martedì 18 luglio 2017

Strane "coincidenze". Benedetto XVI fa sentire la sua voce e subito rispuntano news da Ratisbona

Cari amici, leggendo i commenti mi sono rasserenata: nonostante il caldo qualche cellulina grigia funziona ancora, magari a rilento ma c'è. Eh sì...in effetti è molto strano che a qualche giorno di distanza dal messaggio di Papa Benedetto ai funerali del card. Meisner siano rispuntate notizie "succulente" per i mass media. Parliamo ovviamente dei presunti abusi avvenuti nel coro di Ratisbona.
Ma che strano...siti e contrositi se la prendono con Mueller e Georg Ratzinger. Non ci si può credere. 
Ma perchè? Non sarà tutto collegato ai fatti delle ultime settimane? Mah...ci vorrebbe Hercule Poirot :-)
Certo che sembra un tantino "bizzarro" che le televisioni stasera si buttino sulla vicenda di Ratisbona...quelle stesse televisioni che hanno "abilmente" taciuto sul caso Inzoli...
Ho appena sentito il telegiornale di Mentana. Nulla di nuovo. Tutte notizie note da anni però voilà in primo piano il viso di Mueller e di Georg Ratzinger. Sullo sfondo la foto di Papa Benedetto.
Confesso che questo atteggiamento mi incute timore. Se si dice una parola, si ottiene questa reazione? Buono a sapersi.
Si rassegnino comunque gli araldi della primavera: non sarà una notizia vecchia di almeno sette anni a riportare tutti sulla "retta" via...
Purtroppo è sempre più evidente l'insofferenza assoluta per ogni tipo di critica. Qualcuno però sta un po' uscendo dal seminato perché una chiesa che presenta se stessa come misericordiosa non dovrebbe offendere gruppi di cattolici un giorno sì e l'altro pure.
Chi non la pensa in un certo modo è un integralista? E pazienza! Sempre meglio di appellativi come "vedove inconsolabili" o "peperoncini all'aceto".
Chi non si sottomette al pensiero che piace alla gente che piace riceve frecciate se non veri e propri insulti. Non appena qualcuno alza la testa arriva puntuale il tentativo mediatico di intimidazione. 
C'è in tanti la tentazione di scendere dalla barca. Evidentemente certe domande o, se vogliamo, certi "dubia" danno tanto fastidio. Forse non ha nemmeno senso insistere, ma attenzione: chi ne esce sconfitta è la chiesa, non i fedeli dubbiosi. Restino solo le voci osannanti trasformando la chiesa da polifonia a canto da solista, ma si tenga presente che le domande non spariranno solo perchè alcuni smettono di porle a voce alta. C'è poi il rischio che le risposte a quelle domande siano ricercate altrove o che, semplicemente, le risposte non siano più considerate importanti.
Buon concerto per pochi eletti (sempre meno in verità).
R.

p.s. non sarà che ha dato fastidio anche l'accoglienza del messaggio di Papa Benedetto ai funerali del card. Meisner? L'applauso spontaneo che non c'è stato all'inizio della cerimonia può avere posto dei "dubia" a qualcuno?

7 commenti:

  1. A me sembra chiaro che il necrologio peraltro richiesto da Mons.Woelki e gentilmente accordato da Papa Benedetto sia stato utilizzato per riaprire nuovamente il fronte di fuoco che non si e' mai del tutto spento . La boutade " chi l'ha scritto "e' stato il classico sasso lanciato in piccionaia per saggiare la residua popolarita' del Santo Padre Benedetto e spostare l'attenzione da " altro ".
    Nel frattempo il consiglio della corona puo' respirare e muovere gli scacchi in santa pace .

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  2. Geniale o della serie " quando le sinapsi funzionano "
    http://querculanus.blogspot.it/2017/07/i-mulini-vento-della-civilta-cattolica.html#more

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  3. Bravissima Raffaella! Questo è un post che condivido parola per parola e avrei voluto scriverlo io! Proprio stasera guardando SkyTg 24 con tutto il servizio ampio su Ratisbona, e la foto di monsignor Georg Ratzinger ho immediatamente pensato che si trattasse di un attacco pilotato anzitutto a Benedetto XVI e poi al cardinale Müller che ne era stato vescovo. Poco importa che i "fatti" risalgano al periodo post bellico, l'importante era spargere il seme del dubbio sulla rettitudine del fratello del Papa emerito! Si vergognino, stanno tirando troppo la corda e comunque il popolo fedele ha ormai capito di che pasta è fatta questa misericordia a senso unico. Marcella da Savona

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  4. Brava raffaella. La pianta dell'invidia è come la zzzania. Non muore mai. Papa Benedetto è troppo puro e troppo AMATO per non semttere di infangarLO

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  5. concordo con voi, con tutte le tue riflessioni, Raffaella. ma insieme a tanta amarezza per la situazione attuale della Chiesa e al dolore per questo ennesimo dispiacere inferto al Papa Benedetto, provo anche una sensazione di forte disagio, direi quasi di paura ... non è un sentimento cristiano, lo so, soprattutto riferito alla Chiesa: la fede nel "non praevalebunt" c'è tutta inalterata, ma quanto deve ancora cadere in basso e infangarsi la Sposa di Cristo, prima di rialzarsi e ritrovare la Dignità che le compete?
    non mi è mai piaciuto il becero livore rivolto a Papa Francesco da alcuni, che ci piaccia o no è lui attualmente il Vicario di Cristo e pertanto, come ci ha insegnato Papa Benedetto e prima di lui S. Francesco d'Assisi, gli dobbiamo obbedienza (sic!) e riverenza, ma non posso fare a meno di essere molto arrabbiata in questo momento! Maria Pia

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  6. Marcella di Savona: ti informo, nel caso tu non lo sappia, che Georg Ratzinger ha chiesto scusa pubblicamente per i suoi scatti d'ira e i le sue "sberle" sui ragazzi del coro...
    Informate bene e non tendenziosamente e come vi conviene...

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  7. caro anonimo delle 13.42 cosa vuoi da noi? Sono anni che stiamo qui a discutere di queste cose. Eccoti le scuse di Georg Ratzinger, ne avevamo informato ancora prima del tuo illuminante intervento, nel 2010, ultimo articolo, in fondo alla pagina http://paparatzinger3-blograffaella.blogspot.it/search?updated-max=2010-03-11T09:48:00%2B01:00&max-results=50&start=703&by-date=false
    E qui ci sono altri articoli sul caso che risale al marzo 2010,in cui si dice già allora che il Vaticano (non di Francesco) aveva deciso di non intervenire http://paparatzinger3-blograffaella.blogspot.it/2010/03/vescovo-ratisbona-abusi-nel-coro.html
    Gente che ne scriveva allora, oggi ne racconta come di cose mai viste e sentite

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