martedì 15 agosto 2017
Benedetto XVI: "La grandezza di Maria, Madre di Dio, piena di grazia, pienamente docile all’azione dello Spirito Santo, vive già nel Cielo di Dio con tutta se stessa, anima e corpo" (15 agosto 2011)
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Grazie a Gemma riascoltiamo l'omelia tenuta da Papa Benedetto nella Solennità dell'Assunzione di Maria nel 2011. Buona Festa dell'Assunta a tutti :-)
Come da tradizione anche il 15 agosto 2011 Papa Benedetto XVI celebrò la Santa Messa dell'Assunzione di Maria nella Parrocchia di San Tommaso da Villanova, a Castel Gandolfo. Le omelie dell'Assunta sono vere perle del Pontificato di Joseph Ratzinger. Riascoltiamo quella pronunciata sei anni fa il cui testo è consultabile qui.
In particolare:
"ci ritroviamo riuniti, ancora una volta, a celebrare una delle più antiche e amate feste dedicate a Maria Santissima: la festa della sua assunzione alla gloria del Cielo in anima e corpo, cioè in tutto il suo essere umano, nell’integrità della sua persona. Ci è data così la grazia di rinnovare il nostro amore a Maria, di ammirarla e di lodarla per le “grandi cose” che l’Onnipotente ha fatto per Lei e che ha operato in Lei.
Nel contemplare la Vergine Maria ci è data un’altra grazia: quella di poter vedere in profondità anche la nostra vita. Sì, perché anche la nostra esistenza quotidiana, con i suoi problemi e le sue speranze, riceve luce dalla Madre di Dio, dal suo percorso spirituale, dal suo destino di gloria: un cammino e una meta che possono e devono diventare, in qualche modo, il nostro stesso cammino e la nostra stessa meta. Ci lasciamo guidare dai brani della Sacra Scrittura che la liturgia oggi ci propone. Vorrei soffermarmi, in particolare, su un’immagine che troviamo nella prima lettura, tratta dall’Apocalisse, e alla quale fa eco il vangelo di Luca: cioè, quella dell’arca".
"La grandezza di Maria, Madre di Dio, piena di grazia, pienamente docile all’azione dello Spirito Santo, vive già nel Cielo di Dio con tutta se stessa, anima e corpo".
"Il vangelo di Luca appena ascoltato (cfr Lc 1,39-56), ci mostra quest’arca vivente, che è Maria, in movimento: lasciata la sua casa di Nazaret, Maria si mette in viaggio verso la montagna per raggiungere in fretta una città di Giuda e recarsi nella casa di Zaccaria e di Elisabetta. Mi sembra importante sottolineare l’espressione “in fretta”: le cose di Dio meritano fretta, anzi le uniche cose del mondo che meritano fretta sono proprio quelle di Dio, che hanno la vera urgenza per la nostra vita. Allora Maria entra in questa casa di Zaccaria e di Elisabetta, ma non entra sola. Vi entra portando in grembo il figlio, che è Dio stesso fatto uomo. Certamente c’era attesa di lei e del suo aiuto in quella casa, ma l’evangelista ci guida a comprendere che questa attesa rimanda ad un’altra, più profonda. Zaccaria, Elisabetta e il piccolo Giovanni Battista sono, infatti, il simbolo di tutti i giusti di Israele, il cui cuore, ricco di speranza, attende la venuta del Messia salvatore. Ed è lo Spirito Santo ad aprire gli occhi di Elisabetta e a farle riconoscere in Maria la vera arca dell’alleanza, la Madre di Dio, che viene a visitarla. E così l’anziana parente l’accoglie dicendole “a gran voce”: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me?” (Lc 1,42-43)".
"Cari fratelli! Stiamo parlando di Maria, ma, in un certo senso, stiamo parlando anche di noi, di ciascuno di noi: anche noi siamo destinatari di quell’amore immenso che Dio ha riservato - certo, in una maniera assolutamente unica e irripetibile - a Maria. In questa Solennità dell’Assunzione guardiamo a Maria: Ella ci apre alla speranza, ad un futuro pieno di gioia e ci insegna la via per raggiungerlo: accogliere nella fede, il suo Figlio; non perdere mai l’amicizia con Lui, ma lasciarci illuminare e guidare dalla sua parola; seguirlo ogni giorno, anche nei momenti in cui sentiamo che le nostre croci si fanno pesanti. Maria, l’arca dell’alleanza che sta nel santuario del Cielo, ci indica con luminosa chiarezza che siamo in cammino verso la nostra vera Casa, la comunione di gioia e di pace con Dio".
Grazie , contraccambio di cuore : Santa festa dell'Assunta a voi tutti e al Santo Padre Benedetto XVI !
RispondiEliminaSan Michele Arcangelo, difendici nella battaglia: sii tu nostro sostegno contro la perfidia e le insidie del diavolo. Che Dio eserciti il suo dominio su di lui, te ne preghiamo supplichevoli. E tu, o principe della milizia celeste, con la potenza divina, ricaccia nell'Inferno satana e gli altri spiriti maligni i quali errano nel mondo per perdere le anime. Amen.
Ricordi bellissimi di un tempo che sembra lontanissimo o solo un sogno. Grazie a Gemma e auguri a te Raffaella carissima e a tutti gli amici del blog.
RispondiEliminaNon c'è èaragone con le banalità attuali. A volte mi chiedo se è stato vero oppure ho segnato. Papa Benedetto aveba "acceso la luce della fede nel mio cuore. Ora si cammina a twntoni e non sempre in modo corretto.
Il pur breve tragitto tra il palazzo pontificio e la chiesa, con il tripudio della folla che acclamava la gentile figura bianca, rappresentava ogni volta un'attesa gioiosa. Chissà come mai han voluto zittire chi proclamava "Nel cielo abbiamo una Madre, il cielo è aperto, il cielo ha un Cuore".
RispondiEliminaArcangela
IL FOGLIO "Quell'autoritario di Papa Francesco".
RispondiEliminaArcanmgela
Buona Assunta, che nostalgia delle messe a Castelgandolfo......a proposito, pare che il sindaco abbia richiesto una udienza al vdr, ma.........Soros sì, i castellani no, mi dicono i miei parenti de Roma che la cittadina è praticamente sul lastrico, venditori di gadgets, bar, ristoranti ed altro, 27 euro a cranio sono troppi per visitare ville e giardini, poi sono stati licenziati parecchi giardinieri e lavoratori della fattoria papale.......per i negozianti di souvenir, beh, gli sta bene, si vende di tutto fuorché un piccolissimo oggetto con Papa Benedetto, resta solo da scalfire il nome sulle lapidi. Per oggi basta, domani CIM e Prozac :))promesso.A.
RispondiEliminahttp://www.farodiroma.it/2017/08/15/la-nave-della-chiesa-non-affonda-perche-bergoglio-cita-benedetto-xvi/
RispondiEliminahttp://www.marcotosatti.com/2017/08/16/migranti-il-papa-il-cardinale-labate-faria-ne-dice-quattro-alla-chiesa-litalia-e-un-paese-in-ginocchio/
RispondiEliminaNon ieri o l'altro ieri , ma , il 16 Agosto 1977
RispondiEliminaIl 16 agosto 1977, in occasione della festa di san Rocco, il cardinale Albino Luciani, allora Patriarca di Venezia, che si era recato a fare visita all'appena nominato cardinale Ratzinger, che si trovava in vacanza nella sua diocesi, tenne un'omelia nella quale parlò anche di lui......
Si tratta di un testo molto bello e più che mai attuale, in cui Joseph Ratzinger viene chiamato "profeta"...................
Queste le parole di Albino Luciani:
"Pochi giorni fa mi sono congratulato con il card. Ratzinger, nuovo arcivescovo di Monaco: in una Germania cattolica, ch’egli stesso deplora come affetta, in parte, di complesso antiromano e antipapale, ha avuto il coraggio di proclamare alto che «il Signore va cercato la dov’è Pietro»?
Ratzinger m’è parso in quella occasione un profeta giusto. Non tutti quelli che scrivono e parlano hanno oggi lo stesso coraggio; per voler andare dove vanno gli altri, per paura di non sembrare moderni, alcuni di essi accettano solo con tagli e restrizioni il credo pronunciato da Paolo VI nel 1968 alla chiusura dell’anno della fede‘; criticano i documenti papali; parlano continuamente di comunione ecclesiale, mai però del papa come punto necessario di riferimento per chi vuole essere nella comunione vera della Chiesa".
https://www.facebook.com/B16eSER.Ganswein/
https://it.aleteia.org/2017/08/16/micetto-leone-xii/
RispondiEliminaLa storia di Micetto, il gatto di Papa Leone XII
un altro papa che amava i mici :)))))))))))))))))))
http://www.marcotosatti.com/2017/08/17/piana-degli-albanesi-fedeli-in-sofferenza-chiedono-aiuto-al-papa-una-lettera-aperta-su-stilum-curiae/
RispondiEliminaLetto la notizia del terribile attentato a Barcellona. Una preghiera per le vitime e i feriti e per i loro familiari e un'invocazione alla Misericordiadi Dio, perché ponga un limite al male che sembra invincibile e inarrestabile.
RispondiElimina
RispondiEliminaUna preghiera per le vittime di Barcellona e i loro familiari. Signore, pietà! Vieni in nostro aiuto!