lunedì 31 ottobre 2016

Il crollo devastante e simbolico della Basilica di San Benedetto a Norcia (R.)

Cari Amici,
da ieri è impressa nella mia mente l'immagine della Basilica di San Benedetto a Norcia quasi completamente distrutta dal sisma che ha colpito l'Italia centrale.
Da una parte provo un profondo dolore per la perdita di un luogo così straordinario e dall'altro lato un senso di angoscia perchè è stato devastato un simbolo caro a tutti i Cattolici.
Secondo la tradizione la basilica di Norcia fu edificata sopra la casa in cui nacquero San Benedetto e la sorella gemella, Santa Scolastica.
Penso che sia superfluo ricordare quanto l'Europa e la Chiesa debbano a San Benedetto, il fondatore del monachesimo occidentale e il Padrono d'Europa.
Senza il lavoro minuzioso e prezioso dei monaci benedettini oggi non potremmo leggere gran parte dei libri della cultura greca e latina.
L'abbiamo detto tante volte: l'Europa (quella vera, non quella fondata sull'euro e sulle banche) è sorta sulle ceneri dell'impero romano grazie all'opera di tanti cristiani e di tanti Santi della nostra Tradizione.
San Benedetto è una figura chiave. Non a caso ben sedici Papi hanno scelto il nome di Benedetto.
Le immagini del crollo hanno colpito tutti tanto che anche i telegiornali stranieri hanno dedicato la copertina a questo simbolo devastato.
Fortunatamente il sisma di ieri non ha provocato vittime e il "caso" (?) ha voluto che, grazie al cambio dell'ora, gli "angeli senza ali", i vigili del fuoco, non fossero già al lavoro nelle zone duramente colpite.
Il terremoto ha risparmiato tante vite innocenti ma si è accanito su tutti i luoghi di culto possibili. Addirittura si sono registrati danni in alcune basiliche di Roma.
Tutto ciò non può lasciarci indifferenti. Perchè è accaduto tutto questo? Perchè privarci di questi simboli tanto importanti? 
Non ho una risposta o, meglio, mi vengono in mente tante ipotesi, ma tengo tutto per me visto che sembra che non si possa più nemmeno fare una riflessione senza essere accusati di integralismo.
Resta il fatto che vengono meno tutti i nostri punti di riferimento non solo religiosi ma anche culturali e questo mi dispiace moltissimo.
Sembra quasi che oggi nella chiesa la cultura sia diventata persino un ostacolo, un vezzo.
La teologia, poi, viene vissuta come un fastidio. Si dice che la teologia va bene ma ci sono altre istanze più importanti. E così il ruolo dei teologi cattolici viene sminuito e altri personaggi, in particolare giornalisti, tengono "omelie" domenicali in cui si improvvisano depositari della verità perchè hanno ricevuto una telefonata. 
Ma chi rende possibile tutto ciò? Il "telefonato" o il "telefonante"? E vabbè...
Tornando a quanto accaduto ieri, posso dire che c'è un'altra immagine che mi ha colpito, oltre a quella del crollo della Basilica: le tante persone che si sono inginocchiate davanti alle rovine a pregare. C'è sì l'immagine della devastazione ma anche quella della speranza, di una nuova consapevolezza, di una nuova primavera della fede che sorge proprio dalla distruzione.
Siamo alla vigilia della Festività di Ognissanti. Preghiamo tutti insieme affinchè il Signore aiuti e conforti le popolazioni colpite dal sisma e sia possibile la ricostruzione di quanto è stato distrutto.
R.

11 commenti:

  1. Se crollano le Chiese, resta la preghiera. Terrà uniti tutti coloro che vogliono mantenere la comunione spirituale.
    A roma chiese storiche son inagibili (sant'Eustachi, San Martino ai monti e chissà quante altre hanno riportato danni. La città è tagliata in 2. ponti interroti per crepe e resi inagibili.
    Tutto questo deve servire da minito per ricordare il motto benedettino: "ora et labora".
    Stanotte togliette quelle zucche orribili se non altro per rispetto di tanti che hanno perduto casa. Anche a Roma mlti dormono vestiti o non rientrano in casa la notte e fa molto freddo.

    Tutto questo deve assolutamente far pensare e pregare.

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  2. https://www.loccidentale.it/articoli/143133/davanti-alle-macerie-di-norcia-ascoltiamo-le-parole-di-ratzinger

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  3. http://it.aleteia.org/2016/10/25/papa-francesco-papa-benedetto-xvi-cosa-avere-comune/?ru=0494a3fd6da12fc5e72d8619756c8766

    non credo sia più il caso di rirpoporre certi accostamenti.

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  4. http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2016/10/31/TERREMOTO-NORCIA-Che-senso-puo-avere-se-non-riavvicinarci-tutti-/2/730845/

    per rendersi conto che siamo tutti terremotati.

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  5. E' il luogo delle mie vacanze e quella piazza il luogo della merenda!
    Arcangela

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  6. su Il Foglio di C.Langone "Una preghiera a San Benedetto, per il dopo terremoto"
    Arcangela

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  7. su L'Huffington Post "La statua del Santo è ancora in piedi. L'Europa riparta da lì"
    Arcangela

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  8. A.Socci con San Benedetto contro Papa Bergoglio "dal nemico Lutero mentre le chiese crollano" su l'Huffington Post
    Arcangela

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  9. http://www.lanuovabq.it/it/articoli-norcia-colpo-al-cuore-delleuropa-cristianabasilica-distrutta-la-preghiera-dei-benedettini-17884.htm

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  10. https://it.zenit.org/articles/san-benedetto-leuropa-cristiana-e-la-fede-che-non-puo-crollare/

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  11. http://agensir.it/italia/2016/11/03/la-preghiera-il-lavoro-e-laratro-per-ridare-vigore-alla-citta-di-san-benedetto-segnata-dal-sisma/

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