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Mi ha colpito molto questa somma verità:
"D’altra parte, che la riscoperta della fede sia (o dovrebbe essere) “la” questione per eccellenza, è oltremodo comprovato dalla troppo spesso dimenticata domanda di Gesù: “Quando il Figlio dell’Uomo tornerà, troverà ancora la fede sulla terra?” Non una società più giusta, un mondo pacificato e solidale, l’umanità finalmente emancipata dalla sofferenza e dal dolore, un eco-sistema più salubre, ecc. Ma, appunto, la fede. E’ da qui che bisogna ripartire, tornando all’essenziale. E l’essenziale è l’annuncio della morte e resurrezione di Cristo. Declinato come si vuole, ma senza il quale il cristianesimo non ha neanche motivo di esistere. In questo contesto la riscoperta della liturgia riveste un’importanza decisiva (lex orandi lex credendi). A partire dalla celebrazione per eccellenza, la Veglia pasquale".
Il problema sta tutto qui.
R.
Sante parole.
RispondiEliminaVittorio Messori intervistato da Gente per il 90° di BXVI. Joseph il Gigante: "Quando lo incontri bastano poche battute per percepirne la statura umana. La sapienza e la vastità della cultura, non solo dottrinale, della persona, e ti senti un nano al confronto. Tanti nemici della Chiesa, ben consapevoli di aver di fronte un cavallo di razza capace di poggiare la fede nell’acume della ragione, non potendo competere sul fronte delle argomentazioni ne hanno stravolto alcuni aspetti a partire dalla nazionalità e dalla sua profonda timidezza, per creare uno stereotipo mediatico. L’immagine del “pastore tedesco”, del “grande inquisitore”, del “panzer cardinal” o del “prefetto di ferro” sono figlie di questa leggenda nera".
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