domenica 31 dicembre 2017

Benedetto XVI: Ogni presepe è un incontro con la Vita immortale (Urbi et Orbi 2008)



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In occasione del Messaggio e della benedizione Urbi et Orbi (25 dicembre 2008), Benedetto XVI si soffermò sul Mistero del Natale come "festa di luce" e sull'importanza del Presepe.
Il testo integrale si trova qui. A questo link (l'allora) tradizionale saluto del Papa nelle tante lingue del mondo. Grazie come sempre a Gemma per il regalo.
A tutti una buona e serata fine d'anno :-)
R.

In particolare:

"E’ apparsa! Questo è ciò che la Chiesa oggi celebra. La grazia di Dio, ricca di bontà e di tenerezza, non è più nascosta, ma "è apparsa", si è manifestata nella carne, ha mostrato il suo volto. Dove? A Betlemme. Quando? Sotto Cesare Augusto, durante il primo censimento, al quale fa cenno anche l’evangelista Luca. E chi è il rivelatore? Un neonato, il Figlio della Vergine Maria. In Lui è apparsa la grazia di Dio Salvatore nostro. Per questo quel Bambino si chiama Jehoshua, Gesù, che significa "Dio salva".

La grazia di Dio è apparsa: ecco perché il Natale è festa di luce. Non una luce totale, come quella che avvolge ogni cosa in pieno giorno, ma un chiarore che si accende nella notte e si diffonde a partire da un punto preciso dell’universo: dalla grotta di Betlemme, dove il divino Bambino è "venuto alla luce". In realtà, è Lui la luce stessa che si propaga, come ben raffigurano tanti dipinti della Natività. Lui è la luce, che apparendo rompe la caligine, dissipa le tenebre e ci permette di capire il senso ed il valore della nostra esistenza e della storia. Ogni presepe è un invito semplice ed eloquente ad aprire il cuore e la mente al mistero della vita. E’ un incontro con la Vita immortale, che si è fatta mortale nella mistica scena del Natale; una scena che possiamo ammirare anche qui, in questa Piazza, come in innumerevoli chiese e cappelle del mondo intero, e in ogni casa dove è adorato il nome di Gesù.

La grazia di Dio è apparsa a tutti gli uomini. Sì, Gesù, il volto del Dio-che-salva, non si è manifestato solo per pochi, per alcuni, ma per tutti. E’ vero, nella umile disadorna dimora di Betlemme lo hanno incontrato poche persone, ma Lui è venuto per tutti: giudei e pagani, ricchi e poveri, vicini e lontani, credenti e non credenti… tutti. La grazia soprannaturale, per volere di Dio, è destinata ad ogni creatura.

Fratelli e sorelle che mi ascoltate, a tutti gli uomini è destinato l’annuncio di speranza che costituisce il cuore del messaggio di Natale. Per tutti è nato Gesù e, come a Betlemme Maria lo offrì ai pastori, in questo giorno la Chiesa lo presenta all’intera umanità, perché ogni persona e ogni umana situazione possa sperimentare la potenza della grazia salvatrice di Dio, che sola può trasformare il male in bene, che sola può cambiare il cuore dell’uomo e renderlo un’"oasi" di pace.

Cari fratelli e sorelle, oggi "è apparsa la grazia di Dio Salvatore" (cfr Tt 2,11), in questo nostro mondo, con le sue potenzialità e le sue debolezze, i suoi progressi e le sue crisi, con le sue speranze e le sue angosce. Oggi, rifulge la luce di Gesù Cristo, Figlio dell’Altissimo e figlio della Vergine Maria: "Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo". Lo adoriamo quest’oggi, in ogni angolo della terra, avvolto in fasce e deposto in una povera mangiatoia. Lo adoriamo in silenzio mentre Lui, ancora infante, sembra dirci a nostra consolazione: Non abbiate paura, "Io sono Dio, non ce n’è altri" (Is 45,22). Venite a me, uomini e donne, popoli e nazioni, venite a me, non temete: sono venuto a portarvi l’amore del Padre, a mostrarvi la via della pace.

Andiamo, dunque, fratelli! Affrettiamoci, come i pastori nella notte di Betlemme. Dio ci è venuto incontro e ci ha mostrato il suo volto, ricco di grazia e di misericordia! Non sia vana per noi la sua venuta! Cerchiamo Gesù, lasciamoci attirare dalla sua luce, che dissipa dal cuore dell’uomo la tristezza e la paura; avviciniamoci con fiducia; con umiltà prostriamoci per adorarlo. Buon Natale a tutti!"

6 commenti:

  1. Non sono uno specialista e dal mio punto di vista lo trovo bello , esprime gratitudine , reca consolazione e incoraggiamento ad andare avanti con serenita' . Come sempre traspare la paternita' e l'umilta' del Papa . Il titolo del servizio non rispecchia il testo ,il Papa non avrebbe mai pronunciato quelle parole . In questa come in altre occasioni il Papa si esprime sempre con : " Ho cercato di.... ", mai mai ha dato giudizi sull'operato di chicchessia . Perche' mettergli in bocca espressioni non sue ?
    http://www.lanuovabq.it/it/caro-mueller-un-errore-cacciarti-firmato-benedetto-xvi
    Buon Nuovo Anno Cara Raffaella e a tutti Voi carissimi amici !

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  2. Grazie di tutto e auguri anche a te:)))))))))))))))

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  3. http://www.lanuovabq.it/it/caro-mueller-un-errore-cacciarti-firmato-benedetto-xvi

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  4. J.Ratzinger "In Cristo, l'Onnipotente ha assunto un frammento del tempo di questo mondo e della creatura incostante"
    Arcangela

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  5. http://www.lanuovabq.it/it/al-credo-non-ci-credo-il-prete-ora-e-libero-di-non-avere-fede

    anno nuovo, storie vecchie.

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  6. Bellissimo nuovo scritto di papa Benedetto in occasione dell'uscita del nuovo libro dell'ex prefetto Muller.
    Papa Benedetto dice di non essere più in grado di fare di più, ma a me sembra che, anche in questa occasione abbia scritto in modo mirabile.

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