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Cari amici, penso che siamo tutti particolarmente legati alla residenza di Castel Gandolfo perché Papa Benedetto la amava in modo speciale e lì si trovava davvero a casa. Molte volte ha elogiato il "Vaticano II", come lo chiamava Giovanni Paolo II, tanto da scegliere il Palazzo sui Colli Albani per trascorrere il periodo successivo alla rinucia al Pontificato. Ed è proprio il portone di Castel Gandolfo (e non quello del Vaticano) che abbiamo visto chiudersi quel bruttissimo 28 febbraio 2013 (ore 20).
Mai e poi mai avrei immaginato che, a poco meno di quattro anni di distanza, quella residenza sarebbe stata trasformata in museo e aperta completamente al pubblico. Addirittura si potrà visitare la camera da letto dei Pontefici (pare superfluo ricordare che in quella stanza sono morti, per quanto riguarda la storia recente della Chiesa, Pio XII e Paolo VI).
E vabbè...che volete? E' la primavera della chiesa che avanza e in qualche caso ci travolge.
Mi pongo però qualche interrogativo.
Benedetto XVI fece fare dei lavori a Castel Gandolfo (come pure nell'Appartamento del Palazzo Apostolico in Vaticano) non certo per sè ma perché ne potesso usufruire anche i suoi successori.
Ora tutto diventa museo in omaggio a non si sa bene che cosa. Visto che nessuno vive nel famoso "Appartamento", perchè non aprire al pubblico pure quello? Così tutti noi potremo provare il "brivido" di affacciarci alla finestra dell'Angelus, tanto per fare un esempio.
E perchè riservare un'ala del Gemelli al Papa? Apriamo anche quella così ci possono andare anche gli altri pazienti.
Anzi! Facciamo una bella cosa: apriamo anche il Palazzo del Sant'Uffizio così i media applaudiranno per una giornata intera.
E vengo alla domanda: che cosa rimarrà ai successori del Pontefice?
Potranno, qualora lo desiderassero, tornare nell'Appartamento?
Potranno tornare a Castel Gandolfo?
In altre parole: potranno fare ciò che vogliono (come si usa fare ora) nonostante la trasformazione in museo e i sicurissimi strali dei giornaloni? Chissà...
Nonostante ciò che i media vorrebbero farci credere, nessun Papa ha mai agito per sè ma ha sempre guardato "avanti" e ragionato in prospettiva. Qui invece pare che si possa ignorare completamente non solo il passato ma anche e soprattutto il futuro.
E se un Papa del futuro volesse andare oltre?
Chissà...potrebbe decidere di chiudere o di trasformare in museo la residenza Santa Marta perchè, in fondo, che cosa se ne fa la chiesa di un albergo di lusso dentro le mura vaticane quando, fuori, ci sono conventi deserti che potrebbero essere utilizzati? Sono anche dimore molto più umili perché non riscaldate sufficientemente in inverno e del tutto prive di aria condizionata d'estate.
Eh...ci sarà sempre qualcuno che va oltre ogni aspettativa :-)
Raffaella
Mi chiedo cosa succederà dopo Bergoglio non solo di castel Gandolfo, ma dell'istituzione del papato. Impossibile pensare di continuare su questa strada assolutamente rovinosa.
RispondiEliminahttp://www.ilsussidiario.net/News/Cultura/2016/9/12/BENEDETTO-XVI-Senza-un-anticipo-di-simpatia-il-Mistero-resta-estraneo/722881/
RispondiEliminanon è in tema con il post, ma fa piacere leggerlo.
Che rimpianto per quel balconcino sul cortile da cui recitava l'Angelus, per poi affettarsi su quello esterno a salutare anche la foilla festante che lo attendeva in piazza. A riparo dalla pioggia e dal sole aveva fatto coprire il cortile con un riparo di plexiglas.
RispondiEliminaArcangela
http://www.repubblica.it/vaticano/2016/10/14/news/la_rinuncia_di_francesco_al_buen_retiro_dei_papi_addio_a_castel_gandolfo-149725811/
RispondiEliminaTranquilla arriverà anche ad aprire il famoso "appartamento" e le visite, come avviene a Castelgandolfo, non saranno gratis. Questo papa ha la mente del manager. A questo proposito, mi domando perché non si traferisca in un appartamentino in borgata lasciando il proprio appartamento di Santa Marta a ospiti paganti. Sono troppo sarcastica?
RispondiEliminaAlessia
OT
RispondiEliminaIntervista al Prof. Gotti Tedeschi che dice cose interessanti.
http://www.campariedemaistre.com/2016/10/un-campari-con-ettore-gotti-tedeschi.html?utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter
Alessia
Ultimo rifugio di BXVI = ultimo Papa della CC, diventerà un museo, certo il biglietto sarà caruccio, se come quello dei giardini vaticani, 25 euro pro capite, mi dicono da Roma voci affidabili......la chiesa s-vende tutto di sé, d'altronde se vuole affratellarsi coi luteriani, deve adeguarsi, in NL vendono chiese, conventi e arredi ex cattolici su E-bay e pare che ci siano molti acquirenti. Cara Raffaella, e lo dico con il cuore pesante e con le lacrime agli occhi,il portone chiusosi il 28/02/13 si è chiuso per sempre, sul papa e sul papato......restano i bellissimi ricordi di lui che si affacciava sorridente, le sue dita che si muovevano nel saluto come sulla tastiera del pianoforte......a proposito una guardia svizzera ,ormai congedata, a domanda precisa su cosa gli mancasse del servizio svolto per il papa, ha risposto 'La musica del pianoforte suonato da papa Benedetto la sera, colle finestre aperte' e si commuoveva ancora al ricordo. Mala tempora currunt atque peiora veniunt . A.
RispondiEliminaOT www.campariedemaistre.com. 'Un Campari con Gotti Tedeschi':XD monumentale. A.
RispondiEliminasecondo me il vaticano ha bisogno di qualche soldino perché il giubileo è andato maluccio,ifedeli scarseggiano e quelli che adorano bergoglio(giornalisti e compagnia bella)non sganciano il becco di un euro.
RispondiEliminaGrazie di esistere, Raffaella! Tu dai voce a molti che sono realmente basiti da quest'andazzo e vedono comparire statue di Lutero in Vaticano. Si potrebbe dire: che fesseria aver creduto a tante cose, quanto siamo stati sciocchi a credere nei principi non negoziabili, ecc ecc.... Una mattina ci siam svegliati, e i capi avevano fatto dietro-front, lasciandoci al fronte come mammalucchi. Credono che li seguiremo ancora dietro i loro nuovi stendardi? Rossoporpora ci ha fatto un quadretto molto efficace di alcune elezioni tenutesi negli ultimi mesi...
RispondiEliminaMilano, 14 ottobre 2016
RispondiEliminaMi riferisco al commento di Anonimo del 14 ottobre 2016 delle 16,58 per cui il
giubileo è andato maluccio ed io credo che non abbia torto. Mentre fino al
Giubileo del 2000 in tanti (io stessa anche in quello del 1975) siamo andati a
Roma, ecco che questo - con tutte le Porte Sante aperte in città e villaggi -
ha permesso alla gente di viverlo vicino a casa e quindi Roma non ha avuto
grandi entrate, non tanto perchè i fedeli scarseggiano (può darsi anche questo),
ma perchè sono rimasti a casa....e certo chi acclama questo Papa non è tanto
propenso a dare contributi. Io stessa - a parte il 2013 / anno dell'elezione -
non ho più contribuito per l'Obolo di San Pietro di fine giugno. Un saluto
Ho dovuto censurare qualche commento "pepato" nei miei confronti.
RispondiEliminaMi dispiacebbe scoprire che certi strali arrivano da qualche giornalista un tantino arrabbiato perché constata che non tutti sono allineati al pensiero unico dominante :-)
In ogni caso non sono cambiata io (e nemmeno gli amici del blog) ma sono cambiati "altri".
Ci scagliavamo prima contro le bugie dei media, i tentativi di confondere lettori ed ascoltatori, il doppiopesismo fra papi, i gossip senza fondamento e continuamo a farlo anche oggi.
Non è colpa nostra se adesso sono i media ad avere cambiato idea sulla chiesa :-)
R.
Vai avanti così. per me, va benissimo! Dobbiamo avere il coraggio della verità e non omolgarci. almeno noi facciamolo per amore e per rispetto di papa Benedetto e dei papi santi che l'hanno preceduto.
RispondiEliminacara raffaella,
RispondiEliminaovviamente la mia massima stima per te.
Grazie a tutti e buona domenica :-)
RispondiEliminaR.
Grazie a te, sempre!!!!!!!!!!!!!!!!!! di tutto!!!!!!!!!!!!!!:))))))))))))))
RispondiEliminasei precisa, obiettiva, attenta, moderata, acuta, documentata.
un abbraccio forte.
Forse non solo i media, anche la Chiesa a volte dà la sensazione di essere cambiata, e non per la sedicente urgente riforma della curia. Se qualcuno è in confusione e fatica a percepire la continuità, non può essere solo colpa sua. Sono tre anni che da una parte viene esaltata la rivoluzione e dall'altra ci si scaglia contro chi vede tutto cambiato. Se è rivoluzione, come con goduria si racconta al limite della propaganda, una rottura col passato c'è per forza. Chi ha scelto liberamente di orientare la sua vita verso una direzione piuttosto che un'altra, non può accettare in modo acritico che quella "roba lì" su cui ha investito su indicazione di una madre e maestra non conti più nulla. Parlo di chi fa sacrifici per mantenere una promessa di fedeltà davanti a Dio, di chi giovane viene irriso perché porta avanti un progetto di vita diverso da quello proposto nei pomeriggi TV, di chi si ritrova al margine perché sul lavoro porta avanti idee in linea con la propria coscienza, di chi si ritrova censurata sui social perché posta una foto mentre allatta il proprio bambino o difende la famiglia in cui crede, di chi ha sempre venerato la Madonna di Fatima e non Lutero, non avendo scelto di seguire Lutero. La vita, il futuro del mondo sono fatti anche di figli che si decide di far nascere e non nascere, di tenere o dare ad altri, per soldi o in regalo, di educare secondo i propri principi o secondo quelli imposti dallo stato di turno, parlare di questo oggi non può essere etichettato solo come principi non negoziabili da fondamentalismo cattolico o politica di destra. Così come non può essere liquidata come cosa da chiesa fossilizzata sull'occidente il dispiacere di vede sparire dal pubblico tutto ciò che come cattolici ci rappresenta o la preoccupazione di chi continuando ad accogliere col cuore come gli è stato insegnato comincia a scorgere nei frutti di questa accoglienza quei semi di odio e la negazione dei diritti che altrove portano al massacro dei suoi fratelli
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