«Il Papa ha un’agenda piú ampia» A parte le rettifiche tardive, colpisce l’arroganza con cui Cupich risponde alla domanda dell’intervistatrice: Il Papa ha un’agenda piú ampia! Non può perdere tempo dietro a certe bazzecole; lui deve pensare all’ambiente e ai migranti, non può mica occuparsi di abusi. Qualche anno fa, se un Cardinale si fosse permesso di rispondere cosí, sarebbe venuto giú il mondo; ma oggi evidentemente i tempi sono cambiati… Ci si può permettere anche un po’ di insolenza. Tanto si sa che i media non si stracceranno le vesti per cosí poco. https://querculanus.blogspot.com/2018/09/il-papa-ha-unagenda-piu-ampia.html
Mi sembra che la risposta sufficiente di questo Monsignore risponda bene a quanto affermato da Mons.Negri .
Ho asscoltato un'omelia intelligente 2 domeniche fa. Il vice paroco della mia parrocchia citando papa Benedetto diceva che la sua più grande preoccupazine era che la hiesa non si preoccupasse più di annunciare gaesù Cristo,ma divenisse una specie di associazione benefica, una sorta di ONLUS:
E' tristemente vero ed è quello che accaduto. Orami ci si preoccupa solo delle questioni sociali.
Nelle grandi difficoltà decise di mantenere salda la dottrina e malgrado la sua infermità fisica si mostrò fermo e deciso. Nella catechesi del 28 maggio 2008, così Benedetto XVI si riferiva al suo predecessore: “Questa intensa attività Gregorio la svolse nonostante la malferma salute, che lo costringeva spesso a restare a letto per lunghi giorni. I digiuni praticati durante gli anni della vita monastica gli avevano procurato seri disturbi all’apparato digerente. Inoltre, la sua voce era molto debole così che spesso era costretto ad affidare al diacono la lettura delle sue omelie, affinché i fedeli presenti nelle basiliche romane potessero sentirlo. Faceva comunque il possibile per celebrare nei giorni di festa Missarum sollemnia, cioè la Messa solenne, e allora incontrava personalmente il popolo di Dio, che gli era molto affezionato, perché vedeva in lui il riferimento autorevole a cui attingere sicurezza: non a caso gli venne ben presto attribuito il titolo di consul Dei. Nonostante le condizioni difficilissime in cui si trovò ad operare, riuscì a conquistarsi, grazie alla santità della vita e alla ricca umanità, la fiducia dei fedeli, conseguendo per il suo tempo e per il futuro risultati veramente grandiosi. Era un uomo immerso in Dio: il desiderio di Dio era sempre vivo nel fondo della sua anima e proprio per questo egli era sempre molto vicino al prossimo, ai bisogni della gente del suo tempo. In un tempo disastroso, anzi disperato, seppe creare pace e dare speranza. Quest’uomo di Dio ci mostra dove sono le vere sorgenti della pace, da dove viene la vera speranza e diventa così una guida anche per noi oggi”.
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«Il Papa ha un’agenda piú ampia»
RispondiEliminaA parte le rettifiche tardive, colpisce l’arroganza con cui Cupich risponde alla domanda dell’intervistatrice: Il Papa ha un’agenda piú ampia! Non può perdere tempo dietro a certe bazzecole; lui deve pensare all’ambiente e ai migranti, non può mica occuparsi di abusi. Qualche anno fa, se un Cardinale si fosse permesso di rispondere cosí, sarebbe venuto giú il mondo; ma oggi evidentemente i tempi sono cambiati… Ci si può permettere anche un po’ di insolenza. Tanto si sa che i media non si stracceranno le vesti per cosí poco.
https://querculanus.blogspot.com/2018/09/il-papa-ha-unagenda-piu-ampia.html
Mi sembra che la risposta sufficiente di questo Monsignore risponda bene a quanto affermato da Mons.Negri .
Ho asscoltato un'omelia intelligente 2 domeniche fa. Il vice paroco della mia parrocchia citando papa Benedetto diceva che la sua più grande preoccupazine era che la hiesa non si preoccupasse più di annunciare gaesù Cristo,ma divenisse una specie di associazione benefica, una sorta di ONLUS:
RispondiEliminaE' tristemente vero ed è quello che accaduto. Orami ci si preoccupa solo delle questioni sociali.
Nelle grandi difficoltà decise di mantenere salda la dottrina e malgrado la sua infermità fisica si mostrò fermo e deciso. Nella catechesi del 28 maggio 2008, così Benedetto XVI si riferiva al suo predecessore: “Questa intensa attività Gregorio la svolse nonostante la malferma salute, che lo costringeva spesso a restare a letto per lunghi giorni. I digiuni praticati durante gli anni della vita monastica gli avevano procurato seri disturbi all’apparato digerente. Inoltre, la sua voce era molto debole così che spesso era costretto ad affidare al diacono la lettura delle sue omelie, affinché i fedeli presenti nelle basiliche romane potessero sentirlo. Faceva comunque il possibile per celebrare nei giorni di festa Missarum sollemnia, cioè la Messa solenne, e allora incontrava personalmente il popolo di Dio, che gli era molto affezionato, perché vedeva in lui il riferimento autorevole a cui attingere sicurezza: non a caso gli venne ben presto attribuito il titolo di consul Dei. Nonostante le condizioni difficilissime in cui si trovò ad operare, riuscì a conquistarsi, grazie alla santità della vita e alla ricca umanità, la fiducia dei fedeli, conseguendo per il suo tempo e per il futuro risultati veramente grandiosi. Era un uomo immerso in Dio: il desiderio di Dio era sempre vivo nel fondo della sua anima e proprio per questo egli era sempre molto vicino al prossimo, ai bisogni della gente del suo tempo. In un tempo disastroso, anzi disperato, seppe creare pace e dare speranza. Quest’uomo di Dio ci mostra dove sono le vere sorgenti della pace, da dove viene la vera speranza e diventa così una guida anche per noi oggi”.
RispondiEliminahttp://www.lanuovabq.it/it/crisi-della-chiesa-cosa-fece-san-gregorio-magno
Anche Papa Benedetto ha fatto a tutti la stessa rccomandazione : saldi nella dottrina .
http://www.marcotosatti.com/2018/09/02/rvc-ne-e-sicuro-vigano-ha-agito-per-onesta-non-per-vendetta-tutta-la-sua-carriera-lo-dimostra/
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