Se sarà confermata la decisione di interrompere le cure che tengono in vita al piccolo Charlie, oggi, per noi Occidentali, sarà come fare un salto nel buio o, forse, un salto all'indietro nel Novecento.
Intensifichiamo la preghiera per Charlie. Ci sarà tempo e modo di parlare e penso che stavolta i toni non saranno all'insegna della diplomazia, almeno i miei...
R.
p.s. Chi ha voglia legga anche le capriole dei giornali sul "caso" Pell e dintorni...ci sarebbe da rotolarsi dalle risate se il momento non fosse drammatico.
cara raffaella,
RispondiEliminamai come oggi è sacrosanta la decisione di rimanere idealmente in fondo ai banchi della Chiesa a mani giunte.
che Iddio protegga quell'anima innocente
La cronaca è aggiacciante. Hanno persino impedito ai genitori di portarlo a casa a morire nella sua culla e ai parenti di venirlo a salutare. Davvero non ci sono parole per descrivere una tale mancanza di umanità. Il Signore farà giustizia.
RispondiEliminaAlessia
Per capriole sul caso Pell si distinguono un paio giornali, certi intellettuali e certi giornalisti che un tempo proclamavano di far cronaca non apologia. O tempora o more, verrebbe da dire. Se non fosse un giorno tanto cupo verrebbe davvero da ridere amaramente per i doppiopesismi.
RispondiEliminaAlessia
cancellato il cristianesimo dal nostro orizzonte culturale la rupe tarpea torna a sembrare cosa buona e giusta
RispondiEliminaRestano solo la preghiera e... la speranza, nonostante tutto.
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