martedì 22 agosto 2017
Benedetto XVI: è proprio nel silenzio esteriore, ma soprattutto in quello interiore, che Celestino V riesce a percepire la voce di Dio, capace di orientare la sua vita (YouTube)
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Il 4 luglio 2010 Benedetto XVI si recò in visita a Sulmona dove pronunciò un'omelia incentrata sulla figura di Celestino V. L'urna con la salma del Santo fu collocata proprio a fianco dell'altare. Possiamo quindi osservare il pallio che Benedetto XVI donò al suo predecessore l'anno precedente in occasione della sua visita ai luoghi colpiti dal gravissimo sisma del 6 aprile 2009. Grazie come sempre alla nostra Gemma :-)
Il testo integrale dell'omelia è consultabile qui.
In particolare:
Sono passati ben ottocento anni dalla nascita di san Pietro Celestino V, ma egli rimane nella storia per le note vicende del suo tempo e del suo pontificato e,soprattutto, per la sua santità.
La santità, infatti, non perde mai la propria forza attrattiva, non cade nell’oblio, non passa mai di moda, anzi, col trascorrere del tempo, risplende con sempre maggiore luminosità, esprimendo la perenne tensione dell’uomo verso Dio. Dalla vita di san Pietro Celestino vorrei allora raccogliere alcuni insegnamenti, validi anche nei nostri giorni.
Pietro Angelerio sin dalla sua giovinezza è stato un “cercatore di Dio”, un uomo desideroso di trovare risposte ai grandi interrogativi della nostra esistenza: chi sono, da dove vengo, perché vivo, per chi vivo? Egli si mette in viaggio alla ricerca della verità e della felicità, si mette alla ricerca di Dio e, per ascoltarne la voce, decide di separarsi dal mondo e di vivere da eremita. Il silenzio diventa così l'elemento che caratterizza il suo vivere quotidiano.
Ed è proprio nel silenzio esteriore, ma soprattutto in quello interiore, che egli riesce a percepire la voce di Dio, capace di orientare la sua vita.
C’è qui un primo aspetto importante per noi: viviamo in una società in cui ogni spazio, ogni momento sembra debba essere “riempito” da iniziative, da attività, da suoni; spesso non c’è il tempo neppure per ascoltare e per dialogare. Cari fratelli e sorelle! Non abbiamo paura di fare silenzio fuori e dentro di noi, se vogliamo essere capaci non solo di percepire la voce di Dio, ma anche la voce di chi ci sta accanto, la voce degli altri.
Ma è importante sottolineare anche un secondo elemento: la scoperta del Signore che fa Pietro Angelerio non è il risultato di uno sforzo, ma è resa possibile dalla Grazia stessa di Dio, che lo previene. Ciò che egli aveva, ciò che egli era, non gli veniva da sé: gli era stato donato, era grazia, ed era perciò anche responsabilità davanti a Dio e davanti agli altri. Sebbene la nostra vita sia molto diversa, anche per noi vale la stessa cosa: tutto l’essenziale della nostra esistenza ci è stato donato senza nostro apporto.
Il fatto che io viva non dipende da me; il fatto che ci siano state persone che mi hanno introdotto nella vita, che mi hanno insegnato cosa sia amare ed essere amati, che mi hanno trasmesso la fede e mi hanno aperto lo sguardo a Dio: tutto ciò è grazia e non è “fatto da me”. Da noi stessi non avremmo potuto fare nulla se non ci fosse stato donato: Dio ci anticipa sempre e in ogni singola vita c’è del bello e del buono che noi possiamo riconoscere facilmente come sua grazia, come raggio di luce della sua bontà.
Per questo dobbiamo essere attenti, tenere sempre aperti gli “occhi interiori”, quelli del nostro cuore. E se noi impariamo a conoscere Dio nella sua bontà infinita, allora saremo capaci anche di vedere, con stupore, nella nostra vita – come i Santi – i segni di quel Dio, che ci è sempre vicino, che è sempre buono con noi, che ci dice: “Abbi fede in me!”.
Nel silenzio interiore, nella percezione della presenza del Signore, Pietro del Morrone aveva maturato, inoltre, un’esperienza viva della bellezza del creato, opera delle mani di Dio: ne sapeva cogliere il senso profondo, ne rispettava i segni e i ritmi, ne faceva uso per ciò che è essenziale alla vita. So che questa Chiesa locale, come pure le altre dell’Abruzzo e del Molise, sono attivamente impegnate in una campagna di sensibilizzazione per la promozione del bene comune e della salvaguardia del creato: vi incoraggio in questo sforzo, esortando tutti a sentirsi responsabili del proprio futuro, come pure di quello degli altri, anche rispettando e custodendo la creazione, frutto e segno dell’Amore di Dio.
...
Infine, un ultimo elemento: san Pietro Celestino, pur conducendo vita eremitica, non era “chiuso in se stesso”, ma era preso dalla passione di portare la buona notizia del Vangelo ai fratelli. E il segreto della sua fecondità pastorale stava proprio nel “rimanere” con il Signore, nella preghiera, come ci è stato ricordato anche nel brano evangelico odierno: il primo imperativo è sempre quello di pregare il Signore della messe (cfr Lc 10,2).
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-al-correzioneo-no-canonistial-lavoro-20819.htm
RispondiEliminahttp://www.ilgiornale.it/news/cronache/diritto-non-emigrare-joseph-ratzinger-1432981.html
RispondiEliminavisioni opposte, come sempre
Rendiamo grazie alla Santissima Trinità per il dono di Padre Aleksander, del suo Sacerdozio e per il dono del Pontificato di Benedetto XVI.
RispondiEliminaSoli Deo Gloria!
http://blog.messainlatino.it/2017/07/ordinazione-sacerdotale-officiata-da.html
https://benedettoxviblog.wordpress.com/2017/08/20/ratzinger-schulerkreis-2017-il-tema-affrontato-questanno-sara-persecuzione-dei-cristiani-e-martirio-lincontro-avverra-a-inizio-settembre/
RispondiElimina"La fede nel Dio Creatore è al tempo stesso anche fede nel Dio della coscienza. Poiché Dio ò Creatore, è vicino a ciascuno di noi nella coscienza", BXVI
RispondiEliminaArcangela
blog.ilgiornale.it/rossi/2017/08/25/papa-francesco-soros/#
RispondiEliminablog.ilgiornale.it/spirli/2017/08/23/signor-bergoglio-taccia-per-favore/
il secondo articolo è da incorniciare, soprattutto il finale....A.
Che meraviglia questa goccia di rugiada per le anime riarse !
RispondiEliminaA suffragare quanto espresso dal S.Padre mi sembra che l'esempio migliore , indimenticabile , per tutti , (Sacerdoti , consacrati , laici , credenti , non credenti ) sia quello di Madrid . L'esempio del Pastore che si inginocchia ovunque si trovi , in qualunque condizione atmsferica , anche nel fango , per adorare Dio ,vale piu' di tante catechesi e vale per tutta l'umanita 'e in special modo i governanti . Solo in quel tempo sospeso del silenzio Dio puo' parlare al cuore , suscitare la commozione , le lacrime , risvegliare la Fede sopita .
Il S. Padre ci ha indicato la via : rendere forte la Fede , la Speranza , la Carita' ( non la filantropìa ) .
https://www.youtube.com/watch?v=PTQoh-L9HiE
Dio ci ha fatti per se' , anche Padre Pio diceva che il primo moto del cuore e' andare a Dio , Unico Vero Bene da cui deriva tutto il resto . A seguire un audio di un frate cappuccino figlio spirituale di Padre Pio dal titolo :
RispondiEliminaL'Eucaristia e' il rimedio alla "tranquilla" apostasìa - Parola di Padre Pio -
https://gloria.tv/audio/EQp9h9grrs3W2aMJCQU44URti
...e così anche l'ISIS se la prende con Benedetto!
RispondiEliminaArcangela
La fede dei figli dei martiri che sconfessa gli accusatori di Dio .
RispondiEliminadi Benedetta Frigerio
Viene in mente una riflessione di Joseph Ratzinger del 1973 pubblicato nel 2014 dalla casa editrice tedesca Herder: “È curioso infatti che l’affermazione che non può esserci più alcun Dio, che Dio dunque è totalmente scomparso, si levi con più insistenza dagli spettatori dell’orrore, da quelli che assistono a tali mostruosità dalle comode poltrone del proprio benessere e credono di pagare il loro tributo e tenerle lontane da sé dicendo: «Se accadono cose così, allora Dio non c’è». Per coloro che invece in quelle atrocità sono immersi, l’effetto non di rado è opposto: proprio lì riconoscono Dio. Ancora oggi, in questo mondo, le preghiere si innalzano dalle fornaci ardenti degli arsi vivi, non dagli spettatori dell’orrore”.
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-la-fede-dei-figli-dei-martiri-chesconfessa-gli-accusatori-di-dio-20848.htm
Insieme al Santo Padre Benedetto per sempre in preghiera .
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=XFAECk3gBXc
Santa notte amatissima luce gentile !
IL FOGLIO "Quelle parole dimenticate di Giovanni Paolo II su Islam e migranti"
RispondiEliminaArcangela
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-papa-francesco-e-la-liturgia-timori-infondatie-silenzi-pesanti-sulla-riforma-di-benedetto-xvi-20861.htm
RispondiEliminahttp://www.ilfoglio.it/chiesa/2017/08/27/news/la-fede-del-papa-149535/
RispondiEliminahttp://www.tempi.it/perche-occorre-tornare-a-messe-dove-i-preti-parlino-meno-e-celebrino-di-piu#.WaKgXjVLdLM
RispondiElimina" La vita cristiana non cresce se non è alimentata dalla partecipazione alla Liturgia, in modo particolare alla santa Messa domenicale, e dalla preghiera personale quotidiana, dal contatto personale con Dio. In mezzo alle mille attività e ai molteplici stimoli che ci circondano, è necessario trovare ogni giorno dei momenti di raccoglimento davanti al Signore per ascoltarlo e parlare con Lui ".
RispondiEliminaQuesto vale per tutti i fedeli, ma vale tanto di più per chi è chiamato ad annunciare ad altri il Vangelo. La vita di san Pietro Canisio è la prova che «il ministero apostolico è incisivo e produce frutti di salvezza nei cuori solo se il predicatore è testimone personale di Gesù e sa essere strumento a sua disposizione, a Lui strettamente unito dalla fede nel suo Vangelo e nella sua Chiesa, da una vita moralmente coerente e da un’orazione incessante come l’amore. E questo vale per ogni cristiano che voglia vivere con impegno e fedeltà la sua adesione a Cristo».
Catechesi sui santi, Benedetto XVI
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-gesu-calpestatotra-forza-nuovae-il-prete-rosso-
RispondiElimina20865.htm
anche questo accade nella chiesa oggi
http://www.ilfoglio.it/chiesa/2017/08/27/news/quelle-parole-dimenticate-di-giovanni-paolo-ii-su-islam-e-migranti-149663/
RispondiEliminahttp://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2017/8/28/STATUE-GESU-E-MARIA-RIMOSSE-Da-una-scuola-cattolica-Usa-quando-il-relativismo-ha-gia-vinto/779939/
RispondiEliminahttp://www.tempi.it/e-cambiato-il-clima-anche-in-vaticano#.WaP4wTVLdLM
RispondiEliminaè cambiato tutto, non solo il clima.
OT. in vacanza? Spero di sì per te, mi preoccupa un po' la mancanza di foto recenti del Nostro amatissimo, mi auguro stia bene, a Roma fa un caldo infernale, in tutti i sensi. A.
RispondiEliminahttp://blog.ilgiornale.it/spirli/2017/08/23/signor-bergoglio-taccia-per-favore/
RispondiEliminaCENSURA PURE, MA SON D'ACCORDO CON L'AUTORE
https://sancrucensis.wordpress.com/2017/01/01/in-sinu-jesu/
RispondiEliminahttp://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2017/09/05/il-papa-in-myanmar-la-faccia-violenta-del-buddismo/
RispondiEliminahttp://www.marcotosatti.com/2017/09/05/gran-bretagna-un-libro-rivela-lazione-di-lobbying-per-eleggere-bergoglio-al-soglio-di-pietro/
RispondiEliminal'avevamo già capito da tempo