. Dall'altro lato quando decidono di glorificare qualcuno, lo fanno a prescindere da ciò che non fa.
Ma lasciamo perdere...continuaiamo a pregare per le care popolazioni colpite dal sisma come sicuramente sta facendo Papa Benedetto.
Di seguito la playlist con i cinque video dedicati alla visita di Benedetto XVI in Abruzzo.
R.
è intervenuto pure il priore di bose a dire che bergoglio andrà ad amatrice segno che cominciano i malumori perché finora non si sono fatti i soliti annunci a effetto
RispondiEliminaNinte da fare Raffaella carissima. Papa Benedetto poteva anche volare o camminare sulle acque e nessuno avrebbe applaudito, ma a Lui non interessava e non interessa la notorietà e il consenso. La gente comune Gli ha voluto sempre tanto bene e Gliene vuole ancora e moltissimi vorrebbero vederLo ancora. Sono certa che i terremotati da Lui visitati si siano sentiti amati e confortati. Lui non hai fatto desti spettacolari o, come si dice, mediatici, ma voleva solo donare tenerezza, solidarietà, amore e ci è riuscito benissimo.
RispondiEliminaUn pensiero particolarmente affettuoso oggi per papa Benedetto nella festa di sant'Agostino da Lui sempre tanto amato.
RispondiEliminahttp://www.famigliacristiana.it/articolo/papa-agostino.aspx
Il pensiero di Sant'Agostino alla base della formazione di Joseph Ratzinger - Famiglia Cristiana
Ancora una volta mi associo a te Laura,infatti Papa Benedetto amava e ama molto S.Agostino
EliminaAvesse camminato sulle acque avrebbero detto che lo faceva per essere considerato una divinità pagana, della serie viene portato sulla pedana? e allora...... ricordo un particolare che, visto che lui era il protagonista, non venne spargugliato per tutte le galassie, c'era una donna ad Onna che aveva perso tutta la famiglia e da vari giorni non parlava, chiusa nel suo insopportabile dolore, ciononostante era andata a vedere il papa, era in prima fila, a braccia conserte, Benedetto le si avvicinò, forse qualcuno gli aveva accennato qualcosa, la guardò in viso e l'abbracciò e lei finalmente si sciolse in un pianto liberatorio abbracciata al papa, gli inzuppò la mantellina e lo stringeva forte parlandogli all'orecchio, è il ricordo più toccante della visita......eh ma qui abbiamo fior fior di PR men e di film makers che ci importa, l'audience prima di tutto.....oggi in piazza si contavano i sanpietrini uno per uno, così tanto per amor veritatis. A.
RispondiEliminaRicordo Benedetto sorridente come un fanciullo in macchina accanto a Bertolaso senza l'assillo della scorta, infondendo speranza intesa come fiducia in una risposta confortante.
RispondiEliminaArcangela
OT a novembre il vdr nominerà 13 nuovi cardinali tutti extraeuropei, ancora non si conoscono i nomi, l'Europa conta meno del 2 di coppe per el jefe.
RispondiEliminaalla fine la visita è stata preannunciata, e possiamo essere certi che si farà al momento giusto e nel modo giusto, con gesti, parole o silenzi (tanto, non fa differenza per i media) sempre "storici" e "rivoluzionari".
RispondiEliminaSpero solo che il Papa non riprenda il nuovo mantra del "dov'è Dio".
Il Papa non può recarsi subito sui luoghi del terremoto, non poteva farlo oggi come non fu possibile in passato. Era vicino con il pensiero e la preghiera ieri come lo è oggi. Nessuno ha nulla da dire su questo, solo che quelli che non hanno nulla da eccepire oggi ne ebbero tanto, e a sproposito allora. Ogni situazione era buona per la polemica di turno, si disse pure che avrebbe dovuto celebrare lui stesso i funerali. Oggi giustamente si pensa in silenzio che il Papa da Roma prega per tutti i sofferenti del mondo, ai quali prima o poi porterà conforto di persona come e quando potrà. Pensarlo anche ieri con papa Benedetto sarebbe stato altrettanto giusto e onesto
RispondiEliminahttp://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351363
RispondiEliminama perchè di prima mattina mi devo inquietare?? mi domando e dico
allora vediamo un po'
in questi anni di ritiro e di silenzio, l'atteggiamento nei confronti della figura di Benedetto xvi e soprattutto degli anni del suo pontificato sono stati:
1) SILENZIO E RIDUZIONE AI MINIMI TERMINI: praticamente il suo pontificato è stato venduto come lo sfortunato passaggio di una meteora prima dell'arrivo del sole argentino
2) STRUMENTALIZZAZIONE DA PARTE DI AMBIENTI TRADIZIONALISTI OPPURE DI AMBIENTI PROGRESSISTI che hanno usato il pontificato e la figura di Benedetto come un convitato di pietra da presentare o come testa d'ariete contro totem bergoglio o come elemento di divisione, di spartiacque tra il prima cattivo e il dopo buono di el cid bergoglio.
3) STRUMENTALIZZAZIONE DA PARTE DEI MEDIA che considerano ormai il vaticano una fonte di storie tra il melodramma e il poliziesco. pseudo giornalisti d'inchiesta che sulla scorta di spiate e documenti rubati e venduti hanno interesse unicamente a accroccare liste di orrori e bassezze umane senza avere la capacità e nemmeno la buona fede di tentare un serio racconto storico dei fatti.
4) DABBENAGGINE DI ONESTI UOMINI DI CHIESA che nel bel mezzo di una costruzione che mostra fessurazioni importanti delle murature stanno a mettere dritti i quadri sulla parete e pulire la polvere dai mobili.
ecco. questa è la situazione in cui un uomo di Dio come Benedetto, colui che ha scelto come motto COOPERATORES VERITATIS, sta vedendo e toccando quotidianamente.
che cosa si fa allora? ancora una volta, Benedetto deve trasformarsi nell'orso di san Corbiniano: la storia non solo l'ha fatta ma la deve pure raccontare da sé a fronte di quell' imbarazzato silenzio o di questo balordo ciarlare.
p.s.
informazioni di servizio
a casa mia quando si usa il termine "cerchia" si intende un gruppo di persone che fanno comunella. quindi qualunque cosa accada nessuno A PRESCINDERE avrà atteggiamenti di critica o di contestazione nei confronti di altri esponenti della "cerchia".
SE CIO' AVVIENE, VUOL DIRE CHE NON ABBIAMO UNA CERCHIA.
nel caso di Benedetto xvi, l'amicizia sincera di suoi confratelli non si è mai tradotta in una complicità nei suoi confronti. non c'è e non c'è mai stato una relazione di condizionamento reciproco tra Benedetto e i suoi amici confratelli. Benedetto non è e non è mai stato a capo di nessun clan e di nessuna cerchia.
per la precisione.
Neppure il post pontificato pare destinato a fare eccezione. Molto attivi gli amici (quelli definiti particolarmente legati a lui) e i loro corifei. Pare che, per certuni, dopo il famoso 28 febbraio Papa Benedetto avrebbe dovuto sparire, altri proprio non accettano il titolo di "papa emerito" che si è dato, altri non accettano che rilasci interviste e scriva libri. Perché l'enorme ricchezza spirituale e intellettuale rappresentata da Joseph Ratzinger dovrebbe essere annullata? Le dichiarazioni di Mons. Georg hanno fatto venire a galla i malumori, ma, forse, era quello che si voleva.
RispondiEliminaAlessia
http://www.lastampa.it/2016/08/29/vaticaninsider/ita/vaticano/il-viaggio-di-francesco-tra-i-terremotati-e-le-altre-visite-dei-papi-P5ih1fJEprNnnrOAb4GzDK/pagina.html
RispondiEliminacvd, se mai avevamo bisogno di conferme del fatto, Raffaella, che il titolo del tuo post è perfettamente centrato.
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351363
RispondiEliminaDoppio fuoco amico contro il "papa emerito"
E' ora di smetterla se non altro per rispetto!
che strazio!!!!!!!!!!!!!!!!!!
http://ilsismografo.blogspot.it/2016/08/vaticano-i-papi-e-le-7-visite.html
RispondiEliminasu Il Foglio di oggi imperdibile articolo di Matzuzzi "Non c'è Europa senza Cristo"
RispondiEliminaArcangela
eehehehehe ciao a tutti!!!
RispondiEliminaE' "straordinario" constatare come i giornali non cambino mai...
Ah...vorrei sbagliarmi qualche volta e invece :-)
Scherzo...ma nemmeno tanto ;-)
R.
Infatti per la meteora e' stato preparato un sarcofago disadorno in corridoio (che e' appunto un ambiente di passaggio) .
RispondiEliminaMah ! Con tutte le lacrime ingoiate nel passato , nell'ora presente e nel tempo futuro chissa' quante anime saranno salvate !
Grazie Carmelina , come Guglielmo Tell colpisci sempre l'obiettivo .
Spero tanto che ci ripensi e non distrugga i suoi appunti privati che meritano di essere conosciuti urbi et orbi.
RispondiEliminaAlessia
Evviva i pregiudizi! Su Joseph-Benedetto, naturalmente.
RispondiEliminahttp://www.santegidio.org/pageID/64/langID/es/itemID/24420/Francesco-sta-salvando-le-nostre-radici-cristiane-e-sta-aiutando-i-musulmani-a-costruire-quel-rinascimento-senza-pregiudizi-che-noi-abbiamo-gi%C3%A0-conosciuto.html
Alessia
Secondo l'aricolo di Marco Ansaldo su repubblica di oggi il solo a venir attaccato dal magazine di Daesh è Bergoglio, l'attacco a Benedetto viene allegramente ignorato.
RispondiEliminaGiornalettismo ne riporta ampi stralci. Alcune parti sfidano il ridicolo
http://www.giornalettismo.com/archives/2155408/rivista-isis-papa-francesco-miscredente/
Qui invece si fa informazione completa e corretta:
http://www.tempi.it/spezza-la-croce-rivista-isis-attacca-papa-francesco-e-benedetto-xvi#.V8V8J_mLTcs
Alessia